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La cascina del terrore - decimo capitolo - . 2
di gilso
12.08.2022 |
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"Laura mettendosi china dinnanzi alle loro facce dopo averle baciate sulla bocca iniziò a schiaffeggiarle sulle guance , non troppo forte , ma schiaffetti..."
In città e in tutta la provincia la paura di un omicida seriale aumentava .Dopo il terzo caso di sparizione , le due giovani ragazze ed il carabiniere , nella popolazione cresceva quella psicosi e mentre le indagini proseguivano a rilento dato la mancanza di indizi il capitano Aurelio , superiore del tenente Adamo vittima dei due fratelli che lo avevano trovato a curiosare in cascina , tornò sui suoi passi rivalutando quanto detto da Adamo a riguardo di quella Donna che da scomparsa si era presentata a farsi riconoscere in caserma annullando così la sua ricerca .
Andò a rovistare nella sua scrivania , nel suo computer fino a trovare quanto cercava , la relazione su quel caso particolare .
Guardò le immagini dei filmati delle videocamere requisite durante l'indagine di quel povero tenente e le confrontò con le ricerche fatte da lui seguendo l'ultimo percorso fatto in bicicletta da Adamo prima di scomparire determinando una zona .
Sia la macchina della Donna che il tenentino in bicicletta erano stati ripresi da alcune telecamere che portavano fuori città in direzione ovest .
Come unica strada da seguire puntò su quella per arginare in parte i commenti della popolazione che accusava i carabinieri di non impegnarsi a fondo nelle ricerche .
Organizzò una battuta serrata nella zona ad ovest della città per il giorno dopo coinvolgendo la protezione civile , i pompieri , gli alpini e chi volesse partecipare studiando assieme a loro la zona .
Nel frattempo alla cascina dei due fratelli arrivò l'ora di cena .
Carlo il fratello maggiore se lo sentiva che non poteva durare e dando per scontato che presto o tardi sarebbero passati anche di li coi loro cani alla ricerca di tracce dei scomparsi volle prendere una soluzione drastica .
Con Laura e Antonio seduti di fronte mentre mangiavano sul tavolo in cucina volle il loro parere .
Ascoltatemi bene , disse attirando la loro attenzione Carlo .
Se ci prendono con quelle ragazzine e quel carabiniere minimo ci danno vent'anni di galera , io non me la sento di andare dentro , e voi ?
Neanche io voglio andare in prigione , disse Laura .
Antonio come suo solito quando mangiava aveva la faccia dentro il piatto e la testa fra le nuvole ma anche lui volle dire la sua .
Tiriamogli il collo a tutti e tre , disse fra un boccone e l'altro .
Penso anche io che questa sia la cosa migliore da fare , disse Carlo guardando Laura negli occhi a cogliere la sua espressione .
Se questo è necessario per poter continuare a stare assieme io sono d'accordo . disse lei abbassando gli occhi .
Bene disse Carlo trangugiando il vino rimasto nel bicchiere .
Questa sera ci divertiremo con loro per l'ultima volta poi li porteremo al Masone di nostra proprietà dove in campagna teniamo gli attrezzi , li incapretteremo lasciandoli a se stessi fino al mattino poi li seppelliremo .
Tu Laura vai a prendere quelle due ragazzine nel pollaio e portale su nel granaio , io e Antonio prepareremo qualche cosa .
Tutti si alzarono dal tavolo e come pregustandosi il dolce che poteva dargli quell'ultima serata di violenze gratuite fatte a quei tre prigionieri si avviarono a loro destinazione , Laura andando a recuperare le due ragazzine nel pollaio che nude a mani legate dietro la schiena con il bavaglio in bocca e il guinzaglio al collo , infreddolite e terrorizzate la guardarono come loro salvatrice da quel luogo angusto , le liberò le braccia dalle corde e a furia di schiaffi sulle natiche le costrinse a sgattaiolare dinnanzi a se coi loro culetti invitanti fino alle scale che portavano su al granaio .
Su salite mie piccole puttanelle , Disse Laura vedendo una loro esitazione all'inizio delle scale .
Sciaffff , sciaffff sciaffff .
Iniziò a prenderle a schiaffi sul culo fino a lasciarci le cinque dita su quelle natiche che si rifiutavano di mostrarsi nella loro sublime bellezza nel fare i gradini poi mettendole una mano sul culo le aiutò a salire fino sopra .
Sempre sgattaiolando davanti a Laura che le teneva al guinzaglio Silvia e Clara entrarono in quell' antico granaio fatto di polvere e sacchi pieni di granaglie varie dove Carlo e Antonio dopo aver liberato Adamo dalla catena che lo teneva legato ad una trave lo stavano inchiodando al pavimento a braccia e gambe aperte .
Con dei chiodi speciali fatti ad u lo inchiodarono nudo a quel pavimento di legno in modo da bloccargli sia le braccia che le gambe e nudo lo fecero attendere .
Ora voi due piccole gallinelle .
Disse Carlo avvicinandosi a loro togliendo le piume che le erano restate appiccicate ai capelli , le tolse il bavaglio e disse .
Ora potrete gridare , vi do il permesso di gridare fino a che volete e griderete statene certe , griderete di piacere e di dolore vedrete .
Prese i due cavalletti , cavalletti che gli servivano per fare il piano durante alcuni lavori e li mise in corrispondenza del corpo disteso di Adamo che ad occhi sbarrati di terrore e con il bavaglio ancora in bocca lo guardava inerme , uno alla sua sinistra ed uno alla sua destra ,
prese Silvia la piccolina di solo quattordici anni le tolse il guinzaglio poi di peso la sollevò mettendola a cavallo del cavalletto di sinistra .
Ora legatela !
Ordinò Carlo a Laura ed a Antonio mentre la teneva ferma facendole pressione sul culo .
Loro si avvicinarono e chi alle braccia chi alle gambe si adoperò a farsi che quella ragazzina restasse bloccata a cavallo col suo bel culetto in primo piano .
Silvia piangeva disperandosi della sua sorte dimenandosi su quel cavalletto in cerca di una via d'uscita ma facendo questo non faceva che aumentare la loro perversione .
Presero anche Clara la quindicenne dalle tette sviluppate la legarono anche lei al cavalletto noncuranti dalle sue grida poi si fermarono a guardare quei loro bei culi esposti .
Le palparono godendosele per qualche minuto mentre loro a testa china sul cavalletto piangevano poi iniziarono a schiaffeggiarle .
Laura mettendosi china dinnanzi alle loro facce dopo averle baciate sulla bocca iniziò a schiaffeggiarle sulle guance , non troppo forte , ma schiaffetti adatti a quei dolci visini .
Carlo e Antonio a schiaffeggiarle sul culo .
Dopo averle picchiate per bene sulle terga arrossando il culo a tutte e due si dedicarono al ragazzo , quel giovane carabiniere che aveva rovinato i loro piani e che ora per colpa sua erano costretti a fare l'irreparabile .
Frustarono a sangue anche lui facendolo arrossare un po' dappertutto poi Carlo fermò quella fustigazione dicendo al fratello .
Sai che io e Laura oggi abbiamo assaggiato il cazzo di questo ragazzo , glielo abbiamo succhiato e lo abbiamo fatto sborrare , vuoi provare anche tu a prenderglielo in bocca ?
vedrai ti piacerà , a me è piaciuto .
Disse Carlo al fratello mettendosi in ginocchio in mezzo alle gambe del carabiniere .
gli prese il cazzo in mano , lo menò sotto agli occhi del fratello che lo guardava curioso poi disse .
Laura fagli vedere come si fa .
La Donna si inginocchiò di fianco ad Adamo che iniziava a dare segni di vita nelle mani di Carlo e gli prese in bocca la cappella cingendola con le labbra alla base , se la tenne un po' in bocca mentre se la sentiva crescere dentro poi se la tolse dalla bocca lucida di saliva mostrandola nella sua completa bellezza agli occhi di Antonio che guardava tutto questo in maniera curiosa .
Vieni qui che te la faccio assaggiare .
Disse Laura a quell'omaccione grande e grosso impugnando quel cazzo oramai eccitato del tenentino .
Dai prova , prova a prenderglielo in bocca .
Lo esortò il fratello maggiore aprendogli la porta di quel sesso diverso .
Antonio si mise in ginocchio , si chinò su di Adamo che lo guardava stranito ancora dolorante delle sferzate ricevute ed iniziò a toccare con le dita della mano destra quel cazzo bello da vedere e giovane , tanto giovane da mostrarsi in tutta la sua durezza .
Lo toccò passandogli le dita sulla cappella poi tolta la mano di Laura che lo teneva alla base se lo prese in mano , nella sua mano enorme e piena di calli ed iniziò a menare .
Ti piace ?
Dissero quasi in sincronia Carlo e Laura .
Certo che è bello duro .
Disse quel fratello mezzo ritardato mentre guardava la goccia di piacere ferma sulla cappella del carabiniere .
Assaggialo e sentirai quanto è buono .
Disse Laura mettendogli una mano sulla nuca .
Incoraggiato dai due Antonio si fece convincere e avvicinandosi con la labbra a quella cappella ne succhiò la goccia creando un filo al suo distacco con le labbra , poi lo impugno di forza e tenendoselo stretto in mano affondò le sue labbra su quello stelo di carne fino alla base .
Se lo tenne fermo nella bocca assaporando il nuovo piacere poi continuò a pomparlo prendendoci gusto .
Con la cappella in bocca e una mano a tenergli le palle continuò ad ascoltarsi nel cervello quel nuovo piacere facendo quasi arrivare alla sborrata Adamo .
Fermati altrimenti te lo fai sborrare in bocca !
Disse Calo togliendo in maniera brusca il fratello da quel cazzo in procinto di sborrare .
Si sentivano al sicuro , lontani da centri abitati e con poche visite inaspettate nella loro cascina in mazzo al verde , si sentivano di rischiare , di lasciare che le due ragazze urlassero a squarcia gola , quella sera era l'ultima sera con loro poi si sarebbe tornati alla normalità : ma non fu così .
fine decimo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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