tradimenti
Il piccolo garzone di bottega - primo capitolo - . 2
di gilso
10.09.2022 |
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"Lo so ma ora non siamo più tanto giovani da correre tutto il giorno come pazzi per accontentare gli altri , è ora che pensiamo un po' anche a noi stessi , ..."
Il piccolo garzone di bottega - primo capitolo -Ringraziando annunci 69 dell'opportunità che mi dà di poter scrivere e raccontare alcune delle mie storie particolari di sesso vorrei narrarvi quello che mi successe solo un paio di anni fa e che tratta la seduzione di un ragazzo .
Io Fabio e mia moglie Fiorella , sposati da quaranta anni e con diverse storie di sesso alle spalle , negozianti da sempre perché proprietari di un negozio di alimentari in un piccolo paese di campagna , lei alta un metro e ottanta , mora dai capelli corti e dal fisico statuario , io più piccolo di lei e panciuto , paese dove conoscevamo tutti e facevamo da punto di riferimento , un giorno , uno di quei giorni dove il negozio era gremito di persone vedemmo entrare per la prima volta una bella signora cinquantenne distinta nel suo spezzato " gonna e giacca marrone con una camicia bianca sotto " signora dai capelli biondi e dagli occhi azzurri che nel suo bel viso si incastravano come due diamanti , la vedemmo entrare ed attendere il proprio turno .
Buongiorno vorrei del pane , cinque panini .
Disse quando toccò a lei .
Poi alla cassa si presentò a Fiorella dicendo : sono Laura e sono venuta ad abitare qui a casa dei nonni di mio marito , casa che gli anno lasciato in eredità , ora mio marito non c'è più , sono sola con mio figlio Mario , arriviamo da Como .
Disse tutto d'un fiato mentre gente dietro di lei attendeva di pagare la spesa .
Vorrei chiederle un favore se possibile .
Disse maneggiando ad occhi bassi il portafogli cercando denaro .
Non sa se in zona ci sono ditte o privati che assumono ragazzi , mio figlio non lo voglio vedere bighellonare per il paese tutto il giorno .
Quanti anni ha suo figlio ? gli chiese Fiorella .
Quasi diciassette ne ha il mio Mario .
Ora sul momento non mi viene in mente niente , se sentirò qualche cosa a riguardo la avviserò ne stia certa
La ringrazio disse Laura .
Se ne andò e noi continuammo a lavorare tutto il giorno fino a sera tarda .
Poi a cena ne parlammo di quella nuova arrivata al paese , di quella bella signora dai capelli biondi con un figlio da sistemare .
Perché non lo facciamo lavorare da noi quel ragazzo , ti lascerebbe più tempo da dedicare alla casa , suggerii io stupendo Fiorella .
Ma non ne abbiamo mai avuto bisogno di aiuto , ci siamo sempre arrangiati da soli .
Esclamò .
Lo so ma ora non siamo più tanto giovani da correre tutto il giorno come pazzi per accontentare gli altri , è ora che pensiamo un po' anche a noi stessi , non ti pare ?
Ci potrà essere utile portando la spesa ed il pane a casa dalle persone che tutti i giorni lo richiedono , sistemare il magazzino , cose del genere insomma .
Non so , non ci avevamo mai pensato prima di avere un garzone , certo che non sarebbe male avere un aiuto .
Disse sospirando .
Facciamo una prova , domani quando verrà quella signora a fare la spesa gli dirai di mandare suo figlio da noi , poi si vedrà .
Va bene glielo dirò , rispose .
Quella sera a letto diedi il meglio , forse eccitato dell'idea di avere un ragazzino che mi sarebbe girato attorno durante il giorno , mentre alla pecorina prendevo Fiorella con le mani sul suo culo mi lasciai andare , mi lasciai andare dicendole cose che lei amava sentire e che io amavo dire , come : dai succhia , succhia un bel cazzo e fatti sborrare in bocca .
Il più delle volte nei nostri amplessi ci mettevamo della fantasia , non eravamo mai soli , con noi vi arano anche altri , altri con cazzi favolosi pieni di sborra che a mio comando sborravano su di noi facendoci arrivare all'orgasmo .
Quella sera puntai su di lui , su Mario facendoglielo immaginare disteso sotto di noi che in un sessantanove gli leccava la figa mentre lei gli succhiava il cazzo fino a farselo sborrare in bocca .
Gli sborrai dentro quando disse : ora lo faccio sborrare con una sega poi glielo succhio tutto .
Dai , dai , fai la porca che vengo , la supplicai preparandomi alla venuta .
Siiiiiii vienimi dentro che mi sento vacca , sibilò al massimo del piacere .
La riempii di piacere lasciandoci dentro anche l'anima quella sera , le sborrai dentro poi la baciai sulla bocca ringraziandola del piacere datomi .
Quella notte dormimmo come sassi .
Fine primo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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