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Il piccolo garzone di bottega - secondo capitolo - . 2


di gilso
12.09.2022    |    539    |    0 6.0
"Hai paura a salire fino là in alto , dobbiamo prendere quel pacco..."
Secondo capitolo


Il mattino seguente quando arrivò Laura a fare la spesa nel momento di pagare Fiorella la mise al corrente della nostra decisione di prendere suo figlio a lavorare da noi , sempre se suo figlio fosse d'accordo naturalmente .
Gli avrebbero fatto un contratto da apprendista , gli disse Fiorella .
Vedrete che non ve ne pentirete , il mio Mariolino è un ragazzo volenteroso io lo conosco .
Domani mattina ve lo mando , sono certa che non rinuncerà a questo lavoro .
Va bene lo aspettiamo , disse Fiorella salutandola .
Telefonai al mio commercialista , mi feci preparare un contratto per quel ragazzo e lo andai a prendere in modo da farglielo firmare il mattino seguente prima di iniziare il lavoro , come abbigliamento da fargli indossare durante il lavoro nel magazzino pensai ad uno dei miei camici azzurri .
Ed arrivò il mattino .
Intenti a sistemare della merce sugli scaffali prima dell'apertura del negozio io e Fiorella vedemmo ad attendere dietro alla porta ancora chiusa un ragazzino alto un soldo di cacio .
Ma è lui ! esclamai guardando Fiorella stupita come me .
Certo che se è lui è molto piccolo , disse .
Facciamolo entrare dissi accingendomi con le chiavi in mano ad aprire la porta .
Buongiorno , sibilò quel ragazzino .
Io sono Mario il figlio di Laura .
A si ti aspettavamo , ciao , quella è mia moglie Fiorella .
Dissi indicandola .
Lei rispose con un ciao poi continuò il suo lavoro .
Vieni con me che ti faccio firmare il contratto di assunzione .
Lo portai nel retro dove avevamo una piccola cucina ed un tavolo , gli feci firmare il contratto poi gli dissi .
Per questa mattina dovrai solo dare una spazzata per terra e fare mente locale sulla merce esposta sugli scaffali nel magazzino , indossa questo camice ti riparerà dalla polvere .
Gli dissi allungandogli il camice azzurro che avevo preparato per lui .
Lo portai in magazzino dove avevamo diverse file di scaffali ricolmi di merce poi lo lasciai dicendogli : ora arriveranno i clienti e fino a mezzogiorno ci sarà da lavorare , Mario se avrò bisogno di te ti chiamerò .
Mariolino , tutti mi chiamano così sottolineo .
Va bene Mariolino ci vediamo dopo .
Me ne andai lasciandolo solo con la sua scopa e paletta e tornai da Fiorella che aveva già iniziato a servire i clienti , lavorai con lei fino alle undici poi accorgendomi che la carta per avvolgere i salumi appena affettati stava per finire mi affrettai in magazzino per prenderla e
lo vidi intento a scopare per terra con addosso il mio camice che data la sua bassa statura gli faceva da paltò .
Vieni ad aiutarmi , gli dissi posizionando la scala aperta sotto al pacco di carta che mi serviva e che era all'ultimo piano dello scaffale .
Lui posò la scopa e venne da me .
Per prima cosa togliti questo straccio .
Dissi prendendolo per il collo del camice che io gli avevo dato da indossare non considerando che gli sarebbe stato grande .
Lui se lo tolse restando in jeans e maglietta .
Mariolino ara un bel ragazzo dai lineamenti fini e dal fisico esile , castano dai capelli corti e dagli occhi chiari come la madre .
Hai paura a salire fino là in alto , dobbiamo prendere quel pacco .
Gli dissi indicandoglielo con la mano .
No , esclamò .
Lo vidi sculettare su quella scala fino in cima per poi mentre io gli tenevo la scala ferma allungare le breccia fino a prendere il pacco da me richiesto e in equilibrio col pacco in mano ondeggiare .
Per primo mi arrivò il pacco a sfiorarmi la testa , poi arrivò lui che perdendo l'equilibrio mi rovinò addosso .
Istintivamente lo presi riuscendo a fermare la sua caduta a terra afferrandolo al volo per una gamba , il pacco si aprì spargendo i suoi fogli ovunque , lui aggrappato alla mia testa con il suo cazzo che sotto ai jeans premeva sulla mia guancia si scusò .
Cosa è successo ! esclamò Fiorella facendo capolino nel magazzino dopo aver sentito il tonfo del pacco a terra trovandoci in quella posizione ambigua .
Niente , dissi depositando il ragazzino a terra .
Fiorella guardò i fogli sparsi sul pavimento e capi .
Non fatevi male mi raccomando , dai Fabio porta la carta che ne ho bisogno .
Lei tornò in negozio e noi raccogliemmo i fogli scartando quelli danneggiati , io andai da Fiorella e lui tornò a spazzare per terra .
La sera a cena tirammo le conclusioni su quel ragazzino .
Cosa ne pensi Fabio , pensi che ci si possa fidare di lui , come è .
Chiese Fiorella a me che gli avevo lavorato assieme .
E timido , volenteroso e serio .
Ho visto come è timido ! a momenti ti metteva il cazzo in bocca disse lei facendo una risata riferendosi all'immagine che aveva visto quando lo avevo su di me .
E stato solo un incidente , magari , cosa pensi che non mi sarebbe piaciuto succhiarglielo il cazzo .
Lo so , lo so , rispose lei .
Perché a te non piacerebbe averlo nel letto ?
Gli sussurrai malizioso cercando le sue espressioni .
Ma è piccolo , troppo piccolo , non si può .
Vedremo , col tempo lo conosceremo meglio , mai dire mai .


fine secondo capitolo








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