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LA VEDOVA - terzo ed ultimo capitolo - . 2


di gilso
18.09.2021    |    2.540    |    1 8.2
"No , tu sei speciale , tu hai una qualità che poche anno , hai un viso angelico e una bellezza interiore naturale e pura..."

Era ancora piccola Elisabetta ma più cresceva e più diventava bella coi suoi capelli biondi ondulati e gli occhi color del mare .
A quegli Uomini che chiedevano le sue prestazioni lei regalava , non solo il piacere fisico , ma anche quello della sua genuinità perché lei era così e a lei piaceva sempre di più quel ruolo eccitante , le piaceva quando quegli Uomini con gentilezza le chiedevano di farsi guardare nuda , quando la toccavano dolcemente , quando la baciavano .
Erano sempre i più anziani a preferirla , persone agiate che andavano da lei portandole regali di ogni sorta , completini intimi da farle indossare o piccoli gioielli .
A quattordici anni Elisabetta nonostante le diverse esperienze avute con quegli Uomini era ancora vergine e a quasi quindici ebbe la prima proposta di una prestazione fuori casa .
Un ricco industriale settantenne della zona venuto a conoscenza di lei tramite un amico la andò a trovare passando con lei un'ora godendo delle sue grazie , poi prima di uscire le disse se le avrebbe fatto piacere cenare a casa sua con sua moglie , le disse che a sua moglie piacevano anche le Donne .
Perplessa non seppe cosa dire a quell'Uomo che la guardava ansioso di una sua risposta positiva , a quell'Uomo che poco prima aveva fatto sborrare sulle sue tette facendogli una sega .
Non so ! non mi è mai capitato di stare con una Donna .
Rispose Elisabetta prendendo tempo .
Se verrai a casa mia e ti mostrerai compiacente anche con la mia signora oltre che a cinquecento euro ti regalerò anche un computer portatile .
Anche se dentro di se Elisabetta aveva già deciso di provare quella nuova esperienza volle sentire il parere della madre Rebecca che lasciò a lei la decisione .
Le disse di provare e se qualcosa non le andava era lei a decidere se continuare o meno .
Si misero d'accordo per il prossimo sabato sera e quando arrivò quel sabato sera Ernesto con la sua macchina lussuosa la andò a prendere a casa , si fermò dinanzi alla porta ed attese .
Lei usci vestita con addosso una minigonna scozzese e un maglioncino rosso poi salì su quella macchina ansiosa di quella nuova esperienza che avrebbe fatto e solo dopo alcuni minuti di viaggio arrivarono ad una grande villa immersa nel verde dove ad attenderli sulla soglia d'ingresso vi era Lidia la moglie .
Alta , snella , mora dai capelli lunghi , Donna di classe di una sessantina d'anni dal viso solare che al loro arrivo volle omaggiare la piccola di un buche di fiori di campo , un piccolo mazzo di fiori che Elisabetta accettò con piacere e pudica tenerezza .
Per quella serata speciale Lidia fece a meno della servitù , fece arrivare dalla rosticceria più rinomata della zona una cena a base di pesce poi mangiarono .
Inizialmente ci fu imbarazzo per quella ragazzina discorrere con loro ma piano piano con l'aiuto del vino che Ernesto vuotava nel suo bicchiere e quello della moglie si aprì iniziando a sorridere .
Divenne raggiante , bellissima , e sopra tutto attirava su di se amore quella ragazzina che i due se la studiavano immaginandosi già di baciarla .
Mangiarono mangiandosela con gli occhi quei due coniugi affiatati nelle loro trame , si pregustavano la preda , la preda che sarebbe caduta nelle loro mani più tardi nel loro grande letto in stile barocco .
Finito di cenare per rompere il ghiaccio Ernesto preparò sul videoregistratore che stava in camera da letto una cassetta pornografica dove come protagoniste vi erano due ragazzine e Lidia , fece partire il nastro e le sue immagini su di un grande schermo poi con una scusa le lasciò .
Voleva che loro si conoscessero nella loro intimità in perfetta solitudine , lui per il momento si sarebbe limitato ad osservarle nascosto .
Lidia seduta sul divano che vi era nella grande camera da letto di fronte allo schermo si fece sedere la ragazzina sulle ginocchia poi assieme iniziarono a guardare quelle immagini tanto coinvolgenti dove si vedeva lei alle prese con due ragazzine in un'orgia a tre dove lei veniva , da una leccata sulla figa e dall'altra strizzata ai capezzoli .
Ti piace .
Le disse Lidia dandole un bacio sul collo .
Si , è bello , ma non so , per me è la prima volta .
Non preoccuparti , vedrai che ti piaceranno i miei baci e le mie carezze e sono certa che piacerà anche a te baciare .
In silenzio guancia a guancia guardarono quelle immagini assaporando l'una il profumo dell'altra fino a che Lidia non la accarezzò .
Lentamente le mise una mano sotto alla gonnellina arrivando alla sua figa poi si fermò ,
la baciò di nuovo sul collo , poi proseguì a farle scivolare la mano sopra alla figa .
Iniziarono ad avere caldo , i loro sensi si stavano scaldando .
Con decisione Lidia adagiò la ragazzina sul divano le tolse le mutandine ed iniziò a leccarla sulla figa , da prima dolcemente , poi sempre più forte fino a quando Elisabetta reagì a quella lingua che la stava penetrando con un piccolo sussulto .
Lidia capì e si trattenne dalla sua irruenza dandole dei piccoli bacetti su grilletto .
Lo sai che tu sei la ragazza più bella che io abbia mai avuto e che mi sia capitato di baciare .
Disse Lidia parlando a contatto della sua vagina .
Chissà quante ne ha avute migliori di me , disse Elisabetta .
No , tu sei speciale , tu hai una qualità che poche anno , hai un viso angelico e una bellezza interiore naturale e pura .
Perchè non ci spogliamo ed andiamo sul letto , propose Lidia .
Si , timidamente rispose Elisabetta .
Si spogliarono completamente poi salirono abbracciate sul letto come due amanti , si baciarono sulle labbra poi si allungarono , a prendere l'iniziativa fu ancora Lidia che mettendosi a cavalcioni su di lei la costrinse dolcemente a succhiargli i capezzoli , la costrinse perche le sue tette ancora belle ed eccitanti le cadevano sulla faccia .
Iniziò una dolce voglia di Donna da parte della ragazzina , ci stava provando gusto e questo Lidia lo sentiva .
Brave ! vedo che non avete perso tempo .
Esclamò Ernesto entrando nella camera da letto con un vassoio in mano dove sopra vi era
una bottiglia di vino immersa nel secchiello del ghiaccio e dei bicchieri .
Continuate pure voi due , non fate caso a me , disse depositando il vassoio su di un tavolino di marmo nero vicino al letto .
Appoggiò il vassoio poi prese posto ai piedi del letto restando in adorazione di quella fighettina che gli si apriva davanti agli occhi in maniera sublime , per qualche istante le guardò nelle loro effusioni saffiche poi allungandosi sul letto raggiunse quel fiore di figa con le labbra e la baciò mentre davanti agli occhi vedeva la figa della moglie che si bagnava sulla pancia di Elisabetta ,
Vuoi provare tu a baciarmi , vienimi sopra che facciamo il sessantanove .
Disse Lidia togliendo le tette dal viso di Elisabetta .
Si allungò sul letto , si fece salire sopra la ragazzina in modo di poterle leccare la figa poi aggiustandosi sotto di lei con la bocca iniziò a leccare : con le mani le separava i glutei ,
con la punta della lingua la leccava .
Ernesto alla vista di quel culetto tenuto aperto dalle mani della moglie non seppe trattenersi e si unì a loro , si unì a dar man forte alla moglie dietro ad Elisabetta leccando il roseo buchini del culo della ragazza .
Sentendosi leccata contemporaneamente da Lidia e da Ernesto Elisabetta venne , venne spingendo in dietro il culo appoggiato alla faccia dell'Uomo che a quella spinta intuendo il suo momento di piacere accentuò il suo godimento infilandogli il pollice della mano destra nel culo .
Elisabetta a quel contatto mugolò di piacere sulla figa aperta di Lidia , per lei era la prima volta che vedeva e toccava una figa che non fosse la sua e che si faceva mettere un dito nel culo .
Per poterla leccare dovette suo malgrado staccarsi da loro , era troppo piccola rispetto a Lidia per fare il sessantanove , avanzò fino a raggiugergli.la figa col culetto in bella vista dei due che dietro di lei se lo mangiavano con gli occhi poi lentamente iniziò a leccare , da prima le titillò il grilletto con la punta della lingua , poi sempre più spregiudicata si tuffò in quel mare di peli scuri col suo bel faccino leccando a più non posso .
La leccò di gusto col culo in alto in attesa che i due la manipolassero di nuovo ma con suo stupore si misero a sculacciarla sonoramente arrossandogli il culetto facendolo diventare rosso porpora .
Montami !! supplicò Lidia al marito in un attimo di lussuria .
Ernesto scese dal letto , fece mettere Elisabetta a cavalcioni di Lidia in modo che la moglie avesse a disposizione le sue tettine da succhiare poi la penetrò .
Mmmmmm , siiiiiiiiiiii Oooooooo .
Eccitata come una vacca in calore Lidia succhiò quelle tenere tettine come una pazza , succhiava e godeva col cazzo del marito nella figa .
Ernesto col viso rossastro dovuto allo sforzo ed alla sua età montò la sua Donna in maniera sublime penetrandola lentamente attento a non venire , voleva che quel momento durasse il più possibile ma Lidia sapeva che non sarebbe durato : lo conosceva bene quell'Uomo .
In un attimo di follia Lidia fece una richiesta particolare alla ragazzina : le disse di sedersi sulla sua faccia e di pisciargli addosso .
Mancò poco che a quelle parole Ernesto sborrasse , si fermò dentro della moglie e attese .
Elisabetta volle giocare fino in fondo quel nuovo gioco fatto di piacere , salì in piedi sul letto si girò in direzione di Ernesto , si posizionò a gambe divaricate sul viso di Lidia e si chinò come se dovesse fare la pipi in un prato e a pochi centimetri dalle labbra socchiuse della Donna sotto di lei pisciò .
Con quella figa quasi senza peli da prima le pisciò in bocca , poi aumentando il flusso le arrivò con lo zampillo alle tette .
Fu una vera goduria per quella coppia attempata avere quella ragazzina a loro completa disposizione e giocare con lei in giochi sempre sognati .
La pipi calda e profumata di Elisabetta che scorreva sulla pelle di Lidia era afrodisiaco puro per loro , Ernesto col cazzo nella figa della moglie e la faccia fra le sue tette ne sentiva gli scintillii e la visione , quella visione paradisiaca di quella fighettina che pisciava poi lo faceva morire .
Col cazzo in procinto di sborrare si buttò in mezzo a quel seno ricoperto di pipi e bevve , bevve come fosse rosolio quel liquido .
Vengooooo vengooo , urlò Lidia su quella figa che le stava gocciolando sulla faccia .
Si porca ! vieni , leccagli la figa che ti sborro dentro .
Disse Ernesto aumentando il rito della scopata dentro a quella figa che era un lago .
Entrambi vennero in maniera completa ansimando come degli ossessi poi ci fu pace , le loro stanche membra avevano dato il massimo in quel rapporto ed ora si sentivano sfiniti , fecero allungare la ragazzina sul letto bagnato dalla sua pipi poi si riposarono su di lei per qualche minuto fino a quando Ernesto ripresosi non tappò lo spumante tenuto in fresco nel secchiello del ghiaccio : brindarono .
Allora come è andata la tua prima volta con una Donna ?
Chiese Lidia alla ragazzina abbracciandola .
Si molto bene , mi è piaciuto e spero che io sia stata all'altezza , disse Elisabetta .
Per noi avere una ragazzina bella come te e poterci giocare assieme sentendo il suo piacere è un cosa indescrivibile , un'amore completo , disse Ernesto alzando il calice di vino in sua direzione .
Ora andiamo in bagno a sistemarci , disse Lidia .
In bagno la misero in piedi nella vasca da bagno poi a quattro mani la insaponarono e la lavarono in tutte le sue parti , la asciugarono poi la rivestirono .
Ernesto onorò la promessa fatta a Elisabetta regalandogli il portatile , la pagò , poi la riaccompagnò a casa .
A casa la madre Rebecca volle sapere della sua nuova esperienza , lei mostrandole il buche di fiori il computer portatile e i cinquecento euro disse : è stato bello .

fine






































































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