incesto
Il piacere inatteso - primo capitolo - . 2
di gilso
09.12.2021 |
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"Non avrei mai voluto staccarmi da quel ragazzino , ero eccitato dentro di me tanto da sentirmi ingordo di cazzo..."
Al raggiungimento dell'età pensionistica dopo una vita spesa in una fabbrica di componenti elettronici mi resi conto di non aver nessun interesse o hobby se non quello di passare i pomeriggi al parco e di vedere la televisione la sera .Vedovo oramai da anni , assuefatto alla solitudine e con pochi sprazzi di vita andavo avanti cosi : vegetando in questo Mondo come messo da parte .
Un giorno passeggiando lungo le poco frequentate stradine del parco Lambro , polmone verde di Milano , in un pomeriggio di settembre , immerso nei miei pensieri non mi accorsi di essere seguito da tre ragazzini che superandomi mi sbarrarono il passo .
Mi chiesero dei soldi , e lo chiesero in tono arrogante e deciso tanto da farmi paura ed io capendo la situazione per evitarmi dei guai misi mano al portafogli e dissi : posso darvi solo cinque Euro .
Aprii il portafoglio ed allungai la banconota a quello che mi sembrava il più grande dei tre commettendo un gravissimo errore purtroppo , senza volerlo , preso dall'emozione nell'estrarre la banconota da cinque Euro mostrai il contenuto del portafogli che conteneva altre banconote , due da cinquanta Euro e tre da dieci .
Alla vista di quei soldi il più piccolo dei tre mi si avvicinò quasi a toccarmi ed in tono minaccioso disse : e a me non dai niente .
Facendo il bonaccione e pensando di cavarmela cosi dissi : guardate ragazzi vi do ancora dieci Euro se mi lasciate in pace e se ve ne andate .
Si , certo , disse il ragazzino facendo un passo in dietro , presi di nuovo il portafogli in mano ma : fu un lampo il piccoletto ad afferrarlo ed altrettanto furono veloci i suoi compagni a darmi uno spintone all'indietro facendomi perdere l'attimo di reazione .
Li vedevo correre come lepri tagliando per i prati quei giovani ladruncoli , piccoli delinquenti figli della metropoli .
Sconsolato me ne tornai a casa promettendo a me stesso vendetta .
Iniziò cosi un lungo appostamento , seminascosto dai cespugli che costeggiavano il vialetto dove mi fu fatta violenza da quei tre ragazzini , seduto su di una radice che mi faceva da seggiolino , ci passavo le ore nella speranza di vederli di nuovo , di vederli passare .
Da quella posizione tenevo sott'occhio un centinaio di metri di vialetto e la tenni per due settimane quella posizione , fino a che un giorno lo vidi arrivare quel ragazzino dalla mano lesta ,
lo vidi arrivare assieme ad un altro ragazzino più o meno della sua età ed entrambi venivano verso di me .
Quando furono alla mia portata sbucai fuori all'improvviso sorprendendoli , afferrai il piccolo ladruncolo del mio portafogli per un braccio deciso a non mollarlo e gli urlai : dove sono i miei soldi ?
Lui bestemmiava tirando con forza nel tentativo di liberarsi dalla mia presa , ma io fui irremovibile .
Il suo amichetto era scappato dalla paura , dalla mia irruenza , irruenza che stupì anche me che mai avrei pensato di essere così determinato .
Dove sono i miei documenti ? rivoglio il mio portafogli , capito !
Più calmo ma sempre spaventato dalla mia irruenza il piccoletto balbettò : sono a casa , sono a casa mia .
Fulmineo gli misi il braccio sinistro attorno al collo bloccandolo poi con la mano destra mi impadronii del suo di portafogli che era nella tasca dei jeans .
Ora potevo lasciare la presa .
Frugai negli scomparti del suo portafogli fino a che non trovai la sua carta d'identità e la lessi .
F....... Mario , via monte Cario Milano , di anni quattordici , statura un metro e quarantacinque , occhi castani , capelli castani .
Questa sera alle otto sarò a casa tua , non vedo l'ora di parlare con tuo padre .
Detto questo mi allontanai non facendo caso alle suppliche di quel ragazzino che chiedeva indietro il suo portafoglio .
Quella sera andai all'indirizzo indicato sul suo documento e all'ora prestabilita mi presentai di fronte alla porta d'ingresso di quell'appartamento situato al terzo piano di quel palazzo e suonai .
Ad aprire venne lui , venne indossando solo un paio di slippini bianchi .
Entra , disse mentre si spostava per farmi passare ; mio padre e mia sorella sono al lavoro , fanno i turni e fino alle dieci e mezza non rientrano , io sono qui con un mio amico a vedere la televisione .
E tua mamma dove è ? chiesi già intuendo che non sarei stato in grado di parlare con un adulto .
Mia madre non vive con noi .
Ritornai a minacciare il ragazzino dicendogli che se non mi avesse restituito i soldi e i documenti che erano nel mio portafogli lo avrei denunciato ai carabinieri .
Lui come risposta alle mie minacce aprì le braccia e disse : per i documenti non ci sono problemi , sono di là , per i soldi purtroppo si , li ho spesi ma se posso sdebitarmi senza che mio padre lo venga a sapere te ne sarei grato , riconosco che non ho fatto un bel gesto rubandoti il portafoglio , ho sbagliato e me ne pento ma qui si vive alla giornata .
Parlava come un grande e mi stupiva la sua semplicità nel darmi del tu , a me , una persona avanti con gli anni tanto da poter essere benissimo suo nonno .
Preso in contropiede non seppi cosa dire .
Guardai quel ragazzino seminudo li in piedi di fronte a me e mi vergognai di me stesso quando mi accorsi di soffermarmi il più del dovuto sui suoi slippini cercando di intuire i lineamenti del suo sesso .
Lui se ne accorse e disse : si potrebbe fare del sesso .
Di la c'è un mio amico che a volte se lo fa prendere in bocca , so che a voi vecchietti piace fare del sesso coi ragazzini , perchè non ne approfitti ! .
La proposta mi arrivò come una sferzata perchè non era nei miei canoni avere rapporti di sesso con ragazzini , restai sbalordito , impappinato davanti a lui che mi guardava sorridendo con la mano sul cazzo .
Vieni che te lo faccio conoscere , è di la dove ci stanno i tuoi documenti .
Mi feci guidare dalle sue parole e lo seguii fino ad una stanzetta con all'interno due lettini dove su di uno di questi vi era un ragazzino coetaneo di Mario , anch'esso quasi nudo dato che portava addosso solo gli slip , slip di colore azzurro .
Un brivido di piacere provai quando mi accorsi che il ragazzino era eccitato , lo notai chiaramente dalla dimensione del suo cazzo sotto agli slip ed alla piccola chiazza umida all'altezza del glande , e ne capii il motivo perche al suo fianco vi era una rivista porno .
Sull'altro lettino si sedette Mario , io in mezzo a loro , in piedi inebetito .
Questo è Michele , disse Mario alzandosi solo un'attimo per andare a palpargli il cazzo scherzosamente .
Ciao , disse il bellissimo ragazzino giocando a toccarsi le palle eccitato dalla situazione .
Mi sentivo adescato , usato , ma nello stesso tempo curioso di vedere gli sviluppi di quel gioco tanto sottile e pericoloso .
Mario prese posto vicino all'amico e gli disse : ho un debito con questo signore , fattelo prendere in bocca , so che a te piace , ricambierò il favore non preoccuparti .
Gli agganciò l'elastico degli slip e glieli abbassò fino a toglierglieli facendolo restare allungato sul letto nudo e col cazzo svettante verso il soffitto , poi ritornò a sedersi sull'altro letto .
Michele mi guardò , mi fece un sorriso , si strizzò i capezzoli coi polpastrelli delle dita poi disse : puoi toccarmi se vuoi .
Come un'automa mi inginocchiai fra i due letti e mi girai verso Michele , gli afferrai dolcemente il suo giovane cazzo dalla cappella luccicante tenendoglielo stretto nel palmo della mano destra poi sentendomelo vibrare in mano che quasi lo copriva del tutto mi bloccai .
Stretto dolcemente nella mia mano provai una sensazione delicata e nuova , nuova perche fino a quel momento pur avendo avuto esperienze in precedenza con diversi Uomini in un contesto di giochi di coppia con mia moglie Meri di sesso con ragazzini non ne avevo mai fatto .
Prendilo in bocca e succhialo , sentirai quanto è buono , incalzò Mario .
Una piccola goccia di rugiada ferma sulla cappella pareva dire bevimi .
Mi avvicina con le labbra e la raccolsi come fosse nettare , poi affondai le mie fauci su quello stelo andandogli fino alla base del cazzo e lo succhiai goloso fino a che non mi venne letteralmente in bocca spruzzando potenti schizzi di linfa giovanile in gola .
Mandai giù tutto e glielo tenni in bocca fino a che non diventò piccolo quel dolce cazzo.
Non capivo cosa mi stesse succedendo ma una cosa era certa , provai piacere .
Consapevole che quell'atto sessuale mi sarebbe costato l'intero contenuto monetario del mio portafoglio mi dissi : un'esperienza cosi non aveva prezzo .
Mi rialzai e li in piedi in mezzo a loro per la paura di essere scoperto con ancora quel sapore di Michele in bocca dissi rivolgendomi a Mario : è stato bello , perche non mi fai vedere anche il tuo di cazzo .
Ora volevo anche lui .
Mi avvicinai al letto di Mario e mi inginocchiai di nuovo , questa volta verso di lui , gli misi una mano sulla coscia e gliela palpai ma lui non volle , mi prese la mano e me la scostò .
La voce mi si fece roca quando lo implorai di farselo prendere in bocca , in quel momento lo volevo più di qualunque altra cosa ma lui come risposta alle mie avance si allungò sul letto a pancia sotto mostrandomi il suo culetto tutto da baciare .
Non resistetti e gli misi una mano sopra .
No ! non voglio , disse dimenando il sedere cercando di sottrarsi alle mie carezze sempre più insistenti ,
Dai fammelo succhiare , ti farò un regalino .
Forse convinto da quella promessa o forse dalla troppa voglia di godere fatto sta che Mario si mise in ginocchio sul letto chinandosi in avanti , io gli presi l'elastico degli slip e glieli abbassai scoprendo il suo sederino tutto da baciare .
Dopo avergliele tolte le mutandine gli presi le cosce e gliele separai mettendo in primo piano i suoi gioielli .
Ora oltre che a palpargli il culo avevo a disposizione anche le sue piccole palle da soppesare .
Con due dita della mano destra iniziai a mungere quel piccolo uccellino in tiro non più lungo di una decina di centimetri e gli baciai il culetto , poi a fatica da dietro mi infilai in mezzo alle sue gambe aperte sentendo il suo uccello scivolarmi duro sulla faccia e quando fui abbastanza comodo da poterglielo prendere in bocca lo mangiai .
Lo succhiai come i vitelli succhiano il latte sentendolo duro in bocca poi con la mano sinistra scesi dal suo culo per andargli ad imprigionare le palle e tenendogliele premute dolcemente iniziai a menare , a fargli una sega con due dita della mano destra menando quel cazzettino che tanto mi faceva godere a fil bi labbra pronto a ricevere il suo latte .
Iniziò a schizzare piccoli getti di sperma che io indirizzai sulle mie labbra ,sulla mia faccia e nella mia bocca facendomi il suo piacere fino in fondo , piacere che bevvi attaccato alla sua cappella .
Mi sentivo imbrattato e felice .
Glielo succhiai di nuovo raccattando le ultime sue gocce di piacere rimaste poi me lo tenni in bocca piccolo per qualche istante .
Non avrei mai voluto staccarmi da quel ragazzino , ero eccitato dentro di me tanto da sentirmi ingordo di cazzo .
Mi rialzai gli diedi una pacca sul culo e lui si girò allungandosi sul letto a pancia sopra , lo guardai : era bellissimo così nudo sul letto , lo accarezzai sui capelli misi mano al nuovo portafogli e presi delle banconote , una da venti e una da dieci Euro , le misi sul comodino e dissi : queste sono per voi .
Mario le prese le mise nel cassetto del comodino poi da questo tirò fuori il mio portafoglio .
Li salutai dicendo loro che erano stati bravi poi me ne andai .
Uscii da quella casa col viso ancora imbrattato di seme giovanile , di tanto in tanto mentre camminavo fra la gente mi passavo la mano sul viso a spalmare quelle chiazze ancora fresche godendo di quel massaggio e di quel profumo che mi inebriava il cervello fino al punto di eccitarmi di nuovo li seduto sul metro in mezzo alla gente : quando arrivai a casa mi adagiai sul letto nudo e mi masturbai , mi succhiai le dita ancora profumate di giovinezza e sborrai .
fine
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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