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La cascina del terrore - secondo capitolo - . 2
di gilso
12.07.2022 |
740 |
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"Oramai rassegnata alle sevizie dei due quella Donna non si disperava più , non reagiva , si limitava a guardarli negli occhi..."
Passarono alcuni giorni poi dei carabinieri fecero visita ai due fratelli cercando notizie sulla Donna scomparsa , ma loro dissero di non aver ne visto ne sentito niente .Allarmati da quella visita decisero di segregare quella Donna nella loro cantina , la portarono giù "oramai domata e consapevole del suo ruolo di schiava " e la chiusero in un tugurio dove vi era un letto e un comodino , la legarono ai quattro angoli dal letto nuda poi approfittarono ancora di lei .
Come dei ragazzini col cazzo sempre pronto a diventar duro le salirono a turno sulla pancia mettendole il cazzo in mezzo alle tette e si scaricarono su di lei innaffiandole la faccia e la bocca ricoperta dal nastro adesivo .
Oramai rassegnata alle sevizie dei due quella Donna non si disperava più , non reagiva , si limitava a guardarli negli occhi .
Occhi neri e penetranti che ai due fratelli facevano effetto .
Scapoli da sempre , orfani da molti anni e senza una figura femminile nella loro casa loro vivevano alla giornata ed al ritmo delle stagioni , senza pretese , la loro vita umile non gli pesava .
A loro bastava una volta settimana sfogarsi con una Donna a pagamento sul sedile ribaltabile della loro auto ma ora che avevano quella Donna a loro disposizione era diverso , c'era la sua presenza .
Passarono giorni , giorni tranquilli dove Carlo ed Antonio pur continuando a lavorare come sempre , nel sangue avevano lei , quella Donna , Donna che gradatamente iniziarono a liberare , a rifocillare ed ad averla come Donna di compagnia la sera seduti sul divano .
Insegnante cinquantenne e sola al Mondo , Laura , che dalla vita aveva avuto poco o più di niente , se non il suo corpo sinuoso , iniziò a vedere quel rapimento sotto una luce diversa iniziando a partecipare al loro godimento fino a che i due fratelli la liberarono del tutto .
Lei ci stava a quel gioco .
Iniziarono a cenare assieme e dormire tutti e tre nel grande letto dove con lei ebbero quelle esperienze sempre sognate .
Le fecero fare il sessantanove mentre veniva montava a pecorina .
Le fecero fare la doppia penetrazione .
Le sborrarono in faccia , in bocca , e a lei piaceva , godeva .
Per liberarsi da grattacapi la portarono in caserma dei carabinieri dove lei si fece riconoscere ed annullare dai scomparsi e a scuola dove prestava servizio che si sarebbe licenziata : la macchina riesumata e rimessa in funzione .
Dopo alcuni mesi vivevano amalgamati , sia nel sesso che nelle loro depravazioni cercando sempre giochi nuovi da fare .
Lei richiese di essere legata nella stalla a fianco delle loro vacche e di essere montata mentre la mungitrice elettrica le tirava i capezzoli .
Loro andarono di frusta coi desideri .
Le legarono i polsi ad una corda che scendeva da una trave , le legarono le caviglie a gambe aperte ed iniziarono a frustarla .
Sccccccccccciafff scccccccccciaff , sul suo culo , sulle sue tette arrossandole .
Nuda a gambe aperte e le braccia tese verso l'alto Laura gemeva ad ogni colpo col piacere negli occhi richiamando il desiderio dei due fratelli che dopo averla frustata per bene buttarono la frusta avvicinandosi a lei col cazzo duro poggiato sulle cosce .
Le succhiarono i capezzoli , le infilarono nella figa le loro dita facendola venire poi la incularono .
Passò un anno dal suo rapimento e dal suo cambio di vita , diventò Donna di casa e di letto per i due fratelli che si erano abituati a lei considerandola come la loro Donna .
Donna che spesso e volentieri indossando calze e reggicalze andava a trovarli sul lavoro nei campi e si faceva scopare sull'erba .
Iniziarono ad uscire di sabato sera ad ad andare in città , a volte a vedere un film porno dove lei coi loro cazzi in mano li faceva godere , a volte in giro , solo per il piacere di vedere luci e colori .
Poi una sera vedendo due ragazzine che chiacchieravano di fronte al portone di casa sedute sul loro motorino Laura esclamò .
Che belle che sono cosi giovani e spensierate .
Perchè le vuoi ?
Rispose Carlo di getto .
E come si fa , le rapisci come avete fatto con me .
Disse Laura con occhi di sfida .
E perché no ! . rispose Carlo .
Erano le ventidue e quaranta e in quella via di periferia non c'era nessuno , solo loro , due ragazzine forse quindicenni alle prese coi loro discorsi di ragazze , ora bisognava trovare il modo di portarsele a casa senza farsi scoprire .
L'idea venne a Carlo che astuto come era pensò di fermarsi con la macchina vicino a loro e nel fare manovra urtarle lievemente col paraurti in modo poi di scendere a scusarsi .
Pronti a quel sequestro i tre si prepararono e appena Carlo scese a scusarsi per averle urtate intervennero loro , Laura e Antonio che con piccolo tubo preso precedentemente dal baule le colpirono alla testa facendole svenire .
Non fecero neanche tempo a reagire quelle due ragazzine , svennero nelle braccia dei due che di peso le caricarono in macchina buttandole una sull'altra , poi salirono e partirono senza lasciare traccia .
Euforici del loro successo si complimentarono a vicenda poi divennero seri .
Il rischio era grosso , se li avessero fermati per un controllo i vigili ò i carabinieri cosa avrebbero detto a questi a riguardo delle due ragazzine svenute sul sedile posteriore assieme a Laura , di Laura che con forza si era intrufolata fra loro sedendosi a contatto delle loro teste .
Tutto andò bene , arrivati alla loro cascina si fermarono con la macchina vicino alla porta di casa sotto al portico e scesero .
Laura e Antonio data la loro mole rispetto alle due ragazzine si presero sulle spalle le due come fossero sacchi di patate e le portarono in solaio , solaio dove Carlo pronto coi collari dei loro cani in mano attendeva , misero al loro collo i collari dei loro cani agganciandoli alla catena che scendeva da una trave , le imbavagliarono , le legarono le mani dietro alla schiena e se ne andarono lasciandole svenute a terra .
A mezzanotte in città era scattata la caccia all'Uomo .
I genitori delle ragazze non vedendole rientrare , cercandole , si accorsero dei motorini abbandonati davanti al portone di casa di una delle due : di Silvia la più piccola .
( Quattordici anni compiuti da poco dai capelli castani e lunghi fino alle natiche ) , e diedero l'all'arme facendo scattare le ricerche mandando pattuglie di agenti a setacciare la città , ma tutto fu inutile , non trovarono nessun indizio .
fine secondo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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