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La cascina del terrore -ottavo capitolo - . 2
di gilso
05.08.2022 |
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"Col cazzo pendulo di Adamo in bocca che si stava riprendendo , ed il cazzo di Carlo nella figa quella maestra di cinquant'anni stava godendo , si sentiva..."
Questo è il suo telefonino , quel ragazzo che ho colpito stava per telefonare .Disse Antinio al fratello porgendoglielo .
Carlo lo prese , lo esaminò poi capendoci poco lo diede nelle mani di Laura .
Laura lo prese lo aprì e facendo scorrere le pagine capì che chi le stava spiando era un carabiniere .
Lo capì guardando la rubrica dove vi erano scritte parole come : comandante , caserma .
Siamo fottuti ragazzi quello che Antonio ha abbattuto è un carabiniere .
Disse Laura continuando a far scorrere le pagine .
Hai visto se aveva la macchina , disse Carlo ad Antonio .
Ha si ora che mi ricordo ho visto una bicicletta dietro a dei rovi .
Andiamo a prenderla , poi io e Laura saliremo a fargli visita , tu e le ragazze starete qui , le legherai in modo che non ti scappino poi mungerai le vacche che hanno le mammelle che scoppiano .
Carlo e Antonio andarono a prendere la bicicletta nascondendola poi sotto a del fieno sulla cascina , poi ritornarono alla stalla .
Lasciarono solo Antonio con le due ragazzine e loro , Laura e Carlo , salirono su nel granaio alla scoperta di quell'intruso .
Aprirono la porta e lo videro , appeso ad una trave come un salame con le caviglie legate vicine una all'altra , le braccia distese verso l'alto bloccate da corde , e gli occhi sbarrati di terrore perché consapevole in quali mani era caduto , immobile e con della saliva che gli colava dalla bocca a fianco del pezzo di stoffa che Antonio gli aveva stretto sulla bocca tentò di parlare , ma inutilmente .
Cosi tu saresti un carabiniere ! disse Laura .
Il ragazzo annui .
Ora ti toglierò il bavaglio ma stai attento , se griderai cercando aiuto ti ammazzerò .
Disse Carlo avvicinandosi al suo viso con le mani .
Gli tolse il bavaglio poi lo interrogò di nuovo .
Cosa sapete di noi ? perché sei venuto qui .
Per caso , per caso , giravo in bicicletta e sono capitato qui per caso , poi ho visto loro quelle ragazzine e ho capito che erano le ricercate .
Siete ancora in tempo a costituirvi e se non avete fatto niente di male a quelle ragazzine anche a cavarvela con poco .
Disse il tenente Adamo cercando una scappatoia prima di ricevere un pugno nello stomaco da Carlo .
Cosa fai mi prendi per il culo , sai che per il sequestro di persona ci sono vent'anni di galera .
Carlo gli rimise di nuovo il bavaglio in bocca mentre lui annaspava in cerca d'aria , questo dovuto al colpo nello stomaco ricevuto , poi iniziò a toccarlo , a palparlo sulle natiche e sul cazzo facendolo indietreggiare col culo .
Gli abbassò i pantaloni della tuta da ciclista , gli sollevò la maglietta fin sotto il collo facendolo stare a petto nudo poi diede il compito di abbassargli le mutandine a Laura .
A Laura che già se lo mangiava con gli occhi quel giovane ragazzo dal fisico asciutto e bello .
Prestami la cintura Carlo che voglio punire questo curioso .
Carlo si tolse di nuovo la cintura dandola a Laura , si tolse i pantaloni e le mutande poi avvicinandosi a quel corpo appeso e semi nudo di quel ragazzo si attaccò a lui succhiandogli i capezzoli .
Gli succhiò per bene entrambi i capezzoli sbavandoci sopra poi si abbassò , si mise in ginocchio e lo succhiò come aveva visto fare nei film porno dove a volte i protagonisti erano due Uomini .
Era la prima volta che succhiava un cazzo .
Si accorse che era buono ed eccitante succhiare e continuò fino a quando mettendogli le mani sulle chiappe e pompando di gusto lo fece eccitare .
Quell'Uomo di mezza età stava conoscendo un nuovo piacere liberandosi dai tabù che da sempre gli erano inculcati dalla società .
A cazzo in tiro lo lasciò , si alzò e si mise ad rimirarlo nella sua bellezza , come una scultura marmorea lo sfiorò con le dita , gli soppesò le palle facendogli oscillare il cazzo duro a destra e a manca poi gli diede l'ultimo bacio sulla cappella prima di lasciarlo nelle mani di Laura .
E tuo , fanne quello che vuoi .
Disse Carlo a Laura scostandosi e mettendosi a sedere sui sacchi di grano .
Oramai noi non abbiamo più niente da perdere .
Disse Laura avvicinandosi ad Adamo strizzandogli i capezzoli .
Il destino ha voluto farci incontrare e nello stesso momento farci assaporare cose che da sempre sognavamo , ed ora sei arrivato tu cosi bello che fai schifo a stuzzicare le nostre perversioni .
Gli baciò i capezzoli mentre si sentiva il cazzo del ragazzo in tiro in mezzo alle gambe , glielo menò , glielo succhiò , poi lo prese a cinghiate .
Con la cintura di Carlo stretta nella mano destra iniziò a colpirlo sul culo lasciandogli delle striature rossastre , sulla schiena facendolo inarcare in avanti col cazzo in tiro , e sui capezzoli facendolo soffrire .
Si sentiva perso , completamente nelle loro mani .
Vieni qui Carlo che lo facciamo sborrare .
Disse Laura posando la cintura a terra .
Entrambi si avvicinarono al cazzo di Adamo che aveva tenuto una certa consistenza e a turno se lo presero in bocca ringalluzzendo il cazzo di quel ragazzo che si sentiva bruciare la pelle dappertutto .
Se lo passarono di bocca in bocca e di mano in mano godendoselo duro ed eccitante fino a che Laura impugnando il cazzo del ragazzo stretto nella mano disse : ora te lo farò sborrare in faccia questo cazzo .
Andò dietro ad Adamo gli impugno di nuovo il cazzo e si mire a fargli una sega indirizzando la cappella sulla faccia di Carlo che si era messo in ginocchio al piedi di Adamo .
Dai fallo venire questo bel cazzo , chissà quanta sborra ha dentro .
Disse Carlo pregustandosela sulla faccia .
Ora lo farò venire , stai pronto .
Disse Laura aumentando il ritmo della sega .
Vieni ! vieni , supplicò Carlo sentendosi bagnare le labbra .
Con la mano frenetica che correva sul suo cazzo quel tenentino tanto bello da far impazzire di piacere quei due si lasciò andare iniziando a sborrare sulla faccia di Carlo .
Gli centrò la bocca coi suoi schizzi , la fronte ed il naso facendolo diventare una maschera di sborra , fino alla fine , fino a quando schiacciato dalle dita di Laura da quel cazzo non usci più niente .
Carlo in ginocchio di fronte a quel giovane Uomo col suo , oramai piccolo cazzo in bocca , sembrava in estasi , succhiava come succhiavano il latte i suoi vitelli .
Anche Laura volle la sua parte .
Si inginocchiò sotto quel cazzo , si mise alla pecorina mettendo il suo bel culo in alto , poi con le sue calze e reggicalze nere che la faceva porca esortò Carlo a montarla .
Non poteva chiedere cosa migliore a Carlo dato che era eccitato come una bestia .
Gli andò dietro col cazzo in tiro spinse e la penetrò con le mani sul suo culo .
Era un lago quella figa .
Col cazzo pendulo di Adamo in bocca che si stava riprendendo , ed il cazzo di Carlo nella figa quella maestra di cinquant'anni stava godendo , si sentiva vacca , una porca depravata e libera di provare il piacere .
Sborrami dentro Carlo , sborrami dentro che la voglio sentire nella figa .
Disse Laura inarcando ancor di più la schiena , si abbassò lasciando perdere quel bel cazzo che aveva già sborrato e si mise con la faccia sui piedi di Adamo .
Dai sborra ora , sborraa , sborraaaa .
Urlò Laura agganciando con le mani le caviglie di Adamo .
Carlo col cazzo nella figa e le mani sul culo di Laura , col viso che gli colava sborra da tutte le parti si abbassò a raggiungere le sue tette e con la faccia che scivolava sulla schiena della Donna le sborrò dentro .
Si fermò dentro di lei per qualche attimo poi sfinito stramazzò sui suoi sacchi di grano .
Laura si uni a Carlo , gli prese la testa fra le mani e se la mise in mazzo alle tette come piaceva a lui poi si abbandonarono abbracciati .
fine ottavo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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