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La moglie perfetta - terzo ed ultimo capitolo - . 2
di gilso
06.12.2021 |
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"In quella posizione con le gambe aperte Marta era eccitante da morire , mi avvicinai alla sua figa fradicia di umori le separai le grandi labbra già..."
Mi scappa tanto la pipi ed avrei bisogno di fare un bidet , disse Marta toccandosi la figa gocciolante , ci guardammo attorno e scorgendo una porta in fondo alla stanza la raggiungemmo , sopra su di una targhetta vi era scritto wc , la aprimmo e si apri a noi una stanza illuminata il più del dovuto con delle luci al neon ad alta intensità , una stanza fredda per noi che eravamo nudi e bagnati , sulle pareti fino al soffitto piastrelle di colore azzurro . Al centro della stanza che sembrava quella di un gabinetto medico , un lettino , un lettino tipo quello usato in ginecologia , al lato destro di questi in piedi ad accoglierci un Donna giunonica alta non meno di due metri ricoperta da una tuta attillata di plastica di colore rosso vivo che le copriva sia i capelli che le mani e che le lasciava fuori solo l'ovale della faccia e le grosse tette che le cadevano sulla pancia , ci venne incontro ci prese per mano e ci condusse di fronte al lettino .
Mi scappa tanto la pipi , le disse Marta portandosi i pugni al ventre flettendosi in segno di sofferenza .
Bene ! disse la Donna , la prese per le braccia e la fece sedere sul lettino , le divaricò le gambe posizionandole sugli appositi supporti poi disse : ora stai tranquilla e sopra tutto tieniti la pipi .
In quella posizione con le gambe aperte Marta era eccitante da morire , mi avvicinai alla sua figa fradicia di umori le separai le grandi labbra già abbastanza aperte di suo data la posizione e le schioccai un bacio sul grilletto gonfio ,
Lei , da prima sussultò , poi mi fece un sorriso .
Succhiale i capezzoli ! mi disse quella Donna in tono fermo ed autoritario .
Io andai da Marta la baciai sulle labbra poi come indicato da quella Donna che nel frattempo si era messa china in mezzo alle sue gambe iniziai a succhiare .
Succhiai quei capezzoli appuntiti dal freddo e dalla situazione con dolcezza infinita facendo mugolare Marta che a figa aperta stava aspettando .
Aspettando l'ordine di quella Donna che le dava il via alla pisciata .
Dal mio punto di vista , col viso poggiato al seno di Marta vedevo tutto , vedevo la faccia di quella Donna e la sua depravazione ,
Prese da sotto al lettino un piccolo sgabello ed un catino , lo sgabello lo posizionò in modo che sedendoci sopra la facesse restare a pochi centimetri dalla figa di Marta , il catino lo mise ai suoi piedi .
Sei pronta ? disse quella Donna mettendosi con la faccia a pochi centimetri dalla figa di Marta .
Ora la faccio , disse mia moglie lasciandosi andare .
Da prima un piccolo zampillo , poi tutto uno scroscio colpì la faccia di quella Donna che le stava quasi attaccata alla figa e che non si scompose restando immobile ad occhi chiusi .
Volli intervenire anche io , andai a mettermi con la faccia sulla pancia di Marta le separai le labbra della figa che pisciava ancora centrando la fronte di quella Donna coperta dalla tuta rossa e la esortai a bere .
Vedevo la sua faccia da porcona colare costantemente , il luccichio fumante di vapori di pipi dissolversi su di lei , le sue grosse tette colare pipi fuori dalla tuta rossa che bagnata brillava alla luce dei neon creando un contrasto sublime .
Tutto mi sembrava così naturale , così bello .
Esortata dalle mie parole quella Donna scostò lo sgabello che aveva sotto al culo si mise alla pecorina e con le sue grosse tette cadenti verso terra si attaccò alla figa di Marta .
A bocca aperta ricevette quella pipi facendosi riempire la bocca per poi sputarla , sputarla sule tette e sulla pancia di Marta .
Col cazzo ancora pronto a godere andai dietro al culo di quella Donna messa alla pecorina e allargandole l'apertura dello spacco della tuta rossa che le lasciavano libero il culo e la figa di farsi montare la infilzai .
La montai per qualche minuto stendendomi su di lei come se fosse una tavola da surf , le afferrai le grosse tette a penzoloni e le munsi sentendomele scivolarmi dalle mani .
Nel culo !! lo voglio nel culo , quasi gridò quella Donna attaccata alla figa di Marta che dava gli ultimi segni di pipi .
Mi ci volle poco per cambiale canale , puntai la cappella al suo culo e spinsi entrando in lei fino in fondo .
Dissi a Marta di sgrillettarsi e lei lo fece , lo fece godendo mentre la lingua della Donna le leccava la figa aperta e pisciona sgrillettandosi fino a che le venne sulle labbra .
Io adagiato sulla sua schiena con le sue tette a farmi da appiglio vedendo che la mia Donna veniva le sborrai nel culo , mi scaricai dentro di lei mentre a sua volta veniva attaccata con la bocca alla figa di Marta ,
Fu un susseguirsi di lamenti di piacere , di respiri affannosi , poi tutto finì .
Eravamo veramente esausti ora io e Marta , troppe emozioni tutte assieme .
Cambiatevi di posto ! , manca la tua di pipi .
Disse quella Donna satanica prendendomi per le braccia .
Marta si alzò , io persi il suo posto .
Mi alzò le gambe posizionandomele sugli appositi supporti poi disse a Marta di mettermi le tette sulla faccia e mentre io le succhiavo le tette lei inginocchiata a non più di una decina di centimetri dal mio cazzo oramai diventato mollusco Mi incitò di pisciare .
Piscia , dai piscia ripeteva .
Come in un film già visto il suo viso e le sue tette si riempirono di pioggia d'orata , tenuto dalle sue dita che mi tenevano il cazzo si indirizzò il mio zampillo che si era fatto potente su di lei , si fece bagnare la faccia e le tette poi non contenta da sotto dove vi era il catino che nel frattempo si era riempito in parte della nostra pipi lo prese e me lo svuotò addosso , mi succhiò il cazzo , mi lecco la pipi che si era fermata su di me poi si rialzò e disse : siete stati bravissimi , ora seguitemi vi condurrò nel locale bagno .
Ci condusse in una stanza adiacente dove una grande vasca a forma di conchiglia ne copriva tutta la superficie poi se ne andò .
Era formidabile l'insieme di quella vasca , fontanelle che dai bordi in basso illuminata da faretti colorati schizzavano la propria acqua sulla parete superiore della conchiglia facendola poi cadere lungo le pieghe del guscio superiore creando piccole cascate , e i colori , i colori di quell'acqua azzurro rosa e verde che della parte superiore della conchiglia cadeva creando un arcobaleno di colori era magnifico , superbo , in quella conchiglia che volendo ci si poteva stare in piedi , tutto era perfetto , in sintonia , in sintonia come lo eravamo noi li abbracciati e seduti in quella vasca con l'acqua che ci arrivava alla gola .
Dopo una mezzora di assoluto relax arrivò una delle due suore viste al guardaroba , in mano i nostri indumenti e due accappatoi , li depositò su di un tavolino ai bordi della vasca , un tavolino in tema dato che era formato da un delfino in marmo nero dove sopra come piano aveva una lastra di vetro poi disse .
Abbiamo messo a vostra disposizione una stanza per passare la notte se lo desiderate , in caso contrario ci ritroveremo al guardaroba , la porta è quella , disse indicando con la mano una porta seminascosta da una colonna di marmo nero , poi ne ne andò .
Noi decidemmo di restare e al mattino seguente lasciammo quella specie di monastero molto più uniti fra noi .
fine
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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