incesto
Orfanotrofio Statale Praga 1936 . 2 - secondo capitolo -
di gilso
04.09.2021 |
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"Era vero che da tempo trattenevamo la pipi ed era anche vero che non ce la facevamo quasi più a trattenerla ma la paura di parlare era troppa , quelle parole..."
Bussai alla porta H che era poi l'ufficio dei due vicedirettori dell'istituto Hadamic e Roselin e dissi loro cosa mi aveva detto di dire il frate .Bene , bene , dissero i due studiandomi .
Adamic si alzò dalla sedia dietro alla sua scrivania e mi disse di seguirlo , poi precedendomi mi condusse in un grande stanzone dove vi erano un'infinità di letti a castello , mi guidò verso uno di questi e dicendomi che quello era il mio posto mi ordinò di spogliarmi e di indossare la divisa che si trovava sopra il letto , io la indossai , poi se ne andò coi miei vestiti sotto al braccio .
Passai i primi giorni senza poter vedere i miei fratelli ma in compenso feci amicizia con i vicini di letto , ragazzi della mia stessa età che mi raccontarono di violenze subite per un nonnulla , punizioni dolorose che a sentirle mi fecero rabbrividire .
Dietro ai suoi occhiali la dottoressa Paula mi ascoltò con attenzione fino alla fine del mio tempo di seduta poi si alzò andò alla scrivania e scrisse su di un foglio .
Queste sono delle pillole da prendere prima di dormire , mi disse allungandomi una ricetta , sono dei blandi tranquillanti e vedrà signor Gabry che quando uscirà da questo carcere , se si impegnerà e seguirà la cura che man mano le prescriverò uscirà più sereno con se stesso e con gli altri .
Disse quella Donna dal camice bianco e dalle tette enormi .
Mi alzai mettendomi seduto sul lettino , la guardai poi le dissi : sono sessant'anni che mi conosco e sessualmente sono stato sempre disponibile a qualsiasi esperienza e me ne vanto , non voglio essere modificato o cambiato per quello che non sono , la mia vita anche se con qualche difficoltà l'ho dedicata al sesso , alla dolcezza dei visi delle ragazzine , alla bellezza dei giovani ragazzi, per me questa è vita , senza violenza , io di male non ne ho mai fatto e mai ne farò ma lasciate che io viva la mia vita a modo mio .
Come preferisce signor Gabry , non si ecciti che le fa male , noi siamo qui per aiutarla , io penso che non sia cosa bella adescare minori e proporre loro atti indecenti dando loro dei soldi o regali vari , lei ha vissuto la vita iniziando un percorso sbagliato che le ha fatto conoscere solo il lato peggiore della razza Umana ma le garantisco che non è cosi , esistono altre cose come l'amore per esempio .
Sicuramente esiste e senza dubbio mi è passato vicino ma questa è acqua passata .
Ora la lascio , la prossima seduta la faremo fra tre giorni alla stessa ora .
Disse quella dottoressa che pareva Umana schiacciando un pulsante sulla scrivania .
Mi riportarono in cella .
Tre giorni dopo ancora su quel lettino mi lasciai andare raccontandole il secondo strano episodio che ebbi in quell'istituto a solo una settimana dal mio ingresso .
Per quell'occasione fummo in cinquanta i ragazzi scelti e guidati dai due vice Roselin e Adamic , quasi tutti della stessa età che andava dai tredici ai quattordici e portati in uno stanzone spoglio con l'ordine di denudarci e di accumulare i nostri vestiti in un angolo , poi nudi fummo posizionati in quadrato e sull'attenti al centro dello stanzone formando cinque file e con la minaccia che chi si sarebbe mosso solo di un centimetro avrebbe subito una punizione di venti frustate sulla schiena se ne andarono .
Terrorizzati ed infreddoliti dal clima rigido all'esterno e dal poco riscaldamento all'interno restammo immobili per quasi mezzora tremando nelle nostre carni fino a quando i due vice non ricomparvero accompagnati dal direttore Paulesgovi e da una signora alta vestita tutta di nero con un enorme cappello sulla testa .
Come vedete signora Olga noi abbiamo a disposizione un'enorme quantità di risorse per lei e per i suoi amici , qui troverete quello che fa al caso vostro .
Disse il direttore mettendo le mani sulla testa a due ragazzi della prima fila .
In seguito venni a sapere che quella Donna era la moglie di un ricco commerciante di pelli della città dedita spesso e volentieri ad opere di carità nei riguardi di noi orfani e alla elargizione di somme di denaro devolute in privato al direttore per la sua complicità nel mettere a sua disposizione per certi convegni che si tenevano nei laboratori della conceria del marito ragazzi e ragazze per i loro giochi .
La signora Olga col suo ombrellino in mano iniziò la cernita .
Ci esaminò toccandoci e palpandoci come fossimo merce di scambio , ad alcuni flettendo col corpo esaminò il cazzo , ad alcuni le palle .
Tutti sull'attenti con le venti frustate che ci pendevano sulla schiena noi ragazzi stavamo fermi immobili a quelle carezze e a quei toccamenti , nessuno osava muoversi .
Ci toccò tutti per diverso tempo mentre noi giovani Uomini ci eccitavamo : per chi ci avrebbe visto avrebbe visto un battaglione di soldatini tutti in fila sull'attenti col cazzo ritto .
Dai cinquanta ragazzi che eravamo ne scelse dieci me compreso , ci separò dagli altri poi ci esaminò di nuovo le parti intime eccitate dalle sue mani , dal freddo , e dalla grande voglia di fare pipi .
Questi vanno bene , disse quella Donna staccandosi dai ragazzi .
Bene , disse il direttore soddisfatto .
Uscirono lasciandoci nelle mani di Adamic e Roselin che vollero divertirsi con noi prendendoci a schiaffi sia sulla faccia che sulle natiche picchiandoci senza motivo , solo per un loro divertimento .
Ora potete rivestirvi , disse Adamic ai quaranta ragazzi scartati dalla cernita della signora .
Voi no , seguirete Roselin , disse indicando noi dieci prescelti .
Roselin , Donna giunonica dai capelli biondi e corti , grassa e col doppio mento , autoritaria nella sua uniforme scura ci condusse in una stanza riscaldata , una stanza con una grande vasca interrata al centro , una vasca da bagno circolare smaltata di bianco e ci posizionò tutt'intorno con l'obbligo di tenere le mani dietro alla schiena .
Eravamo uno di fianco all'altro immobili come delle statue ai bordi di quella vasca quando entrò lei , la signora Olga , il cappello non lo aveva più e neanche il vestito nero , addosso aveva solo una coperta marrone come quelle che avevamo sui nostri letti .
Si fece spazio fra di noi entrò nella vasca poi si tolse la coperta dalle spalle restando nuda sotto ai nostri occhi .
Si toccò le tette : quasi come le sue dottoressa .
Dissi a quella Donna attenta al mio racconto .
Continui , non si distragga , è molto importante che ci sia una continuità nel suo racconto .
Ritornai a raccontare ed ad eccitarmi nel ricordo di quella Donna che voleva da noi ragazzi piacere .
Col viso all'altezza dei nostri cazzi eccitati ci succhiò uno per uno poi vedendo che alcuni di noi si fletteva sofferente in avanti trattenendo la pipi che da tempo impelleva si allungò dentro nella vasca da bagno dicendo : su ragazzi miei fate la pipi .
Sussurrò la signora Olga con un nodo nella gola .
So che vi scappa tanto e da tempo e non riuscite più a trattenerla , fatemela addosso .
Era vero che da tempo trattenevamo la pipi ed era anche vero che non ce la facevamo quasi più a trattenerla ma la paura di parlare era troppa , quelle parole dette da quella Donna distesa nella vasca fu per noi una liberazione .
Quasi contemporaneamente i nostri dieci cazzi in tiro iniziarono a urinare creando dieci zampilli dorati che inesorabilmente andarono a colpire quella Donna nuda , la colpimmo dappertutto , in faccia sul seno sulle gambe , io preferii , spostandomi col bacino ,mirare alle tette che mi eccitavano da morire .
Si alzò in piedi e ne prese alcuni in bocca che pisciavano ancora , alcuni guidandoli con le dita li fece urinare sulle sue tette , alcuni sulla sua faccia .
Visibilmente eccitata da tutta quella poggia dorata che le scivolava sulla pelle volle succhiarci ancora uno per uno fino a che non intervenne Roselin che facendosi spazio fra di noi andò ad azionare le manopole dell'acqua della vasca , le apri , regolò il flusso e la miscelazione poi ritornò al suo posto di supervisore a lato .
Ora voglio che due di voi a turno entri nella vasca e mi lavi .
Tu e tu , disse prendendo me ed il ragazzo che stava alla mia destra .
Ci fece scendere nella vasca e ci esortò a lavarla raccogliendo l'acqua con le mani .
Noi con le sue tette che ci arrivavano alla faccia immergendo le mani timidamente la lavammo .
Più forte ragazzi , più veloci .
Disse prendendoci le mani nervosamente per poi passarsele in mezzo alle gambe e sul seno , parti tralasciate da noi per paura di una sua reazione .
Dal viso si vedeva quanto godeva nel sentirsi toccata li in mezzo attorniata da noi dieci ragazzi inesperti .
Per finire ci diede da succhiare i capezzoli , ci prese la testa con le mani costringendoci ad avvicinarci alle sue mammelle e se le fece succhiare .
Io col capezzolo destro e Ferdinando , mio vicino di letto nella camerata , con quello sinistro della signora in bocca succhiavamo e godevamo di quel grande seno col cazzo in tiro poggiato alle sue cosce .
A coppie si fece lavare e succhiare le tette da tutti noi poi entrò di nuovo in scena Roselin che diede a noi ed alla signora degli asciugamani .
Bravi , vedo che vi comportate bene con questa signora e spero sia sempre cosi .
Disse Roselin aiutando Olga ad asciugarsi .
Ora noi andiamo nell'altra stanza , voi aspettate qui .
Uscirono e noi sottovoce timorosi di farci sentire ci scambiammo commenti .
C'era chi le esaltava le tette , chi le gambe , chi il culo , ognuno era eccitato di quello che era appena successo ed ognuno sperava in un proseguo .
La stanza dove le due Donne entrarono era una stanza con un grande letto al centro , un letto senza spalliere aperto a trecentosessanta gradi dove la signora Olga , nuda e posizionata alla pecorina era in attesa di noi ragazzi e del nostro intervento .
Intervento che venne quando Roselin guidandoci ci fece entrare in fila indiana e ci posizionò tutt'intorno al letto .
fine secondo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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