bdsm
Berlino 1944 la dottoressa Hessa a rapporto . 2 ottavo ed ultimo capitolo
di gilso
28.10.2021 |
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"Quella piccola monella che in quei pochi giorni aveva imparato cosa volesse dire godere a piene mani se le prese schiacciandole una contro l'altra poi le..."
Ed arrivò quel giorno , quel giorno che quel piccolo Uomo che voleva dominare il Mondo dopo aver presenziato al fronte d'innanzi alle sue truppe cercando di iniettare in loro le ultime speranze di una vittoria sugli alleati mise piede nel padiglione della dottoressa Hessa .Estremamente debilitato dal viaggio e dalla malattia che lo affliggeva e che costantemente gli faceva tremare la mano destra volle : per prima cosa riposarsi quella notte , come seconda , che tutte le sue richieste fatte in precedenza tramite il capitano fossero preparate e tenute pronte per il pomeriggio del giorno dopo .
La dottoressa Hessa assieme alle due infermiere ed ai due infermieri suoi aiutanti in quel reparto particolare si misero al suo servizio , la dottoressa mettendo a sua disposizione la sua camera , le infermiere a rifocillarlo .
I due infermieri allontanati e sostituiti con due sue guardie del corpo messe a picchetto all'unica porta d'ingresso di quella piccola struttura adiacente all'ospedale vennero mandati a casa .
Ora si trattava solo di preparare a che tutto filasse per il verso giusto , deludere quell'Uomo sarebbe stato pericoloso .
Hessa andò a dormire assieme alla ragazzina più piccola nella stanza di Helga , lei la mandò a dormire assieme ad Helena l'infermiera più giovane .
Ma quella notte non riuscì a prender sonno , sapere che Hitler era li a due passi da lei la rendeva euforica e sovraeccitata e i pensieri di come sarebbero andate le cose il giorno dopo la preoccupavano .
Nella penombra di quel lume che flebilmente luccicava sol comò guardava il volto di quella dodicenne che si teneva stretto al seno , la baciò sulla fronte poi vedendo che lei rispondeva ai suoi baci nascondendosi in mezzo alle sue tette cadenti le scoprì mettendogliele a disposizione .
Quella piccola monella che in quei pochi giorni aveva imparato cosa volesse dire godere a piene mani se le prese schiacciandole una contro l'altra poi le succhiò entrambi i capezzoli attaccandosi con le labbra , prima una poi l'altra mammella le venne spremuta e succhiata mandandola in estasi mentre a sua volta con una mano ben assestata nelle mutandine di quella piccola ragazzina le massaggiava la piccola figa dimenticandosi per un attimo di quel tiranno potente e autoritario che da li a qualche ora avrebbe accudito e fiancheggiato per i suoi giochi particolari .
Scostò le coperte e si fece salire la ragazzina dalle trecce bionde sul petto , le tolse le mutandine e se la baciò .
Se la fece sedere sulla faccia a gambe aperte e con le mani sulle sue chiappette se la tirò a portata di bocca e se la succhiò e leccò fino a farla venire sulle sue labbra , poi la fece girare a mo' di sessantanove e gli leccò il culo .
Con la faccia della piccola sulla pancia e la sua mano che si insinuava in mezzo alle sue lunghe gambe a cercare la sua figa la dottoressa a lingua spianata la passò dappertutto , le leccò la piccola figa gocciolante , il buchino stretto e profumato , le dolci chiappette baciandole e mordendole dal piacere fino a quando la piccola prendendo l'iniziativa le sgusciò via allontanandogli la figa dalla bocca , si buttò in mezzo alle sue gambe , le tolse le mutande di pizzo nero , le divaricò le gambe e si buttò su di lei mangiandole la figa aperta come un'ostrica .
Col sapore di quella ragazzina ancora in bocca e le mani sul suo culetto Hessa venne .
Venne e rivenne dopo , quando la piccola le inserì una mano dentro alla figa .
Piccola ed affusolata , bagnata da molta saliva come le aveva fatto imparare la grassa Helga quella sua manina gliela spinse dentro come fosse un cazzo facendola gemere .
Spossata da quei continui orgasmi quella Donna sessantenne si abbandonò di fianco sul letto si portò la piccola a portata di tette e gliele succhiò , piccole quasi impalpabili se le succhiò riscaldandosi fino al punto di eccitarsi di nuovo , le infilò un dito nella figa e mentre si perdeva sol suo acerbo seno la fece venire con un dolce ditalino .
Ora più rilassata la dottoressa poteva dormire .
Il mattino seguente servì alla preparazione , Hessa Helena ed Helga salirono al piano superiore a preparare il telo di gomma al centro del semicerchio creato dai cinque tavoli e delle tre croci di Sant'Andrea , prepararono le sacche di gomma vuote appese a porta flebo dove più tardi le avrebbero riempite di abbondante camomilla e olio di oliva , la maschera antigas richiesta dal führer , poi , radunati i ragazzi e le ragazze iniziarono a prepararli dicendo loro che presto il fuhrer sarebbe venuto a valutare la loro obbedienza .
I tre ragazzi furono legati nudi alle croci , le cinque ragazze ai tavoli .
Fatte distendere sul piano del tavolo nude alle ragazzine da prima furono bloccati i polsi sopra alla testa tramite fettucce di cuoio attaccate al tavolo , poi alzando loro le gambe a quelle ragazzine furono bloccate anche le caviglie , bloccate agli angoli del tavolo in alto in modo che il loro culetti e le loro fighe siano messa in bella mostra .
Per chi entrava in quella stanza come colpo d'occhio iniziale aveva un'insieme di depravazione : le gogne , le catene , strumenti di tortura e loro , i ragazzi impossibilitati ad ogni movimento coi loro sessi in bellavista .
Le ragazze piccole ed indifese legate a gambe aperte col culo a livello della parte iniziale del tavolo preoccupate da cosa potesse loro succedere con occhi lucidi d'emozione e di vergogna di fronte a quelle Donne che le manipolavano nel prepararle non parlavano .
I ragazzi bloccati ai polsi alle caviglie ed alla pancia da strisce di cuoio , nudi attaccati di spalle a quelle croci a forma di x col cazzo che si stava eccitando a quella situazione .
languivano per una carezza .
Quando i ragazzi furono pronti Hessa fece preparare dalle due sue infermiere una decina di bottiglie d'acqua addizionata con una sostanza che ingerita avrebbe influito sulle loro vesciche . ed un pentolone di camomilla mischiata a dell'olio di oliva , poi attese , attese l'arrivo di Hitler facendo pulizia ai ragazzi passando , con un catino con dell'acqua dentro in una mano ed un cencio in un'altra mano tutti i ragazzi e le ragazze sui loro sessi ripulendoli da possibili residui , li voleva candidi di fronte al fuhrer , li lavò e non mancò di approfittare di loro in quella posizione oscena ed invitante baciando loro i sessi .
Dopo mezzora della loro preparazione arrivò lui , il supremo per quelle Donne e per tutto il resto del paese in quel momento , l'Uomo più desiderato .
Entrò senza salutare si avvicinò alla dottoressa ed alle due infermiere ferme sull'attenti col braccio destro alzato poi disse : voglio restare solo , vi chiamerò io .
Non guardò neanche quei ragazzi , come se non esistessero lasciò che tutte e tre le Donne si defilassero fuori dalla stanza poi iniziò un piccolo giro di ispezione per quella stanza di riflessione toccando con mano quei strumenti di tortura del medioevo , maneggiò le gogne alzando e abbassando l'asse superiore , le fruste facendole schioccare , le pinze ad altri strumenti poi arrivò ai ragazzi , a quei ragazzi terrorizzati dallo schioccare dalla frusta e dalla loro impossibilità di muoversi .
Si mise al centro del semicerchio in modo di avere la completa prospettiva di tutti i ragazzi
e si beo di loro guardandoli uno per uno .
Iniziò dai baci , avvicinandosi al primo tavolo alla sua sinistra dove vi era la ragazzina più bella , una ragazzina di tredici anni dai capelli d'oro e dal seno poco sviluppato e dagli occhi azzurri , da prima la baciò sulla fronte , poi in bocca facendole sentire la sua lingua ed i suoi baffetti crespi , se la baciò con passione poi scese a baciarle il seno , quel seno acerbo che lo fece impazzire morendoci sopra .
Stava iniziando a godere e questo richiedeva un qualche cosa in più , una dose di droga che il suo medico gli faceva prendere costantemente per tenerlo su nella sua malattia , un misto di morfina e cocaina .
Mandò giù un paio di pasticche accompagnate da un liquore dolce che teneva in una bottiglietta nella sua tasca poi si spogliò completamente , si inginocchiò per terra su quel telo di gomma ed iniziò a leccarle sia la figa che il culo a quella ragazzina lasciandovici sopra la propria saliva , la leccò con passione facendola gemere poi ritornò a baciarla in bocca guardandola negli occhi amando la sua bellezza .
I ragazzi avvertiti dalla dottoressa di non parlare se non richiesto pena la sospensione dell'istituto da dove provenivano osservavano in silenzio eccitandosi .
Fino ad allora di cose brutte non ne avevano vissute li in quel reparto , poi lui Hitler quale onore .
Si staccò da quella creatura angelica e sempre stando in ginocchio andò dal primo ragazzo saltando il secondo tavolo , si aggrappò alle sue cosce da adolescente poi si tirò su andandogli a baciare i capezzoli , li succhiò facendoli eccitare poi salì ancora più su , al viso di quel bellissimo ragazzo dalla faccia effemminata , gli mise la mano sinistra sotto al mento e tenendolo fermo lo baciò , lo baciò solo sulle labbra dolcemente poi di nuovo in ginocchio a strusciarsi sul suo sesso .
Gli prese in bocca il cazzo duro e se lo tenne in bocca carico di giovinezza poi passò a leccargli le palle , gliele baciò appassionatamente gli diede una pompata alla cappella poi
passò al tavolo successivo dove vi era la ragazza più piccola , la dodicenne preferita dalla dottoressa , si mise in ginocchio le leccò il culo e la figa per bene poi col dito medio della mano destra la penetro nella figa stretta ed ancora vergine .
Tremolante come un vibratore quel dito la fece venire .
Il führer con la sua mano tremante dalla malattia la fece colare regalandosi il primo nettare da succhiare .
Ancora col dito tremante dentro nella figa le leccò quel piccolo grilletto asportando i suoi umori per poi riportarglieli tramite baci nella bocca e se la baciò perdendosi in lei , nel suo dolce visino adornato da quelle treccine bionde che tanto gli piacevano .
Li passò tutti uno ad uno facendoli godere ed eccitare ma dopo le cose cambiarono .
Prese la frusta , la stessa frusta che aveva maneggiato in precedenza facendone sentire lo schiocco e li colpì..
Divenne una bestia , , con gli occhi venati di sangue ed il respiro affannoso sovraeccitato dalla droga che aveva assunto iniziò a colpire i ragazzi ovunque facendo cambiare in un'attimo i suoni di quel luogo .
Urla , pianti , invocazioni di pietà uscirono dalle labbra di quei ragazzi , senza risultato , il fuhrer come impazzito colpiva e godeva dei loro lamenti .
Le ragazzine coi loro culetti striati di rosso erano danzanti per lui che li vedeva muoversi nel tentativo di evitare la frusta .
I ragazzi erano quadri d'autore con le loro striature a vestirli .
Le tre Donne fuori nel corridoio sentendo quelle urla si guardarono ma nessuno osò parlare , lui era il fuhrer e nessuno poteva più di lui .
Dopo una pausa , una pausa senza sentire il suono di quelle sferzate che cadevano sui corpi dei ragazzi si aprì la porta della sala di riflessione ed apparve lui che con gli occhi fuori dalle orbite ordinò di preparare l'acqua da far bere ai ragazzi ed alla grassa Helga di entrare .
Avendola notata in precedenza , enorme nella sua statura , grassa , tipica Donna tedesca con un seno che era uno spettacolo sotto il grembiule da infermiera , coi capelli biondi raccolti in una cipolla sulla testa e gli occhi chiari che lasciavano trapelare la sua libidine , la volle , la volle a giocare con lui .
Fatta entrare la cassa contenente la decina di bottiglie di acqua addizionate con stimolanti per la vescica ed un imbuto il fuhrer prima di richiudere disse alle due Donne escluse dai giochi di preparare la camomilla mischiata all'olio e di tenerla pronta ad una temperatura di cinquanta gradi .
La dottoressa in parte umiliata per essere stata esclusa alzando il braccio destro fece il saluto militare e si allontanò seguita da Helena l'infermiera più giovane .
Si spogli !!
Disse Adolfo quando richiusa la porta restò solo con Helga .
La Donna senza battere ciglio si tolse il camice bianco la camicia e la gonna restando in calze nere sorrette da un reggicalze nero , tolse il reggiseno facendo scivolare sulla pancia le sue grosse tette , le mutande di seta rosa ed aspettò .
Helga essendo di struttura il doppio di lui lo sovrastava , lui si avvicinò le cinse la vita con le sue braccia e si immerse in quel mare di burro che erano le sue tette .
Col cazzo in tiro che poggiava su una cosca della Donna ed il suo viso che spuntava dal suo seno la guardò poi le disse : ora diamo da bere a questi ragazzi .
Lui col collo delle bottiglie in mano , lei con l'imbuto tenuto a forza nella bocca dei tre ragazzi fecero scorrere nel loro stomaco tanta di quell'acqua da soffocarli .
Terrorizzati da come erano cambiate le cose e da quel trattamento in corso che li faceva restare senza fiato disperandosi per la propria vita , subivano , subivano quelle angherie senza possibilità alcuna di difendersi .
Dopo aver fatto ingurgitare loro circa due litri a testa di quel liquido i due si fermarono , ora si trattava solo di attendere .
Passarono alle ragazze , a quelle ragazze che doloranti dalle sferzate ricevute attendevano il loro destino con le lacrime agli occhi .
Fai portare l'acqua calda , disse il fuhrer alla sua infermiera prediletta .
Aprendo solo di poco la porta che dava in corridoio Helga mise al corrente le due Donne che stavano fuori in attesa di ordini che era giunto il momento di portare l'acqua mista a camomilla ed a olio , loro scesero in sala di ricreazione dove in cucina sul fuoco tenuto al minimo vi era il pentolone contenente quell'acqua tenuta a cinquanta gradi ed , una per una maniglia e l'altra per l'altra maniglia portarono il pentolone su al primo piano ,
Helga che era in attesa lo prese e da sola con la forza della sua mole lo portò all'interno depositandolo poco lontano dei ragazzi .
Hitler che nell'attesa si era saziato dei piccoli seni delle ragazze succhiando loro anche l'anima prese da sopra il tavolo dove vi erano le pinze e le tenaglie la brocca che conteneva le ortiche fresche , le ortiche le diede alla Donna dicendole di usarle sui loro culetti , lui con la brocca riempi d'acqua le cinque sacche di gomma appese ai porta flebo .
Sciafff sciaff , col mazzo di ortiche in mano a mo' di frusta Helga era al settimo celo , le sbatteva su quei culetti e su quelle fighe aperte godendo dei loro pianti con sadismo passando da ragazza a ragazza .
Il solletico insopportabile di quelle ortiche in parte fecero passare alle ragazzine il dolore delle sferzate della frusta ma non il loro tormento .
Con le cinque sacche di gomma ricolme d'acqua fumante appese ed i culetti rossi delle ragazzine che si dimenavano Adolfo era pronto , da tempo desiderava quel momento .
Prese una manciata di saliva dalla bocca e ve la depositò sull'ano della ragazzina
dalle treccine bionde , le infilò la cannula attaccata al tubo collegato alla sacca dell'acqua ed aprì il flusso , lo lasciò aperto poi passò alle altre ragazzine facendo loro lo stesso trattamento .
Le cinque ragazzine con la cannula nel culo obbligate dalla forza di gravità a ricevere quel liquido che man mano le faceva gonfiare sulla pancia devastate da dolori addominali urlavano di fermarsi , piangevano disperate ma niente poté fermare quell'Uomo e quella Donna .
Ansimando come una bestia ferita Hitler nudo come un verme prese la maschera antigas se la indossò e si allungò sul telo di gomma al centro del semicerchio formato dai cinque tavoli e dalle tre croci poi aspettò .
Sapeva , lui sapeva dell'effetto di quei liquidi sulla sua pelle .
Helga si mise in disparte lasciando a lui solo quel piacere , quel piacere che arrivò per gradi .
Una dopo l'altra all'estremo della pressione creata all'interno di quei giovani intestini le cannule esplosero fuori come proiettili lasciando libero l'ano delle ragazzine di dilatarsi e di espellere quanto desiderato da quell'Uomo in attesa .
Prima uno , poi tutti gli altri ani si aprirono e come una cascata profumata di camomilla lo investì mentre anche il tempo di reazione del liquidi propinato ai ragazzi reagiva facendoli pisciare .
Tormentato dal piacere , immobile al centro di quei flussi concentrici a occhi spalancati dietro la maschera antigas li vedeva , li vedeva arrivare quei flussi di piacere , vedeva i loro ani contrarsi per poi dilatarsi , le loro fontanelle dolci di pipi che dato lo sforzo le uscivano dalle fighe : non resistette a quelle , scattò in piedi si tolse la maschera ed andò a bere .
Una alla volta mentre ancora loro si sforzavano di espellere quel miscuglio di liquidi andò a bere , con le mani poggiate sulle loro cosce mentre si sentiva bagnare sia il petto che il cazzo chinandosi su di loro quelle fontanelle di pipi le fece sue bevendo la loro pipi , poi imbrattato e felice passò ai ragazzi , si inginocchiò ai loro piedi e passando da ragazzo a ragazzo gli perese in bocca il cazzo che costantemente pisciava e si fece riempire la bocca per poi sputargliela addosso .
Durò un'eternità quel piacere , saltando da un'adolescente all'altro si eccitò come un ragazzino facendogli diventare il cazzo duro e pieno di voglia .
Chiese l'intervento della Donna che nel frattempo con un dito nella figa si godeva lo spettacolo , volle che lei tenesse aperto il culo delle piccole mentre lui le inculava .
Helga si mise dietro al tavolo della ragazzina dove il fuhrer si era posizionato col cazzo in mano e poggiando le sue grosse tette sulla faccia della piccola , in questo caso la ragazzina delle trecce d'oro , le apri le natiche mostrando all'Uomo la strada , lui si posizionò e spinse .
Spinse in quell'ano dilatato dallo sforzo il suo cazzo sentendolo irrigidire e la inculò facendola urlare sulle tette di Helga che a quella vista e a quei lamenti non resistette , si abbasso col capo ed andò con la punta della lingua a stuzzicargli l grilletto messo a bella vista guardando il cazzo del führer che la inculava .
Il fuhrer non disdegnando quel gesto glielo diede da succhiare .
Alternando il culo della dodicenne alla bocca della Donna Hitler godeva .
Le inculò tutte alla stessa maniera poi passò ai ragazzi che coi loro cazzi in tiro lo guardava .
Inginocchiato ai loro piedi uno alla volta li prese in bocca e lavorandoci di gusto li fece eccitare fino al punto di farseli sborrare in faccia con una sega .
Ora doveva godere lui .
Disse a Helga di stendersi su quel telo di gomma ricoperto da liquami vari poi la fece girare su se stessa diverse volte in modo da imbrattarsi ovunque , le salì sulla pancia scivolosa le mise il cazzo in mezzo alle tette gocciolanti di quei liquidi che quei ragazzini avevano schizzato su quel telo e le montò le tette .
Venne , venne in mezzo alle tette di quella Donna mentre si deliziava della visione di quei culetti adolescenziali , venne col sapore dello sperma di quei ragazzini in bocca .
Tutto fini , si rinchiuse nella stanza della dottoressa e si riposò sul suo letto cosi come era , con tutti i sapori addosso .
Dopo alcune ore , dopo essersi sistemato , usci dalla stanza salutò le tre Donne
e se ne andò seguito dalle sue guardie .
Fine
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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