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LA PUTTANA DELLE MONTAGNE (seconda stagione della serie) PRIMA DI SALIRE SULLE MONTAGNE-incontro con le altre puttane della mia nuova Pappona Mogel
di Strapps
04.06.2023 |
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"” Sugar mi spinse dalla trans matura che mi tocca il corpo, il culo, la faccia..."
Mogel mi condusse in una tavola calda piena di gente, mi accompagnò ad un tavolino dove sedevano già due puttane come me:“Lei è LussieLou, lui è Marky” allungai la mano, ma non fecero segno di salutarmi, anzi mi guardarono con un certo disgusto, invece saltarono addosso al loro pappone e lo coprirono di baci. Mogel rispondeva con affetto tutta contenta e soddisfatta.
Ci sedemmo e lei ordinò latte e caffè per tutti, quindi mi dette il menù e mi disse che potevo scegliere qualcosa fra i piatti speciali e del gelato per concludere. L'odore che proveniva dalla cucina era ottimo e l'idea del gelato mi eccitava. “Grazie Signora..adoro il gelato...e...” dissi
“Oh...sentila come è troietta questa troietta...”Grazie Signora, oh..uhhh” fece Marky
La padrona gli rifilò uno schiaffo. “Non fare la stronza Marky quando ti ho preso da quel posto del cazzo dove marcivi non sapevi neppure la differenza fra un gelato e pezzo di stronzo di cane. Lui abbassò subito lo sguardo. Indossava un vestito da marinaio con righe blu e bianche, portava una barba molto curata, aveva occhi azzurri e sul petto depilato portava la scritta SUGARCHUBBY ricamato con svolazzi e corone di spine, solo allora mi accorsi che sul marchio che il giorno prima Mogel mi aveva fatto sul braccio c'era scritto SUGARCHUBBY, non lo avevo capito, era piuttosto piccolo e alcune lettere erano sbafate.
“E' lei la puttanenella che ti porterai sulle montagne questo anno?” chiese LussieLou, portava un vestito bianco molto elegante che metteva in mostra un fisico curato e magrissimo, le spalle erano femminili e curve, il petto piattissimo, ma il volto era angelico e molto femminile, leggermente truccato, i capelli lunghi ed eleganti sembravano i suoi, occhi verdi e un nasino lungo e sottile, pensai che fosse molto bella.
“Sì, gelosa?”
“Di passare ore ed ore all'addiaccio in quei posti di merda e a fare pompini a mandrie di soldati arrapati? Per niente Sugar...”
“Dimentichi che sarà sempre in mia compagnia ogni notte e vivrà con me nella roulotte, ti piaceva molto se non ricordo male...” e ride, LussieLou alza gli occhi al cielo e sbuffa.
“E sei sicura che reggerà questa puttanella? Sembra così gracile...non farà la fine di quella dello scorso anno?”
Mogel sbatte il pugno sul tavolo e molla uno schiaffo alla tipa.
“Basta così, Loucitroia o ti prendo a calci in culo fino alla 20 strada!”
“Cosa è successo a quello dello scorso anno?” chiesi.
“Hai visto? Devi tacere stupida!”
“Dopo neppure un mese è scappato ed è morto di freddo da qualche parte come un coglione...Sugar ci ha rimesso dei bei soldini...” spiega Marky ridendo. Mogel spegne il suo sorriso con un altro schiaffo.
“Basta così! Starnazzate come stupide galline. E siete gelose...adesso ordinate e mangiamo e non voglio sentire altri discorsi stupidi o vi prendo a schiaffi tutti e tre!”
“Io gelosa di questa troietta da bordello? Non mi è degna neppure di farmi le unghie questa bagascia da due soldi...”
Mogel gli rifilò un calcio sotto il tavolo, quella urla, un uomo si voltò a guardare il nostro tavolo: un pappone gigantesco e tre troie sedute accanto a lui.
“Problemi?” fa Mogel con voce dura. Quello tornò al suo caffè.
Io rido. Mogel molla uno schiaffo pure a me, con forza inaudita che mi fa lacrimare dal dolore. “Perchè? Cosa ho fatto?” “Zitta baldracca, se mi va di prenderti a schiaffi lo faccio, Marky qui lo sa bene...quante ne hai prese i primi giorni prima di deciderti a rigare dritto?”
“Ummm….molte..” fa lui arrossendo, poi bacia la mano ingioiellata di Mogel.
Ordiniamo e l'hambuger con salse e patatine che mi portano è gustosissimo e abbondante, mi ci getto mangiandolo con gioia. Le altre spelluzzicano insalata e bevono Coka, SugarChubby invece ordina una grossa bistecca e vino rosso.
“Mangia come una vera orfana del cazzo...” fa Marky dopo un po'.
Mogel si ferma, posa la forchetta e il coltello, si pulisce la bocca col tovagliolo e poi rifila uno scapaccione a Marky facendolo cadere a terra. Quello si rialza tremante.
“Avevo detto di abbozzarla...”
“Hai ragione Sugar..scusa...scusami...”
Arrivò il gelato e me lo gustai mentre loro parlavano di vecchie cose. Vidi entrambi passare una busta di crediti a Mogel e quando finimmo di mangiare Sugar si accese un grosso sigaro e fece segno a Marky di uscire: “E portati dietro questa troia, non penso che scappi ma se ci prova puoi riempirla di botte, le stesse che darò a te se ci riuscisse...”
Marky mi afferra per il collo e mi porta fuori, mentre usciamo vediamo LoussieLou scivolare accanto a SugarChubby e abbracciarlo, per poi riempirlo di baci. Fuori Marky mi lascia il collo e mi offre da fumare. “Non scappi, vero puttanella?”
“No, tranquillo”
“Meglio. Sugar mi ha raccontato cosa ha fatto ad una troia che aveva provato a scappare: le ha rotto entrambe le gambe e l'ha rivenduta per pochi crediti ad un gruppo di sadici che faceva porcate schifose con gente indifesa.”
Trasalisco.
Mi mostra l'anello che ha al dito: “Regalo di Sugar...per il nostro anniversario...cosa credi che solo quella Ciucciacazzi tutta carina di Lou sia la sua fidanzata? Sono io la sua preferita. Lo so.”
Chiedo delle montagne e Marky la manda giù pesante. “...ma se sopravvivi al freddo del primo mese ti abitui, se non fai troppo la stronza Sugar ti tratterà bene anche se, ti accorgerai, quando è molto ubriaco tende a diventare violento e ti riempirà di botte, ma è giusto così penso.”
Lou ci raggiunge, “Vuole te adesso” fa indicando Marky, lui tutto eccitato corre dentro il locale. Lo guardiamo gettarsi fra le braccia di Sugar e baciarlo tutto.
“Hai da accendere troietta?”
“Sì.” le passo l'accendino di Marky, lei si accende un cigarillo e mi sbuffa il fumogolo in faccia. “Ehi, sarà dura lassù, molto dura. Chubby è un stronzo, ma è il mio magnaccia, il mio protettore...sono sua, sono la sua preferita, mettitelo in testa stupida puttanella.”
“..ok…
Mi guarda per tutto il tempo disgustata e altezzosa, certo è un bel ragazzo, pulito, depilato, profumato, ben vestito, io invece…
Sugar e Marky si sbaciucchiano a lungo anche quando escono dal locale. Lou salta addosso a Sugar e lo stringe forte. Ci salutiamo lentamente, fra baci fra loro tre e abbracci e pianti. Poi Mogel mi prende e mi carica in macchina. “Adesso è ora che la tua boccuccia da troia frutti qualche soldo….ho speso un bel po' anche oggi e sei sazia di gelato..ma ora bisogna mettere da parte qualche soldo per la partenza...sei printa?”
“...cosa devo fare?”
Sugar mi guarda, la faccia ambigua, il naso a patata, la bocca carnosa, le gote cascanti e coperte di fard, gli occhi neri, la pelata lucida.
“Andiamo a fare una marchetta e dopo ne ho già pronta un'altra per te...ancora non ho visto un soldo da quando sei con me...” e mi molla uno schiaffo. Quindi ingrana la prima e sgommiamo. Mi conduce in un appartamento lurido e caldo, sporcizia ovunque. In camera una trans matura seduta su una sedia da dentista tipo, le gambe, entrambe!, ingessate, erano divaricate e fermate su stampelle. Il sesso piccolo e chiaro era nudo. Aveva una pelle flaccida e bianca, due tette cascanti con lunghi capezzoli coperti di peli bianchi, la faccia era un mascherone di trucco sfatto per il caldo, un naso curvo, occhiaie enormi, una bocca larga e rosa. “Oh eccoti...Mogel...è lui? Fai vedere...” Sugar mi spinse dalla trans matura che mi tocca il corpo, il culo, la faccia. Da una borsa caccia dei soldi che passa a Mogel. “Aspetto di là” ed esce lentamente. La tipa mi squadra. Sorride. “Allora? Fa un caldo cane in questo posto e mi annoio….avanti mettiti in ginocchio e succhia!” lo faccio, il cazzo è veramente piccolo, piccole palle, emana cattivo odore, lo prendo in bocca e questo non sembra manco sentirlo. Succhio. Niente. Lei guarda, ride. Succhio, lecco, bacio. Niente. Poi mi prende la testa mi ordina di aprire la bocca. Sputa due sputacchi leggeri e poi mi mette tutto il cazzo in bocca con le palle. Mi tiene fermo così per un po', poi esce, mi tira uno schiaffo leggero in faccia. “Finisci” torno a succhiare quel cazzetto e lei viene due sputi infimi. Mi alzo, torno da Mogel, lo prendo per mano e lui mi conduce fuori.
Torniamo a casa perché Mogel attende ospiti e vuole un massaggio ai piedi. A casa mi metto a massaggiare quei piedi neri, enormi, profumati di olio e di sudore intenso. Massaggio con foga e dolcezza assieme. Sugar apprezza. Ci rilassiamo un attimo, mangio del gelato e Sugar fa una telefonata. Dopo 30 minuti arrivano 3 transex del corso di polizia, reclute, sbarbati ancora non pronti. Hanno tutti delle t-shirt mimetiche, stivali pesanti e pantaloni corti. Hanno tutti i capelli molti corti alla marines. Sugar li fa accomodare e vende loro della birra fresca. I 3 si rilassano, Sugar mi ha fatto sedere accanto a lei, sulle ginocchia, sento il calore delle sue cosce nere sotto la tunica dorata e nera.
“Allora? Quanto hai detto? 20 crediti?”
“Ho detto 25.”
“...ummm
“Andiamo Pappa...20..”
“Se mi chiami ancora Pappa sbarbatello ti spacco la faccia con questo!” e gli mette il bastone sotto il mento. “25, tutti e tre”
“Tutti e tre?ok ok pk...Capo...”
Sugar mi spinge verso i 3 che si distendono sul divanetto nudi. Sono ispanici, bassini, ma tonici, ancora non hanno le tette delle transex in polizia, perché non lo sono ed entrare in polizia è una vera guerra...portano makeup leggero, hanno dei bei cazzi però, non grossi, ma giovani e pronti. Inizio a succhiarli a turno mentre con le mani sego gli altri. Lecco e succhio ogni cazzo. Sugar mi guarda in silenzio, i tre per fortuna sono arrapati e vengono presto fra le mie mani e solo uno in faccia. Sugar prende i soldi e li mette alla porta.
Dopo la doccia Sugar mi ordina di prepararle la cena. Cucino della pasta, apprezza, mangia contenta. La ggrossa tunica, la pelata lucida. Dopo si stende alla tv, mi ordina di massaggiarle i piedi ed io mi applico con voglia e passione. In fondo, per adesso, stare con Sugar è meglio che stare da Mammie. Poi si vedrà, diceva il saggio. Sugar beve e guarda la tv, poi mi prende la testa e la mette sul suo petto gonfio. “Sei stata brava oggi coi tre...veloce ed essenziale...brava...così...brava...” mi culla la testa alungo bevendo il suo rum. Poi mi ordina di leccarle le tette e succhiarle. Mi metto rapido ad eseguire, grosse tettone nere, cadenti, profumate e sudate, succhio e bacio, lecco e prendo fra le labbra i capezzoli...”Brava...brava….la mia puttanella….così….brava…..avanti….così….brava...” lecco e succhio e poi lei mi prende la testa e me la spinge verso il suo grosso cazzone già in tiro. Lo prendo in mano agitandolo, è veramente enorme, a due strati, mi metto a baciarlo e succhiarlo e poi lo ingoio finché posso, finche non piango. Sugar gradisce, mi bacia in bocca e poi mi riempie la bocca di sputi, saliva densa e calda. Torno a lavorarmi quel pezzo di carne nera e succhio, ingoio, lecco, bacio.
Lei mi ferma e mi prende in braccio. Mi spara del gel in culo rapidamente e poi mi afferra per i fianchi, mi solleva sopra il suo cazzone elefantino e me lo sbatte dentro. Urlo di dolore, ma lei mi mette un dito in bocca e mi tira due schiaffi. Mi blocca le mani e tiene duro il suo cazzo dentro. Mi sento aprire tutto.
“Ohhhhhhh Suggarrrrrrr èèèèèè ENORMEEEEEEEEEE”
“Sì puttana ed è tutto tuo stanotte!!” e si mette a scoparmi di brutto sbattendomi sul letto, lei sotto io sopra. Il piacere venne subito ed iniziai a godere come un pazzo urlando il suo nome eccitato. Lei mi scopò con forza, mi fissava da sotto mentre mi rompeva il culo. Mi cavalcò e venne a pioggia nel mio culo, quindi si svuotò bene e poi mi mise a letto con lei mentre dal mio culo cadeva la sborra della mia Padrona, della mia Boss, di SUGAR!.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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