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RUFUS, ANDY (E MARK) - Capitolo 4 - MARK E TINA


di Strapps
08.05.2022    |    330    |    0 6.0
"Mark è estasiato, la potenza di quella presa, quei segni, sente dolore ma è tutta bagnata sotto, eccitata come una troia..."
Mark è rimasto folgorato da Tina e insiste con Rufus per un incontro a 4. così un sabato Jotter passa a prenderli con una Corvette cromata color grigio topo, lunghissima. Lui indossa un completo bianco con sopra una pelliccia. Il sigaro in bocca, la pelata. È enorme. Rufus è tutto in pelle nera, con stivali militari borchiati. Mark ha trascorso tutto il pomeriggio a fare prove allo specchio e poi ha scelto una gonna leopardata, camicia bianca, tacchi 12, trucco leggero. Jotter la saluta con una pacca sul culo: “Sei uno splendore troietta! Favolosa!”
Mark balbetta qualcosa, Jotter la cinge sui fianchi e la scorta in auto. Dietro siede Tina. Mark saluta e la guarda, lei appena accenna con un gesto della mano senza alzare gli occhi dal cellulare. Indossa una gonna grigia e una maglia di lana merinos verde acceso, una grossa molla sui capelli corti, truccata leggera, bellissima. Mark ne è estasiato. “Piacere Mark..” Tina prende la mano di Mark, ha un tocco leggero, molle, non la guarda neppure in faccia, con l'altra mano continua a spippolare sul cellulare. Mark ci rimane malissimo. Jotter parte, la musica è fortissima, l'auto procede piano. Mark dietro si controlla il trucco e sbircia Tina, che non pare neppure percepire la sua presenza. Per tutto il viaggio Mark la scruta, la trova bellissima, così affascinante, così lontana, assente.
Il ristorante è piccolo ma carino, al tavolo Jotter si mette in mezzo fra Tina e Mark, Rufus siede di fronte. Jotter parla, fuma, canta, risponde al cellulare. Rufus si diverte e beve come un pazzo. Mark rimane in silenzio a sbirciare Tina che spelluzzica solo del pesce, beve un bicchiere di vino a piccoli sorsi, con quelle mani perfette, curate, le unghie lunghe e azzurre. La serata si scalda presto, Rufus fa il cascamorto con una cameriera che si ferma a bere con loro, Mark è geloso, ma Rufus non vuole certo perdere la faccia davanti all'amico, va dalla sua donna, gli prende il mento con due dita e sussurra: “Cosa c'è scricciolino? Sei gelosa?”
“Oh Rufus..sì, lo sai, io ti voglio tutto per me...”
“Ehi un pezzo di manzo come il mio amico Rufus non può certo comportarsi come una fighetta in presenza di una sorella che ci sta...lascialo in pace, toietta!” si intromette Jotter col suo sigaro e la sua voce profonda, abbraccia Mark sulle spalle e gli soffia il fumo nell'orecchio. Mark sussulta, si accorge con la coda dell'occhio che Tina ha alzato gli occhi dal cellulare, per un attimo guarda in direzione di lei, Mark sussulta, Rufus la fissa, Jotter la stringe a sé. Balbetta qualcosa senza senso fino a quando Tina non ritorna alle sue faccende. “Avanti passerottino, stasera mi voglio divertire e ti divertirai anche tu, te lo prommetto! Ma stasera il tuo Manzo si scoperà quella sorella, puoi giurarci! E non sarà il tuo faccino da troia con le mestruazioni a impedirmelo!” e batte un 5 alto con Jotter. “Così funziona, fratello! E tu troietta non prendertela!” aggiunger Jotter e poi stringe il seno di Mark, gli soffia ancora fumo sulla faccia e poi anche un bacetto sulla guancia prima di tornare a urlare qualcosa a Rufus.
Rufus allora la prende per il collo e la spinge verso il suo sesso. “Ok puttanella bianca? O stasera non lo vedrai...se lo vuoi devi fare la troietta sorridente e carina con la mia amica cameriera...” “Sì, Rufus...sì...mi fai male...smetti per favore..” Rufus la molla e Mark si mette a piangere per il dolore al collo. Allora Rufus le molla uno schiaffo: “Allora non ci siamo capiti troia! Ho detto che devi sorridere e non piangere!” “MA mi hai fatto male, Rufus...” Jotter fa portare una cassa di champagne e la cameriera fa portare dei separè. Il tavolo viene spostato e la cameriera si mette a baciare Rufus e poi si spogliano a vicenda e si mettono a scopare davanti a Jotter, Tina che non alza gli occhi dal basso e Mark che è mangiato dalla gelosia, l'umiliazione e la consapevolezza che Rufus dispone di lei come vuole e la cosa la eccita, ma si eccita anche per la presenza così maschia e decisa di Jotter che beve e fuma, parla e la tocca ogni tanto sulle cosce. La cameriera sale sopra le gambe possenti di Rufus e lo cavalca con grida di piacere, Jotter si diverte e beve, tocca Mark e ignora Tina. La scopata del bull va avanti di fronte ai tre, quindi Jotter fa un gesto con le mani a Tina che mette il cellulare nella borsa, si alza, bellissima e elegante, così alta, così femminea e ambigua, lo sguardo perso, Mark la fissa ammirato, si inginocchia di fronte al suo uomo, gli apre la patta dei pantaloni, tira fuori il cazzo già duro del bull e si mette a spompinarlo come quella sera alla festa, con il movimento preciso, pulito, avvolgente, eccitante, ripetitivo di quella sera, Mark ammira, senza parlare. Tina si mangia quel cazzo e fa un pompino di quelli mitici, quando Jotter sta per venire preme una mano pesante sulla coscia di Mark, la stringe, pare una tenaglia, Mark sta per gridare ma si morde la bocca, Jotter preme, poi esplode nella bocca di Tina, viene bello forte mentre la sua mano sta premendo sulla coscia di Mark come non ha mai provato, è fortissima, vorrebbe gridare ma resiste, il bull pelato viene nella bocca di Tina e si regge alla gamba di Mark.
Quando finisce di riempire la bocca di Tina, questa si alza, con colpo elegante del collo ingoia tutto, si pulisce appena un baffetto sulle labbra meravigliose e poi si rimette seduta come se nulla fosse. Jotter molla la gamba di Mark la pelle nuda di lei è rossa, cinque dita come artigli hanno lasciato il segno. Mark è estasiato, la potenza di quella presa, quei segni, sente dolore ma è tutta bagnata sotto, eccitata come una troia. Jotter si versa da bere, soffia il fumo in faccia a Mark e chiede: “Allora troietta, ti stai divertendo?”
“Oh, sì Jotter grazie per la serata...”
“Hai visto puttanella? Che ti dicevo? Senti perché non prendi il posto di Tina e non me lo succhi?”
“Oh Jotter...io
“Avanti succhiacazzi bianca! Lo so che muori dalla voglia di fare quello che ha appena fatto Tina...so che ti piace TIna…- Mark arrossisce..-...lo so, troietta...e a te Tina piace Mark, non è un boccoccino?”
Tina dà un'occhiata a Mark: “Sì è carina...”
“Grazie!” dice Mark eccitato
“Ci andrai d'accordo, dolce Tina?”
“Se tu lo vuoi Jotter caro”
“Vedi puttanella bianca così si parla, la mia Tina è una vera mogliettina perfetta...fa tutto quello che le dico di fare...andrete d'accordo..ne sono sicuro...allora puttanella che ne dici di prenderlo in bocca? Adesso?!”
Mark guarda Rufus che si sta sbattendo la cameriera. “Ehi il tuo bull non ti sta filando e io e lui siamo buoni amici, sono certo che sarà d'accordo se la sua pollastrella prende in gola il cazzo di Jotter!”
Mark sorride e poi si inginocchia davanti a Jotter, prende in mano quel cazzo, odora ancora di sesso e del profumo di Tina, Mark con quell'affare in mano la guarda, lei neppure solleva lo sguardo. “Allora che aspetti troietta? Apri quella boccuccia da puttanella bianca e succhiamelo!”
Mark prende il cazzo in bocca, prima lo bacia sulla cappella, è bello grosso, non sarà mai brava come Tina a succhiarlo ma lei è allenata al cazzo del suo bull e sebbene quello sia più grosso ancora inizia a spompinarlo come si deve. Jotter se la gode, Mark succhia con gli occhi chiusi, ingoia, bacia poi cerca lo sguardo di Tina che però non sembra neppure presente. Allora guarda Jotter che fuma il sigaro. Lui risponde allo sguardo: “Sì, così troia!”
Mark si prende quel cazzone in bocca, lo adora e se lo mangia, ma mai come fa Tina, lei è il massimo, è una macchina da pompini, Mark ci prova ma fallisce, non riesce ad imitare i suoi movimenti. Jotter gli prende la testa e la spinge giù, lei soffoca, quando si libera cade di schiena. Tina sorride, Jotter gli molla uno schiaffo: “Dove vai puttanella? Torna qua e succhia!”




Mark ormai non pensa che a Tina giorno e notte. Mentre è alla base e lavora per conto del generale, vestito militare e mentre è casa, da sola col suo fidanzato Rufus, trasformata in una puttanella bianca, tutta truccata e profumata per il suo bull e vestita come una principessina. L'ossessiona la grazia di Tina, la sua assenza e il modo come succhia il cazzone di Jotter. A casa sono solo loro due, Rufus sta giocando alla play sul divano, Mark vestito di rosa e in testa una velina bianca è al suo fianco a guardare la tv. Ogni tanto Mark allunga la mano sul ventre di Rufus ma quello la scaccia via per giocare indisturbato: “Sei uno stronzo Rufus! Sono qui per te tutta carina e sexy e tu stai a giocare...” “Non rompere troia! Adesso non posso!”
“Uffa...”
Mark allora va in camera e torna con la borsa dei plug. Ne prende uno e lo posiziona sul tavolo accanto a Rufus. Si toglie le mutandine e le getta al fidanzato che le butta a terra: “Non scassarmi adesso Mark o finisce che le prendi, stasera...” Mark si mette il gel nel culo e si siede sul plug. Rufus non lo guarda, sta giocando. Mark allora comincia ad andare su e giù sul plug scopandosi, ma Rufus non la nota. Allora Mark decide di accovacciarsi nello spazio libero fra la tv e dove sta giocando il suo bull. “Spostati troia! Stasera le prendi! Vedrai se continui così, togliti!” Mark apre il suo culo e si inginocchia e prende a ficcarsi il culo un altro plug più sottile ma più lungo. Rufus continua a giocare all'inizio senza guardare Mark che continua a sodomizzarsi col plug, ma poi il gioco perde piano piano interesse per lui e si ferma e fissa il fidanzato che è in ginocchio, il culo aperto in aria e ci ficca dentro il plug lungo e sottile. Rufus guarda e si gode lo spettacolo, la troietta muove tutto il culo e si ficca dentro il plug. Il bull si eccita, il suo cazzo si fa duro, si alza e va da Mark, lo blocca a terra con una corda immobilizzando le mani. Quindi inizia a sbattere il suo cazzo contro il culo del servo. “Cosa ne dici se passiamo a un pezzo di carne vera, soldatino?” “Oh,...sì….Sergente Rufus...mi ficchi la sua verga nera nel culo, Sergente...”
“Oh, vedo che il soldatino Marky vuole il cazzo del Sergente Rufus...lo vuoi puttanella?”
“Sì Sergente Rufus, me lo sbatta dentro….sergente….lei
“Eccolooooooo – sbang e ficca il cazzone nero nel buco aperto della fighetta bianca – oooo...lo senti soldatino?”
“Ahhhhh….ssìììììì Sergenteeeeee Rufuuuuussssss ohhh ahhhsssìììììììììììììììììììì”
“Prendilo puttanella...eccollllllooooooooooahhhhh” e Rufus inizia a sbattersi Mark con forza, quello è immobilizzato sotto e viene scopato dal bull. Il sergente si spinge dentro il culo di Mark e lo colpisce sul culo con manate fortissime
“Ahhhhh….ssììììììììììììììììì…..Sergente Rufus...ahhh
“Prendi soldatino…..ti sbatto...ti sbatttooooo…..!!”
Rufus si scopa il culo aperto del fidanzato che senza toccarsi viene nella cintura di castità. “Ohhh òa troietta è venuta…..ohhhh….adesso...vengo anche io….” e Rufus sbatte ancora Mark e gli viene dentro. Poi libera il fidanzato: “Adesso pulisci il mio cazzo...” Mark si mette a leccare le tracce di sperma sul cazzone nero del suo bull e lui conclude la serata pisciando in bocca alla puttanella bianca.
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