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LA SACERDOTESSA TRANSEX - CAPITOLO 4 - I PRIVILEGI DI ESSERE NELLA SETTA DELLA SACERDOTESSA TRANSEX.
di Strapps
08.11.2023 |
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"La Sacerdotessa l'ha scacciata e ha fatto portare dalla commessa dei vestiti da provare, tutta roba costosa, quindi è entrata nel camerino e poi…..."
Avevo partecipato ad un rituale della colazione della Sacerdotessa altre volte, ma essere sul lettone assieme a lei era molto diverso. Lei in veste di seta bianca sorseggiava frullati con vitamine e thè distesa mentre due servi le massaggiavano i piedi. Un altro invece le massaggiava le spalle dopo il riposo notturno. Due adepti erano in ginocchio a recitare lodi alla bellezza, al cazzo, alla persona della Sacerdotessa. A me e Jaline era concesso così stare sul letto fare colazione e farci servire dagli altri servi a disposizione, risatine e commenti a bassa voce fra di noi. Dopo la vestitura della Sacerdotessa per l'uscita mattutina, Jaline tornò Jimm e anche io sarei stato rimesso nel mio ruolo di schiavo personale di Lei. Waa mi affidò le mansioni della giornata e mi chiese come era stato la notte prima: “Ohhhh...favoloso – e brividi di piacere mi correvano lungo la schiena nel ripensarci - ...mi ha scopato di nuovo col suo cazzone e l'ho preso tutto ben bene, come una vera troia...” “lo sei puttanella...oh se lo sei..” “E subito ho goduto come un pazzo sentendo quel suo affare grosso, nero, bello, pulsante che mi sfondava...il cazzone della Sacerdotessa..tu lo sai bene Waa..:” “Oh se lo so puttanella, è il NOSTRO CAZZONE PADRONALE...carina..” e mi baciò in bocca mentre mi tastava il sedere. “Come va? Fa male?” “Un poco...ma non vedo l'ora di riprenderlo...” “E accadrà presto, adesso che ha visto che la puoi soddisfare non mancherà di usare il suo cazzo su di te..” “E su di te, Waa, spero..” e questa volta lo baciai io sulla bocca.La Sacerdotessa tollerava effusioni fra di noi della casa, ma solo leggere, niente sesso almeno che non fosse lei a volerlo. Era anche impossibile sfuggire al suo occhio, in ogni stanza del tempio e anche fuori nel giardino che circondava l'edificio, c'erano moltissime telecamere che erano collegate con la stanza degli specchi e dei computer che lei controllava. Le telecamere erano ovunque negli spazi comuni, nelle sue stanze e nei bagni, qui erano persino nelle docce e accanto alla tavoletta del cesso. Insomma la Sacedotessa sapeva e vedeva ogni cosa di noi, ma noi eravamo ben felici di essere controllati, guidati da lei, la nostra Suprema Padrona. Spesso capitava che lei volesse guardare accoppiarsi i suoi servi fra di loro, ma non solo era lei che indicava cosa fare o non fare, ma ci teneva a esercitare sempre la sua supremazia e quella del suo cazzo su di noi. Qualche volta ci faceva giocare davanti a lei per ore mentre beveva o chattava o si faceva massaggiare e adorare i piedi, beveva e fumava ogni suo gesto era un ordine, ogni suo desiderio una nostra priorità. Poi si alzava e veniva fra noi che giocavamo per lei, ci mettevamo in tondo ai suoi piedi in attesa degli ordini e la Sacerdotessa allora sceglieva a chi donare il suo cazzo. Spesso erano più bocche o più culi a soddisfarla.
Mi misi a lavoro per quanto riguardava i miei compiti: pulitura bagno padronale e rifornimento di liquori assieme a Waa.
Quel giorno la nostra padrona sarebbe andata a fare compere in un Mall fuori città. Portò con sé 3 schiavi e ordinò a noi di restare in attesa del suo ritorno. Ci legò gli uni agli altri in modo tale che muoverci tutti assieme, in 4, non fosse facile, ma questa era la sua volontà. Nominò Peter come master in sua assenza, cioè lui poteva ordinarci cosa fare ed era obbligatorio obbedire in quanto era come se rappresentasse Lei. La Sacerdotessa possedeva 3 auto: una Jeep, un Suv e una piccola auto elettrica, erano tutte auto europee di gran lusso che lei usava pochissimo. Quel giorno sarebbe andata col Suv, io lo avevo pulito più volte assieme agli altri, era tutto rifinito in pelle e accessiorato nei modi più costosi. Ci salutò con un cenno della mano e Peter ci ordinò di rientrare in casa, cosa non facile per via che eravamo tutti legati assieme, anche Peter. Tuttavia ci divertimmo. Peter ordinò di preparare da bere per ognuno, scelse i film su Netflix da guardare e ci stendemmo tutti in mezzo alla stanza, davanti alla tv a parlare fra noi, bere e scherzare. Dopo l'ennesimo film strappalacrime eravamo tutti mezzi ubriachi. Fu un casino andare tutti in bagno per pisciare, una fila di corpi nudi, allegri, instabili legati gli uni agli altri. L'operazione richiese lunghe pause e durò a lungo. Quando tornammo di là Peter ci ordinò di prendere il calco personale del cazzone della Sacerdotessa che ognuno aveva(e recuperarli tutti fu impresa molto complicata che durò quasi un'ora fra risate, cadute, bevute e il resto. Alla fine ognuno aveva la sua copia in mano e lui ci ordinò di infilarcelo in culo: a quel modo avremmo atteso il ritorno della padrona. Ci mettemmo con la schiena a terra sul tappeto, le gambe aperte e ci infilammo il cazzone padronale in culo e fra risate e canti alla nostra Sacerdotessa attendemmo il suo ritorno.
Dovemmo attendere 40 minuti in quella posizione e il calco del pene nel culo, ma Peter fu irremovibile e si segnò tutti i nomi di quelli che come me dovettero toglierlo e rimetterlo più volte.
Quando tornarono i fortunati che l'avevano accompagnata erano carichi di buste colorate. “ohhh vedo che mi avete atteso nel modo giusto! Bravi!così si fa!” disse vedendoci a terra con il suo prezioso dono nel culo. Peter era felicissimo e si prese tutto il merito, lei lo ricambiò con una bella pomiciata in bocca davanti a tutti, quindi ci fece alzare e occuparci del suo rientro: spogliarla, preparare la vasca calda, farle il bagno, asciugarla, quindi massaggiarla, oliarla. Quando ebbe ricevuto tutte le cure necessarie e da noi, suoi servi, ambite e godute, decide di divertirsi un po' con la sua ciurma. “Jimm tu diventi ancora Janine, Peter tu sarai Pearl, è un po' che non fai la sissy per me, non è vero?” e afferra i capezzoli di Peter e li stringe. “Sì signora, sarò felice di tornare Pearl per voi...” “Bene, andate! Tu Vinny racconterai ogni nostro movimento di oggi a tutti quanti, spero ti ricorderai tutto, voi invece tornate ai giochi di prima, mi piaceva, mettetevi in cerchio e inculatevi coi miei cazzi!” Lus e Ty presero in mano la situazione per disporci come voleva Lei mentre Vinny iniziava a fare il resoconto: “Arrivati al Mall la Signora ha pranzato al Chemy's, ha ordinato una zuppa di pesce, spaghetti vongole e porri, filetto di carne al pepe verde, no nero! Mi scusi Signora...da bere una bottiglia di Reyal Sighieu del 2009, sufflè di cioccolato, caffè. A noi tre la Signora ha concesso di consumare tre insalate con uvetta e pinoli, soda alla fragola. Totale:299$ Il primo negozio visitato è stato il BeachHoll dove la Signora ha comprato 2 costumi da bagno e un accappatoio.580$- Quindi da Sweell dove la Sacedotessa ha preso 3 paia di scarpe, bellissime aggiungo io, da sballo per 3000$… noi eravamo disposti davanti al suo trono, in semicerchio infilandoci il suo cazzone padronale in culo, Vinny era in mezzo a noi e la Sacedotessa ci guardava sorseggiando vino. “….dopo una pausa al Caffè Meridiane, 1 cappuccino con cioccolato e tre caffè con pasticcino, delizioso, per noi siamo andati da Hermes dove la Signora ha preso una cintura, 700$...ad un tratto arrivarono Jaline e Pearl. Avevano passato molto tempo a prepararsi, Jaline era sexy da morire con gonna corta, calze a rete grandi, tacchi rosa, un corpetto rosa e una parrucca rosa, era truccata da scolaretta vogliosa, ma molto delicato. Pearl invece era impacciata sui tacchi alti, le sue grosse spalle muscolose la rendevano strana, con gambe più piccole e malferme e un reggipetto gonfio, era truccatissima con occhi rosso acceso, fard sulle guance, rossetto deep e luccicante, indossava una parrucca lunghissima e nera. “Oh le nostre girls….non sono splendide boys?” interrompemmo i giochi per ammirare le due girsl. “Adesso ognuno di voi farà dei complimenti lunghi alle nostre sissy….inizierà Vinny che è già in piedi...voglio sentirvi cantare di gioia per queste puttanelle...così carine...” e se le toccava tutte, le fece inginocchiare al trono e prese loro la mano mentre a turno dicevamo cose dolci e carine sulle due, Pearl era commossa e piangeva, Jaline da vera troia invece rideva e era felicissima. “Qui nel mio regno, non ci sono sessi, donne uomini transex tutto e tutti, oggi loro sono Pearl e Jaline, domani torneranno ad essere Jimm e Peter...” “VERO SACEDOTESSA!!!” urlammo in coro. Quindi Vinny riprese il racconto. “...emm...dopo Hermes siamo andati da Gruff&Niles dove la Signora ha comprato uno sciccoso vestito da sera, stupendo!, a soli 350$, affare! Dalla Gasas invece è successo il fattaccio...o meglio...posso signora?”
“Certo Vinny!”
“La commessa è stata veramente sgradevole con la Signora e ha guardato noi che eravamo seduti per terra in contemplazione della Sacedotessa che si provava dei jeans con aria strana. Due sgardi di troppo e la Sacerdotessa giustamente si è arrabbiata, le due si sono alterate, è intervenuta la titolare del negozio che era confusa e ci ha detto qualcosa e la Sacerdotessa allora si è infuriata e e poi...ha detto solo che noi eravamo i suoi servi e non prendevano ordini da lei, la tipa ci ha chiesto di uscire, ma è stata messa in riga dalla nostra Signora che l'ha umiliata. Prima ha comprato, senza neppure guardarli due paia di guanti, un cappello e una fibbia per circa 1000 dollari, la tipa allora si è scusata, facendo salemalecchi, inchini e tutto il resto. La Sacerdotessa l'ha scacciata e ha fatto portare dalla commessa dei vestiti da provare, tutta roba costosa, quindi è entrata nel camerino e poi….poi….poi...”
“E poi?” dicemmo noi in coro con i falli padronali ficcati nel culo attorno al trono della Sacerdotessa che teneva le mani di Jaline e Pearl. “...poi ha chiamato Lus con lei e si è fatta fare un pompino stando ben attenta a venirgli sulla faccia, quindi lo ha spedito a pagare due abiti da 400$ ciascuno con la faccia coperta di sborra calda e..e..lui ha tirato fuori la American Express Gold e la tipa non ha fatto una piega anche se non poteva togliere gli occhi di dosso dal volto di Lus coperto di sborra che in giacca e cravatta pagava 800$ di vestiti neppure provati…
“Oh quanto mi ha divertito vedere la faccia sconvolta della tipa alla cassa, sono andata lì apposta – dice la Sacerdotessa dal suo trono, le mani intrecciate con quelle delle due girl, noi ridiamo e approviamo il piacere di lei nel negozio, lei se la ride, indossa un costume sadomaso nero con borchie rosa, le sue grosse gambe, i piedi da baciare, il ventre gonfio con l'ombelico così sexy, le braccia lunghe e forte, le mani grandi e le unghie laccate, gli occhi profondi e neri sotto la maschera e la sua bocca dalle grandi labbra irregolari pitturate di rosa – mi sono divertita da morire, la tipa alla cassa che provava a fare l'indifferente ma era rossa in faccia, sconvolta, non poteva non guardare Lus con la Gold in mano e in faccia i segni del seme padronale della sua Sacerdotessa!”
Poi siamo usciti e siamo andati via... questo è più o meno tutto...”
“Bravo Vinny adesso vieni qua e prendi Pearl, falla ballare e tu Waa fai lo stesso con Jaline...voi continuate a ficcarvi quel mio cazzone finto nel culo che più tardi asseggerete quello vero!” e tutti noi a terra col calco del suo cazzo infilato dentro non vedevamo l'ora di arrivare a quel momento. La Sacerdotessa si mise a girare sopra di noi mentre le coppie ballavano. Pearl era veramente assurda con quella postura e tutto quel trucco pesante, Jaline invece era molto bella. La Sacerdotessa fece poi accoppiare Pearl con Lus e si divertì a sculacciarli mentre Lus montava Pearl messa a pecorina. Jaline intanto limonava con Waa mentre noi in trepida attesa ci fottevamo a vicenda col cazzone finto della Sacerdotessa. Lus ebbe delle difficoltà a fare l'attivo con Pearl che ebbe una crisi isterica e si mise a piangere dicendo che era delusa perché non era bella come sissy da piacere a Lus, ma la Sacerdotessa intervenne subito, prese la faccia di Pearl e la riempì di schiaffi. “Tu sei CHI VOGLIO IO E ORA VOGLIO CHE TU SIA PEARL, la baldracca, intesi?”
Pearl piangeva col culo in aria. La Sacerdotessa lo riempì con un cazzo finto e poi ordinò a Lus di succhiare il cazzo di Pearl, quindi si rivolse a noi fortunati rimasti a scoparci col suo calco. Ci mise gli uni vicini agli altri e ci legò il collare che teneva ben saldo in una mano, così si mise a sbatterci il suo cazzone sul culo. Non credevo alla mia fortuna: solo la notte prima ero stato riposseduto dalla Sacerdotessa e neppure 24 ore dopo stava per succedere di nuovo! Lei ci fece sentire il peso e il calore del suo enorme cazzone sulle natiche sussultanti, ci palpò e tastò, ci infilò dita nel culo mentre gli altri si toccavano oppure ballavano, noi tre eravamo pronti per lei. Waa mi prese la mano. Sentii la Sacerdotessa tirare il collare con la catena e poi scegliere il primo culo bianco fortunato. Era proprio Waa! Vidi la padrona sistemarsi dietro di lui e spingere piano ma decisa nel suo culo e in un attimo fu dentro. Era tutto il giorno che ci allenavamo col suo calco ed eravamo aperti e pieni di gel. La sacerdotessa prese a scoparsi Waa che mi stringeva la mano e urlava di piacere e dolore assieme perché lei da dietro lo stava fottendo. Con la mano libera sculacciava l'altro culo. Quando ebbe scopato Waa uscì dal suo culo col cazzone bello dritto e con in cima segni di seme padronale, sperai ardentemente che toccasse a me, ma lei si diresse all'altro culo, quello più lontano da me e lo montò. Mi accasciai deluso mentre mi prendeva la testa e mi baciava in faccia ripetendo che era stato stupendo sentire quel cazzone padronale della Sacerdotessa che lo scopava. Io ero felice per lui attendendo il mio turno. La Sacerdotessa si scopò anche l'altro culo mi giungevano i gemiti e quando lei tirava la catena spostandoci tutti e tre. Waa mi abbracciava, ma io attendevo il mio turno. Sentii gemere e urlare e poi la Sacerdotessa esplodere nel culo bianco. Ebbi un colpo al cuore perché voleva dire che a me non sarebbe toccato e iniziai a piangere tenendo Waa. La padrona si svuotò le palle nel culo del fortunato che gridava di piacere e poi ci mollò la catena. Io stavo ancora piangendo quando Waa mi fece rialzare. La padrona mi vide e venne da me. Il suo cazzo era ancora dritto. Stava fumando e il suo ombelico così sudato era sexy da morire.
“Ohhhh piangi perché a te non è toccato?”
“...snif...sì...signora….scusi...”
“Ma se lo avevi già preso ieri notte o ti sei dimenticato?”
“...no...snif...no...snif...no, ha ragione signora, è giusto così...”
“Vero?” e mi bacia in bocca soffiandomi dentro i vapori della sigaretta elettronica. Il sapore è di ciliegia, ma è weed jamaicana. Le sue labbra sono morbide e avolgenti. La sua lingua incrocia la mia, mi eccito da morire. “Bene così allora...ma puoi ripulirlo...”
“Subito signora!” e mi getto sul cazzone nero che in punta ha ancora tracce del suo sperma e lo scucchio e lo lecco e lo pulisco, lo bacio e trattengo in bocca il sapore del suo sperma, del culo di un mio fratello adepto e del sesso.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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