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BRASILE TERRA DI TRANS? ITALIA TERRA DI TRANS!!!- CAP12- LA GERARCHIA IN UNA CASA TRANSEX.
di Strapps
29.01.2023 |
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"Io ero ai suoi piedi dopo aver sparecchiato, in ginocchio, nudo, col collare che lei teneva alla sedia..."
Tornai a lavoro il lunedì soddisfatto per il weekend di sesso.La settimana passò lenta, Ramona non si fece sentire se non per foto o video dove mi ordinava qualcosa svogliata assieme a Luis, la loro relazione era ripresa alla grande e così la padrona non aveva tempo per me. Il giovedì però mi chiamò Solar per farsi riportare a Milano, così andai in Liguria dopo il lavoro, la caricai in auto e ripartii per tornare a Milano di nuovo. Ero sfinito e fuori piovigginava quando la riportai nel quartiere sporco e triste di Milano sud dove dormiva.
“Grazie caro...sali un attimo da me che ti faccio un caffè?” disse Solar, indossava una camicetta verde e dei jeans chiari, portava una parrucca bionda e la sua faccia era al solito sexy: le labbrone gonfie, il naso piccolo e fine, gli occhi coperti di nero, non potevo resisterle anche se ero stanco. L'appartamento era piccolo e caotico, lei si spogliò sul letto e si mise a fumare: “Fatti il caffè dolcezza e poi vieni qua...” mi preparai il caffè solubile, lo bevvi col latte freddo e poi raggiunsi Solar sul letto.
“Spogliati dolcezza e porta il tuo culetto qui…
mi distesi al suo fianco nudo, lei prese ad accarezzare il mio culo mentre io avevo la faccia sulle sue gambe piccole. Iniziai a baciarle e toccarle, a lei piaceva. Mi infilava un dito nel culo e sorrideva dicendo che ero la sua puttanella italiana. Dopo le gambe mi feci strada verso il suo sesso, il cazzetto piccolo di Solar era depilato e profumato, lo presi in bocca. Lei giocava ancora col mio culetto e le sue dita. La spompinai con piacere mentre lei mi sodomizzava col dito e poi mi venne in gola.
Ci sdraiammo abbracciati sul letto e dormimmo un po', al risveglio avevo la sua faccia incollata alla gota. Si svegliò pure lei. “Dolcezza...che ore sono?”
La guardai, il trucco era un poco andato via dagli occhi e le labbrone erano meno rosa, ma mi eccitava la sua faccia da trans botox e la baciai sulla bocca. Lei rispose e ci baciammo a lungo sul suo lettone, Solar mi ficcò la sua lingua in bocca e mi prese con quelle sue labbrone infinite e gonfie, ci baciammo così tanto che mi venne bello duro e lei lo notò e prese a segarmi mentre io mi rifiondavo sulla sua boccona rosa e gonfia e sexy. Venni nella sua mano e poi dovetti tornare a casa.
Il venerdì era il giorno di ritorno a casa di Ramona.
Luis non c'era e le prime ore furono dedicate a ripulire, lavori di casa, lavatrice e tutto quanto mentre la padrona oziava in cucina. Quindi preparai la cena nudo e la servii alla padrona.
“Oh, adesso ci siamo, casa pulita, brava la mia domestica….cena in tavola, una brava sissy in ginocchio in attesa dei miei ordini e del mio cazzo….”
Certo che lo volevo il cazzone della padrona dopo una settimana!
“Buono questo cous-cous...brava la mia cuoca personale…
“Grazie Padrona...sono felicissimo che sia di suo gradimento….
“Bene troietta….la serata va alla grande per te...il tuo premio si avvicina…
“Grazie Padrona...grazie..
“Lo so che non vedi l'ora di prendere la tua dose di cazzo brasiliano stanotte...perchè tu sei…
“...la sua cagnetta in calore...Ramona”
“Brava cagnetta…..
lei mangiò la cena con abbondanti libagioni e poi rimase seduta a giocare col telefono. Io ero ai suoi piedi dopo aver sparecchiato, in ginocchio, nudo, col collare che lei teneva alla sedia. Dopo lunghi minuti di cellulare mi fece un segno con le dita e mi alzai in piedi. Pensai che volesse andare alla tv o a giocare col vassoio, invece mi afferrò per un capezzolo e mi fece urlare di dolore. “Zitta troia!” e giù un paio di ceffoni. Avevo le lacrime agli occhi.
“Su non piangere….dai...sei stata così brava stasera...dai...ok...ok….ti accontento puttanella bianca...ecco il tuo regalo...prima del solito…..” e tirò fuori il suo cazzo già duro dalle mutande. Mi gettai su di lei per leccarlo, ma lei mi fermò, mi prese ai fianchi, mi sollevò, con due braccia possenti mi sistemò sopra di lei e mi ficcò il suo cazzone in culo. Urlai di dolore e piacere assieme. Mi ordinò di muovermi piano sopra di lei. Lo feci. Lei mi tenne i fianchi con le sue mani di acciaio e si muoveva lenta anche lei dentro di me. Quando il suo affare divenne bello duro nel mio culo iniziò a fottermi con forza, io sopra le sue possenti gambe, la sua presa salda e il suo uccello nero nel mio culo. Mi scopò con delizia e mi sborrò dentro, stava ancora svuotando le sue palle quando Luis entrò in casa con Lj.
“Ehi ci divertiamo alla grande qui, vedo! Possiamo partecipare?” fece Luis che venne ad abbracciare Ramona mentre ero ancora sulle sue ginocchia e mi sentivo la sborra calda riempirmi il culo. Si scambiarono effusioni e baci come se io non ci fossi, ma in realtà ero ancora lì impalato dal cazzone di Ramona che baciava il suo fidanzato. Poi Luis baciò anche me con le sue labbra strane, assai diverse da quelle di Solar. Nache Lj mi salutò mentre avevo il cazzo della padrona piantato nel culo. Lei mi tenne ancora così finendo di svuotarsi le palle, quindi mi ordinò di andare a preparare da mangiare per Luis e l'amico tatuatore. Quando mi alzai il seme caldo mi colò giù lungo le gambe, Luis lo raccolse con le le dita e lo mise in bocca, poi baciò Lj sulla bocca ed infine mi dette da leccare le sue dita. Ramona si alzò e ordinò ai due di pulirle il cazzo mentre io mi occupavo della cena. Servii uova e prosciutto ad entrambi mentre la padrona si riposava in camera. I due piccioncini si divertivano fra loro, ridendo e baciandosi a volte davanti a me che li stavo servendo. Ramona scese dopo una mezzora e organizzò la serata: “Tu prendi il vassoio e sai cosa fare, voi due invece dedicatevi ai miei piedi, voglio sentire le vostre lingue al meglio!” così iniziò la serata, io dritto in piedi con il vassoio in mano e un plug infilato nel culo, Lje Luis in terra che baciavano i piedi della padrona mentre lei guardava la tv e beveva. La padrona volle godersi questo momento di sovranità totale sulla casa: il suo fidanzato che è stato riaccolto in casa come prima, ma consapevole che non può disubbidire agli ordini di Ramona, l'amante di Luis che per rimanere nel nostro giro e tenersi vicino l'amante che sta agli ordini della fidanzata di lui ed infine io la sissy-domestica-schiava, in piedi con un vassoio in mano e un plug infilato nel culo. Ramona si gode quella sua forza, quel suo controllo, quel suo essere Superiore a noi tre, Potere, Forza muscolare, bellezza, un cazzo grosso e duro, Ramona la mia padrona ma anche dei due amanti che sono ai suoi piedi a baciare e leccare.
Dopo più di un ora di quel gioco di ruolo e potere Ramona decide di fare altri giochi: prende delle corde e ci lega assieme, poi prende dei plug di varie dimensioni e li sistema a terra, quindi ci ordina di sederci sui rispettivi plug, ma la cosa non è facile, coordinarci tutti e tre legati è veramente complicato, la padrona si diverte un sacco umiliandoci e offendendoci pesantemente, noi cadiamo a terra, rialzarsi da legati assieme è veramente un casino e non riusciamo a soddisfare le richieste della padrona. Allora lei si arrabbia e prende a colpirci con i piedi mentre siamo a terra che ci rotoliamo nel tentativo di rialzarci. Infuriata Ramona di slega: SIETE DEGLI IDIOTI!!!NON SAPETE FARE UN CAZZO, MA CI PENSO IO A VOI!!!! AHA AHA AHA AH AHA AH!! urla minacciosa, quindi si siede sul divano e ci ordina di andare da lei in ginocchio, ci mettiamo in fila davanti a lei: Luis grosso e palestrato, Lj minuto, biondino e pieno di tatuaggi, io la sua serva personale. Lei ci guarda tutti e tre negli occhi fissandoci a turno e sorridendo. “Nella mia casa ci sono delle gerarchie, Luis è il mio fidanzatino, tu sei il suo amante, lui è la mia baldracca personale, questo è vero, ma se vi ordino una cosa mi aspetto che la facciate, tutti...”
“Sì, signora” dico io svelto.
“S...sì cara” fa Luis dopo.
“Sì Ramona” fa Lj.
“Ok, tu vieni qua, alzati anche tu Lj mentre tu, puttanella, mettititi a baciare i miei piedi!” Luis si siede accanto alla padrona e lei lo accarezza e lo bacia, Lj si mette a leccare il culo di Luis mentre io bacio i piedi della padrona. Lei beve e gioca col suo amante mentre Lj fa un rimming al culo di Luis. La cosa procede ancora un po?, Ramona muscolosa, padronale, bellissima domina la scena e ripete: “Ecco questa è la gerarchia nella mia casa, la casa della Padrona Ramona! Ah aah aha aha aha!”
Ma Ramona sa essere anche crudele e brutale quando le gira e il fatto che non avevamo rispettato un suo ordine prima, la innervosisce. Con un calcio mi spedisce a prendere una bottiglia di rum, quando torno, l'afferra, ne beve un lungo sorso e si alza in piedi facendo cadere Luis e Lj. “Adesso giochiamo per bene e non mi scapperete stavolta!” grida e mi ordina di riprendere le corde di prima, ci lega tutti e tre, siamo uniti per la schiena e disposti come una piccola ruota, le braccia legate da corde, così come le gambe, la padrona si adopera con attenzione a legarci bene, lasciando spazio di manovra, ma comunque allacciati, io Luis e Lj, Luis con tutti i suoi muscoli e noi due più minuti. Quando siamo legati ci fa sistemare per terra come se fossimo un mobilio, tutti nudi, legati. Inizia a schiaffeggiarci con forza sovrastandoci e muovendosi piano sopra di noi. Ha il cazzo in mano che sta diventando duro e con l'altra ci colpisce in faccia, soprattutto me che sono quello che regge meglio i suoi ceffoni dato che ci sono abituato, Lj piange subito e presto anche Luis si accoda, lei è sopra di noi e ci colpisce. Poi si mette a sputuarci in gola: APRITE LA BOCCA TROIE BIANCHE!!!! COSA PENSATE CHE ACCDRA' ADESSO? VE LO SBATTO IN GOLA A TURNO, PUTTANE!!!!
restammo con la bocca spalancata mentre lei ci riempiva di sputi e saliva. Ci sovrastava con la sua possenza: braccia enormi, le gambe da bodybuilder, la sua forza, anche gli altri due erano soggiogati come me, solo che io ero in fondo alla catena della reggenza di Ramona, prima di me veniva luis e il suo amante. Ramona prese a colpirci col suo cazzone duro sulla faccia: bum bum bum prima a Luis poi a me, a Lj e ancora sputi e cazzi sulle labbra, sulle gote e schiaffi, lei sopra ci dominava e si divertiva da matta. Quindi infilò il suo affare nella gola di Luis e poi in quella di Lj e poi me lo ficcò in bocca a me, eravamo legati, rigionieri, Lei ci dominava da sopra a colpi di cazzo di insulti, di sputi e di cazzone nero che a turno ci infilava in bocca e ci faceva succhiare. Eravamo in un bagno di sudore, lacrime, legati, lei che passava di bocca in bocca spingendo il suo affare in gola e scopandoci a turno con la mano forte e salda sulle nostre nuche. Ramona andò avanti in quel gioco di ruolo e dominazione sputandoci in bocca, dando ceffoni con la sua forza e costringendoci a succhiarle il cazzo a turno. Alla fine venne sulle nostre facce in attesa del caldo fiotto brasiliano, lei con una sola mano ci mise sotto il suo cazzo mentre sborrava aiutandosi con la mano. Ci riempì di sborra calda in in bukkake dove erano più uomini a venir ricoperti di seme bianco da un solo transex, ma quel transex era la nostra padrona Ramona!
Ci slegò e ci mandò a fare la doccia. Ramona ordinò a me di usare la spugna su ogni parte del corpo del suo amante Luis mentre lei ci guardava seduta sulla tazza del cesso. Feci quanto ordinato lavando e facendo la doccia a Luis, il quale, alla fine mi ringraziò e mi baciò in bocca.
“Sei eccitato Luis?”
“Sì signora...”
“Ok, Lj vai da lui e fagli una sega! Ora!”
Lj si mise a segare Luis sotto la doccia mentre io fui chiamato dalla padrona a baciarle i piedi.
Quando Luis venne la padrona ci concesse di dormire con lei, cioè loro tre si accomodarono sul letto ed io legato con la catena al letto ero sotto su un piumino caldo.
Il giorno dopo i tre andarono al mare, chiesi alla padrona il permesso di seguirli, ma lei volle ribadire le gerarchie della casa: “No, tu servetta bianca rimarrai qui, ti occuperai del giardino e quando torneremo della cena, non montarti troppo la testa puttanella...qui tu sei in fondo alla catena!” e infatti mi dette il collare e mi legò ad una sedia della cucina. “Rimarrai qui in ginocchio per un ora, poi potrai liberarti e andare a fare i compiti che ti ho assegnato. E non pensare di fregarmi...devi fare una videochiamata, voglio vederti mentre andiamo al mare e mentre saremo lì, ho detto un'ora, un minuto di meno e ti riempio di schiaffi al ritorno!”
“Sì, Padrona.”
“Che crudele che sei Ramona….poverino…
“Zitto tu o ci lascio pure te a fargli compagnia…
“No, no no Ramona...no…
“Allora prendi la borsa e andiamo!”
Accesi il cellulare e la chiamai, quindi rimasi in ginocchio legato alla sedia mentre loro andavano al mare, si mettevano sulla spiaggia, parlavano, giocavano. Alla scadere dell'ora Ramona chiuse la chiamata senza neppure salutarmi.
Mi misi a sistemare il giardino, ma dopo circa un'ora Ramona chiamò: “Ehi baldracca, molla tutto e vai a Torino a prendere Serenona, ti aspetta. Poi tornate qua!”
“Torino? Adesso?”
“Muovi il culo. Adesso!”
presi l'auto innervosito dal lungo viaggio, ma mi misi anche a pensare che a Torino avrei rivista la mia Serenona e probabilmente anche il suo cazzone. Dopo 2 ore di viaggio raggiunsi la periferia e il suo appartamento piccolo e sporco. Serenona mi attendeva in jeans e stivali bianchi, maglietta nera e trucco pesante. La baciai sulla bacca e lei mi ricambiò con quella sua lingua infinita che mi scopò ben bene.
“Oh la mia puttanella bianca preferita...il mio fidanzatino….
“Per servirla padrona Selenona...a suo servizio…
“Brava la mia sissy...come sto?”
“Siete bellissima Serenona, sexy e splendente...ottimo trucco...Regina…
“Oh mi mancavano i tuoi complimenti troietta...vieni qua…
e mi stampò un altro bacio in bocca.
“Vuoi qualcosa da bere, riposarti un attimo prima di ripartire?”
“Beh, un po d'acqua e un caffè mi servirebbero al dire il vero...Ramona è al mare con gli altri e comunque tronerà per cena...abbiamo tempo..”
“Ok, dolcezza...facciamo con calma allora.”
Presi l'acqua e poi preparai il caffè. Lo servii a Selenona e poi mi accomodai sulle sue gambe lunghe a bere il mio. Avevo la sua faccia davanti, piena di bozzi e segnata, ma con trucco pesante e le labbra rosse era sexy e poi sentivo sotto il mio culo il suo cazzo gonfiarsi. Bevvi il caffè sulle sue ginocchia e poi l'abbraccia. “Siete meravigliosa Serenona...”
“Oh...la mia puttanella bianca...che carino...che carino che sei...” e mi baciò. Con la mano le sfiorai il cazzo e lei mi prese per la testa e mi fece:
“I viaggi mi stressano...meglio se mi rilasso prima...succhiamelo baby….avanti...” e così mi inginocchiai fra le lunghe gambe nere di Sernona e presi in mano il suo cazzo e iniziai un blow-job che lei apprezzò molto tanto che venne quasi subito riempiendomi la gola di sborra calda brasiliana.
Con il sapore del suo seme ancora in bocca scendemmo di sotto e guidai fino alla Liguria.
Arrivammo che ancora i tre non erano rientrati dal mare, così mi misi a cucinare mentre Serenona guardava la tv. Al ritorno del terzetto mi occupai di fare loro la doccia, togliere traccia di sabbia o di salsedine, così dedicai la mia opera a lavare pulire, docciare e insaponare ogni corpo sotto la doccia. La padrona con i suoi muscoli prese gran parte delle mie attenzioni, ma ciò era giusto dato che era lei la padrona della casa. Dopo che aiutai tutti a vestirsi scesi di sotto a riscaldare la cena e poi servirla ai commensali nudo eccetto il collarino e la catena. Per fortuna gradirono la cena e il vino cominciò a girare abbondante, loro mangiavano, bevevano,parlavano, ridevano, si baciavano fra loro io servivo i piatti, riempivo i bicchieri oppure sedevo per terra in attesa di ordini dalla mia padrona. Dopo la cena Ramona propose di uscire per andare a ballare.
“Io sono stanca Ramona cara….andate e divertitevi...io me ne andrò a letto…
“Vuoi che ti lasci la mia servetta per la notte Serenona?”
“Pensavo giusto questo cara...grazie...”
la padrona dette a Serenona il guinzaglio al quale ero attaccato e i tre uscirono di nuovo.
Rimasi con Serenona che stava distesa sul divano. Le servii da bere e poi mi misi ai suoi piedi, li presi in mano e li baciai. Lei beveva sul divano tutta beata. Mi dedicai ai suoi piedi enormi, callosi, pieni di bozzi, neri, puzzavano e profumavano di lei allo stesso tempo, la pelle era ruvida e le unghie erano colorate di verde.
Dopo risalii lungo le gambe grosse baciando l'interno coscia.
“Dimmi qualcosa baby...avanti..
“Oh Serenona le tue gambe sono incrdibili, belle e lunghe, e lei è favolosa Signora Serenona...favolosa….
Alternavo baci alle sue cosce a complimenti spinti verso la sua bellezza. Serenona certo non era bella, ma era sexy da morire.
Lei si godette quel mio trattamento poi tirò fuori il suo cazzone e me lo ficcò in bocca. La spominai fino a quando non divenne bello duro nella mia bocca, quindi mi alzari mi sistemai sopra le sue lunghe gambe nere e l'abbracciai, le mi accolse nel suo grosso petto fra i suoi prufumi e i suoi tatuaggi e poi ci baciammo a lungo. Le sussurrai parole dolci e lei si commosse mentre il suo cazzone duro mi penetrava piano. Mi sollevò e mi impalò mentre ci baciavamo. Lei piangeva commossa come una verginella al primo ballo della scuola e sotto il suo affare duro e nero mi scopava. Mi cavalcò sul divano, io sopra di lei col suo cazzone conficcato dentro. Mi teneva per i fianchi e mi scopava. Ci baciavamo ed io le ripetevo parole dolci mentre il suo affare mi fotteva nel culo.
Mi sborrò dentro mentre la sua lingua mi scopava in gola.
Lei si adagiò sul divano, io ripulii il suo cazzo e poi mi feci una doccia, dopo Serenona senza alzarsi dal divano mi ordinò di mettermi con lei. Mi tenne stretto a sé addormentandosi presto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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