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LA FESTA SPORCA: ORGIA CON TRANSEX


di Strapps
20.07.2019    |    5.424    |    4 8.6
"Sentivo Marina e Sally ridere e scherzare davanti..."
GANG LATTEX BENG
A parte Sally che aveva contattato me e Marina che aveva proposto la cosa anche a Felipe, non avremo conosciuto nessuno delle transex che avrebbero partecipato all'orgia. Era una sorta di festa in lattex: trionfo di materiale appiccicoso e duro, sexy e eccitante. Sally mi consegnò il mio vestito un paio di giorni prima: “Portalo, facci un giro per casa, indossalo, dovrai essere a tuo agio qua dentro!” mi disse mostrandomi una tuta di lattex che copriva tutto il corpo centrale, la testa per mezzo di un cappuccio e solo una porzione minore di braccia e gambe. La indossai. Era una sensazione strana, calda e opprimente ma anche sexy. Sul culo c'era un'apertura ampia all'altezza della fessura. “Stai bene...fatti vedere...le maniche sono propro corte..ma ok...cammina! Così...ora mettiti in ginocchio..bravo..così..come ti senti?”
Sally indossava una camicetta a fiori che a stento tratteneva le zinne gonfie, un cappello di jeans e grossi occhiali oro. Andava di fretta, ma voleva essere sicura che per la festa tutto sarebbe andato liscio. Era dai tempi della gang-bang per Carnevale che non eravamo di nuovo coinvolti in un'orgia. “..va bene...credo...” dissi.
“Ok. Sabato pomeriggio, passerò a prenderti con Marina, fatti trovare vestito così, passeremo dal garage, monterai nella bauliera e andremo fuori città. Intesi?” e mi afferrò la faccia, dagli occhiali dorati a specchio vedevo il mio volto stretto nella morsa di Sally, le sue mani che mi stringevano forte. Annuii e lei mi mollò uno schiaffetto leggero. “A sabato!...” fece uscendo dalla porta così come era entrata pochi minuti prima. Mi tenni la tuta indosso e feci come mi aveva ordinato: passeggiai per casa, andai carponi, bevvi dell'acqua attraverso la maschera che lasciava ampi spazi agli occhi e alla bocca e aveva 2 fori sul naso. Non era male, anzi mi eccitava.
Il sabato arrivò.
Sally mi mandò un messaggio affinchè scendessi nei sottosuoli dello stabile. Mi vestii e indossai un pesante cappotto fino alle gambe, un cappello a larga tesa e infilai l'ascensore. Sotto c'era solo il ragionier F. che parcheggiava la Citroen nel garage, aspettai che avesse finito e poi andai al mio box auto. La Mercedes di Marina attendeva. “Muoviti, stupido!” mi apostrofò Sally quando finalmente mi feci vedere. Mi mollò un calcio nel culo e mi gridò in faccia: “Spicciati coglione, togliti questo cappotto ed entra nel bagagliaio.!” Marina aprì dietro e vidi Felipe che giaceva sul fondo, le mani legate con una tuta simile alla mia addosso. Mi fece spazio. “Legalo!” ordinò Sally e Marina mi mise dei ferri corti ai polsi. Mi sdraiai nel vano dietro con Felipe, per fortuna lo spazio era molto in quella Mercedes anni '60 e Felipe era minuto. La bauliera si chiuse e partimmo.
Facemmo molta strada. Dentro si stava stretti e contorti, sudavo e Felipe piagnucolava per via del dolore alla schiena, era in quella posizione da 1 ora prima di me. Sentivo Marina e Sally ridere e scherzare davanti.
Finalmente dopo un breve tragitto in una zona non asfaltata con grosse buche che ci avevano fatto sobbalzare e sbattere la testa, la Mercedes si fermò. Marina aprì il portabagagli e ci fece mettere in ginocchio con la schiena a 90° e la testa fuori. Ci trovavamo in campagna, il cielo era grigio ma non faceva freddo. Alla nostra sinistra notammo una scalinata piuttosto lunga che portava ad una porta bianca grane. Una villa a 2 piani. Sally e Marina ci fecero. “Forza! Inizia la festa...entreremo e sarete ospiti delle nostre amiche, ci divertiremo con voi tutta la sera, vi useremo come cani da riporto, pompinari, culi da sventrare schiavetti ubbidienti...pronti?” Annuimmo eccitati. Sally indossava una tuta di lattex rossa che faceva risaltare i suoi capelli biondi, gli occhi grandi e la bocca rossa pure lei di fiammante rossetto. Marina aveva un completo nero. Cacciarono fuori i loro cazzi che conoscevamo bene e dal bagagliaio della Mercedes ci ordinarono di ciucciarli. La posizione era scomoda, in ginocchio, instabili, con poca possibilità di muoverci, ma le nostre bocche fra la maschera di lattex trovarono comunque la strada e ci ritrovammo a spompinare i falli delle nostre amiche. Mentre facevamo quel lavoretto di bocca a Sally e Marina, delle figure anche quelle in tute apparvero via via attorno alla Mercedes. Transex nascosti da completi gialli, neri, rossi presero a ridere e fare battute su di noi che lavoravamo di bocca. Vedevo a malapena i loro fisici impegnato a succhiare il cazzo di Sally ma sapevo che ben presto sarei stato in loro dominio.
Io e Felipe andammo avanti a succhiare i cazzi delle due transex stretti nella bauliera. Quindi Marina ci fece segno di scendere. Con le mani legate non era facile, ma le altre transex si fecero attorno a noi e ci dettero un aiuto a forza di tirate, scapaccioni, urla, grida. A terra però c'era del fango e erba bagnata. Finimmo con i piedi nudi sul fango e poi a calci nel culo fummo buttati a terra. L'erba era fredda, ma non avemmo modo di fare molto, alcune delle figure in tuta ci sollevarono e ci spinsero verso la casa. Prima della rampa di scale c'era un piccolo pezzo con ghiaia bianca. INGINOCCHIATEVI STRONZI E CAMMINATE CARPONI SUI SASSI urlò Sally. Ci buttarono a terra e spinti da pedate nel culo ci fecero andare verso la rampa di scale, quindi ancora in ginocchio, puniti, picchiati, incitati a fatica facemmo quelle scale con le mani legate, i movimenti goffi e le botte delle transex.
In cima, prima di entrare, le transex si disposero in fila di fronte alla porta: SU PRIMA DI ENTRARE UN BEL SALUTO AD OGNUNO DI NOI!! fece Sally e le transex tirarono fuori i loro uccelli e ce li sventolarono in faccia. Sudati, sporchi, picchiati guardavamo quei 6 cazzi che penzolavano. Alcuni bianchi, altri neri. Lunghi e corti, massicci e più fini spuntavano dalle tute colorate. I loro proprietari ridevano appoggiati alla larga porta e aspettavano.
Fu Sally a prendermi la testa e a ficcare la mia bocca sul cazzo nero della prima. La mia gola accolse quel randello ancora moscio, ma ben presto divenne duro e quando accadde fui spinto verso il successivo. Anche Felipe succhiava dalla parte opposta della fila. Tute colorare, risate, volti allegri sotto le maschere. Sudore, cazzi in bocca, pelle liscia, urla, mani che ci premevano verso quei sessi. Un cazzo dopo l'altro, succhiavamo e baciavamo e quelle ce li sbattevano sulla tuta, sul collo, sulla bocca, sul volto coperto dalla maschera. Il suono delle loro verghe sul lattex era inebriante, un martellare morbido ed eccitante. Ciucciavamo quei cazzi ma sentivamo tutto. Nessuna delle transex venne in quella occasione, volevano evidentemente preservarsi per il “dopo”. Marina ci fece segno di alzarci e seguirla. Dentro la villa c'era un ampio ingresso e una grossa sala con alcuni divanetti e oggetti sparsi in giro. Non facemmo in tempo a vedere niente perchè Marina ci spinse di sopra. ANDIAMO A PULIRVI! NON PENSATE MICA DI STARE IN CASA CON LE TUTE SPORCHE DI FANGO? DI SOPRA CAPRONI, MUOVETEVI!!
ci condusse di sopra assieme ad una transex con la tuta gialla e nera. Seguimmo i loro culi con la testa china fino ad un locale doccia. A terra c'era un bocchettone per l'acqua come quello dei pompieri. Le mattonelle erano bagnate e fredde ma Marina ci spinse in fondo. “Fermi lì, schiavi! Adesso vi puliamo il lordume!” prese il bocchettone ma l'amica la fermò. “Aspetta!voglio fare una cosa...” ci raggiunse e disse di inginocchiarci. Quindi quando fummo ai suoi piedi con la faccia rivolta a lei, si prese l'uccello fra le mani e iniziò a pisciarci addosso, un fiotto caldo, giallo, forte. Ci colpì la tuta e poi il volto. La pioggia dorata rimbalzava sulla tuta e sul lattex con un suono acuto. Ci colpì anche la bocca, gli occhi. “Ehi...si fa così...” fece Marina e ci raggiunse anche lei. Si tirò fuori il cazzo e prese la bocca di Felipe fra le mani, la mise all'altezza giusta per il suo getto e poi sputò un fiotto di piscia gialla dentro la sua bocca aperta. Felipe raccolse tutto e bevve come doveva essere abituato a fare da tempo con quel cazzo evidentemente.
Lei finì di pisciare schizzandolo ovunque e spingendo anche me verso la direzione del fiotto. Quindi si allontanò prese il boccaglio in mano e sparò l'acqua verso di noi. La forza del liquido freddo ci fece cappottare a terra, sulle piastrelle e Marina infierì a lungo lavandoci tutto con l'acqua.
Quando ebbe finito disse:
“Datevi una sistemata e scendete di sotto, abbiamo una gran voglia di scoparci i vostri culi stanotte!” e ci mollò ad entrambi uno schiaffo. Anche la compagna fece lo stesso e poi ci lasciarono.



Ci rimettemmo in sesto e scendemmo di sotto. Le transex erano fuori,solo Marina era in casa. “Preparate da bere, troverete tutto di là, datevi da fare, altri tre vostri compagni sono arrivati...” Fuori le 6 transex erano in fila sopra la ghiaia bianca appuntita che avevamo assaggiato pure noi, prima; in ginocchio 3 uomini vestiti con tute di lattex le stavano spompinando come avevamo fatto noi prima di loro. Marina ci fece preparare da bere e dovemmo andare.
Seguimmo le indicazioni di Marina e portammo bottiglie, bicchieri, succhi, champagne, e altro nel salone principale. Intanto le transex erano rientrate portandosi dietro gli schiavetti. Anche loro furono condotti di sopra da Marina e un altra padroncina, avrebbero preso l'acqua dal bocchettone per pulirli dal fango.
Le transex si sedettero e noi le servimmo. Portavamo calici e scattavamo ad ogni comando. Sally tirava le fila come al solito dandoci scapaccioni e pestandoci i piedi nudi. Felipe fece cadere due bicchieri e fu riempito di sputi e schiaffi dalle tipe. Tornarono anche gli altri 3 ragazzi. Sally ci fece inginocchiare e ci legò ad ognuno un collarino con un filo molto lungo che si legava agli altri alla fine. Quindi assieme a Marina salì sul grosso tavolo centrale e ci ordinò di inginocchiarci ed iniziare a camminare carponi in senso orario. Incasindoci e scontrandoci più volte riuscimmo a formare una fila di 5ncagnoloni bianchi don tute di latttex che camminavano per terra mentre Marina e Sally ci favano trotterellare in tondo. Le altre trans in tuta si divertivano a inveire, ad urlare a mollare schiaffi e sculacciate. Sally agitava il lungo guinzaglio e ci faceva girare attorno al tavolo come bravi cagnolini-schiavetti. SU SU INTORNO...BRAVI COSì...CAGNOLINI...AVANTI...COL CULO IN ARIA..COSì...BENE...ANCORA UN GIRO...BRAVE RAGZZE FATE SENTIRE I VOSTRI TACCHI SUI CULI DI QUESTE TROIE!!!AVANTIIII!!!
e quelle giù botte e colpi e tacchi sul culo, sulla pelle, sulla tuta. Ci sorbimmo quei colpi in silenzio, i miei compagni di sventura erano prigionieri in quelle tute bagnate, il culo esposto. Quando Sally ci fece smettere di girare e scese dal tavolo dette il via alle danze: “Voi due! - urlò alla prima coppia della fila – in quell'angolo, iniziate a toccarvi e baciarvi, da brave troiette quali siete...fateci eccitare..avanti..voglio vedervi giocare come due puttanelle...” e li spinse da una parte, alcune transex la seguirono ed iniziarono a segarsi mentre la coppia degli schiavetti si baciava fra loro e si toccavano la tuta. “Voi due – fece a Felipe e un altro schiavo – culo in aria! Voglio metterci due belle candele per ravvivare la stanza..nonvi pare un po' buia?” fece ridendo, la stanza era illuminata molto bene, ma non si poteva certo discutere con lei. Sally, i lunghi capelli biondi sparsi sulle spalle della tuta rossa, le tette schiacciate nel lattex, le lunghe gambe vertiginose che terminavano in lunghi stivali rossi lucidi troneggiava nella stanza ordinado ai due di disporsi a culo in aria. Quelli obbedirono. “TU- fece rivolto a me – vai a prendermi le grosse candele verdi, Muoviti!” obbedei pure io. Non trovai subito le candele, perché erano in una scatola e quando tornai di là mi beccai due sonori ma giustificati schiaffi da Sally: STRONZA! QUANTO CI HAI MESSO??” e altri schiaffi. DAMMI QUA, TROIETTA!! e mi prese le candele, Felipe e altro schiavo erano cul culo nudo, le transex stavano sputando nei loro buchi e li allargavano con mani esperte. Infilando e uscendo, le mani a pugno. Quei due si beccavano quei pugni in culo come nulla. Più in là vedevo la coppia di schiavetti che ancora si toccava, uno segava l'altro mentre le transex si smanettavano davanti a loro. Sally prese una delle candele, grosse, verde acceso, e la ficcò nel culo di uno dei due. Rise, urlo. Le altre fecero come lei. Lo schiavo si beccò quella grossa candela dentro e non fece una piega. A Felipe toccò l'altra, non entrò alla prima. Sally forzò meglio. Chiamò Marina perché l'aiutasse. Quella dette due sculaccioni a Felipe e poi gli prese il cazzo in mano da sotto la tuta e urlò: “Prendi questa candela nel culo, troia o ti faccio rimpiangere di essere nato!” Felipe urlò di dolore, ma Sally spinse ancora la candela. Scivolò fuori dal solco. Marina colpì Felipe pù volte sulle natiche nude. “Stronzo! Prendi la candela nel culo! Troia!!” e Sally provò di nuovo,senza successo. Felipe piangeva e Marina lo colpiva sul culo. Una transex tenne aperto il buco del culo di Felipe e Sally finalmente poté infilarci la base della candela. Grida di approvazione e risate. ACCENDIAMOLE!!! fece Sally e così fecero. Le due grosse candele ficcate a forza nel culo dei due vennero accese. Quelle gridavano e ridevano. Intanto l'altra coppia era passata al sesso deciso e uno incula l'altro, ma già quello che inculava era preso da dietro da una delle transex ed era iniziato un trenino in pratica. “E tu! Cosa cazzo fai impalato lì come uno scemo – fece Marina spingendomi contro il sesso di una delle sue amiche – inizia a lavorare il cazzo di ML. Muoviti!” e così fini ad aprire la bocca sulla cappella enorme di una mulatta dalla tuta rosa. Quella mi prese la testa dolcemente e mi fece adorare la sua cappella. Presi a leccare sotto col dovizia di lingua e a baciare ogni tanto in cima per farla eccitare. Tornavo poi a slinguazzare sotto la cappella e poi a baciare la palle. Quella ci prese subito gusto, mi prese il naso, lo strinse e mi fece inghiottire la sua mazza mulatta e depilata. Mi spinse fino in fondo soffocandomi. Mi liberò e tossi a lungo, con gli occhi bagnati. “Avanti puttanella!! succhia!!” mi fece Sally respingendomi sul sesso dell'amica. Quella me lo ficcò in bocca di nuovo con forza, poi leggera mi prese la nuca e mi spinse a succhiarlo. Intanto le altre si stavano divertendo con le candele accese e i culi esposti dei due. Li colpivano sulle palle esui piedi facendoli muovere e la goccia calda cadeva sulla tuta e la pelle. Gridavano e piangevano. Sally crudele infieriva sbattendo il suo grosso cazzo sulle loro bocche urlanti di dolore. Le transex si divertivano a dilaniare il culo dei due, spingendo le grosse candele dentro con forza. La cera calda colava giù fra risa e urla. Io succhiavo il cazzo della tipa che si godeva la mia bocca. Mi teneva la manu sulla nuca e mi spingeva sulla sua cappella gonfia che leccavo avidamente, quindi ero spinto dal ritmo sul suo cazzo, rimbalzavo sulla tuta di lattex con la parte superiore della mia maschera e il suono che ne usciva era sexy e plasticoso. Impegnato nel pompino sentivo solo le urla di Felipe e dell'altro schiavo che si beccavano il palo di cera nel culo e il liquido caldo sulla pelle. Sally e Marina menavano le danze e si godevano la tortura ai due. Nel resto della stanza regnavano risate e urla, schiamazzi e sesso. Sesso ovunque, le transex si divertivano coi loro ragazzi, le tute colorate impazzivano. Continuai a succhiare il cazzo della mulatta accompagnato dal suo ritmo sulla mia testa. Ad un tratto Sally mi prese le spalle e mi ficcò la gola sul cazzo della tipa. Soffocai per il colpo immergendomi completamente sul sesso di quella. Quindi sentii del liquido caldo corrermi lungo la schiena. Gridai di dolore e mi tirai indietro, ma Sally mi tenne fermo e mi spinse sul cazzo della tipa. Di nuovo in bocca, cercai di tenerlo fermo, ma sentii di nuovo il caldo della cera bollente sulla schiena. Mi ritrassi ma Sally mi tenne la schiena giù e la tipa mi afferrò la nuca con più forza e mi esplose in bocca la sua sborra calda, salata, mulatta, arrapante. Mi riempì la bocca, mentre Sally mi liberava dalla morsa. La tipa continuò a venire nella mia gola. Leccai il suo cazzo e mostrai la sua sborra densa nella mia bocca. Lei rise. Mi serrò la bocca e mi fece ingoiare tutto il suo liquido caldo. Il dolore alla schiena era scomparso. Buttai giù e quella rise contenta. “Andate di sopra a pulirvi...merde! E tornate immediatamente giù, non abbiamo ancora finito!” urlò Sally. Felipe e amico erano a terra, si tenevano il culo aperto dalla cera. Sul corpo i segni del dolore.
Andammo di sopra e Marina ci innaffiò con l'idrante, ma prima ci fece stendere a terra e ci pisciò sopra. Era ubriaca e rideva irrorandoci col suo getto di piscio.

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Marina e Sally ci dettero nuove disposizioni. Dovevamo costruire una ruota di legno da mettere al centro della sala,assemblando due grossi pezzi. La cosa era facile,seppur inquietante, ma Felipe e l'amico erano fuori gioco. Dovetti fare tutto io, per fortuna Marina e Sally mi dettero una mano. Quando ebbi finito la ruota di legno era composta da una pedana centrale e delle sedie sotto, il tutto ruotava, seppur debolmente e cigolando, su un perno mobile posizionato sotto. Sally ci ordinò di sederci sulla ruota e prepararci. VOGLIAMO I VOSTRI CULI ADESSO!!!
VERO RAGAZZE???!!!
Chiese Sally alle transex. Queste urlarono e brindarono, anche quelle che si erano occupati degli altri schiavetti accorsero al richiamo di Sally. CULI!! CULI!! CULI!!! urlavano in coro e noi ci posizionammo sulla ruota a culo in aria. Sally salì sulla pedana e fece girare la ruota di legno. Vorticammo debolmente, girando intorno, facemmo un giro e Sally fece più forza sul perno. Girammo in tondo. Noi col culo esposto e loro che ridevano, incasiante, godenti, selvagge. Ridevano di noi chegiravamo per loro su una ruota di legno mostrando i nostri culi. Poi si alzarono e vennero da noi. Iniziarono a colpirci sul culo a turno. Sempre più forte mentre giravamo. I colpi arrivavano precisi, secchi, colpi cattivi e ludici.
Vorticavamo come scemi con Sally che si dava da fare e ci umiliava e colpiva con uno scudiscio. Si incanava su noi e colpiva con lo scudiscio. Le altre le mani. Colpi secchi sui nostri culi.
Poi la ruota fu fermata. Felipe e un altro furono fatti scendere. Ordinato loro di succhiare i cazzi delle transex, mentre Marina si armava del primo preservativo e si avvicinava ad uno dei culi esposti e lo penetrava. Anche il ragazzetto accanto a me fu impalato da una transex e io subii la stessa sorte, in un paio di colpi fui preso da una tipa che mi inculò duro e dritto. Mi spinse la sua nerchia fino in fondo al culo, spingeva come una pazza e menava duro col suo cazzo. Mentre mi impalava a quel modo, conficcando il suo uccello nel mio culo e uscendo da esso per profanarlo più volte subito dopo, Sally mi ficcò il suo regale membro in bocca e allora non capii più nulla. Col cazzo di Sally in gola, soffocato e inculato a forza dalla transex dietro, mi presi 20 minuti di sesso pesante e orgasmico, venni nella tuta mentre quella dietro mi inculava violenta e Sally non faceva uscire il suo cazzo dalla mia bocca. Sentii la tipa dietro tenermi con forza i fianchi e venirmi dentro, mentre Sally si svuotava sulla mia bocca e poi mi costringeva a bere tutto con gusto.
Sfinito e senza fiato caddi a terra. Sally mi disse di rialzarmi ma non ce la facevo. Lei mi mollò un calcio sulla schiena che mi fece andare di lato e notò la mia sborrata nella tuta. BRUTTO FIGLIOFIPUTTANA ROTTOINCULO STRONZO!!!COME OSI VENIRE??MARINA!! MARINA!! prese a urlare colpendomi con lo scudiscio. Marina accorse e Sally le mostrò il mio errore. “Ci pensi tu? Riportamelo di sotto che voglio spaccargli il culo a questo stronzo..!” disse Sally. Marina rise e mi afferrò per la testa e mi condusse di sopra nella sala doccia.
“A terra verme!”
la fissai, sapevo che mi avrebbe innaffiato con l'acqua ma prima si sarebbe divertita. Rideva ubriaca. La tuta le era calata un poco, aveva tolto il cappuccio e la sua chioma riccia risplendeva sulla pelle abbronzata. “Sai cosa voglio fare, vero?” mi chiese maliziosa. “Sì, lo so...”
“Bene..Spogliati.”
mi tolsi la tuta e tornai in ginocchio da lei.
Aprii la bocca e attesi che lei appoggiasse il suo uccello. Lo presi in bocca e lo leccai un po', ma lei non voleva un pompino, ma pisciarmi addosso e stimolata lo fece mi pisciò in bocca e in faccia e sulla pelle del corpo.
“....bene...ora ti pulisco a modo mio....” e ridendo prese il bocchettone e sparò il getto di acqua.
Ebbi del tempo per asciugarmi, indossare di nuovo la tuta,riposare un attimo e tornare di sotto. La festa continuava alla grande. Gli schiavetti erano sulla ruota, tutti, un paio erano presi da dietro dalle transex in tute colorate, gli altri erano impegnati n pompini acrobatici con le altre. Sopra la ruota Sally, maestosa e puttana menava le danze e il suo scudiscio sulla pelle degli uomini.
Marina mi accolse con uno schiaffo e mi spinse a terra, quindi mi condusse sulla ruota, non feci in tempo a rendimi conto di cosa stava accadendo che mi ritrovai con un cazzo in bocca di una transex con la tuta rosa e gialla. Il suo cazzo mi scopava la gola con rabbia, mentre lo scudiscio di Sally mi martoriava la schiena. Sentivo accanto a me uno schiavo che se lo prendeva dietro con forza e lo faceva urlare. La transex mi teneva la tesa sul suo pene bianco che entrava ed usciva dalla mia bocca. Il pompino non durò molto perchè la tipa, evidentemente già carica per la festa, mi venne dentro schizzando forte. Sally allora scese dalla ruota e mi soffocò tenendomi assieme all'amica la testa sul cazzo di quest'ultima. Mi presi tutta la sborra dentro e quando Sally mi prese la faccia e mi fece girare verso di lei per ficcarmi il suo randello in bocca, così mi ritrovai a succhiare quel serpente bianco con ancora la sborra in bocca di quella di prima e il risucchio era incredibile, dal labbro inferiore mi calava lo sperma appena riprendevo fiato, ma Sally mi riprendeva la testa e mi spingeva sulla sua ramazza. La transex raccolse la sborra che cadeva e mi afferrò la fronte trascinandomi all'indietro. “ScusaAmore....- fece a Sally privata del suo pompino – ma questa troietta deve prima bere la mia sborra calda....” e mi ficcò le dita cariche dei suoi umori in bocca e mi fece ingoiare tutto. Quindi soddisfatta mi prese la testa e mi mandò a riprendere il lavoretto di bocca con Sally.
Stavo ancora spompinando Sally quando un grosso cazzo mi prese da dietro. Era una mazza grossa, per fortuna non lunga, ma larga, possente. Mi sentii preso per i fianchi, con forza e sicurezza, il cazzo mi pompava dentro mentre io continuavo a leccare succhiandolo il cazzo di Sally. Dietro il cazzo mi penetrava a fondo,con colpi duri e la sua larghezza mi spezzava in due il culo. Con il cazzo in bocca della mia cara Sally e quel cazzo dietro che mi sfondava, mi eccitai di nuovo. Il mio cazzo divenne duro ancora e una transex lo notò e me lo prese in mano. Iniziò a segarmi con forza ridendo e infamandomi, ma sapeva menarmelo. Sally mi scopava in bocca, la transex dietro mi sfondava il culo tenendomi i fianchi con forza, spingeva e andava a mille. La transex mi segava e sentivo la lussuria avvolgermi tutto.
Pompato dietro, il cazzo di Sally in bocca e la tipa che mi segava venni con forza. Sally mi tenne la testa con rabbia sul suo cazzo e mi venne in bocca come faceva spesso anche a casa. Rimaneva la tipa col cazzo grosso che mi pompava in culo. Continuò a forza tenendomi per i fianchi. Sally prese in mano il suo scudiscio e mi colpì sulla schiena e sul culo. Preso in quel modo con Sally che mi scudisciava e la tipa dietro che montava e montava e poi veniva con forza dentro il mio culo.
Stanco finii a terra.
La festa terminò.
Sally mi dette un bacetto sulla fronte. “Brava troietta...te la sei cavata oggi...” ,le transex si ripreso e svestirono, Felipe distrutto si teneva dolorante il culo, mentre ero seduto a riprendermi avevo visto due transex che gli ficcavano entrambi i loro cazzi nel culo e lo sventravano con rabbia a sangue.
Marina ci inflisse ancora la sua doccia privata: pisciata, alla quale si aggiunse anche Sally e altre due, quindi bocchettone di acqua fredda.
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