Sensazioni da trav.

Ti sei cambiata nel bagno di uno sconosciuto rimorchiato in chat.
Dalle sue foto hai conosciuto solo il suo cazzo e qualche altra parziale parte del corpo. Esci dal bagno e ti senti fichissima, vai ad incontrarlo nella stanza dove ti aspetta. Lo vedi per la prima volta, dell’aspetto fisico non ti frega quasi niente, pensi solo se riuscirai a fargli diventare durissimo il cazzo per prenderlo dentro di te.
Ti avvicini a lui sui tacchi a spillo, trucco non eccessivo e parrucca biondo cenere, hai un tubino nero che scopre un filo di cosce con calze autoreggenti nere, quello che c’è sotto lo scoprirà fra poco.
E’ giovane stavolta, sui 35 anni, massiccio, sembra un po’ sovrappeso ma chissenefrega. Un saluto imbarazzato poi ti infila quasi subito la lingua in bocca. Questo è già un ottimo segno e un inizio di piacere. Maliziosamente scopri le tettine, lui capisce e ci si tuffa con la bocca. E qui siamo a livelli di piacere sublime.
Ora ti prende la testa e te la porta d’autorità verso il cazzo. Ha un odore piacevole di pulito, lo lecchi sulla punta e poi lungo l’asta fino alle palle, nel frattempo con la mano l’hai scappellato e puoi leccare la sua cappella tutta intorno. Lui mugola, poi ti afferra ancora la testa, ti affonda il cazzo in gola, quasi ti soffoca e ti dice
“E dai, troia, che lecchi, succhialo tutto”
Ti scopa in bocca con forza. Adorabili i maschi prepotenti.
Gli è diventato di marmo, che aspetta a scoparti, glie lo devo chiedere tu?”
“Vieni di là sul letto puttana che t’inculo a sangue”. Questo linguaggio mi eccita, vorrei che mi insultasse di più.
Ti prende per mano e ti trascina in camera da letto. Lo segui come una cagnetta in calore.
“Dai, mettiti a pecora sul letto, zoccola”
“Ti prego, preservativo e lubrificante” gli dici mentre ti metti in posizione. Ti arriva un forte schiaffo sul culo.
“Zitta troia, non mi devi dire tu quello che devo fare”
“Sì scusa, hai ragione, fai quello che vuoi, sei tu il maschio”
Nel momento in cui ti concedi in questo modo ad un uomo sai che veramente può fare quello che vuole e la cosa ti spaventa e ti eccita allo stesso tempo.
Il suo cazzo è ancora durissimo, puoi sentirlo con la mano, per fortuna ha messo il condom. Si appoggia al tuo buchino.
E’ un momento magico, lo preghi di fare piano, come fai sempre, ma sai perfettamente che ad alcuni maschi (molti per la verità) piace invece affondare il cazzo con brutalità.
Sai già che questo lo farà, ci giureresti. Un attimo e… l’ha fatto.
Urli per il dolore, ma contemporaneamente provi un piacere intenso, ogni affondo in cui il cazzo va a sbattere contro pareti interne ti dà spasmi d’orgasmo. Questo piacere misto a dolore è una delle cose che ti inebria di più, ti senti femmina, troia, oggetto, sotto i colpi di un maschio autoritario.
Ti ha rotto il culo, da prepotente, e ti ha riempito di insulti. Ti sta scopando con forza e i tuoi gemiti ora sono solo di piacere.
“Ora tiralo fuori e sbattimelo dentro tutto in colpo come prima dai” lo inciti a farlo e lui non si fa pregare.
Lo sfila e poi lo spara dentro di botto”
“Ahhh, sì fallo ancora, fallo ancora, sfondami”
Altra botta violenta, altro spasmo d’orgasmo.
“Dai, di nuovo, stuprami cosi”
Vorresti che continuasse per un’ora, ma come tutti i maschi ha bisogno di sborrare.
Si sfila, toglie di corsa il preservativo e ti dice di girarti e di aprire la bocca. Ha già deciso dove vuole sborrare. Tu obbedisci e avvicini la bocca al suo cazzo che si sta segando. Grugnisce, sta sborrando, ti afferra la testa e ti spinge il cazzo fino in fondo. Lo sperma ti arriva in gola senza fermarsi in bocca, è tanto, lo ingoi tutto mentre senti il culo fremere come se avesse ancora il cazzo dentro.
Si sdraia sul letto soddisfatto e ti dice
”Sei tutta femmina, fatti tagliare quel cazzetto perché sei solo femmina, troia e femmina”
“Grazie” gli dici
“Per cosa”
“Un po’ per tutto, anche per queste ultime parole”.
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Sensazioni differenti hai quando i maschi sono più di uno.
A volte li trovi a sorpresa in più di uno, anche quattro o cinque, a casa di qualcuno che ti ha invitato. Certamente non ti spaventi, anzi.
Ti inginocchi subito in “religiosa” adorazione dei cazzi, che hai tutto intorno. Ne tieni due in mano e li seghi mentre ne prendi uno o due in bocca, poi a turno te li succhi tutti fino a sentirli duri.
A quel punto ti prendono, quasi di peso, e ti mettono in posizione.
Su un letto, a pecora, o sul bracciolo di un divano o su un tavolo a novanta gradi, e cominci ad essere stuprata dal branco. Quando sono in gruppo gli uomini fanno sempre branco, e il branco è brutale per natura, ognuno vuol far vedere di essere più maschio dell’altro.
La penetrazione è spesso violenta all’inizio. Il primo che t’incula d’altro canto ha il compito di allargartelo e di aprire la strada agli altri, che ti daranno sempre più piacere, fino a farti raggiungere quegli spasmi d’orgasmo anale che ti fanno impazzire.
Hai sempre un cazzo nel culo ed uno in bocca, e spesso due nelle mani e godi come una porca sentendo i loro insulti, le loro manate e ricevendo la loro sborra.
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Questa situazione diventa ancora più adrenalinica quando il branco ti scopa all’aperto, in qualche parcheggio o luogo appartato, sbattuta sul cofano di una macchina o su un tronco d'albero, dove inizi con uno o due sconosciuti arrapati e mano mano se ne aggiungono altri, fino ad arrivare a numeri a due cifre.
Di solito torni a casa con il culo dolorante, ma contenta per aver goduto come una maiala