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MAGIC TS MUVE capitolo 12 - Il viaggio di nozze transex continua, nuovi incontri hot
di Strapps
02.01.2021 |
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"Umhhhhhhmmmmm!”
Reggendomi alle sue possenti gambe scopavo con più accuratezza e forza, spingendo quell'affare nel suo culo con la mia testa, muovendo la..."
Capitolo 12Muve si posizionò con le gambe lunghe divaricate davanti a me, avevo il suo bellissimo e grosso culo nero di fronte agli occhi. “Adesso bitch infila il cazzone nel mio sederino e muoviti in modo che mi goda la scopata..” mi avvicinai al suo ano e spinsi con la faccia verso di esso in modo che il fallo finto che avevo legato alla bocca lo penetrasse, ma sbagliai mira, un paio di volte ci riprovai senza successo. “Oh bitch! Dai qua!” e prese il fallo e lo puntò bene ed entrò quasi tutto, allora spinsi in avanti e la penetrai tutta. “OhhhyAAAAaaaa bitch così, ora scopami troietta...voglio sentirlo bene dentro!” iniziai a muovermi avanti e indietro in mezzo alle sue gambe, in ginocchio, mi aggrappai ai suo possenti polpacci e spinsi. Lei sentiva quel coso su per il culo, ma era difficile manovrarlo. “Devi fottermi baby! Avanti! È un ordine!” io ci riprovai ma non riuscivo a prendere ritmo e scivolai fuori. Mia moglie si alzò, si voltò e mi mollò uno schiaffone facendomi girare la testa e facendo vorticare in aria lo strap-on fissato sulla mia bocca.
“Stupida Bitch! Mi devi scopare a modo!”
Provai a rispondere ma avevo la bocca bloccata, la faccia mi bruciava per lo schiaffo, non sapendo cosa fare, mi distesi ai suoi piedi e li toccai in segno di completa sottomissione. Lei mi fece segno di rialzarmi. “Ok baby..
mi risistemò il fallo sulla bocca e mi dette un bacetto sulla fronte. “Dai baby ficcamelo dentro!” si rimise come prima, gambe divaricate, io in ginocchio in mezzo a lei, davanti l'enorme culone nero, bello e possente. Avrei voluto baciarlo, ma lo sfiorai appena con le mani e mi posizionai davanti al buco del suo culo. Lei mi mise una mano sulla testa e mi guidò nel penetrarla. Il plug era bello grosso e piuttosto lungo, ma entrò tutto senza problemi ben oliato dal gel anale. Mi concentrai. Afferrai i polpacci di mia moglie e presi a spingere piano ed uscire. Spinsi il cazzo finto con l'aiuto di lei e la penetrai bene, andando avanti ed indietro con la testa e le spalle. Quando spingevo finivo con la faccia nel suo culone e ne sentivo il profumo intenso e arrapante. La sua mano mi guidava nella scopata e sentivo dai gemiti di piacere che lei, mia moglie, approvava. Andava avanti ed indietro con la testa nel suo culo, spingendo il plug dentro.
“ohhhhhh..Bitch! Yaaaa….ummmhhhh...ummmmhhhhssìììììììì….cosìììì..bravo….unnnnmmmmhhhhssììììììììì….ahhhhh….ssìììììì…..così…..bitch!….baby….scopami….umhhhhh…..sìììììì”
presi ritmo e aggrappandomi alle sue gambe spinsi più forte
“Ahhhh….yyyaaaaa...babbyyyyyy…...bitch!sssìììììììììììììì...cosìììììììì…..troietta…..fammi godere...umhhhhhhmmmmm!”
Reggendomi alle sue possenti gambe scopavo con più accuratezza e forza, spingendo quell'affare nel suo culo con la mia testa, muovendo la bocca che mi terminava nel plug nero che inculava mia moglie. Certo il mio cazzo normal da bianco standard non poteva competere con lo strap-on, era naturale, ma ero felice che in qualche modo, anche se in ginocchio, la mia faccia trasformata in una fuck-machine, mentre affondavo nel suo culo profumato di transex, godevo nel darle paicere a quel modo.
“Ahhhhh….sììììììssssssssììììììì…...così puttanella!!! scopami troia!”
Spingevo con la testa e le spalle, respiravo aria mentre spingevo per poi assaporare l'odore del suo culo che mi sbattevo come un buon marito.
“Yyyaaa...BITCH BITCH OHHHHHHhhhhhhBITCH!!!” sentivo che Muve caricava il suo piacere e spinsi più forte, lei si afferrò il membro grosso che le penzolava fra le gambe e si toccò esplodendo in una massiccia venuta sulla coperta bianca del letto. Io continuavo a scoparla, ma la sua mano mi fermò. Rimasi con la faccia dentro il suo culo con il plug che era ancora dentro. Lei finì di toccarsi e poi si voltò. Mi tolse lo strap-on dalla bocca e mi baciò curvandosi sopra di me. Al solito la sua lingua mi scopò la bocca ed io godetti di quel piacere felice della mia padrona.
“Bravo, così si fa, lo rifaremo, diventerai esperto!”
“Grazie Padrona, sono felice di poterla soddisfare in ogni modo possibile! Sono qui a posta per lei!”
“Oh, bitch! Che troietta. Ho fatto proprio bene a sposarti…
Quindi mi sbattè il suo cazzone sulla faccia. Colpi sulle labbra, gli occhi, il naso. Sentivo l'odore penetrante di sborra, cazzo, pelle. Quando ebbe finito mi ficcò la cappella in bocca affinché la ripulissi per bene. Lo feci con devozione e passione. Poi lei si buttò sul letto e mi ordinò di dormire a fianco con lei.
Mi allungai allora sul letto ad occhi chiusi. Mia moglie si mise al mio fianco e potevo sentire il calore del suo corpo massiccio, l'odore pungente e dolce della sua pelle, le lunghe gambe coperte di tatuaggi e nere contro le mia, esili e bianche, il suo ventre contro la mia schiena, il suo petto. Si mise a postare i video fatti prima sulla chat, la sentivo commentare e ridere, poi, beato della sua presenza mi addormentai.
Il giorno dopo facemmo una robusta colazione e Muve mi informò del successo dei video del giorno prima, fra like e commenti e ripost. Ero felice che lei fosse contenta. Andammo in centro a fare shopping e passeggiate. Fuori faceva freddo, ghiaccio e neve coprivano le strade e rendevano i canali di Amsterdam bellissimi e suggestivi. Ci facemmo foto e ci baciammo davanti ad essi, girammo per il quartiere Joordan per un'oretta poi entrammo in coffeshop a fumare erba. Dopo ci recammo in un negozio di abbigliamento per fare acquisti e incontrammo una commessa carina e simpatica che ci servì alla grande. “Vedi qui sono più simpatici che in Francia…?” dissi. “Vero chery, adoro gli olandesi” Spendemmo più di mille euro nel negozio e la commessa ci invitò a casa sua dopo cena. Andammo in un sexy shop e Muve si comprò un fallo di vetro artistico molto bello, degli stivali di pelle, un frustino. “E' per me?” chiesi eccitato ma anche impaurito. “Vedremo, baby, vedremo...” “Oh. Ho paura...” “Tranquillo chery, calma...non è detto che...” e rise. Quindi mi baciò in bocca davanti al commesso che ci osservò stranulato.
Tornammo in hotel per riposare e fissare con Yeline, la commessa del negozio. Verso le otto prendemmo un taxi per casa della commessa, mia moglie aveva optato per un look aggressivo: i lunghi stivali neri acquistati nel pomeriggio, una gonna di pelle cortissima, un top borchiato che metteva in risalto il suo enorme petto, un mantello nero pesante con pellicciotto; era truccata con attenzione e pazienza, grazie anche a me, occhi con sfumature amaranto e bocca rossa lucida. “Siete incantevole Padrona!” dissi. “Grazie, bitch! Stasera voglio divertirmi...”
L'appartamento di Yeline era carino, piccolo, ma dava su un pittoresco canale innevato. Assieme a lei c'era un'amica, Loosa, una spilungona con ricci biondi, corpo ossuto, tettine minuscole, naso aquilino e una bocca stretta e colorata di rosso. Portava un vestito leggero giallo e lunghi tacchi. Era alta quasi quanto mia moglie. Yeline invece era una ragazza sulla trentina con tratti asiatici, molto carina. Entrambe le donne erano simpatiche e di larghe vedute, ovviamente mia moglie si prese subito la scena parlando di sé, di noi, della chat, mostrando video, foto e tutto quanto. La cena fu leggera ma divertente, io ero imbarazzato ed eccitato. Muve aveva raccontato tutto di noi due e poi i video erano eloquenti in merito. La visione di tutte quelle immagini pornografiche e i racconti di mia moglie assieme alle risposte mie alle sollecitazioni delle due donne che erano incuriosite dalle mie opinioni in merito, finirono per scaldare la serata. Loosa finì per togliersi il vestito e rimanere in mutandine rosa a bere. Le tette erano veramente piccole, ma i capezzoli erano grossi e duri. Beveva e raccontava di lei: era stata sposata con un uomo, aveva 2 figlie, ma a quarantacinque anni si era scoperta lesbica e adesso aveva ben due relazioni aperte con due donne. Anche Yeline era lesbica, ma lo era sempre stata. Muve raccontò di sua sorella Grik ed io della festa di addio al celibato organizzata da lei, Loosa chiese il permesso di toccare il seno di mia moglie e quando lo ebbe si divertì a tastarlo e trovarlo fantastico. “E' naturale? Insomma non hai fatto una protesi?” “No, ho preso ormoni dai diciotto anni fino ai venti, poi ho smesso e queste sono tutte vere!”
“Gli ormoni hanno influenzato sulle tue prestazioni la sotto?”
“Ah, cazzo, direi di no! Non hai visto? Lo chiediamo a mio baby qui?”
“Oh posso garantire che il cazzo di mia moglie, oltre ad essere il più bello del mondo, è incredibilmente tosto, duro, granitico e Lei – e le baciai le mani – è mitica, riesce a ricaricarsi in poco tempo, è capace di venire tre volte in un giorno senza nessun problema e di sbattermi a lungo come si deve!”
“Oh, bitch, che amore...non lo trovate un tesoro?” e mi baciò in bocca davanti a loro mentre io le toccavo il pacco.
Yeline si accostò a Muve e l'abbracciò, lei rispose all'abbraccio e si mise a baciarla in bocca. Il corpo minuto e sensuale della ragazza spariva fra le braccia di mia moglie, ma la scena era sexy e infatti Loosa si intromise fra loro e prese a baciare prima Yeline quindi mia moglie. Le tre si scambiarono effusioni e baci davanti a me, in cucina. Si toccavano, le lingue si rincorrevano lungo il collo di una e poi baciavano le orecchie, le guance, le labbra. Le mani toccavano i corpi, mani femminili, profumate con unghie colorate di rosso o di nero, mani fra i capelli, mani fra le tette. Muve agguantò quelle piccole di Loosa che gridò di piacere e rispose baciando il petto nero, possente di mia moglie. Le donne si spostarono in camera da letto ed io le seguii. Si spogliarono nude ma Muve si lasciò gli stivali neri presi la mattina ed era alta, magnifica con le sue gambe lunghe e tatuate, il corpo possente e femminile con le enormi tette gonfie. Loosa le mise una mano fra le gambe: “Cazzo è proprio grosso. Enorme, come dicevi...” “Sì cara, lo vuoi provare?”
Si misero sul letto tutte e tre, corpi diversi, colori diversi. Gambe, tette, braccia, pelle. Mia moglie mi ordinò di spogliarmi e mettermi davanti al letto a guardare per ora. “Ti chiamerò io, bitch!”
“Sì, Padrona!”
Le braccia iniziarono a toccare i corpi come prima in un groviglio di mani, tette, gambe, bocche, corpi, pelle, e tutto il resto. Io guardavo in ginocchio. Ben presto il cazzo di mia moglie, che era nel mezzo alle due, diventò l'oggetto di attenzione, Loosa e Yeline se lo passavano ammirate dalla grandezza, dal diametro, dalla consistenza. Iniziarono a baciarlo e leccarlo, ma non sembravano molto pratiche. Loosa provò a prenderlo tutto in bocca ma non era esperta e anche Yeline si trovò in difficoltà. “No, cara, non devi fare così…
“Non sono abituata…
“Ti faccio vedere… - e schioccò le dita nella mia direzione, segnale che significava che voleva i miei servizi - ...vieni chery, mostra a Yeline come si fa!”
Mi precipitai sul letto in mezzo alle gambe di mia moglie e a quelle della donne, Loosa si allungò proprio sopra la mia schiena. Presi in bocca il cazzone di mia moglie e prima baciai e insalivai la cappella poi presi a succhiarlo. “Vedi cara? Così si fa.. - e mi mise una mano sulla nuca spingendomi il suo uccello nero in gola mentre Loosa le toccava le tette - ..umm...vedi? Proprio cosììììììì...ummmshhhssssììììì...bene…..dentro...sììììì….la mia bitch...ummmsshhhh….cossssìììììì….sìììì”
“E' proprio bravo il tuo maritino” commentò Yeline mentre Loosa era impegnata a baciare e toccare le tette di mia moglie.
“Puoi scommetterci...ha una bocca deliziosa, calda e abile...vero bitch?” e mi fissò mentre la spompinavo
“Umh umhhh uhmmmm….Sì Padrona...umhh...slash..umhhh,,uhmmm”
Continuai a succhiare il cazzo di mia moglie mentre Loosa si occupava delle sue tette, Yeline invece prese a baciarsi con Muve.
Il gioco nel letto fra noi quattro proseguì quella notte.
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Mi risveglia in fondo al letto, con la faccia immersa nei piedi di Yeline e di mia moglie che dormivano, le mani della donna erano avvinghiate al grosso cazzo della transex, Loosa invece riposava con il secco e lungo corpo appena sopra quello delle due amiche, aveva le mani ancora sul petto gonfio e nero di mia moglie, le teneva sotto la grossa coppa matronale, come a proteggere quel seno meraviglioso. Io avevo le mani legate da manette a forma di coniglietto rosa, le gambe che ricordavo essere state anche esse bloccate durante la notte, adesso erano libere, ma delle cavigliere con anelli fissati mi confermavano i ricordi del sesso di qualche ora prima. Avevo in culo qualcosa, forse un palloncino, mi voltai verso il mio fondo schiena e infatti vidi un filo rosa che sbucava dalle mie natiche bianche e depilate. Avevo la bocca secca e sentivo ancora bene l'odore pungente della sborra di mia moglie che era venuta almeno un paio di volte nella mia bocca. C'erano anche gli umori della figa di Loosa che avevo leccato a lungo mentre, ricordavo, ero appunto ammanettato sotto di lei che stava con le lunghe gambe sopra una poltrona, dietro di me Muve e Yeline si divertivano ad introdurre falli di gomma nel mio culo.
Cercai le chiavi delle manette ma sicuramente erano nel letto fra i corpi nudi delle donne e non le trovai. Avrei voluto preparare la colazione, ma con le mani imbrigliate era impossibile, così mi alzai in cerca di acqua e bevvi molto dal rubinetto di cucina. Pensai di mangiare qualcosa, ma potevo sgranocchiare solo dei biscotti. Mi misi a resettare in giro, ma mentre toglievo dei vassoi vuoti colpii accidentalmente un bicchiere che cadde e si ruppe. Mi precipitai a pulire e togliere i vetri, ma era assai complicato. “Ehi, sei proprio uno schiavetto provetto se pulisci persino da ammanettato!” mi voltai e vidi Loosa nuda in piedi in cucina.
“Oh scusi l'ho svegliata? Mi perdoni non volevo...ma non trovavo le chiavi e ho inavvertitamente colpito..
“Ok, ok, basta così, sì mi hai svegliato, merda...avrei voluto dormire ancora un po'..
mi gettai ai suoi piedi. “Mi perdoni Signora, colpa mia, mi scusi tanto
“Oh, cazzo quanto avrei voluto che i miei uomini fossero stati come te...sottomessi e che chiedono scusa! Ho frequentato solo degli stronzi quando mi piacevano gli uomini...ho sbagliato tutto...forse dovevo trovarmi uno slave come te...ok, non preoccuparti..” e mi mise una mano sulla testa l'agitò come quella di un gattino di casa e mi disse che potevo alzarmi. Andò al letto e trovò le chiavi, mi liberò e io proposi di prepararle colazione. “No, del caffè e basta. Però finisci di pulire quel casino!” “Sì, signora, subito!” “Ah, cazzo mi piace darti degli ordini..”
Così, liberato, ripresi a pulire dopo aver versato il caffè a Loosa. Lei rimase a guardarmi mentre facevo le faccende domestiche nell'appartamento dell'amica, era nuda, le piccole tettine al vento, i capezzoli lunghi e duri, conosceva bene la casa e mi indicò i posti dove trovare il necessario a pulire, spazzare, riordinare. “Ah, così che si fa! Cosa c'è di meglio di un uomo seminudo che rassetta un appartamento?” sorseggiava il caffè e rideva alle sue battute. Io pulii e sparecchiai la tavola. “Non dimenticare questo...ehi ma lo sai che quel gommino che ti esce dal culo è proprio sexy? Te lo ha messo Yeline o tua moglie?” “Non saprei Signora, non ricordo...” “Oh ce la siamo spassata ieri notte! Muve è veramente incredibile! Ci credo che sei pazzo di lei: è, dico, è tanta, è femminile, quelle tette! Mamma mia le adoro! E poi ha quell'affare la sotto...ma come fai a prenderlo tutto in bocca?”
“Oh, allenamento quotidiano...” dico strizzando l'occhiolino
“Che forza che siete sono felice di avervi incontrato… di questa serata...dello spettacolo di un uomo nudo, sottomesso che pulisce una casa...ah ah..”
Intanto anche mia moglie e Yeline si erano svegliate e la donna rimase sorpresa dal mio lavoro: “Cazzo non ci posso credere...e tu cosa hai fatto bellezza?” e baciò Loosa sulle labbra. “Oh io mi sono goduta lo spettacolo sorseggiando caffè...uno spasso..”
“Oh, la mia bitch è una servetta di primordine! Casa nostra è sempre pulita e linda...l'ho sposato anche per questo...” disse mia moglie prima di ficcarmi la lingua in bocca.
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Dopo aver lasciato l'appartamento tornammo in albergo per rilassarci. Fuori c'era il sole ma faceva un gran freddo. Ordinammo alette piccanti da un KFC e un paio di joint da un coffeshop e ci mettemmo comodi a guardare la tv sul letto, io massaggiavo i piedi di mia moglie e li curavo con olii morbidi e profumati, lei fumava, chattava, guardava la tv.
“Oh, baby, è fantastico anche starcene qui a non fare niente..tu che mi massaggi i piedi..cosa posso chiedere di più dalla vita matrimoniale?”
“Sono felice che le piaccia tutto ciò, Signora, piace tantissimo anche a me. E Lei mi piace da impazzire..
Muve mi schioccò le dita e mi avvicinai di più a lei. Mi mollò uno schiaffone: “Ricordiamoci qui chi comanda!”
“Tu Padrona..chi altri?”
“Bene!” e poi mi baciò sulla bocca. Quindi mi indicò di nuovo i piedi e tornai a massaggiarli.
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Dopo che ci fummo fumati un ennesimo joint di erba, Muve si appisolò un attimo ascoltando la musica, così pensai di andare in bagno e prepararle un bagno in vasca con olii e profumi. Ordinai anche un bottiglia di champagne e me la feci consegnare in camera da un giovane inserviente con dei capelli biondissimi. Scambiammo due battute sulla porta, lui notò mia moglie seminuda distesa sul letto, sorrise appena ma senza giudicare, gli lasciai una bella mancia e andai da Lei. Iniziai a baciarle i piedi e poi risalii piano lungo le gambe, sfiorai appena il cazzone a riposo fra le mutande con le labbra, quindi leccai dolcemente il suo ventre teso, lei sorrise con gli occhi chiusi. Le baciai le mani e le braccia, quindi raggiunsi il volto rilassato e le baciai le labbra carnose. Lei aprì gli occhi e le mostrai il secchiello con lo champagne. “Oh Chery! Che bella visione!” “Grazie Signora...ho una sorpresa per lei: ho pensato perché non si gode un bagno caldo in vasca sorseggiando un po' di champagne?”
“E' un'idea magnifica chery!” e si alzò, mi afferrò, mi mise le mani sul culo, lo tastò a piacimento, poi con la forza delle sue possenti braccia mi sollevò tenendomi per il sedere e mi baciò in bocca al suo solito: afferrando con la sua lingua la mia e dominandola. Sentivo il suo alito che sapeva di erba, di cibo piccante, di soda, di Lei, mia moglie.
L'accompagnai in bagno e la feci accomodare nella vasca. Le servii lo champagne e lei bevve. Mi ordinò di registrare in diretta per la chat e si mise a parlare, bere, muovendosi piano nella vasca, la sua pelle nera, coperta di tatuaggi in mezzo alla schiuma bianca. Parlò a lungo tutta eccitata e contenta per quel bagno in vasca con coppa di champagne. Se ne scolò mezza continuando a parlarmi al cellulare, quindi sistemai l'apparecchio in modo che inquadrasse la vasca e mi misi a insaponare il corpo di mia moglie. Lo risciacquai con acqua calda e passai dell'olio di cocco sulle sue gambe che spuntavano dal liquido caldo e pieno di schiuma. Lei si godeva quel massaggio e notai il suo cazzone che si risvegliava fra la schiuma. Muve era arrivata al fondo della bottiglia e si scolò il contenuto direttamente dalla bottiglia, gridando il suo amore per me e raccontando alla chat, in diretta, quanto si sentiva regina in quel momento. “Sono felice Signora!” dissi io e lei mi baciò in bocca a suo modo. “Oh chery, che fortuna averti con me!” “Io sono l'uomo più felice del mondo a stare con Lei!” “Oh, bictch, ti amo!” e mi baciò in bocca di nuovo poi mi ordinò di spegnere la diretta ma di continuare a registrare avrebbe deciso poi se postare o meno. Allora mi ordinò di farla venire usando solo le mani. Così mi impegnai a masturbarla nell'acqua, con ils uo bel cazzo nero che emergeva fra la schiuma. Lo segai con passione e devozione mentre lei, ubriaca, si godeva quel momento. Con una mano smanettavo il suo affare e con l'altra le toccavo le palle. Lei venne schizzando in alto la sborra che ricadde nell'acqua. Venne copiosamente mentre si stringeva le labbra nell'amplesso. Quando ebbe finito le ripulii la cappella ciucciandola a lungo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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