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MAGIC TS MUVE capitolo 4


di Strapps
05.07.2020    |    1.512    |    0 8.0
"L'aiutai a scegliere il vestito adatto e Grik fece un sacco di foto e tutto..."
Capitolo 4

Dopo Muve si addormentò di nuovo, Grik e l'amica lesbica andarono via e così ebbi modo di abbracciare la mia transex nera preferita e dormire.
Al risveglio preparai colazioni per le due camere da letto e le servii, vestito da Grik e nudo da Muve.
“Oh, ma questo italiano bitch è proprio una slut coi fiocchi! Persino la colazione! Mia sorella dovrebbe sposarti domani!” commentò Grik buttandosi sul cibo imitata dall'amica che mi aprostofò: “Si vede che gli piace il cazzo di tua sorella...”
Muve fu felice della colazione e andammo prima in bagno dove l'aiutati a pisciare e poi leccai le tracce della sua urina dai piedi, quindi tornammo in camera dove lei mangiò:
“Pensavo di uscire un paio d'ore, dolcezza”
“Oh bitch fai come vuoi, oggi mi sa che riposerò in casa tutto il giorno, Grik cosa farà?”
Presi un taxi e mi feci portare in centro, lì mi comprai dei vestiti e necessario per restare a casa di Muve qualche giorno. Quindi entrai in negozio lussuoso e comprai una borsa costosissima per Muve, poi mangiai qualcosa in un pub e tornai a casa.
Grik e la sorella poltrivano sul divano.
“Ehi sei tornato bitch, vieni qua, dammi un bel bacio!” fece Muve alzandosi e abbracciandomi. Fui preso dal suo grosso corpo femminile e cullato nel suo profumo e vicino al mio viso le sue tette enormi. Anche Grik mi baciò in bocca come se fossimo già parenti, del resto mi aveva visto succhiare il cazzo di sua sorella in un bagno, inculato nel letto e con il culo che buttava fuori la sperma di Muve.
“Mandy oggi è all'università, mo dopo la chiamiamo e ci divertiamo un po' con lei!”
“Questo è per Lei, Signora” e le consegnai il pacco regalo.
“Oh, honey, che carino...” altro bacio sulla lingua.
Aprì il regalo e la borsa le piacque da morire
“Oh bitch, ma tu sei un TESORO! Ti mao, bitch – baci in bocca e toccate di culo – sei così premuroso, dolce...I LOVE BABY! E' fghissima, è bellissima e l'hai pagata un sacco!”
“E' proprio cotto di te, sorellona, sposalo domani dammi retta!”
Eccitata per la borsa, volle portarla e farsi foto e video. L'aiutai a scegliere il vestito adatto e Grik fece un sacco di foto e tutto. Poi Muve, che amava cantare, fece video con la borsa da postare su TikTOk e Istagram.
“Ehi baby – mi fece fra un video e l'altro – non mi sono dimenticato della tua boccuccia da bitch, dopo la riempio come piace a noi...”
“Oh, Signora non vedo l'ora...”
Dopo che ebbi preparato dei cocktail per le due donne e fatto un massaggio ai piedi ad entrambe, chiesi se volevano mangiare qualcosa.
“Oh, uno spuntino..”
Così mi misi a trafficare in cucina per una pasta mentre loro parlavano in sala, bevendo i cocktail che io servivo loro, quando il bicchiere era vuoto.
Grik ordinò a Mindy di andare nel bagno dell'università durante una pausa e masturbarsi al telefono e mostrarsi a noi tre.
Prima di cena Muve mi chiamò in camera dove si stava cambiando. La trovai seminuda, a cazzo di fuori, allo specchio.
“Vieni qua bitch! Ho voglia della tua boccuccia di bianco...prendi!” e mi sventolò il cazzone in faccia, così mi inginocchiai davanti allo specchio e lo presi in bocca. Iniziai a ciucciare la cappella con lentezza e passione, leccando la punta e ciucciando attorno, quindi passai al resto, spompinando quel cazzone nero mentre sopra di me Muve mi sovrastava e mi teneva una mano sulla nuca. Succhiai, baciai e la mia bocca andava su e giù lungo l'asta, fino alle palle depilate che toccavo piano.
“Oh, bitch la tua boccuccia di troia mi fa impazzire...bitch!!!”
Feci un gran blow-job alla mia padrona che mi stava sopra, mi spingeva contro il suo sesso affinché lo mangiassi tutto SUCK BITCH! SUCK ALL THE BIG FELLLAAAA….SUCK MY COCK, BITCH!! urlava mentre mi spingeva sotto, io con le lacrime agli occhi avevo quel pezzo di carne nera ficcato in gola e stavo attaccato alle sue palle.
Muve mi lasciò respirare e prese a sbattermi il cazzone sulla faccia. Dopo che ebbi ripreso fiato un attimino mi ributtai sul suo cazzo e lo feci venire con la mia bocca
BITCCHHHHHH!!!! SHITTTT!!VENGOOOOOOOOOO e mi riempì la bocca di sborra calda e copiosa.
Ingoiai tutto e poi chiesi se voleva che l'aiutassi a vestirsi. Lei notò il mio cazzo dritto sotto il grembiule da cuoco e lo prese in mano.
“Oh bitch sei eccitato da morire...qua sotto….non posso lasciarti così...”
E mi prese in collo, mi baciò mentre io mi avvinghiavo alle sue grosse spalle, tenuto come un infante dalla mia transex mentre lei senza sforzo mi teneva in braccio. Mi adagiò sul letto e si mise in bocca il mio cazzo senza problemi. Iniziò a farmi un pompino, ma io ero così eccitato, con il sapore del suo sperma ancora in bocca che venni dopo pochi colpi.
*
Dopo servii la cena che Grik apprezzò molto. “Questo figlio di puttana è il marito ideale sorellona: premuroso, innamorato, gentile, generoso e sa persino fare da mangiare….non lasciartelo scappare..sorellona!”
“Non ci penso proprio… - e mi cinse a sé, mi stampò un bacio in bocca e mi limonò duro -...e mi fa impazzire la sua boccuccia da troia sul mio cazzo, è una fottuta slut bianca e servizievole...”
“Oh sorellona...non ti vedevo così cotta da anni...” Grik baciò Muve sulla bocca e poi lo fece anche con me. Poi si collegò con mindy che era ancora all'università. Mindy in vestito normale da studentessa era ancora più carina. Era eccitata di vedere Grik. Questa le chiese della giornata e poi Mindy spiegò che un ragazzo le stava dietro e l'aveva invitata ad uscire con gli altri studenti. “E tu ci andresti vero troietta..ti conosco...fremi...”
“No Signora! Io faccio quello che lei mi ordina di fare”
“Così parla la mia gattina...non vedo l'ora di strapazzarti un po'...comunque ecco cosa voglio tu faccia: andrai a bere e poi ti farai accompagnare a casa dal tuo amichetto e lo farai arrapare come sai fare tu e poi lo spedirai a letto senza annusare la tua passerina. “
“..ma Signora...”
“Così ho deciso, vedrò dalle telecamere del tuo appartamento. È un ordine. A dopo!” e chiuse la videochiamata.
Passammo in salotto dove le due sorelle si misero a chiacchierare e rollre un joint di erba. Fra risate, video di Muve che cantava o di Grik che reppava testi duri su razzismo e diritti delle lesbiche, un paio di birre.
“Quindi il tuo nuovo amichetto qui è abile con la bocca mi dici sorellona?!”
“Oh, shit! È un vero succhiacazzi figlio di puttana!”
Arrossii, ma ero contento di quella definizione di me data dalla transex che amavo, Muve!
“E pensi che potrebbe soddisfare anche me?” chiese Grik birichina.
“Non c'è migliore risposta che provare, non credi troia?”
“Vero, perché no? E tu italiano, vuoi leccarmi la fica?”
“Oh, ecco io..
Muve si alzò e venne da me, mi cinse alla vita e mi dette un caldo bacio:
“IO posso dividere tutto con la mia sorellona, anche la tua boccuccia...se a te va?”
“Beh, ecco io sì, vorrei farlo...”
“Shit! Bene troia! Attrezziamoci, vieni qua e facciamolo, slut! Preferisco le donne, ma qualche volta la lingua di un maschio mi ha fatto godere molto...iniziamo...”
Grik si sistemò sul letto a gambe aperte, si tolse le mutandine bianche e mi mostrò una figa nera, massiccia, depilata con un clitoride piuttosto accentuato. Muve si posizionò accanto alla sorella e presero a parlare fra loro mentre io mi gettavo sulla figa nera di Grik e la baciavo, le leccai poi piano le grandi labbra quindi avvinghiai il clitoride e lo succhiai a lungo. Leccavo la figa e poi succhiavo il clitoride.
Ma Grik non sembrava sentire le mie mosse sul suo sesso, parlava con la sorella come se non mi avvertisse.
Leccai più forte, più veloce, poi mi dedicai al clitoride, baciandolo, succhiandolo, facendo una sorta di pompino a quel cazzettino mini tutto nero, ma lei non mi degnava di approvazione.
Continuai ancora, ma la lesbica non faceva nessun segno, parlava con muve come se io non ci fossi.
“….forse..non sono in grado...mi spiace...” farfugliai. Grik mi guardò e poi mi mollò uno schiaffo: “Cazzo ti ha detto di fermarti, bitch! Torna a leccare, bitch!”
“Ehi non strapazzare il mio cuoricino, cattivona!” fece Muve e venne da me, mi ficcò la sua lingua in bocca e mi abbracciò forte. Portava solo un corto top rosa e dei pantaloni della tuta senza mutande tanto che il cazzone si profilava preciso sotto la tuta.
“Continua baby, Grik è una difficile, ma stavi andando bene...”
“Oh, grazie Signora...se lo dice lei..
Lei mi baciò ancora, le sue grossa labbra morbide color pesca erano profumate e mi faceva impazzire. Dopo le toccai il pacco, sentendo quel bastone nero sotto.
“Oh, baby….dopo ci sarà tempo anche per noi due...ma adesso
“Adesso muovi il culo e torna a leccarmela giovanotto!” gridò Grik e così mi rituffai fra le sue gambe nere e profumate di donna a leccarle la figa.
Alternai colpi intensi a leccaggio generale, spingevo la mia lingua dentro la sua figa nera e poi tornavo a spompinare il clitoride bello grosso per gli standard medi.
Grik si mise a fare dei mugolii di piacere e allora continuai a quel modo.
“Oh bitch! Cosììììì troiaaaaa!!!! cosììììììì shit….sssssììììììììì” prese poi a gridare.
Muve mi mise una mano sulla nuca e mi spinse più avanti nella figa della sorella ed io leccai più forte. Grik ora godeva e a me piaceva la sua voce rotta dalla lussuria che mi incitava a succhiare. Anche la mano di Muve che mi spingeva era gradita.
Grik venne con umori densi e caldi. Molti per essere una donna. Muve mi fece leccare tutto. Quindi Grik mi fece i complimenti: “MI servirò ancora della tua lingua, troia!” Poi Grik baciò la sorella in bocca e poi ci stringemmo tutti e tre in un abbraccio, Muve che ci copriva me e Grik. Grik mi baciò in bocca e poi mi spinse verso la sorella, ci baciammo così a turno tutti e tre, lingue, sapore, bocche, rossetto, le due sorelle, me.
Quindi Grik annunciò che sarebbe uscita con un'amica e chiamò un taxi.
Io e Muve ci ritirammo in veranda a fumare erba mentre lei chattava con le amiche, postava video e altro. La sera era frecca, la luna alta nel cielo e le stelle nel mare nero in alto. Dopo qualche chiacchiera in videochat e un'altra birra, mi inginocchiai sulle assi della veranda e iniziai a massaggiare i piedi di Muve
“Oh, bitch! Quanto ti fai voler bene...che bravo che sei..le tue manine da troietta bianca sui miei piedi sono una delizia...”
“Oh, Padrona, si rilassi, sono qui per lei...che bella serata, che luna, certo non è più bella di Lei, Padrona la luna, ma
“Oh, bitch che romanticone...I LOVE U baby...”
Restammo lì, io in ginocchio a massaggiare e poi baciare i piedi della mia padroncina che beveva e chattava con le amiche.
Verso mezzanotte andammo a letto. Sfoggiai un pigiama nuovo e delle mutandine che erano aperte dietro
“Oh, bitch! Sei proprio una toietta...” fece Muve vedendomele indosso.
“Questa è roba di sua proprietà, Padrona!” dissi dandole in pasto il mio culetto. Lei lo colpì un paio di volte: “OH bitch puoi dirlo che è roba mia! Anzi mi è venuta voglia di scoparti anche stasera...vieni qua, troietta...”Mi sollevò tenendomi col culo, io mi aggrappai alle sue spalle larghe, lei spinse contro la parete del muro, sbattendomi la schiena contro. Allargò le braccia facendomi scivolare le gambe in una apertura ampia. Ero schiacciato alla parete, lei mi teneva con el braccia ben salde, mi dominava con il suo busto che spingeva contro il mio, ma mi sentivo ben saldo a quel modo. Lei allora prese a spingere col bacino e puntare il cazzo contro il mio buchetto. Non pensavo fosse possibile che ce la facesse, ma sembrava abituata a una performance del genere, spinse un poco poi dette uno strattone forte verso l'alto, gridai di dolore, ma quel suo coso nero mi aveva impalato di nuovo e adesso ero contro una parete, sorretto da quella transex enorme che mi aveva ficcato la sua asta nera ben dentro il culo. Me lo fece sentire bene, feci dei bei respiri, il dolore era intenso, ma sapevo che sarebbe venuto il piacere subito dopo. Muve si mise in modo da poter spingere, prima però mi baciò in bocca con forza e poi mi sollevò ancora un poco per avere spazio sufficiente per fottermi ed iniziò a spingere il suo cazzone nero dentro e fuori il mio culo bianco.
“Oaahhhhhhoooo Muve, mi stai scopando alla grande, bellezza, grazie, forzaaaa...ummmm...sììììììììì” urlavo di piacere mentre la mia padrona mi fotteva a quel modo tenendomi sollevato e appiccicato al muro, non potevo fare altro che prendermi quella mazza dentro.
“Ahhh bitch! Ti scopo bitch! Prendi troiaaaaaa!” mi urlava quando non aveva la bocca nella mia che mi scopava con la lingua anche lì, sentivo il mio culo colpito duro e piacevolmente dal cazzone di Muve e la sua lingua in bocca che mi baciava con forza, io ero abbracciato alle sue grossa spalle, il mio petto che sotto i colpi del suo uccello sbatteva contro le sue grosse tette, lei mi teneva schiacciato al muro tendomi per le gambe divaricate e mi fotteva.
“Yeeeesssss….Muve ummmm ooohhhhhh dammmmm….mummmm..yesssssss….ahhh goddooooooo…...sììììììì”
“Prendi bitch, prendi puttanella, il tuo culo caldo e stretto mi fa impazzire...prendi...bitch!”
Ero scopato alla grande e il piacere anale era favoloso, ma anche la presa di lei, la sua forza, come mi sbatteva al muro come una vera troia.
La sentii caricare:
“Ohhh padrona mi riempia!!! mi riempia tuttoooooo!”
“Oh slut! Che troia...ti riempioooooo...sssììììììì…..BBBBBITTTCCCHHHH…..ohhhhh!” gridò con forza e mi venne nel culo, sentii che lo riempiva di sperma caldo e anche io godetti di piacere senza neppure toccarmi.

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