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LA PUTTANA DELLE MONTAGNE 16 - MILENA LA TRANSEX IL SUO SERVO PELOSO PABLO.


di Strapps
15.09.2023    |    260    |    0 6.0
"” Milena allora si volta e schiaffeggia Pablo per strada davanti a tutti..."
Così oltre ad essere la mogliettina “perfetta” per il mio maritino SugarBello e mentore per Benny la sua nuova troia da marciapiede mi ritrovai anche ad essere l'addettastratrice per Pablo il maritino di Milana. Io la ricordavo appena alla festa, ma una sera venne a cena da noi con il marito e mi ricordai di lei. Era una transex piccoletta, capelli biondi e neri, delle poppe naturali da tipa matura che ne ha viste tante, doveva andare per la sessantina a giudicare dai ritocchi estetici, aveva delle piccole labbra ma carnose colorate di rosa acceso e indossava un completino elegante e sexy, Paplo una camicia aperta sul petto peloso, braccia pelosissime(mi faceva impressione), barbetta folta, occhi scuri taciturno.
Preparai e servii la cena
“Ecco Pablitino vedi come si fa? Devi imparare dalla mogliettina di Sugar qui...devi essere come lei...ti insegnerà?”
“Il contratto prevedeva che io sarei stato…
“Zitto!” intervenne Sugar.
“Primo tu parli solo quando te lo diciamo noi. Secondo il contratto prevede che sarai una mogliettina fedele e righerai dritto, niente marchette ok, ma fare quanto ti diciamo noi. Pensi di denunciarci alla polizia? Bene devi sapere che se Milena ti denuncia per violenze domestiche, basta un solo testimone e la parola di Milena per farti condannare….”
“Non è possibile…
Sugar butta sul tavolo un foglio di carta con stampate parole e numeri, Pablo lo legge a fatica ma aiutato da Marisa comprende lo scritto. “Sono fottuto...”
“Sì la vita che hai fatto adesso da maritino disoccupato è finita. La mia ragazzetta verrà da voi a insegnarti e tu obbedirai a lei….e imparerai...”
“Eccoci, così volevo! Sì brava Chubby ti adoro! Per te sono finiti i tempi dorati...rigare dritto...”
“...ma….Milena
Sugar gli molla uno schiaffo. “Milana devi farlo tu però! Uno schiaffo, due, tre….avanti!”
Milena prende a ceffoni Pablo che inizia a piangere.
“Non lo vedevo frignare così da quando gli ho fatto rompere il culo da una amica a Natale...”
“Bene cara, così, deve capire subito chi ha la frusta in mano! Poi, DEVI MARCHIARLO!..
“Cosa?”
“Guarda...ehi bellezza vieni qua..” vado da lei, mi spoglia e mostra tutti i marchi sulla mia pelle, l'anello, il tatuaggio, ecc.
“Così sa bene chi sei e chi è LUI...”
“E con tutti quei peli?”
“O lo rasi tutto…
“no amo i suoi peli…
“Oppure lo segni sulla fronte, sul collo, sulle mani, dove non ci sono peli…
“..Milena...ti prego….
“Zitta stupida! Hai capito che adesso si cambia musica?” e gli molla uno schiaffo.
Dopo che le cose sono state chiarite, Sugar chiede a Milena se vuole bere e divertirsi un pochino.
“Mi pare un'ottima idea...”
“Allora lascia fare a me...”
Prende Pablo e lo lega al letto, gli schiaffa un plug nel culo dopo averci sputato un po' e penato a infilarlo.
“Questa troia è secca e chiusa come una ragazzina al ballo del liceo...”
“Lo so...sono mesi che non me lo scopo….
“Ricardati che un bravo marito scopa la sua moglie...altrimenti...”
“Hai ragione, brava….mettile un bel cazzone nel culo….”
“Dopo...adesso….vieni qua puttanella...fai godere la mia amica qui con la tua boccuccia...”
Mi inginocchio davanti a Milena che apre le gambe e mostra un cazzetto non male che prendo subito in bocca ed inizio a spompinare davanti a Sugar e a Pablo. Mi lavoro il cazzo di Milena che diventa bello duretto e reattivo, Sugar avvicina Pablo e gli ordina di leccarmi il culo. Lui non vuole, ma un paio di schiaffi di Lei lo rendono più mansueto. “Non fare il tipo schizzinoso maritino...ne hai leccati di culi in passato...e tu continua...sei brava a succhiare cazzi...” così mi ritrovo con la testa fra le cosce di Milena, messo a quattro zampe divaricate affinché Pablo mi leccasse il buco del culo spinto da Sugar con la mano o giocando col plug nel suo culo. Io mi godevo il momento spompinando Milena e sentendo la lingua di Pablo sul mio culo, ogni tanto Sugar me lo leccava il culo specie prima di infilarmelo dentro, ma non accadeva spesso e un bel rimming da un mogliettina come Pablo ci stava assai bene. Milena mi venne in bocca e Pablo continuò a leccarmi fino a quando non ripulii ben bene il cazzo di Milena. Poi Sugar tolse il plug a Pablo ma lo mise in un angolo legato al letto. La festicciola riprese a suon di alcool per le due e ricordi della vita passata, quindi verso le una Sugar si fece fare un pompino da Pablo e fissammo per il giorno dopo.
Mi presentai a casa di Milena in veste di educatrice di Pablo che doveva diventare una mogliettina perfetta per Milena. All'inizio la cosa mi infastidiva, Pablo era insopportabile e scontroso, speravo di cambiare aria presto, ma fu proprio Pablo e il suo atteggiamento del cazzo che mi fecero arrabbiare e allora pensai: per la prima volta in vita mia avevo a disposizione un tizio antipatico su cui rifarmi da una vita di angherie e umiliazioni subite...che pagasse Pablo per tutti. E divenni uno stronzo: gli ricordavo continuamente che quello che diceva Sugar sul rapporto non-paritario fra transex e uomini era vero e iniziai a vessarlo. Lo colpivo con un ciabatta, gli facevo partaccioni, lo riempivo di insulti e quello subiva in silenzio, la cosa mi faceva godere e continuai fino al ritorno di Milena. Era vestita da esploratrice con una tuta infilata nel culo marrone e leopardata, una fascia in testa, le puppe schiacciate e sexy, la bocca piccola e carnosa colorata di rosa acceso. “Siete bellissima Milena!” esordii con Pablo a fianco. “Oh caro, grazie. Come è andata?”
“Una frana, Pablo è proprio negato...devi importi cara Milena...”
Lei gli mollò uno schiaffo in faccia. “Hai fatto lo stupido?”
“Non si applica, non ascolta…
“Fanculo tu? Che cazzo vuoi? Chi sei? Sei uno sfigato come me…
Milena lo colpì più volte. BASTA ZITTO
Ci sedemmo e le raccontai la giornata calcando le colpe di Pablo. “E almeno una cena questa stupida cameriera è in grado di prepararla?”
“Non ci giurerei...le ho mostrato dei piatti facili...vuoi che faccia io?”
“No, tu stai qui, prepara da bere e parliamo mentre lui va ai fornelli...” così ci rilassiamo, beviamo cocktail mentre Pablo, nudo prepara la cena. Ogni tanto mi chiede consiglio. È ridicolo e bruttissimo con tutto quel pelo. “E poi Milena lod evi marchiare come dice Sugar! È la tua puttana e non è marchiata? È sposata con te e non ha il tuo nome inciso sulle carni?”
“Hai ragione baby, domani tatoooooo capito stupido?”
“noooo….Milena ti prego...no…
io rido. E le mostro i miei segni i miei marchi. “Invece Sì, domani. Dove lo facciamo?”
“O in faccia o sulle chiappe!”
“Ah ah vero! Anche se le chiappe sono belle pelose….
“Allora piccola rasatura e poi il tuo nome MILENA sulle chiappe di Pablo!”
“noooo Milena..nooooo ti piaccio peloso….ti piaccio….farò il bravo...lo giuro...”
“oh che dolce...già è in ginocchio….
“Marchialo, devi farlo! Sei tu la BOSS o no?”
“Giusto. Occupati della cena...tu...decido io….domani il mio nome sarà sulle tue chiappe o preferisci sulla fronte?”
“noooooo...Milena...ti prego…..”
“Sugar non avrebbe retto una scenata del genere, mio avrebbe rifilato due sculacciate da rendimi silenzioso….”
“Hai ragione. Disciplina!” Milena si alza prende Pablo e lo mette contro il muro poi prende la mia ciabatta e lo sculaccia con quello. Lui si muove, prova a divincolarsi, io aiuto Milena a tenerlo e quella lo batte sul culo. Pablo piange a dirotto. La cena fa schifo e lo sottolineo più volte. “Sugar per una cena del genere mi avrebbe legato al letto nutrendomi solo con acqua e il suo sperma per una settimana...” dico sadico. Pablo piange e mi sfancula.
“Hai sentito cretino? Sei fortunato che non ti tolgo da mangiare e i tuoi giochi del cazzo...” passiamo la serata ad umiliare Pablo e poi chiedo a Milena se le va che prima di salutarla le faccia un pompino. “Sugar sarebbe d'accordo, ma se vuoi telefonare...”
“Non occorre Sugar mi ha detto che posso disporre di te come voglio se mi va...e in effetti mi va un bel pompino adesso...tu Pablo! Vieni qua e guarda come si fa...”
Così mi metto sul letto con Milena e le faccio un lavoro di bocca mentre Pablo ci guarda.
Quando torno a casa racconto tutto a Sugar e lui è felice, ma ha un lavoro con Benny e va via presto.
Il giorno dopo sono a casa di Milena e istruisco ancora sadicamente Pablo umiliandolo continuamente. Quando si sveglia Milena decidiamo di andare a fare il tatoo sul culo di Pablo. Lui piagnucola e prega per tutto il viaggio. “Sugar con una lamentela del genere mi avrebbe preso a calci per tutta la strada...” Milena allora si volta e schiaffeggia Pablo per strada davanti a tutti. “Se pari ancora bocca ti riempio la faccia di ceffoni!”
Pablo capì le cose erano davvero cambiate ed io ci godevo. Si fece la ceretta su una chiappa e pianse come un bambino, poi Milena disegnò la sua firma dal tatuatore e dopo tre ore la chiappa di Pablo riportava lo svolazzo sexy di MILENA. Tornammo a casa e Pablo fu mandato a riposare un attimo così io mi dedicai al cazzo di Milena e la feci venire con divertimento di lei.
“Sei proprio una brava succhiacazzi...sarà contenta SugarBella...”
“Puoi dirlo...so soddisfare la mia mogliettina sin dai tempi della montagna quando ho imparato il mestiere...”
“Sì, ricordo che Sugar amava portare le sue troie in montagna, a svezzarle...diceva che se ce la facevano lì allora erano in grado di farlo ovunque...”
“...ed infatti eccomi qua...”
“Bene, raccontami della montagna...”
Passammo un'ora a raccontarci cose, da ex-troia a ex-pappona, quindi consigliai a Milena di svegliare Pablo con qualche bello sculaccione, come faceva Sugar e poi mandarlo a prepararti qualcosa da mangiare...Sugar farebbe così..” Milena mi dette retta e prese a sculaccioni Pablo che dormiva, io ridevo da matti perché avevo gestito io la situazione e Milena eseguiva. Mandai Pablo a preparare da mangiare e tornai da Milena. Quando fu pronto si misero a tavola, ma prima di salutare dissi: “Sugar non mi permette di cenare con lui se non siamo fuori, a casa io preparo cena, lo servo e solo quando ha finito mangio io...”
“Sentito? Così si fa! Alzati da tavola e servi tua moglie idiota!” e volò un ceffone mentre quello sparecchiava il suo piatto e si metteva a servire Milena.
“Brava Milena! Così si fa, Sugar sarebbe orgogliosa di te...”
A casa raccontai tutto a Chubby e lei si divertì molto tanto che prima si fece leccare le palle da Benny che stava sdraiato sul divano a cazzeggiare, ma dopo che io ebbi leccato a lungo le sue grosse poppe nere, acconsentì che salissi sopra il suo grosso cazzone nero. Mandò a letto Benny e mi scopò cavalcandomi da sotto, io aggrappato a lei, le sue mani forti mi tenevano i fianchi e facilitavano la sua scopata, il suo grosso cazzone nero bello duro nel mio culo, caldo e massiccio, godevo come un pazzo gridando di piacere come una troia, tanto che Sugar dovette ficcarmi un paio di dita in bocca da succhiare mentre mi fotteva. Mi cavalcò con forza e voglia per un bel po', io venni nel culo e senza toccarmi dal cazzo. Orgasmi anali mentre ripetevo il suo nome: il nome di mio marito, la transex pappona SUGARCHUBBY!!!
Mi venne dentro e poi ci addormentammo nel caldo talamo matrimoniale.
Tornai da Milena e Pablo ancora, le cose stavano cambiando veramente, Pablo aveva capito che era fottuto, avrebbe subito la vita matrimoniale come non prima, ormai erano giorni che prendeva schiaffi, sculacciate, umiliazioni da sua moglie e da me, mi divertivo un mondo a punire Pablo, era un modo di vendicarmi di tutte le angherie subite in una vita da troia da quando avevo 18 anni. Lo picchiavo, lo insultavo, gli facevo ripetere sempre le stesse cose, lui sbuffava, mi rispondeva, ma oramai aveva capito che non poteva sfuggire a quella sorte, quindi ogni giorno che passava era più remissivo e si applicava meglio e faceva mangiarini e riordinava la stanza con attenzione, puliva, ma io, sadico e vendicativo, lo colpivo uguale, parlavo dei suoi miglioramenti con sua moglie, ma lo diminuivo, lo insultavo. Pablo poi mi stava proprio antipatico con tutti i suoi peli e quella faccetta da stronzetto. Milena aveva preso gusto nello schiaffeggiarlo, nell'umiliarlo. Quando rientrava dalle carte o dall'estetista imbastivamo il nostro aperitivo della sera, Pablo nudo e peloso ci serviva da bere e stuzzichini, io raccontavo a Milena la giornata dello schiavo e bevevamo come due amiche di vecchia data. Spesso giocavamo con Pablo ordinandogli di sedersi su dei plug fissati a terra oppure che camminasse a quattro zampe con cazzo finto infilato dentro.
“Con tutti quei peli sembra proprio un orsacchiotto...ah ahh...” dissi mentre quello girava per la stanza umiliato e sfanculandomi. Fu allora che mi venne l'idea.
“Senti cara Milena...ho pensato...Pablo è perfetto per un mascheramento da orsacchiotto-umano….vedrai che ti tornerà persino la voglia di scopartelo...dammi retta...ti conosco un poco adesso cara...
“ma dai…
“Sì pensaci tesoro...lo mascheriamo da orsacchiotto con le orecchie finte, la mashera e una bella coda finta infilata nel culo…
“Fottiti stupido!Milena non lo faccio quello che dice quello stronzo, vai a fare in culo Milena!” urlò Pablo in un impeto di orgoglio.
Guardai Milena inorridito. “Sugar se lo avessi sfanculato disubbidendola mi avrebbe conciato per le feste!” dissi sorseggiando il mio Martini dry.
Milena si alzò di scatto e riempì Pablo di botte, prese poi una ciabatta e lo bloccò al muro, mi disse di aiutarla e presi le braccia di Pablo e le serrai dietro, così lei lo sculacciò con la ciabatta fino a farlo piangere lacrimoni infiniti per terra umiliato e battuto.
Ci risedemmo a bere.
“Dicevi carino?”
“Dicevo Splendida Milena...anzi...vuoi che ti spieghi il resto mentre te lo succhio bellezza?”
“Mi sembra un'ottima idea carino...avanti dimmi e LECCA!” e mi mise il suo uccello in mano.
“Dunque...SLURP...vestito da orsacchiotto, coda in culo...SLAP..vedrai...SUCK...tin piacerà..SLURP….è perfetto...SMAK...palino nostro..SUCK...ti ecciterà di nuovo...tutto peloso...remissivo...SLURP, SMACK….SLAPSLAPSLAP….vorrai tornare a montarlo da dietro, marchiato...SLAP...SLURP…..SMAKKKK…..SLAP….e peloso...vedrai...SLURP...”
“Hai ragione carino...sei sempre sveglio tu….ok...andiamo….mi piace l'idea...da impazzire…! Ha sentito stupido? Diventerai un orsacchiotto!”
Pablo piagnucolava steso a terra il culo rosso e sanguinante.
Ci divertimmo molto a trasformare Pablo in un orsacchiotto sexy, girammo per sexyshop, negozi di maschere, ecc. e piano piano trovammo tutto. Orecchie da orso, maschera da orso, zampe anteriori di plastica da orso, ginocchiere, codacazzo scura, un collarino rosa con scritto THE BITCH BEAR e quando fu pronto tutto lo vestimmo. Fu un pomeriggio divertentissimo, venne anche Sugar e ci diveritmmo un mondo. Pablo oramai era sottomesso completamente. Non osava più parlare, ridire o che, Milena aveva preso a colpirlo con la ciabatta ogni sera facendogli il culo rosso ogni volta. Quando fu vestito Pablo assomigliava ad un orso con tutti quei peli, la maschera, le zampette finte e la codacazzo infilata dietro. Sugar e Milena si divertirono a portarlo in giro con la catena, lui mugolava e basta dietro la maschera e Sugar si divertì a farlo imitare i versi dell'orsacchiotto. Milena era contenta e dopo vari Martini dry, la buttai lì: “Ehi Milena scommetto che adesso vorresti farti il tuo Pablito orsacchiotto...”
“Hai ragione carino...oh Sugar la tua puttanella mi fa impazzire, siamo amiche adesso...e fa dei gran pompini...ma questo lo sai bene...”
“Certo Milena cara che lo so! La mia troia me lo succhia spesso e la sua boccuccia bianca è calda e abile...vero troia?”
“Sì baby...sì maritino...” e la bacia. Lei mi rispose. Intanto Milena stava giocando col culo di Pablo, peloso e marchiato col tatoo. Strusciava il suo cazzo sul solco peloso del suo maritino-orsacchitto-schiavo.
“Vai Milena,,,da quanto non lo monti come si deve?”
“Un bel pezzo cara...ma stasera mi faccio questo culo peloso...vero orsacchiotto mio?” Pablo-orso rispose con un verso di sottomissione.
Milena si sbattè l'orsacchiotto davanti a noi, scopandoselo alla grande mentre Sugar beveva, io ero sulle sue ginocchia e me lo sbaciucchiavo, baciavo leggero le gote cascanti e truccate, la pelata lucida e splendida, baciavo le orecchie e leccavo i suoi grossi orecchini dorati, mi stringevo a lei, fedele, troia, moglie di quella transex stupenda.
Quando Milena ebbe finito di montare l'orso e riempito il suo culo di sperma caldo, tornò bere con noi e liberò Pablo che rimase in silenzio da una parte se non quando doveva andare a prendere altro liquido per la festicciola.
A fine serata però fece un annuncio: “Ok Milena, noi andiamo...abbiamo risolto adesso...la mia mogliettina non dovrà più tornare da te...Pablo è diventato una troia sposina perfetta...”
“Questo è vero...mi spiace baby...mi sono affezionata alla tua troia...”
“Anche io tantissimo...ti amo Milena...” dissi piangendo.
Ci abbracciammo e baciammo a lungo.
“Questo non vuol dire che non possiate frequetarvi...anzi...è l'amica perfetta per mia moglie Milena..ha classe e poi ve la intendete, no?”
“Puoi dirlo Chubbycaro….io e la tua puttanella siamo amiche di cazzo...vero?”
“Sì, il tuo...ah ah” feci e tornammo a baciarci e abbracciarci, fino a quando Sugar non mi prese in braccio e mi portò fuori da casa di Milena.
Per fortuna Sugar fu di parola e mi lasciò frequentare Milena, sosteneva che era l'amica perfetta per me, così Lei sapeva sempre che ero con lei quando non lavoravo o servivo Sugar e mi occupavo anche di Benny.
A lavoro andava bene, guadagnavo, passavo la mia quota a Sugar come quando ero la sua troia e mi occupavo di Lei e della casa. Certi pomeriggi passava Milena e mi portava da lei. Aveva comprato l'appartamento all'ultimo piano e sul tetto aveva messo su un ombrellone, due sdraio, un frigobar e una radiolina. Ascoltavamo la musica caraibica che piaceva e lei sorseggiando Martini dry, umiliando Pablo e chiacchierando come vecchie amiche. Il sole calava sulla città e noi eravamo ubriache quando andava via del tutto, ma spesso, nella luce serale calda e venata di rosa, Milena acconsentiva che le facessi un pompino prima di andare via. Così mi mettevo a succhiare il suo cazzo, ubriaco, ciucciavo quel bel cazzetto nero di Milena che era tutta elegante nei suoi completi coloniali o vintage, mi veniva in bocca dopo molto tempo e poi ci salutavamo da amiche, prendevo un taxi e tornavo dalla mia Pappa SugarChubby a casa. Lei era contenta che frequentassi Milena e non mi sgridava quando rientravo tutto barcollante, con in faccia ancora i segni del pompino alla mia amicona sugli angoli della bocca. Certe volte dormivo direttamente da Milena, lei telefonava a Sugar e si accordavano.
Quando si avvicinò l'anniversario di matrimonio mi misi a pensare al regalo per Sugar, avevo molti crediti da parte, potevo cavarne qualcosa. Fu Milena a condurre i giochi e alla fine trovò il regalo giusto. VOLO + SOGGIORNO 2 notti IN UN CASTELLO, costava molto: 1080 crediti, ma li valeva la pena. Sarei andato sotto di vari soldi, ma ero contento ed eccitato. “E poi ti farò io un bel regalo: eccoti 502 crediti per il viaggio, sono felice per te e per Sugar!” ci abbracciammo e baciamo a lungo, in lacrime entrambe la ringrazia a lungo e le feci un bel pompino per ringraziarla ancora.
Il giorno dell'anniversario ci scambiammo i doni. Sugar mi aveva fatto un anello simili ai suoi ma più piccolo ovviamente e lo misi tutta contenta al dito sbaciucchiandolo e ringraziandolo. Coprii di baci la sua pelata lucida e baciai ogni suo singolo anello. Le detti il mio biglietto con il viaggio al castello. Ne fu contenta e quella sera per festeggiare al meglio mi fece indossare l'abito del matrimonio, lo fece anche lei e mi scopò sul letto mentre Benny ci guardava in ginocchio.
Il viaggio casò molto Sugar, sia per il volo, non lo aveva mai fatto, sia per il posto. Era un vero castello con torri portoni in stile medioevale, ovviamente nuovissimo, ma sciccoso. La nostra camera era tutta nera in pelle con tanti inserti rossi, il letto era a forma di cuore e al centro della stanza, il bagno era a vista, come la doccia. Alle pareti strumenti di tortura, fruste, divaricatori, falli di ogni dimensione, catene, maschere, e tutto quanto. Lei era contenta matta e mi baciò sulla bocca. Avevamo dei vestiti. Lei da Mistress ovviamente: e ci volle più di un'ora per fare tutto: stivali con tacchi alti, massicci e neri lucidi, un corpetto con lacci sul seno che dettero alle sue splendide poppe una luce sexy notevole, guanti di lattex, un collarino per me, un guinzaglio, me lo legò al collo. Il mio vestito era semplice: delle mutandine nere di lattex con un buco sul culo. Sugar si truccò da vera mistress e fu uno spettacolo: occhi neri e blù, guance di un perfetto colore nero e marrone, labbra dipinte di nero aggressivo, la pelata lucida, gli orecchini. Ci facemmo un sacco di foto e poi uscimmo di camera per andare nel salone centrale, io camminavo dietro mia moglie e al suo grosso culo tirato per il guinzaglio. Nel salone trovammo tante coppie simili a noi, transex-uomo, ma anche donne slave e coppie transex e schiava transex. Nella sala erano ammessi qualsiasi giochi e presto partirono le fruste e le sculacciate, Sugar mi fece fare dei giri tirandomi col guinzaglio e poi si fermò da una coppia: transex bianca con lunga coda di capelli biondissimi, in lattex con una tuta che andava dalla testa agli stivali. Ai suoi piedi una transex nera, tutta coperta di tatuaggi e piercing che leccava gli stivali della transex. “Possiamo? Io sono SugarCgubby, professione pappona e questa è la mia moglie e serva...”
“Lecca i miei stivali puttanella!” ordinò a me la donna. Guardai Sugar per avere conferma e lei fece segno di sì. A terra trovai la schiava transex, aveva capelli ricci che profumavano di pesca e un volto molto carino con una naso lungo e stretto. Sopra di noi le padrone parlavano. Quando Sugar mi strattonò via scambiai un bacio con la schiava, lei mi ripose con la lingua, ma quando la padrona ci vide la tirò su per il collare e le dette un morso sulla bocca facendola urlare e sanguinare assieme. Iniziarono a servire stuzzichini e champagne e Sugar era tutta contenta, mi portò in giro col guinzaglio, parlava con un sacco di gente, di padrone, uomini, donne, mistress, io ero preso dal vortice, c'era musica e casino e non capivo cosa dicesse la padrona su di me, io annuivo e basta e bevucchiavo ogni tanto, Sugar un paio di volte volle che mostrassi il mio culo per i tatoo e il marchio oppure che mostrassi l'anello, io allora facevo tutta la languida, mostrando la mano con l'anello e facevo la preziosa e allora Sugar rideva e mi tastava il culo con forza. Fu servita la cena, una grossa tavolata ovale, alcuni slave servivano i loro padroni e padrone oppure stavano sotto il tavolo con la catena a terra, alcuni slave stavano anche a sedere al tavolo, dopo averci pensato un pochetto Sugar mi concesse il privilegio di cenare accanto a lui, come una vera coppia, certo io avevo il guinzaglio e le mi teneva stretta a sé ma almeno mangiammo comodi. Sugar bevve molto e dopo la cena si sentì girare la testa così decise di tornare in camera dove vomitò e si distese sul lettone a forma di cuore mentre io le mettevo impacchi su la testa e poi le massaggiavo i piedi come una vera mogliettina.
“Puahhh...la serata è finita di merda baby...mi spiace…
“Oh Sugar no, non dire così, per me è tutto perfetto, abbiamo cenato assieme come una coppia, adesso sono qui che mi prendo cura di te, perché ti amo alla follia….guarda dove siamo?! Qui in un castello, su un lettone a forma di cuore enorme….abbiamo iniziato da una roulotte in montagna...io sono felice...e ti amo...mia boss. Mia capa, mia padrona, mia PAPPA...”
“Anche io baby...vieni qua...” e mi prese nel suo vasto petto a cullarmi e baciandomi in bocca come faceva lei, prendedosi la mia lingua e scopandola, poi, lei era stanca, ma lasciò che dormissi ai suoi piedi nel lettone, fra le sue scurregge come in montagna e al suo russare.
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