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Di ritorno dal Cocorico


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
12.05.2023    |    288    |    1 8.0
"Entrammo in discoteca intorno alla mezza notte , una bolgia assurda la fregna che usciva da tutti gli angoli del locale , in ogni sala era dominata da una..."

Era la prima vacanza insieme ad altri amici erano i primi anni 90 e tra noi appena maggiorenni la metà più ambita era Rimini o Riccione per la grande affluenza di giovani e per i prezzi molto a buon mercato.

Eravamo partiti in Quattro e ci siamo ritrovati in due per motivi non difficili da immaginare ,per dire la verità ci siamo trovati spaesati in due ma l'incoscienza e l'esuberanza di quell’età gli imprevista sa farli diventare punti di forza.

Già il primo giorno all'acquafan era stata una giornata eccitante, ed anche se potevamo continuare ad uscire con Alessandra e Monica conosciute al parco acquatico con la certezza di avere fica per tutta la settimana decidemmo di dileguarci e andare alla scoperta di Fiche nuove.

Erano gli anni delle passeggiate a Viale Ceccarini dove in quegl'anni faceva tendenza uscire scalzi, un'altra metà da non farsi mancare era andare al Cocoricò che non credo abbia bisogno di spiegare cosa sia.

Entrammo in discoteca intorno alla mezza notte , una bolgia assurda la fregna che usciva da tutti gli angoli del locale ,in ogni sala era dominata da una presenza femminile mai vista tanta tutta insieme, anche nella sala del liscio anche se ci sentivamo fuori luogo ci siamo dilettati nel guardare quelle che potevano essere le nostre madri con altri occhi, siamo comunque tornati alla sala principe del locale la musica da discoteca quella di quei giorni .

Prima di separarci e butterei in mezzo alla pista notammo che c’era molto movimento intorno ai divanetti pensammo a qualche volto conosciuto ma tutt’altro, c’erano una decina di ragazze tra i venti e i trent’anni che tra abbracci e risate passavano dei “Gagets”, cosa sono questi gagets non ci vuole molto a capirlo.

Ci buttammo nella mischia dove si avevamo ballato approcciato ma le coetanee o erano state accompagnate e all’uscita c’erano i genitori o erano accompagnate semplicemente, ad un tratto ci scontrammo con il mio amico Claudio e assetati andammo al banco per bere qualcosa, e subito ci avvicinarono una delle ragazze che erano ai divani che alcune si spostarono al bar, e si avvicinò a me e con un italiano non perfetto mi disse se gli offrivo qualcosa poggiandomi la sua mano sul pacco , io stetti al gioco e in un nano secondo ebbi un’erezione spaventosa, a quell’età mi bastava vedere una ragazza per stare a cazzo dritto un pomeriggio figuriamoci una bona che mi chiede se gli offro da bere che per non avere un no come risposta mi appoggia la mano sul pacco…gli dissi cosa voleva bere e feci un cenno al barman che preparò un drink con acqua gassata e due tre gocce di gin, capii subito prima della conferma che si trattava di una promoter di facile costume, pagai e tornammo in pista con Claudio.

Si erano fatte le quattro del mattino che la sala iniziò a vuotarsi, ed anche noi prendemmo la strada dell’uscita, camminammo fino ad arrivare alla fermata del bus na c’erano talmente tante persone che decidemmo di fermarci per non prendere il bus tutti accalcati, facemmo il punto della serata mentre nel frattempo erano passati già tre, quattro bus la gente era molto meno e ci avvicinammo anche noi alla fermata ,salimmo e tra sballati dai gagets e ubriachi prendemmo posto dietro in piedi tenendoci alla canna del bus.

Passarono alcune fermate quando vidi salire tre ragazze dei gagets tra cui la stessa che gli offrii il drink, vennero tutte verso di noi la biondina quella del drink che mai saprò quale sia il suo nome, si posizionò tra me e Claudio, poi girò in modo da trovarsi di fronte a noi posizionandosi con le tette difronte a noi con la canna che le separava ridendo come a provocarci, la stessa cosa fece poi con il culo.

Claudio rispetto a me è ancora adesso più razionale e valuta un po’ tutto io più impulsivo dico a Claudio se questa non la smette me la scopo qua, mentre le altre due si erano scostate e parlavano tra loro, la biondina si mise di nuovo tra me e Claudio poggiata alla canna con le chiappe è colpa le spalle di fronte a me faceva ondeggiare il seno ovviamente senza reggiseno, bel seno sodo una terza abbondante, forse più una quarta scarsa, fu il ghigno che mi fece una linguaccia tra i denti mentre mi sbatteva il seno ormai fuori che la tirai a me e gli parcheggiai la lingua in bocca, lei fece per ritirarsi , ma io con più forza la ritirai a me e continuai a baciarla, con la mano che portai dietro alle chiappe la tirai a me facendogli sentire il pacco sul ventre .

Andammo avanti così fino a quando lei mi mise la mano sotto i bermuda ed andò a conquistare il cazzo che all'inizio strinse quasi con forse poi iniziò a massaggiarlo con lenti su e giù, non so cosa pensava che forse li non l’avrei presa in autobus, con la gente, realmente la pensai questa cosa ma valutai anche che i più sobri eravamo noi , l’unico che poteva mettersi in mezzo era l’autista, che però dalla nostra posizione neanche vedevamo, la voltai gli alzai il gonnellino che aveva, vi lascio immaginare quanto fosse ingombrante questo gonnellino, tirai fuori il cazzo , con la mano presi della saliva per bagnare solo la cappella scostai le mutandine e la penetrai, si strinse addosso alla canna con e se fosse un cazzo ed iniziai a pomparla, per voglia e rabbia e per non attirare attenzioni, tutto sarebbe durato di certo sotto il minuto, ma lei di certo non era la prima volta che faceva questa cosa ,si voltò verso di me e mi mise in mano la gamba e la presi da davanti, in quel modo era anche lei a gestire i tempi e i modi, mi fece di certo ritardare l'orgasmo fino a quando sentì che ero arrivato si sfilò e lo tenne in mano fino a farmi venire tutto lo sperma era nella sua mano che in men che non si dica se lo succhiò la maggior parte per poi leccarlo.

“Meno male che è andata bene i preservativi li avevo ma nella foca sono rimasti dentro il marsupio”

Poi venne il turno di Claudio che però si accontentò di una sega, non se la sentì di prenderla.

Spesso quando sono in metro o nei bus accalcati o meno penso a quello che accadde in quell’estate e mai riesco a capacitarmi in che modo sono riuscito a fare una cosa simile, sono giunto alla conclusione che solo certe età ti danno le capacità solo per l'incoscienza e la voglia di foia.

P.S. La biondina come detto non ho mai saputo il suo nome, appunto era biondina alta un metro e sessantacinque al massimo bel culo bellissimo seno ed è stata la prima fica rasata vista..più che vista usata.
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