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La Nave Scuola


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
20.09.2022    |    485    |    0 9.0
"“non mi provocare, che mi hai messo curiosità e con te non è amore e non è scopare ma mi piaceva troppo farlo..."
Mirka

Come tutti credo abbiamo avuto delle navi scuola, chi ha letto i miei racconti sa che ora sono bsx con una lunga scia da solo etero, la mia continuità con il sesso etero è iniziato intorno ai 18 anni con la patente che mi ha dato molte più libertà e possibilità ed anche sicurezza, si perche negli anni 90 non avendo casa a disposizione se rimediavi una sega ai giardini publici al buio ti andava di lusso, anche se di lusso mi è andata parecchie volte, con amiche coetanee, la mia nave scuola si chiama Mirka .

Mirka più grande di me di cinque anni , bassina una terza di seno scarsa che nel suo corpo minuto non lo fa sembrare così piccolo, fatta eccezione per il culo grosso chiappe grosse e larghe, sproporzionato per quel corpicino, all’epoca mi chiedevo come poteva avere un sedere così grosso in un corpo così magro, e propio quel culone ogni volta che la vedevo mi formicolavano le mani per la voglia che avevo di sentirlo se così grosso poteva essere sodo o meno.

Gli approcci non furono complicati visto la passione di Mirka per i maschietti una sei iniziò il mio percorso scuola con lei, durò credo un paio d’anni è stata la mia prima storia di solo sesso lo abbiamo fatto in tutti modi da per tutto, quando arrivai con insistenza a chiederle il culo il no fu categorico , una delle ultime volte che ci siamo visto gli dissi tanto prima o poi dentro sto culone c'entro, mi dispiace non essere il primo ma c'entro.

Siamo ai giorni nostri, qualche mese fa gli incontri fortuiti con Mirka sono diventati sin troppi, in luoghi diversi qualche volta ci siamo incontrati soli, ed abbiamo parlato, come verrebbe da pensare sarei dovuto essere io a proporre ricordi trascorsi, al contrario è stata lei , chiedendomi di quante volte ci siamo divertiti insieme, mi disse ti faccio una confidenza…

Mirka.. ”sai che spesso ti ho pensato”
Io.. “e cosa hai pensato, che non mi hai dato il culo…mi hai pensato quando te lo hanno rotto”
Mirka.. “non proprio in questi termini, ma ci sei vicino”
Io.. “anche se apparentemente posso sembrare stronzo sai che non lo sono, ti ho sempre rispettato e anche voluto bene”
Mirka.. “ma si lo so anche perche siamo andati avanti più di due anni”
Io.. “e sai anche quante volte lo abbiamo fatto”
Mirka.. “certo, che pensi che sia una sprovveduta, ti incuriosisce sapere qualche numero”
Io.. “no..non sono così maniacale, ma ricordo quella volta che sono venuto dentro, era il giorno del mio ventesimo compleanno , ricordo le due settimane più lunghe della mia vita”
Mirka.. “anche le mie mi ero promessa se mi fossero tornate non avrei più fatto senza preservativo, ma ricordo anche che quando te l’ho fatto mettere hai scosciato dentro la fica”
Io.. “ancora adesso è cosi, però lo abbiamo continuato a fare”
Mirka.. “quanto mi piaceva conte..”
Io.. “cosa…”
Mirka.. “farlo”
Io.. “cosa facevamo!?!?”
Mirka.. “sai che non lo saprei dire , non era scopare perche con te mi stancava psicologicamente, ma si mi sentivo appagata, non era neanche fare l’amore perche non ti amavo…ma si scopare con te ha arricchito i miei anni più belli, sai alla gita a Parigi del quinto ti ho sognato nel mio lettone giò era qualche tempo che non ci vedevamo più”
Io.. “ma insomma il culo a chi lo hai dato”
Mirka.. “come sempre capita alla persona sbagliata, me lo sono sposato .. mi ha fatto male per due volte e non rho più dato a nessuno
Io.. “il culo va preparato, non è la fica che spingi e basta”
Mirka.. “mi sto eccitando, stronzo…stronzo lo sei rimasto”

Continuammo per qualche ora camminando su quella linea fino a quando arrivando alla sua macchina sul momento di salutarla gli dissi..
Io.. “se vuoi sentire quanto è bello anche dietro, ti faccio da nave scuola come tu lo sei stata per me, in fondo te lo devo “
Mirka.. “non mi provocare, che mi hai messo curiosità e con te non è amore e non è scopare ma mi piaceva troppo farlo ..”
Io.. “cosa”
Mirka.. “sei stronzo proprio..vieni anche domani”
Io.. “me lo dai il culo”
Mirka.. “non mi provocare”
Io.. “nono affatto, avevi buone capacità oratorie”

Chiuse lo sportello ed andò via, fu la sera stessa che capii che l’indomani avrebbe fatto la stessa passeggiata, ebbi anche conferma che era stata a camminare li in quel posto al famoso fontanile, proprio perche Mirka parlando con una sua amica , che gli chiedeva perche non si era vista nel pomeriggio gli rispose che era andata a camminare al fontanile e D gli rispose al fontanile…quel fontanile!?!?! Si rispose Mirka.
I miei orari sono sempre gli stessi, arrivai al fontanile e vidi la macchina di Mirka allo stesso posto del giorno prima , mi affrettai nel camminare per giungere prima possibile al fontanile, sperando di trovarla sola ma sopratutto di non incontrare altre persone, arrivato non la vidi , mi girai un pò intorno, ma di Mirka nessuna visione , me ne feci una ragione e proseguii il mio jogging e mi addentrai per il sentiero boschivo, fu li che la raggiunsi e mi disse ..

Mirka.. “allora non avevi tutta questa voglia”
Io.. “lo sai la puntualità non è il mio forte, anche se la posta in palio è il tuo culone”
Mirka.. “ti piace chiamarlo così, mi darebbe fastidio se a chiamarlo così fossero altri ma da te mi fa impazzire”

Mi avvicinai a lei che era su una parte scoscesa del sentiero, proprio per questo quando giunsi a lei era posta più in alto rispetto a me, la cinsi con le braccia sui fianchi e lei chinandosi anno a cercare la mia bocca, subito io scesi a sentire le belle chiappone …credevo fossero flaccide invece no la conformazione era quella ma Mirka è una camminatrice incallita e molto probabilmente questo a contribuito a non farlo schiantare…pendici bene e conoscendola credo che cammini tanto proprio per evitare che diventi una cosa brutta sia da vedere che da toccare.

Se pur meno sode rispetto ad anni prima era davvero un piacere stare con le mani su quelle chiappe davano un senso alla grandezza delle mie mani che non riuscivo e tenerle completamente, il bacio ci trasportò in un’altra dimensione le lingue che non ne volevano sapere di smettere di saettare, fu lei a riprendere il lume della ragione e disse che forse are meglio che ci addentrassimo ulteriormente nel bosco che li il primo che avremmo sentito avrebbe fatto prima lui a vederci, lasciammo il sentiero e entrammo nella vegetazione più fitta, ci allontanammo un centinaio di metri da dove ci eravamo incontrati, mi fermai misi a terra il K-WAY che porto sempre allargandolo mi sedetti , feci voltare di schiena Mirka e scendendo prima i pantaloni poi le mutande, iniziai a lappare quel benedetto culo che da nave scuola che è stata la sua fica non me lo ha mai fatto tocca , era stretto e liscio , non esisteva neanche un pelo, lei protese il sedere verso di me per far schiudere le chiappe in modo da sentire ma mia lingua sempre più impazzita , poi poggiandogli la mano sulla schiena la invitai a chinarsi a 90, in modo da raggiungere anche la fica, bella stretta ed anch’essa senza peli, sentivo il cazzo che mi scoppiava nei calzoncini, lei era come in trans si gustava tutto il mio fare sicura di non restare delusa.

Mi fermai un attimi avevo il viso impiastricciato della mia saliva e della sua eccitazione, che subito lei, inginocchiandosi mi prese il pisello appena liberato e se lo diresse verso la bocca, mi teneva una mano dietro una chiappa e l’altra alla base del cazzo, tornendo il cazzo con la lingua anch’essa instancabile come la mia, intervallata da affondi fino a sentire il glande urlare conto la gola, la presi per la testa e la scostai, la feci mettere di fianco a me voltata di spalle e gli poggiai il glande contro la fica, le prese il cazzo alla base e e si guidò la penetrazione , dopo pochi colpi lenti ma profondi mi scavalcò con una gamba e aiutandola me la sono ritrovata seduta ed impalata su tutti i miei diciannove centimetri .

La sua cadenza non era quella dell’affamata che voleva solo venire prima possibile più volte possibile, si gustava tutti i centimetri della salita e della discesa come se doveva memorizzare bene quella sensazione, io con lei china in avanti poggiata con le mani sulle mie ginocchia vedevo il culo , potei solo bagnarlo con la saliva e andare a penetrarlo, i gemiti di Mirka aumentarono all’istante, aspettai solo alcuni secondi, la tirai verso di me, e continuando a pomparla gli dissi…

Io.. “è arrivata l’ora di farti piacere il cazzo nel culo”
Mirka.. “lo sapevo che me lo avresti chiesto”
Io.. “non te lo sto chiedendo”
Mirka.. “sei proprio sicuro che voglia”
Io.. “è ora che io ricambi il favore..”
Mirka.. “di quale favore parli”
Io.. “tu sei stata per me la nave scuola mi hai fatto fare esperienze che mi sono tornate utili”
Mirka.. “a e allora adesso vuoi farmi capire che anche con il culo si può godere”
Io.. “credo che lo apprezzerai, non solo il piacere”
Mirka.. “e cos’altro ancora”
Io.. “il fatto che sia proprio io a fartelo provare”

La feci mettere in ginocchio con i gomiti a terra , mi si prospettava una visione eccezionale vedere le chiappe esuberanti di Mirka aperte, con la fica grondante di umori, lucida mettere la lingua carica di saliva su quel fiore mai profanato da me, mi sentivo scariche elettriche continue sul cazzo, non stetti troppo su quel buchino, quando mi staccai per puntarci il cazzo, sputai dritto su buco , Mirka ebbe un tremito di eccitazione, puntai in cazzo e spinsi vidi risucchiata completamente la cappella, Mirka inarcò la schiena per il piacere che stava provando, gli dissi se si sgrillettava avrei passato lo sfintere senza fargli sentire alcun dolore, mi disse solo di spingere , la presi alla lettera e facendo colare ancora saliva sull’asta spinsi se lo prese tutto fino in fondo non era stato risucchiato ma il piacere e sopratutto l’eccitazione il desiderio che avevamo entrambi ha fatto si che il dolore da parte sua non ci fece avere battute d’arresto.

Ero ormai dentro dopo non so quanti anni prima a quella fica ben tenuta della mia nave scuola e finalmente dentro quel culo che avevo sempre desiderato , iniziai a pomparla costante e profondo, la posizione se pur comoda per pomparla era dolorosa per via dei rametti sotto il K.WAY , in qualche modo riuscii a mettermi in piedi e pomparla dall’alto, sembrava che il cazzo mi fosse lievitato , eravamo giunti alla salita dello sperma dalle palle il cazzo che si irrigidiva sempre di più le palle erano ormai dure , Mirka si accorse di tutto, e mi disse di non sprecarlo nel culo , che era tempo che non sentiva il gusto del mio nettare, mi sfilai ed andai davanti a lei che aggrappandosi sull’asta con entrambe le mani , intervallando leccate , bacini sul glande ed affondi fino a sentirlo in gola, mi resi conto solo quando per il piacere che stavo provando le tenni la testa piantata sul cazzo, e gli inondai la bocca, anche lei sembrava in estasi, prima deglutì tutto il mio sperma poi torno a pulirmi completamente, ci sedemmo appoggiati uno all’altro, parlammo del più e del meno fino che lei sentenziò la sua grande verità, non sei di certo l’unico uomo della mia vita di certo però sei stato il prima a farmi ricredere sul sesso anale, con tutto che in molti mi hanno convinto provarci nessuno sono riuscito a farlo stare fino alla fine.

Non sò se c’è in motivo scritto da qualche parte, ma tornare a letto con persone dopo anni a me per lo meno suscita un piacere che non so descrivere… chissà che fine ha fatto Alessandra la mia amica del liceo…con Alessandra ci siamo spupazzati per sei anni, al quarto ci hanno rimandato ad entrambi con quattro materie a settembre entrambi non ci siamo presentati...
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