Gay & Bisex
Andrea... la sorella in calore
di marcoxverso
30.08.2021 |
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"Gli dissi dai , e con la bocca tutta insudiciata si saliva venne a baciarmi il tempo che io la denudai la feci voltare e portai le sue chiappette a contatto..."
Se pur i nostri incontri e le nostre chiacchierate continuavano, c'era sempre nello stato d'animo di Andrea una sorta di inquietudine di nervosismo che non riuscivo a capire il vero motivo, la risposta mi venne qualche giorno dopo con la sorella che mi seguì a fare jogging al fontanile, una volta che mi sono fermato per fare streaking si avvicinò e mi chiese se potevamo parlare, lei sapeva tutto di me e di Andrea, risposi di si a patto che Andrea ne fosse corrente.La sua risposta fu diretta mi disse no e che Andrea non doveva saperne nulla, al che io gli risposi che non volevo saperne nulla, potevamo parlare quanto ne voleva ma Andrea doveva sapere, dopo la litigata e la sua gelosia non me la sentivo di alimentare sospetti e dubbi.
Lei replicò dicendomi che è di Andrea che dobbiamo parlare pertanto lui non deve saperne nulla assolutamente.
Facciamo così gli risposi stasera verso mezzanotte anche l'una ti aspetto al muretto dopo l'ultimo lampione e ne parliamo , non vorrei mai che magari venisse tuo fratello e ci beccasse , abbiamo litigato fin troppo per un pacchetto di sigarette, pensa cosa sarebbe se ci beccasse a parlare di lui.
Mi fece notare che Con lei parlavo di Andrea al maschile e con Andrea al femminile, gli risposi che tu quando parli di Andrea parli di tuo fratello non di tua sorella.
Gli intimai di proseguire il suo jogging e che io avrei cambiato itinerario, visto che sapevo dov'era Andrea ,dovevo fare in modo di potergli parlare ad , ma non ci riuscii, proseguii per case ed uscii dopo la doccia in bicicletta, in modo che quando Andrea tornava verso casa potevo avvicinarlo e parlargli in quella situazione non avrei gettato sospetti su nessuno, di fatto oltre che in solitarie le nostre uscite di fatto la comitiva era la stessa.
Verso le venti si diresse verso casa e dopo cento metri lo raggiunsi ed iniziai a bighellonare con lei, poi gli dissi di ciò che era accaduto qualche ora prima al fontanile con la sorella e gli dissi dell'appuntamento al muretto, se voleva avere certezza su di me poteva poi seguirci negli uliveti tanto che gli dissi il posto preciso dove saremmo andati.
La sorella fu abbastanza puntuale, quando si rese conto che la raggiunsi a piedi mi disse dov'è che saremmo andati, gli risposi dove spesso andavo con Andrea e che li saremmo stati al sicuro , gli dissi di cosa avrebbe voluto parlare, lei disse:
Lei.."sei al corrente credo della scelta che vuole fare Andrea"?
Io.."si certo e credo che se non parte da lui non credo che torna indietro"
Lei.."e tu che ne pensi."
Io.."che è una scelta importante che non può fare senza pensarci affondo."
Lei.."ma tu che rapporto hai con lui''
Io.."siamo amici e un pò di più, ..non ho capito cosa vuoi sapere."
Lei.."vorrei capire se sei d'accordo o meno"
Io.."ma hai capito che è una sua scelta e che nessuno può fargli cambiare idea."
Lei.."veramente io speravo su di te,ce ne ha parlato a casa e mamma non immagina quale sarà la reazione di papà"
Io.."saprà lui come fare a dirglielo, ma di certo sò che non farò altro che stargli vicino, per come me lo permetterà"
Lei.."ma ti rendi conto.....
Io.."cosa devo rendermi conto"
Lei.."che tutte le donne dovrebbero avere vicino persone come te, invece a che sei capitato a mio fratello.."
Io.."e non sei contenta?"
Lei.."di sicuro si per lui, visto come torna certe sere, la scorsa settimana non riusciva a stare seduto, cosa gli hai fatto."
Io.."penso che la nostra chiacchierata è finita, credo che hai capito..no, che poi non capisco questo tuo atteggiamento,gli presti il tuo intimo gli hai insegnato a truccarsi siete con l'altra tua sorella complici di lei, poi hai voluto incontrarmi e la cosa più diretta che mi hai fatto notare è che vorresti sentirti il culo come Andrea."
Decisi che la nostra conversazione sarebbe finita la , mentre andavamo via gli disse che l'avrei accompagnata e che poi sarei tornato a fare una passeggiata, era il modo di far capire ad Andrea che era nascosta di non andar via che sarei tornato.
arrivati sotto casa sua tornai indietro in fretta e furia e mentre entravo nella stradina vidi la lucciola della sigaretta di Andrea poggiata su un albero, gli dissi..
Io.."cosi poggiata con la sigaretta e le gambe incrociate sembri proprio una puttana..ma sei bella"
Andrea.."sono bella perché sembro una puttana!?!?"
Io.."se mi rispondi così lo sei davvero"
Andrea.."se sono la tua puttana mi sta anche bene, speriamo che non sia come mia sorella, ma secondo te voleva parlare delle mie scelte o voleva solo scopare con te"
Io.."behhh... questo dovresti saperlo tu"
Andrea.."diciamo che credo che voleva sentirsi il culo anche quando si sedeva"
Io.."comunque non mi piace che tu pensi che sei puttana..neanche la mia!!"
Rapidamente si avvicinò a me , mi baciò e ancor più rapidamente, si inginocchiò liberandomi i cazzo barzotto ed iniziò a lavorarselo, come piaceva a lei lentamente , di lingua e di gola, fino a ad imbrattarlo completamente, in quella posizione io non potevo nulla se non quello di tenere la testa e tenerla piantata tra un affondo e l'altro.
Gli dissi dai , e con la bocca tutta insudiciata si saliva venne a baciarmi il tempo che io la denudai la feci voltare e portai le sue chiappette a contatto con il cazzo , che longitudinalmente lo passavo sul solco delle chiappe come a simulare una sega, il tempo che lubrificasse il bottone , questo tempo era dettato da Andrea che , presto lo prese in mano e se lo puntò e lentamente ma progressivamente se lo piantò tutto.
Io ero poggiato allo stesso albero dove Andrea mi aspettava, ed in quella posizione io non avevo molto margine di movimento e lei non riusciva ad imporre un ritmo, che la stimolasse come era il nostro solito, mi disse dai fammi godere, voglio che mia sorella si accorga che mi hai di nuovo sfondata, quelle parole mi diedero il la per imprimere forza e velocità, passarono pochi istanti che Andrea mi disse dai riempimi...da li a qualche secondo venni dentro di lei.
Fumammo la solita sigaretta, chiacchierando mentre ci rivestivamo, e ci incamminammo verso casa, con il tenero bacio della buona notte.
La nottata se pur sembrasse finita, non lo fu fino in fondo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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