Gay & Bisex
da 20 anni ANDREA
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27.05.2021 |
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"''se la ingoi ti bacio pure'' Andrea alzandosi ma non potendo parlare per via dell'ingombro che aveva in bocca, aprì la portiera e sputò lo sperma poi mi disse..."
Credo che ne scriverò diversi capitoli, diciamo una saga , questa cosa dura da 20 anni scriverne uno solo sarebbe troppo riduttivo in base alle emozioni provateTengo a tenere le cose importanti per me, questa volta voglio fare un'eccezione.
Andrea ed io ci lasciamo una decina di anni, lui fin da bambino poi adolescente fino alla crescita si è sempre sentiti bambina femminuccia ragazza ora donna ora ha 38 anni.
Vivevamo a poche decine di metri di distanza, e spesso lo guardavo e lo vedevo un'anima in pena imprigionato in un corpo che lo soffocava, abitando a pochi metri di distanza di conseguenza vivevamo gli stessi posti comuni , in qualche caso anche le stesse persone.
Io spesso al pomeriggio tardo tra aprile e settembre sono sempre andato e ci vado ancora a correre per le vie rurali che ci circondano, e spesso incontravo lui che andava a spasso con il cane , un Labrador stupendo, ci incrociavamo quasi sempre allo stesso punto il nostro saluto era cordiali quelli che si fanno tra due conoscenti.
Andrea aveva anticipata la sua uscita e si trovò un giorno al fontanile dove mi fermavo per darmi una rinfrescata e fare allungamenti, quando arrivò ebbe il tempo di vedermi e perlustrarmi come mai aveva avuto la possibilità di fare, di colpo rivolgendosi a me mi disse ..."così mi fai star male" con la voce da femminuccia che sempre ha avuto, io gli risposi semplicemente ...''esagerato'' e lui facendomi notare che avevo sbagliato una cosa puntualizzando''esagerata semmai!!!".
La cosa finì li , con la differenza che da quel giorno ogni volta che arrivavo li al fontanile lui era li, e mi fissava come a volermi indispettire, questo era quello che pensavo io , lui poi mi disse che lo faceva proprio per provocarmi , sopratutto quando facevo le flessioni , emetteva sempre gemiti di gradimenti tipo ..''wuuu, sii, daaiii'' fino a che gli dissi appoggiandomi al muretto del fontanile..''ma cosa ti sei messo in testa'' e lui..''continui a sbagliare , cosa ti sei messa in testa, mi devi parlare come una femmina, anche se so' che per te sono solo un frocetto''
A quella affermazione cambiai modo di vederLA e gli dissi che dopotutto Andrea era un nome che si poteva usare anche al femminile, ammicco un sorriso e mi disse..'' e si i miei genitori lo avevano messo in preventivo che potesse accadere''mentre fece qualche passo verso di me e poggiandomi una mano sul braccio prima poi sul petto sudato, per poi portarsi la mano al naso per sentirne l'odore , scivolando con la sua manina ebbi davvero la sensazione di essere sfiorato dalla mano di una donna.
P.S. DA ORA PARLERO' DI ANDREA SEMPRE AL FEMMINILE
Io mi fermavo al fontanile sempre al ritorno, il giorno dopo quando passai già era li e passando gli dissi che era in anticipo, lei rispose che sarà un'attesa piacevole e proseguii per la mia corsa, al ritorno mi disse ''finalmente, cosa pensi che mi hai trovato qui gia da un 'ora?..'' penso che non dovresti farti un film'' .
Debbo riconoscere che quella mano il giorno prima non mi lasciò indifferente, e che dentro la mia testa ormai parlavo con Andrea ragazza ormai, e questa cosa lo aveva percepito anche lei , ed i discorsi li portava sempre al sesso e alla sua persona di sentirsi donna , e non importava quello che pensava la gente ormai la cosa era chiara anche a casa sua.
Mi disse di schianto '' ti sei fatto la macchina nuova da qualche settimana quando mi porterai a fare un giro'' non sapendo cosa rispondere resi la cosa più complicata possibile e gli dissi...''ti porterei pure ma devi farti trovare verso mezzanotte dopo il primo lampione al buio'' lei replicò solo dicendomi d'accordo a stasera .
Mi presentai all'appuntamento non con pochi dubbi, arrivato li la trovai con un paio di jeans aderentissimi e una t-shirt , pensavo non venissi fu la sua prima frase ed io risposi che non aveva pensato poi cosi male, iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando lei mi disse ..''non hai mica intenzione di girare tutta la notte'' io risposi ..''dovrei infrattarmi??'' ed Andrea rispose..''direi èhh''
Mentre in giro in luoghi comuni si sforzava di parlare da maschietto, ora la sua parlata era proprio da ragazza senza freni, accesi la luce della macchina e ..''dissi allora cosa facciamo'' Andrea ..'' spero non tutto anche se la tentazione è forte, ma sei il primo più grande di me le mie esperienze se pur passive sono state con miei coetanei uno e altri due più piccoli, e questo mi spaventa un pò''io gli risposi ..''credimi sulla parola che sono più spaventato io di quanto lo sia tu''.
Come io accesi la luce lei la spense ed iniziò a tirarmi su la maglietta e mi perlustrava con le sue manine da ragazza, fin sotto a contatto con la cinta dei pantaloni ed ogni volta sempre più forte a farmi capire che se non l'avessi slacciata io lei non lo avrebbe fatto mai.
Anche se ero andato a quell'appuntamento con non pochi dubbi, ormai ero li e la cosa non mi dispiaceva affatto , mi intrigava il fatto se pur paradossale per i miei pensieri, perche spetta, quantomeno spetterebbe al maschio prendere iniziative, la frittata si era girata era lei che mi provocava e mi esortava a fare dei passi che mai avrei pensato di fare , che stavo facendo e mi piaceva farli.
Mi sciolsi la cintura ed mi sbottonai i pantaloni, lei mi prese la maglia e me la tolse, ma anche se avevo slacciato i pantaloni le sue discese erano rimaste le stesse, anzi si erano accorciate , gli dissi ..''ora non ci sono i pantaloni, ma come mai non scendi come prima'' Andrea ''sono emozionata per la prima volta mi trova nel posto con la persona che sempre ha occupato gran parte dei mie pensieri '' io ''mi lusinghi, ma devi darti una mossa altrimenti di sicuro sarà l'ultima''
Gli dissi cosi perche ormai non. c'è via di ritorno , anche perche se dovesse accadere che ci veda qualcuno, sarebbe difficile spiegare che non è successo nulla in un posto che viene usato solo per infrattarsi, gli presi la mano e le spinsi verso il cazzo inutile dire eretto, e solo quando averlo in mano la sentivo tranquilla iniziai a toccarla anche io gli tolsi la t-shirt gli slacciai i pantaloni, e sdraiai il sedile ancora dritto e la aiutai a scendersi i pantaloni, stretti che resero la cosa più difficoltosa tanto che dovette poi farlo da sola. Iniziai a toccarla nell'interno coscia stando ben accorto a non toccargli il cazzo, mentre lei toccava il mio con avidità mescolata a paura, fino a che mi disse che voleva che anche io mi denudassi del tutto.
Io ero intento a togliermi scarpe e pantaloni, lei mi disse che adesso dovevo lasciarla fare , solo cosi mi sentirò in grado di fare ciò che voglio, acconsentii e subito mi venne sopra baciandomi in tutte la parti del corpo che riusciva a raggiungere, guidandosi il cazzo che se lo sentisse in mezzo alle cosce, però mi faceva male per via che era asciutto sia il cazzo che le sue cosce, gli dissi...''cosi mi fa male, non riesco'' cosi lei si umettò con la saliva una mano e da dietro andò a passare la mano sul cazzo prima e sotto le sue palle, ..Andrea''cosi va meglio'' io ..''decisamente meglio''.
Andammo avanti per qualche minuto e mentre il mi sentivo il cazzo scoppiare, il suo era un pezzetto di carne senza forma ma sentirsi il mio che gli strusciava sotto le palle e lisciava il culo, la faceva ansimare e non poco, stavo vivendo una cosa nuova, tanto che anche io riuscii a lasciarmi andare e iniziai a mugolare , era evidente che ormai non bastava più a nessuno dei due si tolse sopra di me e passando all'altro sedile mi sfiorò la bocca con le sue labbra , restai pietrificato ma solo qualche secondo, poi valutai che tutto sommato non era così male.
Iniziò a baciarmi di nuovo in tutto il corpo , e tornò la stessa situazione dell'inizio che non scendeva oltre l'ombelico per tornare verso i miei capezzoli, fu quando iniziò a scendere di nuovo che gli spinsi la testa verso il cazzo che chiedeva aiuto, lo prese in mano per baciarlo in tutta la sua lunghezza fino ad arrivare alla cappella, di nuovo le presi la testa per invitarla a prenderlo in bocca a concretizzare prima che mi scoppiasse , cosa che fece prima piano per scendere , ma per paura o non so cosa, non riusciva a scendere oltre la cappella, allora la esortai con paroline dolci e gli toccai il culo, con un dito e pian piano iniziai a spingere , ma lei di scendere e pompare non voleva saperne gli dissi..'''se non riesce a scendere in bocca quando te lo punterò al culo cosa accade''?
Staccandosi Andrea mi disse ..''desidero sentirmelo nelle viscere più di quanto pensi, anche perche i miei standard non è altro che il loro comodo, ma far entrare questo oltre che tempo ci vorrà coraggio''
Era da capire lei appena diciottenne io comunque ero adulto in tutto ed il mio arnese anche se non sono super dotato era per lei grosso villoso non il cazzetto di un ragazzino.
Continuava a tenerlo in bocca ma non si scioglieva , presi la situazione in mano e presi la sua testa con due mani e con dolcezza mischiata a sicurezza le guidai la testa con continui su e giù, ..gli dissi ''adesso vai avanti sola sarà più bello'' mentre lei aveva imparato in fretta io umettandomi le dita tonai a profanare il suo culetto, tenero e dolce, e pian piano riuscii a penetrare il dito solo per qualche centimetro, lei stringeva aveva paura, allo stesso tempo la eccitava perche il ritmo del pompino alternato al sali e scendi della sue manine, mi portò ad ansimare , e in qualche secondo gli venni in bocca tenendogli la testa con forza per non farla staccare .
Ancora con la bocca sul cazzo gli dissi..''se la ingoi ti bacio pure'' Andrea alzandosi ma non potendo parlare per via dell'ingombro che aveva in bocca, aprì la portiera e sputò lo sperma poi mi disse..''ha un buon sapore ma almeno ora non riesco , ma mi dai un bacino comunque'' prendendo un fazzoletto lo passai sulle sue labbra e poi avvicinandomi gli dissi..''ma solo un bacino, per me è gia molto''
restammo abbracciati qualche minuto e siamo andati via lei aveva uno sguardo felice e io non so come potevo averlo ma ero sicuro che non era quella l'ultima volta, il pensiero però ora era quello di tornare senza essere visti ...almeno io, tornando per i pochi chilometri che mancavano a casa gli dissi che sensazione aveva avuto, lei mi rispose che sentirselo in bocca è un'emozione forte, se consideri che il più grosso dei suoi amichetti , oltre ad essere fini , non mi danno la sensazione neanche di averlo un cazzo in bocca ....presto arrivammo e la feci scendere nello stesso punto dove la feci salire, me mentre scendeva mi dette un bacio in bocca a stampo ed aggiunse..''tanto tu non me lo avresti dato e io volevo troppo darti un bacio e l'unico modo che avevo era dartelo da traditrice.
continua..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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