tradimenti
finalmente la grappa


17.12.2019 |
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"Comunque quando risalgo prima chiamo Lulù sicuro che mi riceve poi ceneremo insieme a Mario che dormirà di nuovo sul divano mentre io mi inculo Lulù..."
Molte delle mie esperienze si svolgono tra Bologna e Modena, quando sono fuori per lavoro.
Era una sera di qualche settimana fa , faceva freddo e voglia di andare in giro non mi andava poi tanto e mi sono messo a curiosare tra i profili, coppie gay singole, la mia curiosità è accesa da una coppia che per altro già avevo visto il profilo, alle 23.00 pubblica un last, vado a leggere e c’era scritto coppia alle prime esperienze giocherebbe insieme ad altra coppia pari requisiti…non pronti ancora allo scambio completo
La coppia non aveva messo l’età ma le foto 11, erano molto esaudienti lui un po’ di pancia e peli da per tutto lei con forme generose ma non grassa, diciamo 3,4 kg dalla prova costume sedere alto e sodo ed un seno da far girar la testa, grasso e bello in modo eccessivo.
Decido di rispondere con la convinzione di non ricevere neanche una risposta, scrivo facendo i complimenti più a lei che a lui ovviamente, scrivo che per l’esuberanza del suo seno mi sarebbe bastato anche solo vederla girare per casa mostrando solo le sue forme, poi gli diedi un consiglio che presumo sia logico …dicendogli di omettere il fatto di non essere ancora pronti per lo scambio completo, che per le coppie perderebbero interesse.
Mentre massaggiavo con vari utenti mi arriva un messaggio dalla coppia novizia che con molta curiosità mi chiedeva se davvero mi bastava così poco, non capendo subito il “poco” andai a rileggere il mio messaggio….risposi…e ti pare poco far si che una donna accetti anche solo di farsi vedere, si accetterei ma non sarebbe poco…infine aggiunsi, rivolgendomi non più alla coppia ,ma a lei , dimmi dove sei e il tempo di arrivare sono li!!!
Passarono 10 minuti un nuovo messaggio mai pensavo fosse lei trovai scritto la via e il civico seguito dal telefono.
Uscii e andai alla via fermandomi al bar dell’hotel per prendere una bottiglia di spumante, all’inizio della via telefonai e mi rispose lei tra l’impaurita e emozionata mi disse sei Marco , si risposi al civico 69 entra nel cancello che sto aprendo…al suo 69 fu spontaneo da parte mia un ..”ma guarda un po’”…e la risata impacciata da parte sua.
Mi guidò vedendomi dalla finestra e una volta fermata la macchina , mi disse di aspettare davanti al cancello, passarono due tre minuti, io mi guardavo intorno , era un villetta bifamiliare , ma una tutta al buio presumo vuota , mentre no accadeva nulla avevo come la sensazione che non fosse una coppia ma una singola, il marito non se ne vedeva ne sentiva la presenza , ad un tratto si accese la luce davanti la porta e mi invitò ad entrare.
Anche io non mi sentivo proprio a mio aggio tanta che una volta entrato a stento feci i complimenti a lei, che si presentò alla porta vestita come se fosse per strada io le allungai la bottiglia e dissi dai apriamola subito almeno ci sciogliamo, poi le dissi :
Io “ma sei sola”.
Lei “no affatto!
Io “peccato era troppo bello per essere una sorpresa inaspettata, e tuo marito dov’è?
Lei “non è molto convinto è stata una mia presa di posizione in realtà è il primo appuntamento.
Io “facciamo così portami i bicchieri e trascinalo qui.
Dopo qualche minuto mi vidi davanti un omone di almeno un metro e novanta gli andai incontro e gli porsi il bicchiere mentre lei si liberò della maglia che portava sopra per rimanere con una cannotta scollata abbastanza da far strabordare le tette davvero enormi più che in foto, eravamo seduti sul divano e chiesi il perché avessero deciso di farmi venire se non erano sicuri, lui rispose che le donne se non le assecondi procedono da sole ed eccomi qua.
Chiesi ancora se non era il caso sarei andato via, a meno che non azzardassero un mio consiglio…lei subito curiosa gia aveva bevuto due bicchieri di prosecco dovreste fare qualcosa e farmi godere lo spettacolo che sei…lui diventò rosso , mentre lei mi disse e cosa dovremmo fare, io gli dissi fammi vedere il seno nella sua esuberanza totale e magari potresti prenderglielo in bocca…
Lei si denudò restando solo con le mutanda e tacco 12, avvicinandosi verso di lui gli prese una mano e se la portò su una tetta e l’altra ondò a frugare nei pantaloni di lui, che di schianto disse basta non voglio e non riesco e se ne andò …restammo a parlare mentre si copriva ed io dissi :
Io “che peccato non veder ballonzolare queste meraviglie
Lei “sono eccitata ed incazzata, e stasera neanche si scopa sicuro.
Presi la via della porta per andare via e sulla porta Lulù nome di fantasia mi prese la mano e se la porto sul seno la mia reazione fu quella di prenderle tute e due e metterci la testa in mezzo, cosa che si gradiva ma che mi staccò senza convinzione, mi apri il cancello e andai via.
Lulù è una donna di 45 anni viso carino e delicato alta un metro e sessanta un seno esagerato con due mani non riuscivo a prenderne una , basta considerare che quando ci ho infilato la testa dentro me la ricoprivano, belle gambe lisce e sode e culo di cemento almeno a vederlo.
Tornai in camera e anche dormire non è stato facile, al mattino mi alzai andai a lavorare e nel pomeriggio mi arrivò una telefonata con un numero che non conoscevo era Mario altro nome di fantasia , dicendomi di essere il marito di Lulù , e che stava tornando da lavoro mi chiedeva di prendere un caffè insieme, impossibilitato al momento gli dissi si volentieri ma non prima di un ora, lui annui poi mi disse ok .
Dopo venti minuti mi chiamò di nuovo e mi disse di passare a casa sua che il caffè lo avremmo preso li, andai all’appuntamento e mi aprì di nuovo Lulù che questa volta mi salutò stringendomi a se dandomi un bacio sulla guancia e mi sussurrò stasera forse ci siamo ,io speriamo ci sia anche qualcosa per me…non ci fu risposta.
Questa volta Lulù aveva indossato una mini nera e calze anch’esse nera con una maglia bianca a V esageratamente scollata e appena tornata dal parrucchiere era bella ed eccitata come non mai
Andai verso di Mario e per dargli la mano ma non vedevo che nulla fosse cambiato nel suo sguardo, tutto bene dissi, lui si almeno per voi mi ha minacciato che se non facciamo quello che avremmo dovuto fare ieri sera lo farà comunque con te se poi voglio restare a vedere posso anche restare mi ha intimato.
Lulù era un’altra persona solare felice di quello che stava per succedere mi disse mentre prendevamo il caffè …ti ha detto nulla…credo che tu gli abbia detto tutto, lei sorrise e poi mi disse se volevo restare a cena, io replicai siete gentili ma dopo una giornata di lavoro ho bisogno di una doccia, magari torno dopo cena, lei disse no vai a fare la doccia e asciugati con l’accappatoio viola che è il mio.
Iniziammo a cenare parlando del più e del meno a dire il vero parlò solo Lulù che cercava solo di farsi indicare la strada per iniziare un’esperienza che gli avrebbe aperto un mondo, finito di cena Mario si alzò e lei mi disse di come iniziare, io gli dissi di andargli dietro e magari farlo eccitare poi quando torna ti infili sotto il tavolo e lo lavori di bocca, e aggiunsi :”scusa l’insistenza per me cosa c’è”, e di nuovo il nulla.
La cosa gli riuscì bene tanto che Mario non oppose resistenza anche se faceva del tutto per non incrociare il mio sguardo, io mi allontanai da tavolo con la sedia per vedere cosa stesse succedendo, poi mi alzai per vedere tutto da più punti di vista come se fossi un cameramen che stavo filmando .
Al contrario di Mario lei cercava sempre il mio sguardo e dopo due tre volte gli feci cenno di spostarsi sul divano, lei si tirò su e si mise a limonare con Mario liberandosi della maglia e strofinandosi sul cazzo per niente appagante di Mario , che però al contrario della sera prima era partito per la tangente, e grugniva come un maiale, io mi muovevo intorno a loro e passando dietro di lei ancora ancorata a Mario sulla sedia gli slacciai il reggiseno senza toglierlo cosa che stava facendo lei e stando adesso difronte a lei gli feci capire di farlo fare a lui, cosa che accadde solo dopo che lei glielo avesse sussurrato, vedere Lulù alzare le braccia per liberarsi del reggiseno ne vale davvero la pena di soffrire con il cazzo che scoppia nei pantaloni.
Poi Lulù si alza e si libera del resto degli indumenti, gonna soltanto con mia sorpresa non indossava le mutandine e resto con tacco 12 e calze, si inginocchiò di nuovo sul cazzo di Mario che iniziò di nuovo a grugnire, lei ormai era carica di eccitazione che nulla l’avrebbe fermata, si sollevo da terra e s’impalò su Mario, il quale butto la testa dietro con gli occhi chiusi ed io che mi toccavo il pacco che stava scoppiando , li incrociammo i nostri sguardi e lei a vedere il mio pacco strabuzzò gli occhi tanto che era gonfio, cosi per guardarlo meglio scese da Mario e si mise a pecora ,graziosa e lussuriosa rivolta verso di me .
Al contrario delle dimensioni però Mario era dotato di una resistenza degna di merito aveva preso a pomparla come non mi sarei mai aspettato , mi feci audace e dissi dai Mario prendigli il culo adesso, lei a quelle parole iniziò a perdere il controllo di tutto ma non delle mani che mi invitò ad avvicinarmi e in pochi secondi mi abbassò i pantaloni le mutande non le avevo rimesse , e con tutte e due le mani scorreva sulla mia asta, che presto fini nella sua bocca, mentre Mario con un ultimo grugnito venne dentro di Lulù, che non curante di Mario continuò a pomparmi il cazzo di tutto questo Mario non si era accorto e si ritrovò difronte a me con la moglie che ciucciava il cazzo di un altro il mio, farfugliò qualcosa che non capii ma capii quello che rispose lei…prima o poi doveva accadere.
Mario andò a bere un qualcosa al tavolo non distogliendo lo sguarda da noi ormai amanti davanti a lui, Lulù si sdraiò sul divano ed allargo le gambe dicendomi dai fammelo sentire, salii su di lei mi portai le sue gambe sulle spalle ed iniziai a pomparla con rabbia e a tutto ciò si aggiungeva la goduria di vedere quel superseno che si muoveva incontrollato su di lei, ma dovevo sentirlo su di me, così mi misi sulla schiena e lei su di me, adesso potevo morire il seno supremo di Lulù su di me era meglio di qualsiasi preliminare i nostri volti si sfioravano ed anche se voleva baciarmi non lo volle fare davanti al marito.
In quel andare e vieni gli feci alzare il bacino e viste le sua corporatura esile a parte il seno non fu difficile sfilare il cazzo dalla fica e puntarlo al culo ma non volle , si infilò di nuovo nella fica e mi sussurrò devi avere pazienza, cambiai di nuovo posizione e mi misi su di lei completamente allargata e gli umori della fica che inneggiavano alla quinta sinfonia, stavo per venire e non c’era cosa che mi avrebbe vietato di infilare il cazzo in mezzo alle zinne di Lulù, mi sedetti sul divano e feci inginocchiare Lulù davanti a me misi il cazzo in mezzo a quei quindici kili di carne mammaria, lei si muoveva e mi baciava l’addome tenendosi alla mie chiappe, venni li in mezzo tutta la mia lussuria tenendo il cazzo li in mezzo e le mani che spremevano le tette.
Ci sdraiammo sul divano ci raggiunse timido anche Mario , poi Lulù andò a prendere una grappa , Mario il modo migliore per chiudere una scopata è una bella grappa gelata, torno Lulù con due bicchierini da grappa e uno pieno sembrava acqua, dicendo che il bicchierino a Mario non basta.
Restammo li a fare due chiacchiere sull’accaduto, dopo neanche dieci minuti Mario ronfava…adesso puoi fare quello che vuoi del mio culo baciandomi sulla bocca, mi spiegò il perché del no al culo …perché Mario non era una pratiche che faceva, diceva che lui il cazzo dove passa la merda non ce lo mette…io risposi che se tua moglie non te la inculi…se la inculano, seguì un bravo di Lulù.
Presto Lulù si inginocchiò per guadagnare il cazzo facemmo un 69 lubrificante e la inculai in tutte le posizioni con il Mario che ronfava affianco, dopo venuto nel culo ovviamente , feci la pratica del cannolo con la crema, in pratica consiste in laccare il culo della mia sborra tenerla in bocca per poi baciare lei…non lo faccio sempre con Lulù si poteva fare…
Dormii li da loro con Mario dimenticato sul divano e mi sono fatto svegliare da Lulù alle sei e trenta inutile dire che mi sono svegliato con la bocca di Lulù che cingeva il mio cazzo, scopata veloce e venuta in culo senza cannolo, Mario ancora dormiva sul divano
L’indomani chiamai Mario ringraziandolo della serata e salutarlo per la mio rientro a Roma, e se potevo andare da loro al mio ritorno quando sarei risalito da Roma.
Comunque quando risalgo prima chiamo Lulù sicuro che mi riceve poi ceneremo insieme a Mario che dormirà di nuovo sul divano mentre io mi inculo Lulù.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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