Lui & Lei
Gioco di sguardi
di marcoxverso
24.01.2020 |
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"Anche se tutti e due avevamo le stese routine non sempre ci incontravamo tutti giorni e così capitò per tre o quattro giorni fino a che il quinto io stavo..."
"Maddy" Questo racconto evoca un po’ una storia, quella accaduta tra me e Maddy, iniziata diversi mesi fa e che ha trovato concretezza lo scorso dicembre, Maddy è una ragazza diciamo ragazza ma per la sua età troppo giovane per chiamarla signora ma non abbastanza per indicarla come una donna assennata ancora un po’ ragazza dentro, a dire il vero quasi adolescente.
Lei lavora in un call - center e quasi tutti i giorni ci incontriamo al bar tavola calda a volte per uno spuntino a volte per la colazione. Noi comunque perfetti sconosciuti all’inizio poi con il passare del tempo scopriamo le routine reciproche , l’ora del caffè di mezza mattinata, la sigaretta seduta al tavolo fuori , anche se la temperatura non è proprio primaverile ci rinuncia, alla tranquillità solitaria, come non ci rinuncio io.
Maddy appunto ha trentasette anni alta un metro e sessanta, sessantacinque non oltre sempre ben vestita e profumata nello sguardo e nei modi di fare mi ricorda molto la mia chimere l’amore insostituibile della mia vita, da qualche tempo i nostri sguardi s’incrociano spesso, fino ad una mattina che entrando al bar per il caffè delle 10,30 lei già davanti al banco con il suo caffè schiumato , ordina al barista un caffè corto appena macchiato…il mio , apprezzando il suo gesto di aver ordinato al mio posto , ricambio con un sorriso di almeno tremila e seicento dento dicendogli di essere stata gentilissima, senza aggiungere altro si congeda andando al solito tavolo, seguita a breve da me come routine, la ringraziai ancora e mi presentai dandogli la mano dicendogli :
io “piacere Marco “
Maddy “piacere Maddy”
Io “non so da quanto tempo ci incontriamo e quanti caffè e spuntini consumati nello stesso tempo sembrerebbe un appuntamento”
Maddy ”si è vero sembrerebbe ma non lo è!!!..almeno del tutto”
Io “cosa vuoi dire”
Maddy ”nulla che spesso quando vengo spero di trovarti”
Io “accidenti”
Nello sguardo di Maddy ci ritrovo lo stesso sguardi dalla mia chimera , la stessa misteriosità e curiosità che per me è stato in passato un amore folle ed un’attrazione mai trovata nella mia vita, tanto me la ricordava sempre più prepotentemente che gliene parlai come una cosa straordinaria , lei mostrava attenzione si ma non abbastanza da distoglierla da su Smart-Phone , tanto che feci cadere li la fine della conversazione, salutandola e tornare in ufficio.
La mia breve solitudine dal bar all’ufficio ripensai al comportamento di Maddy al suo mostrare interesse e nello stesso tempo a non darmi importanza, tanto che pensai tra me e me che la mancanza di quelle sensazioni che mi dava Chimera le ricercavo in tutte le donne che incontravo, si è vero che spesso parlando o incontrando una donna per strada spesso cerco di carpire qualche cosa che apparteneva a Chimera.
Anche se tutti e due avevamo le stese routine non sempre ci incontravamo tutti giorni e così capitò per tre o quattro giorni fino a che il quinto io stavo andando al bar e mi sentii camminare dietro e a pochi metri mi sento chiamare , mi volto ed era Maddy gli dissi buongiorno e lei ricambiò poi si scusò per l’indifferenza mostrata qualche giorno prima, aggiunse che in realtà c’era un motivo e che non era un motivo futile, che le stesse cosa che io le stessi dicendo lei le vedeva in me , e che con un po’ di imbarazzo quello che stava vivendo non era il momento giusto per distrazioni che avrebbero solo complicato le cose, mi disse che non era u momento felice con il suo compagno e che se si fosse distratta anche piacevolmente avrebbe rischiato di buttare tutto in malora.
Gli dissi:
Io “va così male”
Maddy “si, anche se male è ancora fin troppo ottimistico”
Io “questo mi dispiace.., cosa vuoi dire che se tutto andava bene ti saresti lasciata andare.”
Maddy “non lo so sicuramente vivevo la cosa in modo diverso, anche come un piacere o un’amicizia nata davanti ad un banco del bar.
Io “io sinceramente quando vedo quello che mi fai rivivere di nuovo quando ti guardo ..dell’amicizia non mi interessa affatto”.
Maddy “ala faccia della sincerità, si ma non mi sei indifferente per niente credimi.”
Continuammo la discesa verso il bar e a pochi metri mi disse:
Maddy “distanziamoci , non voglio che la signora del bar capisca.”
Io “cosa deve capire che due persone che si incontrano di continuo al bar possano scambiare qualche parola”
Maddy “non è scambiare due parole, lo sappiamo noi così bene che ci si legge in faccia”.
Allungò notevolmente il passo tanto che quando arrivai lei già stava fumando ed al mio ingresso nella sala esterna lei già usciva senza neanche un ciao.
Passarono diversi giorni fin quando un giorno la vidi salire in macchina ed andare dalla parte opposta al bar, la guardai cercai di farmi notare ma non so se ci riuscii e continuai verso il solito caffè, tornando verso l’ufficio vidi di nuovo la macchina parcheggiata mi balenò per la testa che avesse cambiato bar per evitarmi, il caso volle che il giorno dopo vidi la macchina che si spostava mentre io uscivo dall’ufficio presi anche io la macchina e la seguii e come pensavo riscontrai che aveva cambiato bar, entrai presi un caffè e andai vicino la macchina parcheggiata a venti metri dalla sua, quando la vidi arrivare mi avvicinai a Maddy e gli dissi che io sarei uscito dall’ufficio alle 16.00 e che l’avrei aspettata a via X al parcheggio del tennis club ,aggiunsi che avrei aspettato fino alle 17.00 ma che era libera di scegliere quello che fare.
Il tempo non passava mai la giornata sembrava non finire mai decisi di uscire dall’ufficio e andai un po’ in giro andai al parcheggio alle 15,35 e sorpresa delle sorprese lei era già la, la guardai e la invitai nella mia macchina lei scese e appena salita alla mia mi guardo dritto negli occhi e mi disse:
Maddy “so che quello che sto per fare è sbagliato, per me ma nella vita non possiamo fare solo cose giuste.. sai che palle.
Si attaccò a me fu un bacio, ci baciammo, era come quando ci baciavamo con la mia chimera(Marianna)erano quei baci interminabili che ti spremono il cervello e che la reazione è sentirti il cazzo puntare sui pantaloni intento a sfondarli se non lo liberi, di questo se ne era accorta anche Maddy che mi disse di trovare un posticino per noi che li non era il caso, erano ormai le 16.00 prima di natale bastava non stare sotto un lampione per stare al buio più tutale , feci pochi metri e mi infilai tra due alberi subito cercai di denudare Maddy ma mi fermo dicendomi che era occupato, ma di disse anche che l’importante era che mi sfogassi almeno io, mi sbottonai pantaloni e lei mi disse di fermarmi così che sarebbe andata avanti da sola, mi scostò le mutande e prima lo prese fra le mani poi si chinò per prenderlo in bocca lo prese con passione , lo prendeva tutto fino in gola con una cadenza regolare di tanto in tanto qualche conato poi di nuovi fino e giù sembrava tenerlo nella fica anziché nella bocca , venni da li a poco ma non si fece venire in bocca, venni sulla mia pancia e subito iniziammo a baciarci di nuovo.
Verso le 17,00 mi disse che doveva andare via mi disse anche :
Maddy “sapevo dal primo giorno che ci eravamo incontrati in quel maledetto bar che sarebbe finita cosi”
Io “io ci speravo, mi sembra di rivivere un tratto di vita già vissuto, come se fossi tornato indietro di qualche anno.
Maddy “e dire che mi ero promessa che avrei fatto in modo che non sarebbe più accaduto.
Ci salutammo come due adolescenti sotto il portone di casa fatta eccezione che il portone era la portiera della sua SMART, anch’ io presi la strada di casa, e durante il tragitto risposi alla sua telefonata che mi diceva che anche per lei il calendario era tornato indietro di qualche anno, al contrario di me non era così entusiasta di rivivere qualche momento passato ma il fatto che non abbia resistito alla tentazione un motivo ci doveva anche essere ma che ancora non aveva capito quale.
Per qualche giorno appena riuscivamo a salutarci per il fatto che io volevo andare al solito bar lei si imbarazzava di nuovo a tornarci …insieme per giunta, cosi decidemmo di andare al solito bar ma di non incontrarci volutamente per qualche giorno poi di nuovo iniziò di nuovo la routine, caffè e sigaretta all’esterno chiacchierata.
A parte qualche breve chiacchierata al telefono e al bar di avere un contatto fisico non c’era modo come se volesse evitare di stare sola , decisi di mandare un messaggio e scriverle…stasera al solito posto alle 16,30 stessi alberi, non ebbi risposta alle 16,22 ero parcheggiato li e restava solo che aspettare con la convinzione che sarei andato via deluso e a cazzo dritto; cosa che non accadde.
Alle 16,28 eccola che arriva sale come una furia e si attacca alla mia bocca come se volesse togliermi il fiato , ricambiai felice anche perché reputo il bacio la cosa più eccitante in assoluto , dopo qualche momento iniziammo a parlare e ripresi il discorso dicendogli:
Io “hai allora poi capito qual è il motivo che non hai resistito alla tentazione”
Maddy “credo di si, è la magia del tradimento di essere scoperta di sentirmi viva “
Io “e perché allora ti eri promessa che non sarebbe più successo”
Maddy “perché perdo il controllo se la cosa è troppo intensa, perché ti considero il mio uomo e sono gelosa di tua moglie, per esempio da quando che ci siamo visti ogni sera prima di addormentarmi penso sempre se tu stai scopando con tua moglie proprio mentre io ti sto pensando”
Io “ diciamo che siamo sulla stessa barca, con la differenza che mentre sto con mia moglie non posso paragonarla a te perché con te c’è stato per il momento solo un grande bocchino ..poi continuai dicendo che il rapporti extra coniugali sono belli anche perché il linguaggio e diretto e anche solo questo è eccitante.
Maddy “siamo messi bene tutti e due allora, una cosa è certa che adesso detto ciò voglio solo scopare e sentire solo fendenti nella mia fica…”fregna..volevo dire””
Ci attaccammo di nuovo e mentre ci baciavamo mi sbottonò i pantaloni e prese possesso del cazzo prima solleticandolo poi si chinò e iniziò il suo massaggio di gola, nel frattempo io non avevo margini di movimento sul sedile sdraiato a parte sentire con la mano la sua fica, già brodosa , quel giorno la fortuna volse a mio soccorso perché Maddy aveva indossato una mini con trama scozzese verde, sola si tolse le mutandine tirandomele sul viso e mettendosi a cavalcioni su di me si penetro sola , iniziò a cavalcare sul cazzo mentre io la aiutavo tenendola sulle chiappe sode, era la prima volta che toccavo le carni a pelle , liscia come la seta.
Non era ancora buio completo ma il posto era tranquillo perché era il punto più lontano dall’ingresso del centro sportivo volli cambiare posizione , la feci mettere con le ginocchia sui sedili uno per ogni sedile in modo da avere una visuale di lei a pecorina e di vedere il cazzo che la penetrava, la cosa che più mi fa impazzire di quella visione è il fatto che quando stantuffo vedo il buco dell’ano che si rilassa e sembra che vuole entrare anche lui nella fica.
Non resisto molto a quella visione perché il buco chiama il mio dito il pollice , poi l’altro e vado a massaggiare prima con delicatezza poi inumidendo con la saliva provo a entrare prima con uno poi con l’altro , una volta dentro tutti e due cerco di allargare, quella è la prova del nove se fin li non mi dicono di lasciare stare il buco vuol dire che debbo passare ad penetrarlo, cosa che mi fermai per tirare fuori il cazzo e lei mi disse :
Maddy “no ancora no ,.. non così, mettiti tu sdraiato adesso “
Mi misi sdraiato sui sedili con una gamba per parte e lei prese dalla sua bocca molta saliva e si passò la mano sul buco e quella che restava la passò sull’asta del mio cazzo e scese fino all’orifizio , puntato il cazzo scese lenta e costante fin lo sfintere una volta passato e sentito lo sfintere cedere scese rapidamente a pomparmi, andò avanti per due tre minuti la sua fica secerneva un’abbondante liquido tanto che mi imbrattò anche la camicia per non parlare dei peli sul cazzo, sentì che mi stavo irrigidendo e li iniziò a cavalcare con più ritmo fino a sentire il primo fiotto nell’intestino poi si piantò fino alla radice delle palle muovendo solo il bacino, si chinò cercando la mia bocca aspettando che il culo sputasse il cazzo intriso di sperma e saliva.
Mentre ci ricomponemmo mi disse che la ragione era questa che il culo nessuno lo apprezza più dell’amante , e scopare in auto con la gente che potrebbe vederti, ma che non consideri è la ragione che pensi che stai facendo la cosa giusta,… speriamo che non ci innamoriamo aggiunse tra il divertito e il sarcastico
Quando vide sul telefono che mancavano dieci minuti alla 18 disse:
Maddy “ cazzo, se è già tornato a casa sono fottuta me lo vede in faccia che me se so ‘nculata ..sti cazzi lui si fa il problema che il cazzo poi possa avere puzza di merda…ma non è meglio avere il cazzo che puzza che la testa che pende!!!”
Gli incontri con Maddy sono una costante ormai , chi ha letto qualche mio racconto sa che spesso vado in trasferta gli ho avanzato la proposta di accompagnarmi , è stata entusiasta ma dovrà contare sulla complicità della sorella.
Continua …
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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