Sebastian

Mi sveglio, a notte fonda, socchiudendo lentamente gli occhi. La camera mi pare in penombra, tenuemente illuminata solo dalla poca luce che filtra tra le tapparelle, non completamente abbassate. Davanti a me, in una immagine che quasi in bianco e nero, intravedo Mary. È in ginocchio, nuda, al fondo del grande letto matrimoniale. Sollevo un po’ le palpebre per mettere meglio a fuoco quell’immagine erotica, sensuale e vedo che il corpo è leggermente piegato in avanti, con le mani che poggiano sulle cosce. I lunghi capelli sciolti, ricci, scendono sul viso, lasciandomi solo intuire i bellissimi lineamenti. I suoi occhi sono leggermente socchiusi e rivolti verso il basso, mentre si mordicchia il labbro inferiore. I seni abbondanti e maturi, con i capezzoli dritti, eccitati, si muovono ritmicamente dondolando appena, erotici ed invitanti.

Guardo meglio e quasi mi manca il respiro quando, tra le cosce carnose, vedo la testa di un uomo dai capelli scuri. I miei occhi si sgranano, increduli. Mary è inginocchiata su quella faccia, la figa preme sulla bocca che intuisco muoversi avida, golosa del calore e del succo di quella passera chissà quanto bagnata.

La gelosia mi travolge e sconvolge, sento i battiti del cuore pulsare fino alle tempie e una morsa stringermi lo stomaco.
Eppure, sento il cazzo diventare durissimo. Vedere e sentire Mary che gode è un’esplosione di eccitazione e lussuria. È il fuoco di un desiderio travolgente e incontrollabile che ti avvolge in un istante, brucia e incenerisce ogni morale, ogni ragione o capacità di giudizio. In quegli istanti non esiste più nulla al mondo, oltre a lei, al suo corpo morbido ed erotico che si muove, eccitato ed eccitante, ai suoi occhi che sprigionano una lussuria che ti cattura e ti stordisce.

Il solo guardarla mentre dorme indossando nient’altro che le mutandine, o respirare il caldo profumo della sua pelle o, semplicemente, sentire il suo corpo caldo accanto al mio, sotto le coperte, mi eccita sempre, irresistibilmente. Guardarla adesso, eccitata e goduriosa mentre si fa scopare la figa da una lingua vogliosa fa delirare la mia mente, eccitata oltre ogni limite.

“Hei! Volevo leccartela io!” Sono le sole parole che, mi sorprendo, riesco a dire.

“Lo so… ma me la sta leccando Sebastian…” mi risponde lei, con voce bassa ed eccitata.

Mentre mi guarda con occhi libidinosi, lascivi, il suo bacino aumenta le spinte, brevi, profonde e accompagnate da piccoli, ritmici gemiti di piacere. Spinge, si muove come se non volesse perdersi nulla del piacere che la lingua e la bocca di Sebastian le stanno regalando. Lingua che si agita, entra tra le grandi labbra, entra ed esce rapida e golosa da quella meravigliosa e fradicia passera, mentre le labbra assaporano ogni goccia degli abbondanti umori che colano dalla figa vogliosa di Mary.

Mi sollevo e mi avvicino a lei, il viso è bellissimo ed è una maschera di voluttuoso piacere, mentre continua ad emettere piccoli, brevi gemiti.
Sento il profumo caldo della sua pelle morbida, nei miei occhi l’immagine sensuale di Mary lussuriosa ed eccitata, del suo corpo nudo e carnoso che si muove dominato dal piacere è un quadro di indescrivibile e ineguagliabile eccitazione.
La mia mano le avvolge un seno, mi abbasso e lecco, succhio, tengo tra le labbra il capezzolo scuro, turgido e contornato dalla grande areola.
I gemiti goduriosi di Mary diventano immediatamente più intensi, mentre con la mano afferra e si palpa l’altro seno, come se il piacere che già sta provando ancora non le bastasse.

Cerco la sua bocca e assaporo subito, affamato, il gusto caldo e buono dei suoi baci, mentre le nostre lingue si toccano, quasi lottano desiderose e le nostre labbra, le nostre bocche, sembrano volersi divorare, bramose, l’una dell’altra.
Mary mi cerca e con la mano afferra il mio cazzo, tesissimo; tocca le palle dure e contratte per la folle e turbinosa eccitazione che sta pervadendo ogni parte del mio corpo e la mia mente.
Nella stanza quasi si respira, si assapora il desiderio che emanano i corpi eccitati, caldi, avidi di piacere, di sesso, di puro godimento.

Guardo appena oltre la schiena di Mary e vedo che anche Sebastian è eccitatissimo, vedo come si mena vogliosamente il cazzo, teso e duro. Mary mi guarda con occhi goduriosi, caldi, poi si alza appena, mi spinge indietro facendomi sdraiare e allontana la figa dalla faccia di Sebastian. Gattonando, si avvicina a me. Afferra il mio uccello e con la punta della lingua dà brevi, lente leccate alla cappella umida.
Mi fissa negli occhi, mi accarezza le palle e la bocca percorre, morbida e calda, tutta l’asta. Avvolge, succhia con voluttuosa lentezza il mio uccello.
Fatico disperatamente cercando di trattenere l’orgasmo, cerco di non schizzare tutto il mio sperma in quella bocca desiderosa.

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi per cercare di non subire l’esplosiva eccitazione che mi provoca il suo sguardo, così penetrante che mi scopa la mente. Così vedo, dietro di lei, Sebastian che le guarda, le fissa, lascivo e in preda all’eccitazione, il culo. Lo vedo bagnarsi di saliva la cappella lucida e tesa, eccitato e desideroso di scoparla.

Mary se ne accorge, smette di succhiarmelo, inarca un po' la schiena, mi guarda e quasi sottovoce mi dice:
” Amore, hai visto com’è ce l’ha duro Sebastian? Mmmmm… è eccitato da morire, vuole infilarmelo e scoparmi da dietro…”

Vuole provocarmi, farmi ingelosire oltre ogni limite. Sa come farlo e ci riesce benissimo. Ma dice anche la semplicemente verità, ciò che già vedo. Sebastian in piedi dietro di lei, che aspetta un cenno o il momento giusto per scoparla.

Ma Mary viene su di me, afferra il mio cazzo e sfrega la cappella tra le grandi labbra, socchiuse e grondanti dei suoi umori. Le sue grandi tette sembrano guardarmi da vicino, provocanti e irresistibili mentre si abbassa e mi fa entrare dentro di lei. È così bagnata che entro subito fino in fondo, mentre la sento impossessarsi della mia asta, la sento avvolgermi fino alle palle.

“Cazzo, come lo sento…” mi dice mentre con i fianchi inizia a scoparmi, mentre le tocco e lecco lascivo i capezzoli duri con le grandi areole, mentre le palpo le grandi tette, quelle tette di donna matura che mi hanno sempre eccitato, sino da quando l’ho conosciuta.
Sento la pelle delle cosce morbide, sento il suo corpo caldo muoversi voluttuoso, vedo sul suo volto un’espressione che rivela tutto il carnale piacere che sta provando.
Le sue spinte aumentano, capisco che vuole godere, che vuole venire e l’assecondo spingendo il bacino verso l’alto, per sbatterglielo dentro il più possibile mentre le mie mani, le mie dita stringono desiderose le sue chiappe rotonde e carnose.

Pochi movimenti e il viso di Mary si contrae in una smorfia di piacere quando viene travolta dall’orgasmo: “Vengo, vengo, vengo amore! Vengooooo!” mi dice mentre chiude gli occhi e flette la testa in avanti.
L’eccitazione di sentirla così vogliosa, calda, lussuriosa, di vedere il suo viso mentre viene, mentre la sto facendo godere mi fa perdere ogni controllo e vengo urlando tutto il mio indescrivibile piacere. Spingo forte, mentre sento il mio sperma schizzare e riempirle la figa, mentre le urlo quanto mi faccia godere venire dentro di lei.

Si piega su di me, respira profondamente mentre mi bacia, esausta. Sento l’emozionante calore del suo corpo che si rilassa e si abbandona sul mio, sento la sua pelle morbida e profumata contro la mia.

Mi sembra di riaddormentarmi, esausto e appagato, ma quando allungo la mano sento i miei boxer bagnati e mi sveglio, improvvisamente.

È ancora notte e Mary sta dormendo accanto a me. La guardo, con indosso solo gli slip e la maglietta del pigiama. Mi avvicino, sento il calore del suo corpo e le bacio la vellutata pelle del viso.

“Amore… come mai non dormi?” mi domanda Mary.

“Perché sei così eccitante che mi fai venire anche nei sogni amore mio…”