tradimenti
Decido io
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24.06.2024 |
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"Mary si trova improvvisamente e incredibilmente a disagio, furente e incredula per quelle parole così false e offensive, dettate da quel rifiuto e che mai..."
Carlo è il responsabile vendite, in Italia, di una grande impresa internazionale che produce accessori per l’abbigliamento. Pur avendo solo 42 anni, grazie a capacità e determinazione è già ai vertici aziendali. Non è quello che si intende come classico bell’uomo, ma è piuttosto fascinoso così distinto, colto, con gusti raffinati e una grande cura di sé, sempre elegantemente vestito. L’attenzione che suscita nelle donne alimenta ancora di più il suo già forte ego, rendendo il suo fare a volte arrogante e spiacevole.Sua moglie non è da meno. Vilma lavora con successo nella medesima impresa, si occupa delle vendite all’estero ed è una cultrice di stessa. Ovviamente ha un fisico atletico, piuttosto magra, con capelli lisci e biondi e il fitness, l’estetista, il parrucchiere sono per lei impegni quotidiani irrinunciabili per apparire sempre bella ed essere guardata dagli uomini e invidiata dalle donne.
Con Carlo lavora, come assistente personale, Mary. Solare, con bellissimi capelli mossi color oro, non è certo perfetta come la moglie ma il suo corpo con curve morbide e pronunciate è molto, molto attraente. Dopo cinque anni di lavoro insieme ha saputo creare una bella sintonia lavorativa con quel capo così intransigente, ma che la tratta sempre in maniera professionale, con grande considerazione, pretendendo sempre molto sul lavoro e arrabbiandosi quando le cose non sono fatte esattamente come vuole lui. Non è dispotico, ma certamente molto autoritario, non accetta risposte negative o di essere contradetto e quando alza la voce è molto arrogante.
La sua squadra produce comunque grandi risultati, composta com’è da uomini e donne competenti, entusiasti e molto affiatati tra loro. Così, come spesso Carlo fa dopo aver chiuso grandi contratti, ottenuta una straordinaria commessa da una grande catena di distribuzione, organizza una cena nel ristorante di uno chef stellato di fama nazionale. Cena a cui tutti partecipano con grande piacere, in un clima di profonda soddisfazione, quasi di euforia per il grande risultato ottenuto.
Quella sera, agli elegantissimi invitati, è stato riservato un bel tavolo rotondo, così che tutti possano vedersi, comunicare e interagire.
Mary è meravigliosa come sempre, mentre indossa un lungo vestito di un elegante verde petrolio, stretto in vita e con una ampia scollatura che dona, agli occhi di chi guarda, la vista seducente della linea dei seni generosi.
Anche in quest’occasione Carlo vuole al suo fianco la donna che chiama - il mio braccio destro - e così, quando si accomodano al tavolo, con una certa classe poggia una mano sul fianco di Mary e l’accompagna a sedere accanto a lui.
Presto il grande tavolo da dodici si anima delle più disparate conversazioni, di risate e delle battute anche piuttosto allusive che Carlo, sorretto dal suo smisurato ego, dedica alle donne che compongono la squadra.
In realtà non proprio a tutte le donne perché, a Mary, non rivolge alcuna minima volgarità o frase allusiva. Molto probabilmente questo è dovuto alla straordinaria considerazione che ha di lei che, peraltro, non gli ha mai permesso alcuna confidenza e forse anche perché, pur dovendo cercare di nasconderlo, la desidera. E molto. Da cosa lo si comprende? Non dalle parole o dai gesti, sempre molto misurati, ma dallo sguardo, caldo e penetrante con cui spesso involontariamente la guarda.
Il gruppo è davvero affiatato e in confidenza per cui la serata scorre piacevolmente e in allegria, con una contagiosa euforia che l’ottimo vino rosso dispensa a tutti i commensali.
In quell’atmosfera frizzante, di piacevole abbandono, Carlo invita Mary a ballare, accompagnandola in una pista già piena di uomini e donne che, come loro, si divertono moltissimo.
Dopo un paio di balli anni Sessanta il DJ, come si usava molto tempo fa, abbassa le luci e mette un lento. Così, per quell’improvviso e inaspettato cambio di atmosfera, i sorrisisi si fanno più discreti, gli occhi si incontrano meno fugacemente, mentre i corpi si avvicinano, si toccano e muovendosi lentamente, si sentono.
Mary si sorprende nel percepire i capezzoli inturgidirsi per quel contatto e quando Carlo la stringe a sé un po' di più, sente il membro duro di lui confessare quel desiderio finora solo intuito.
È un’emozione conturbante, inaspettata e che pervade tutto il suo corpo, quella che avvolge Mary nei pochi minuti di quel ballo così intimo.
Ma poi un nuovo pezzo dance arriva come un brusco risveglio, allontana in un istante ogni stuzzicante turbamento e con un leggero imbarazzo, Carlo e Mary tornano al tavolo per terminare la cena e la serata.
La musica torna quella da festa e la serata termina a notte inoltrata, quando tra saluti, baci e qualche ultima battuta tutti lasciano il ristorante.
Il lunedì, seppur con qualche leggero imbarazzo, Carlo e Mary, si ritrovano a lavorare insieme con la mente che, ogni tanto, torna a quegli istanti di eccitazione
Così trascorrono le due settimane che precedono il consueto appuntamento di fine anno, quando l’azienda organizza per dipendenti e familiari, un fine settimana presso un Spa con piscina e ristorante.
È un appuntamento che, ormai da anni, l’azienda organizza per alimentare quello che si definisce team building, appuntamento che tutti attendono con trepidazione.
Location da sogno con ristorante di primissimo livello, lussuosa spa, piscina riscaldata, non manca nulla per trascorrere un fine settimana da sogno.
Mary e Loris non vedono l’ora di rilassarsi un po' per cui, nel primo pomeriggio, sistemati i bagagli in camera e indossato il costume, senza perdere un istante si precipitano nella spa. Marmi bianchi, tenui luci azzurre, arredi moderni indicano immediatamente quanto sia lussuoso l’ambiente. Avvolti nei morbidi e profumati accappatoi ritirati alla reception, si dedicano al relax con il percorso che comprende dalla sauna all’idromassaggio, dal bagno turco alla doccia emozionale. La grande piscina, riscaldata e illuminata da luci colorate, sarà probabilmente l’ultima tappa.
L’accogliente, rotonda, vasca idromassaggio è forse la tappa più ambita del percorso benessere e infatti quando Mary e Loris entrano, immergendosi in quell’acqua calda e piena di bolle, i posti sono già quasi tutti occupati da colleghi dell’azienda, tra cui Carlo e la moglie.
Mary, nel suo seducente due pezzi color azzurro acceso, che mette in luce le femminili curve del suo corpo, saluta tutti con un sorriso e per pura combinazione, viene a trovarsi alla destra di Carlo, che ha sua moglie dall’altro lato. Qualche parola di circostanza e poi lei e Loris si abbandonano al massaggio di quell’acqua calda e rilassante.
Trascorso qualche minuto, in un clima divertente e piacevole, mentre scherzano si provocano, si stuzzicano, completamente nascosti dal ribollire dell’acqua. Mary tocca si diverte ad eccitare Loris e a farglielo diventare duro mentre lui le palpa voluttuosamente il culo, facendole inturgidire per l’eccitazione, i capezzoli del suo morbido seno che spuntano, maliziosi, dal costume bagnato.
In quel piccolo gioco, muovendosi, inavvertitamente, l’altra mano di Mary tocca il costume di Carlo, sorprendendola nel sentire la chiara eccitazione dell’uomo.
" Chissà se è eccitato per me o per la moglie che gli è accanto dall’altro lato… " pensa in un istante Mary che non ha, però, tempo per darsi una risposta perché Carlo, nascosto da quella miriade di bolle, con decisione afferra la mano e la porta sul cazzo, già duro.
Sorpresa, incredula, si volta con gli occhi sgranati incontrando per un attimo quelli di Carlo.
" Sei impazzito? "
gli sussurra con decisione mentre ritira la mano che Carlo, con una certa prepotenza, cerca invece di trattenere sul suo fallo teso e desideroso di piacere.
Non è abituato a ricevere risposte negative, da nessuno e quel rifiuto lo indispone anche se non può darlo a vedere.
Poco dopo, il turno nell’idromassaggio finisce e gli occupanti devono uscire per lasciare il posto ad altri. Carlo esita, temporeggia qualche istante, certamente per guadagnare tempo e sopire quella decisa erezione che la vicinanza del conturbante corpo di Mary gli ha provocato e che sarebbe a dir poco imbarazzante, se notata dagli altri, soprattutto dalla moglie.
Uscendo tutti indossano il morbido accappatoio ed il primo ad approfittarne è, ovviamente, proprio Carlo.
Qualche passo e il gruppo prende posto nella grande sauna, con il suo calore, con l’intenso profumo del legno e dove i corpi, rilassati, quasi immobili iniziano a sudare. La miriade di piccole gocce di sudore che percorrono, come delicate e sensuali carezze la pelle di Mary, dal bellissimo viso al solco tra i seni, al ventre morbido, all’interno delle cosce, sono negli occhi di Loris una raffinata ma eccitantissima visione. Quella stessa visione che, celati dalle palpebre socchiuse, anche gli occhi di altri occupanti sbirciano, irresistibilmente attratti.
Quei minuti di piacevole torpore vengono interrotti con garbo dal Maestro di Sauna che spiega come, secondo il metodo finlandese classico, dopo la sauna è previsto un breve bagno in acqua gelata o da una doccia con acqua fredda o tiepida, da effettuare aspettando ameno due minuti all’uscita dalla sauna.
Usciti dalla sauna, nell’attesa il gruppo conversa e Carlo, borioso, quasi sprezzante, parla di lavoro e delle “sue collaboratrici” che non sarebbero assolutamente all’altezza del compito e che, solo grazie a lui ottengono dei risultati.
Mary si trova improvvisamente e incredibilmente a disagio, furente e incredula per quelle parole così false e offensive, dettate da quel rifiuto e che mai avrebbe immaginato di ascoltare da Carlo. Che, oltretutto, non si cura minimamente della presenza di sua moglie e di Loris.
Mary sta per rispondergli a tono quando i due minuti di attesa sono trascorsi e uomini e donne sono invitati a entrare nelle docce singole.
Chiuso il piccolo sportello, prima ancora che l’acqua inizi a scendere, Carlo è sorpreso dal contatto, alle spalle, di un corpo caldo, di seni prosperosi e da mani che con decisione si infilano nel costume e toccano, palpano il suo cazzo. Non fa in tempo a voltarsi che, tra lo scrosciare dell’acqua una voce calda e decisa gli sussurra in un orecchio:
" E’ questo che volevi maiale, che ti toccassi il cazzo? Per questo ora fai lo stronzo? Guarda che non comandi tu… comando io. Chiaro? "
Carlo è talmente sorpreso, incredulo ed eccitato che non riesce a fare altro che accennare qualche parola confusa.
Ma la doccia, così come quelle mani e quel corpo che gli hanno appena regalato un brivido profondo e una nuova erezione durano pochi istanti.
Il percorso, quindi, riprende con il bagno turco e le altre tappe, per terminare all’area benessere. Carlo cerca più volte inutilmente lo sguardo di Mary, perché lei ignora completamente.
È ora di cena e Mary, come sempre, si prepara con grande cura. I lunghi capelli raccolti, una leggera camicetta bianca e seducentemente appena sbottonata, sotto cui si intravede il reggiseno di pizzo dello stesso colore. Con una lunga e morbida gonna blu mettono elegantemente in luce la sensualità del suo corpo.
Il grande tavolo dedicato all’azienda viene rapidamente occupato con Carlo e la moglie che siedono al centro, quasi come fossero un re ed una regina.
Numerosi antipasti, poi i primi… la cena trascorre come sempre piacevolmente e come spesso accade prima dei secondi, quando si è già piuttosto sazi, molti commensali si alzano per andare a fumare o comunque muoversi un po'.
Così Mary, passando accanto a Carlo e senza essere ascoltata da altri con tono perentorio gli dice:
-Tra tre minuti esatti nella spa al piano di sotto. È chiusa, ma si può entrare dall’entrata di servizio. -
Carlo, incredulo, rimane qualche istante immobile mentre con lo sguardo cerca di vedere dove sia sua moglie. Non la vede, probabilmente è in bagno o a conversare con qualcuno per cui guarda l’orologio con trepidazione, contando ogni secondo che trascorre troppo lentamente e poi si alza, cercando di muoversi con tranquillità, scende al piano di sotto senza farsi notare.
Entra nella spa, semibuia e silenziosa, percorre qualche passo e percepisce la presenza di Mary. Il suo inconfondibile profumo nell’aria svela il suo passaggio emozionando Carlo. Qualche altro passo e la vede, lì, bellissima e attraente, accanto alla sauna. Travolto dal desiderio corre verso di lei per prenderla, stringerla ma Mary lo ferma prima ancora che possa anche solo toccarla.
" Fermati. Niente mani. Mettile nelle tasche. Non devi tirarle fuori fino a quando non sarai uscito di qua, chiaro? "
Carlo annuisce e pronuncia un timido sì mentre, lentamente, mette le mani nelle tasche.
Mary lo guarda intensamente e maliziosamente negli occhi mentre sbottona la camicetta e abbassa le spalline del reggiseno e poi, con le mani, avvolge e mostra i seni maturi e generosi.
" Vieni qua e leccami le tette " dice a Carlo con tono secco.
Carlo è eccitato da quell’ordine perentorio e si getta con la bocca affamata sul capezzolo turgido, stringendolo tra le labbra, roteando la lingua bagnata e vogliosa. Lo ciuccia, lo stimola con la punta rigida della lingua mentre in un crescendo di eccitazione guarda la mano di Mary che, libidinosa, palpa, tocca, stimola l’altro seno.
Il profumo della pelle calda e morbida di Mary è un richiamo irresistibile, un invito alla lussuria e così Carlo abbandona il seno e posa le labbra e la lingua sul collo, appena sotto l’orecchio. Affamate di piacere, scendono lentamente con grandi baci verso le spalle e poi di nuovo verso i seni, provocandole piccoli gemiti di piacere.
La bocca è sempre più ingorda, golosa, il respiro si è fatto più affannato e rumoroso per l’eccitazione sempre più incontenibile, mentre la lingua scende e va a cercare l’altro seno che Mary sta continuando, vogliosamente, a palparsi. La lingua umida di Carlo lecca e bagna di saliva quel capezzolo duro, meravigliosamente circondato dalla grande areola.
La bocca vorace cerca di assaporare, di sentire quella pelle, quel corpo morbido ed eccitante che le mani vorrebbero toccare, palpare bramose di lei. Mani che si muovono nel pantalone e toccano il cazzo duro, eccitatissimo che implora di essere liberato.
" Ti prego, mi stai facendo impazzire…. fatti scopare ".
Carlo è sopraffatto, torturato dal desiderio di prenderla, di possederla.
" No! Mettiti in ginocchio "
risponde Mary sollevando una gamba e poggiando un piede sulla seduta della sauna.
Carlo ubbidisce, si inginocchia mentre i suoi occhi divorano l’immagine di Mary che si alza la gonna sino alla vita, mostrandosi già senza mutandine e scoprendo la figa con le grandi labbra socchiuse e umide. La mano di Mary la accarezza per qualche secondo poi un dito entra, provocandole un eccitante smorfia fi piacere.
I suoi occhi socchiusi, l’espressione goduriosa del viso, rivelano quanto piacere si stia dando con quella mano, quanto si ecciti scopandosi la figa davanti al viso voglioso di Carlo.
E Carlo freme per quella visione, le mani nervose cercano disperatamente di dare un qualche sollievo al suo cazzo così duro da fargli quasi male, al cazzo che in quella figa vorrebbe entrare e scopare, sbattere con tutta la voglia che ha.
" Basta Mary, fammelo infilare, voglio scoparti… mi stai facendo morire. Fammi qualcosa, fammi godere! "
Ascoltare l’implorazione di Carlo, vederlo e sentirlo così voglioso di lei fa crescere ancora di più l’eccitazione di Mary, che aumenta la velocità della mano con cui si sta scopando la figa, fradicia dei suoi umori.
Ma poi si ferma, improvvisamente e porge il dito, lucido e bagnato del suo succo, a Carlo.
" Succhialo "
gli ordina, mentre lui già lo sta avvolgendolo con la bocca, ciucciandolo, succhiandolo avido, per assaporare fino alla più piccola goccia del sapore di lei.
Quella lingua e quella bocca così affamate, così bramose e vogliose, Mary vuole sentirle, vuole che la facciano godere. Con le dita apre le grandi labbra della figa, rosa e bagnatissima:
" Leccamela, scopala con la lingua e fammi godere. Senti come è calda e bagnata… "
La bocca di Carlo si avventa su quel sesso morbido, desiderosa del nettare di cui percepisce il profumo, mentre la lingua stuzzica il clitoride.
Mary afferra la testa tirandola a sé, la spinge contro la figa, è eccitatissima mentre inizia a muovere il bacino ritmicamente, per sentire ancor di più la lingua di Carlo che la sta scopando. Piccoli, intensi gemiti di piacere escono dalla sua bocca ad ogni spinta.
Lo sente vorace, incontenibilmente desideroso di lei, insaziabile, mentre la bocca e la lingua non danno tregua al suo clitoride, alla sua farfallina che gronda di piacere.
Le piace da impazzire come la sta leccando, vedere la sua testa tra le cosce e sentire forte il suo desiderio, quasi animale, di possederla.
E quando Carlo allunga una mano palpandole, con quello stesso tremendo desiderio un seno, Mary esplode in un orgasmo intensissimo, profondo che le fa quasi piegare le gambe, costringendola ad appoggiarsi a una parete.
Tutto il suo corpo è sopraffatto da un caldo piacere che la manda in estasi per parecchi istanti. Le ci vuole un po' prima di riprendersi, di vedere che Carlo si è slacciato i pantaloni e abbassato i boxer, mostrando il membro duro, con la cappella tesa e lucida, pronto e desideroso di penetrarla e soddisfare il travolgente desiderio di lei, di soddisfare il proprio desiderio di godere.
" Stai fermo dove sei " gli dice Mary mentre si riabbassa la gonna a va alle sue spalle.
Gli preme i grossi seni sulla schiena, mentre una mano afferra l’asta dura, pulsante e l’altra lentamente accarezza le palle.
" Fammi vedere come godi, quanto ti faccio sborrare " gli sussurra Mary nell’orecchio, avvolgendolo e facendogli sentire l’eccitazione che trasmette il contatto con il suo corpo morbido, mentre la mano aumenta la velocità con cui scorre sul cazzo che sembra, ormai, essere di pietra.
Pochi movimenti bastano per dare sfogo a quell’eccitazione per lui divenuta assolutamente incontenibile, per far esplodere l’orgasmo, per far contrarre le palle e far schizzare ripetutamente abbondanti getti di sperma dal cazzo, imprigionato nella mano di Mary che lo sente, appagata, pulsare mentre Carlo emette profondi gemiti di piacere.
Dato sfogo a quella eccitazione, a quella lussuria incontrollabile, tornati in loro, si rendono conto del tempo trascorso rapidamente mentre erano posseduti da quel turbinoso desiderio. Devono tornare al più presto al tavolo, prima che qualcuno si insospettisca o, peggio, venga a cercarli.
L’odore di sesso, del piacere che entrambe i loro corpi hanno provato, deve essere nascosto e in fretta, per tornare al tavolo senza creare sospetti.
Carlo si ricompone rapidamente mentre Mary si lava le mani e si controlla allo specchio.
" Ti lascerai mai scopare? Ti voglio e voglio venire dentro di te " le domanda Carlo mentre la guarda riflessa nello specchio.
" Può darsi. O forse no… ancora non lo so. Ma se potrai scoparmi e come potrai scoparmi, lo deciderò solo io. Adesso torna di là, da tua moglie che ti starà cercando ".
Cosa deciderà Mary? Questa è un’altra storia…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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