Racconti Erotici > tradimenti > Una moglie innamorata 6: prime autentiche cor
tradimenti

Una moglie innamorata 6: prime autentiche cor


di cuckold211
24.04.2025    |    534    |    2 8.0
"Nel chiudere la telefonata, mi son messa sul divano dello studio; mi son tolta la gonna e ho iniziato a toccarmi la fica; era già ridotta ad un lago, mi..."
Una moglie innamorata 6: prime autentiche corna per mio marito.
***************************************
Il giorno dopo, a casa, avvertivo ancora la stanchezza per le fatiche sostenute in quella notte di bagordi. Mio marito era più felice che mai, per come si era rivelato il nostro debutto. Mi dice:
"Amore, sei stata fantastica; non so se riesci ad immaginare da quale stato d'animo sia stato travolto nel vedere come ti concedevi a quei maschi: eri una vera maestra dell'erotismo; eri da togliere il fiato; brava, la mia mogliettina "porcella".
Mi dà un bacio in bocca ed io gli rispondo:
"Mio caro, anche tu ci hai dato dentro parecchio con quelle donne che non ti mollavano; sì, mi son divertita tanto....ed ora questa chat: con chi ti stai scrivendo?"
"E' Claudio: lo sto ringraziando per la bella festa che ci ha regalato".
Ed io: "Ah, sììì; ....salutalo anche da parte mia, sottolineando quanto mi sia divertita a mia volta..."
"Ti son piaciuti i maschi che ti hanno chiavato?" "Sì, tanto" "Mi son lasciata andare proprio tanto a quella festa" "Hai fatto bene, amore, devi esser te stessa; fregartene del resto e godere; è questo che desidero per te".
I giorni passano e con Mario aumenta sempre più il nostro gioco segreto; mi fa masturbare come una troia in cam, chiedendomi sempre di più; è proprio un porco, ma io non riesco a far a meno di lui; è diventato la mia ossessione; ora sono io a cercarlo con insistenza; quando son da sola in studio; mi presento già nuda e pronta alla recita, anche toccandomi; lui mi ha detto che ora vuole incontrarmi un pomeriggio da sola, in un motel; mi dice:
"Se vuoi esser mia, devi esserlo fino in fondo". Il suo è un autentico ultimatum: o accetto, oppure chiudiamo e basta, non farti più sentire; mi sta chiedendo di vederlo di nascosto? Ormai sa di avermi in pugno, non gli basta più vedermi in video; però a me quest'uomo ha rapito il cervello: solo attraverso una semplice video cam, riesce a farmi raggiungere orgasmi mai provati; non voglio perderlo; cosi ho deciso: il giorno seguente, mentre sono in studio, gli mando un messaggio, dicendo che volevo esser sua. Dopo pochi minuti mi chiama e dice:
"Era questa la risposta che mi aspettavo da te, troia; ora mi organizzo, cerco un motel nella tua zona e te ne comunicherò il nome; ci vedremo giovedì pomeriggio".
Il cuore mi batte a 1000, sto facendo sta cosa di nascosto da mio marito; lo sto tradendo con Mario: che cazzo sto facendo?
Però, al solo pensare di perder Mario, mi sentivo impazzire; Mario mi sta facendo scoprire la mia vera indole di femmina che ha voglia di conoscere una infinità di maschi e farsi scopare senza limiti, come si deve; mi passano davanti agli occhi le scene che ho vissuto alla festa; di come mi son data a quegli sconosciuti; all'infinito piacere di esser presa così.
La sera, con mio marito, chiavo come una pazza; mentre mi scopa, ho per la testa solo Mario e le sue porcate; si sta avvicinando il giovedì dell'appuntamento clandestino con lui; mi suggerisce di non andare, per un po', dall'estetista a farmi depilare la fica; al che gli chiedo:
"Ti piacerebbe ricoperta di peli?", e lui: "No, è solo perché, visto che sarai la mia donna, vorrei che ti facessi la riga sulla fica: sarei felice a sapere che lo fai per me".
Ed io: "Ok, se è così che ti piace, farò crescere i peli e li farò curare dalla mia estetista".
I giorni scorrono velocemente; mi sono appena svegliata, siamo a giovedì mattina, sono in agitazione; mi faccio la doccia e inizio a vestirmi per andare in studio; a lavoro, dovrei ricevere le indicazioni circa il motel dove incontrerò Mario, oggi pomeriggio; mi sembra di esser tornata ragazzina, da come mi sento viva in questo periodo così magico....
Non resisto, gli mando il buongiorno...
Ormai sono io a cercarlo: quest'uomo mi fa impazzire; non tarda e mi invia pure lui il buongiorno, dicendo:
"Ti chiamo, tra poco; adesso sono con dei clienti"...
Cerco di mettermi al lavoro, ma è veramente dura; oggi non riesco a far nulla, sono troppo eccitata per l'attesa di quanto accadrà più tardi.
Ecco, mi sta chiamando Mario; rispondo subito e lui mi dice:
"Gnoccolona, più tardi ti mando, via whatsapp, tutte le istruzioni per arrivare al motel; vedrai come ci divertiremo oggi, troia; sei eccitata, vero? Oggi sarà la prima volta che farai, per davvero, le corna a tuo marito; ti rimanderò a casa, da lui, ben soddisfatta e riempita in ogni buco". Io gli rispondo: "Sì, ho tanta voglia di godere".
"Brava, a dopo, segui bene le istruzioni che riceverai".
Nel chiudere la telefonata, mi son messa sul divano dello studio; mi son tolta la gonna e ho iniziato a toccarmi la fica; era già ridotta ad un lago, mi leccavo le dita intrise di umori, mi sditalinavo, con la mente rivolta a come mi sarei fatta scopare da Mario, oggi, in quel motel; di sicuro come una troia qualunque; e mi dicevo:
"Com'è possibile che quest'uomo mi abbia fatto diventare così libidinosa? Io che son sempre stata una donna fedele, senza mai rivolgere uno sguardo verso altri uomini? Come ha fatto a trasformarmi in una puttana?"
Mentre pensavo questo, ho avuto un orgasmo incredibile; ho schizzato sul divano in pelle, poi, mi son alzata e, messa in ginocchio, ho leccato avidamente le gocce del mio stesso nettare.
Ormai è quasi ora di pranzo, non so che fare: sono agitata, aspetto con ansia il messaggio di Mario.
Guardo sempre il telefono, in attesa di quel suo messaggio...
Stavo per uscire dallo studio per andare al bar di fronte a mangiar qualcosa, quando ecco ciò che doveva comunicarmi: il nome del motel e numero di camera; aggiunge di farmi trovare in camera per le 14:00, e lì troverò altre indicazioni; lui mi raggiungerà appena io sarò pronta; sono molto eccitata; sono già le 13:00; a questo punto non resisto, salgo in auto e raggiungo il motel, che dista a circa 25/30 minuti.
Sono molto agitata; dico tra me e me "Che sto facendo?", ma la voglia di trasgredire con Mario era troppa; ormai non ragionavo più; era il mio corpo a farlo per me, mi guidava verso questa avventura clandestina.
Arrivata davanti al motel, gli mando un messaggio, informandolo che sono nel parcheggio; lui mi dice:
"Brava, troia; ora vai alla reception, gli dici il numero della stanza e sali in camera".
Ho il cuore che mi batte all'impazzata: questo è uno dei classici motel a ore; scendo dall'auto ed entro nel motel; alla reception trovo una signora, mi squadra, chissà cosa starà pensando di me; quasi mi trema la voce nel dirle il numero della camera; mi chiede un documento, glielo do e mi da la tessera; non vedo l'ora di sparire dalla sua presenza e andarmene in camera; la raggiungo, entro: è una specie di suite, cioè una stanza molto grande, letto rotondo e specchio al soffitto; una vasca a filo pavimento, un tavolino con sopra una bottiglia di spumante; avverto Mario di esser in camera...
cosa avrà in mente il porco, con tutto questo mistero?
Mi dice: "Ora spogliati e resta solo in lingerie, poi guarda nell'armadio, ho lasciato una borsa con delle cose per te; appena le avrai indossate, ti metterai in ginocchio dietro la porta e mi avverti; subito dopo ti raggiungerò, troia";
a mia volta gli dico: "Tu sei pazzo"; chiudo la comunicazione e mi metto a cercare; trovo la borsa con dentro un collare con guinzaglio, uno di quei plug in metallo con il gioiello ed un paio di tacchi vertiginosi; inizio a spogliarmi, sono già bagnata, chissà cosa vorrà farmi quel maiale; ora sono solo in lingerie, ho messo anche il collare ed ora mi sto stuzzicando il buco del culo con saliva e umori di fica; me lo sto stimolando perché devo infilarci il plug: ecco ora sono pronta per il mio porco.
Gli sto mandando il messaggio che sono dietro la porta, sono eccitatissima per la sua porcaggine; questa situazione proprio non me l'aspettavo; di sicuro aveva il telefono in mano, perché mi manda subito il suo ok; sono in agitazione per rivederlo così e da sola; è sconvolgente: è la prima volta che metto un plug nel culo e, devo dire, la cosa mi sta eccitando tanto; sono in attesa che entri, non dovrò dire neanche una parola, devo solo tener la bocca aperta, con la lingua di fuori, tipo "cagna".
Finalmente entra, chiude la porta, si tira giù la cerniera; ecco che sbuca fuori il suo cazzo già duro; si avvicina e me lo infila subito in bocca; inizio a leccarlo, mi riempie tutta la bocca quel cazzo; intanto lui ha preso il guinzaglio e mi tira a sé, sempre più, fino a farmi ingoiare del tutto il cazzo.
Inizia a parlare e mi dice che sono una bocchinara, che lo succhio divinamente; io, a queste parole, mi impegno sempre di più; me lo faccio arrivare in gola quel ben di dio di cazzo. Intanto mi fa gattonare per la stanza, mentre lo spompino, mi dà delle sberle sul culo; mi piace: gli dico "ancora" e lui: "Zoccola, ti mando a casa, da quel cornuto di tuo marito, con le mie mani stampate su questo culo da porca, che ti ritrovi; non ci capisco più niente, sono nelle sue mani, sto godendo; mi toglie il plug dal culo e me lo fa leccare; poi lo rimette di nuovo dentro; poiché eravamo al quarto piano ed in primavera, l'ambiente non era freddo; mentre siamo lì, vicino alla porta o la finestra, la apre e mi fa uscire fuori sul terrazzino, sempre gattonando al guinzaglio; fortuna che vi erano dei divisori alti tra un terrazzo e l'altro; io lo seguo: non mi preoccupo più di nulla; mi fa alzare e mi tira a sé, mi mette la lingua in bocca.
Vi sono due poltroncine ed un tavolino; lui mi fa mettere a pecora su quel tavolino; mi sposta il perizoma e mi lecca la figa; me la sta letteralmente mangiando; mi tocca il clitoride, sto impazzendo; mi slaccia il reggiseno e mi tiene con la testa girata all'indietro con il guinzaglio.
Non ne posso più: desideravo che mi scopasse la figa lì, così, su quel tavolino, fuori, su quel terrazzo, ma lui mi fa alzare e mi porta dentro.....
Vi è una parete a specchio, ci avviciniamo e lui mi mette con il viso contro lo specchio; lui è dietro di me e sento il suo cazzo contro le chiappe; mi tiene ancora al guinzaglio e mi dice:
"Guardati, che troia che sei!" Sputa sullo specchio e mi ci appoggia la testa sopra, dicendomi:
"Tira fuori la lingua e lecca", intanto che lo sputo colava. Io lo inseguivo con la lingua fino ad arrivare a trovarmi a 90°; lui si abbassa e mi lecca ancora la fica: dio, mi sta facendo impazzire ....
Poi mi porta sul letto, mi sbatte giù di schiena; mi allarga le cosce, mi lecca ancora e poi vedo che mi appoggia il cazzo durissimo sul clitoride; gli dico:
"Basta metti un preservativo e sbattimi, cazzo, come una troia"...e lui mi risponde:
"Ma sei o non sei la mia troia?" Ed io: "Sìì, sono la tua troia" ....e lui riprende: "Allora ti prendo così, senza preservativo, perché solo così puoi esser mia" ....e intanto strofinava il cazzo sul mio clitoride; ero talmente eccitata che gli ho detto:
"Sì, voglio esser tua, scopami".....
Vedere quel cazzo così, a pelle, sparire pian piano nella mia fica, mi mandava in orbita; sentivo la mia fica piena, avevo ancora il plug inserito nel culo, mentre Mario mi scopava pian piano: me lo faceva centellinare tutto quel suo cazzone....
Al vederlo uscire, quasi tutto intriso dei miei umori, per immediatamente rientrare, era sconvolgente; lo tira fuori e me lo mette in bocca, dicendo:
"Lecca, zoccola, assapora il tuo nettare!" Io lecco e me lo faccio arrivare in gola; son troppo eccitata in quel momento; mi gira, mi fa mettere a pecora, mi dà una sonora sberla sulla chiappa e poi me lo affonda di nuovo nella fica, tenendomi per la coda dei capelli.
Ora fa sul serio, mi sta scopando forte, sono un lago. si ode chiaramente lo sciacquettìo della mia fica; lui è indiavolato, mi scopa selvaggiamente, senza tregua. Io urlo e lui mi dice:
"Brava, troia, godi, urla quanto vuoi, fatti sentire dai nostri vicini di camera; ti piace il mio cazzo? Ora te lo metto nel culo, porca".
Ed io gli rispondo: "Scopami ancora così" "Pensa, troia, se ora ti vedesse quel cornuto di tuo marito, come ti fai scopare da vera cagna in calore: che direbbe? Cosa penserà di te?"
Io non rispondo: voglio solo godermi il suo cazzo.....
Mi scopa sempre più forte: anche lui è eccitato al massimo, ma si ferma, esce dalla fica, mi toglie pian piano il plug e sento che fa colare dalla bocca della saliva sul buco; con le mani mi allarga le chiappe e dice:
"Hai un culo magnifico, porca; un culo che ha bisogno di esser scopato di brutto". Intanto sta puntando il suo cazzo, lo sento farsi strada dentro me, ed io gli dico:
"Piano, ti prego" ma lui ormai è entrato tutto, se ne frega di quello che dico io....
Piuttosto tiene a dire che devo abituarmi: lui è un maschio molto esigente con le troie come me; alla prossima festa, inviterà altri amici più dotati e porci:
"Vedrai come ti faranno godere; come ti romperanno il culo, troia". Mi scopa sempre più forte: ormai non conto più gli orgasmi che sto avendo: mi sta facendo impazzire. Esce dal mio culo, mi gira a cosce larghe, me lo rimette nella fica; che bello sentire questo cazzone così, a pelle, mi fa impazzire; mi sta scopando come un forsennato:
"dio mio, sto venendo di nuovo"; urlo e lui mi dice: "Anch'io sto per venire troia; ora ti marchio con la mia sborra in fica" accelera, mi sbatte forte e poi urla: "Sì, troia: sborro, ora sei mia; ecco, te la riempio tutta questa figa!".....
Mi bacia in bocca, con ancora il suo cazzo dentro di me; ce l'ha ancora duro, lo sento; Mario ora mi dice:
"Sei davvero la mia troia" ci slinguiamo e limoniamo come porci; io sono eccitata tantissimo, poi, pian piano esce e mi tiene la testa bloccata:
"Guarda il mio cazzo come esce dalla tua fica piena di sborra" E' allora che lo prendo in bocca e lo ripulisco; intanto sento uscire la sborra dalla mia fica; mi fa alzare, mettere accovacciata, mentre lecco il cazzo, sento che la sborra mi sta uscendo tutta e cade per terra.....
Dopo averglielo leccato per bene, mi fa alzare; corro in bagno a darmi una sistemata e lui, intanto, stappa la bottiglia; quando ritorno in camera, lo trovo a letto appoggiato alla testiera del letto, pronto con i due flutes di champagne; mi sistemo al suo fianco e facciamo un cin cin; mi dice:
"Daniela sei una femmina straordinaria; ti vorrei così, tutti i giorni".
Non smette di elogiarmi, mi tira a sé, mi bacia la schiena; gli squilla il telefono e mi dice:
"E' un mio collaboratore: devo rispondere, scusami".
Mentre sta parlando, gioco con una mano sul suo cazzo, che, pian piano, cresce, allora mi giro e prendo a leccarlo, lo ingoio, guardandolo negli occhi, mentre parla di lavoro. Lo ciuccio, lui mi mette la mano sulla testa e me lo fa ingoiare fino alle palle.
Mi fa impazzire esser trattata così, quasi mi soffoca con quel cazzo duro come il ferro. Lo ciuccio, sono ingorda, lui ancora parla al telefono. Ad un certo punto chiude la telefonata, mi fa sdraiare sul letto; mi mette il culo ulla faccia, io cercavo di prendere il cazzo e lui mi dice: "Troia leccami il culo!" Era una pratica che non avevo mai fatto prima, mi strofina il culo sulla faccia, io tiro fuori la lingua e trovo il suo buco; lui dice: "Brava, puttana, leccami il culo"
Dopo averlo fatto, si alza, mi fa tirar su e mi rimette il guinzaglio; "Troia, tu hai bisogno di un porco come me: sono io il tuo padrone!" Mi fa stendere per terra, sul tappeto, mi allarga le cosce; mi schiaffeggia la fica e mi tiene per il collare, dicendo un sacco di porcate.
Io volevo il suo cazzo dentro, subito, ma lui si stava divertendo a umiliarmi; io ormai non capivo più nulla; lo imploravo di scoparmi, ma lui mi ha detto che, se volevo il suo cazzo, dovevo ubbidire a tutto quello che mi chiederà, perché su di me ha grandi progetti...
"Sei sprecata con quel cornuto di tuo marito; vedrai quanti cazzi ti farò prendere, troia". Intanto mi aveva messo il cazzo in figa e mi scopava guardandomi negli occhi e, tirandomi per il collare, mi sbatteva con furia, lì, a terra, su quel tappeto, a cosce spalancate ...
Era eccitatissimo, sembrava un toro; mi ha girato e messa a pecora; mi scopava fortissimo; sentirmi in balia di quell'uomo, mi faceva impazzire, non capivo più nulla, avevo perso il conto di quanti orgasmi avevo avuto. Lui, ormai è arrivato al culmine; mi sborra di nuovo dentro la figa.
"Ecco, troia, voglio che vai a casa così, ben farcita della mia sborra; così il cornuto te la potrà leccare". Gli lecco ancora il cazzo, glielo ripulisco; sono veramente provata, per quanto mi ha usata; lui si riveste, dicendo che si è fatto tardi; io sono ancora lì, sul tappeto, che vibro; mi dice:
"Mi raccomando: esegui alla lettera quello che ti ho detto; domani dovrai raccontare tutto, quando sarai nello studio, dovrai anche mettere il collare, il plug ed i tacchi; devi indossarli in studio, così ci divertiremo in cam. Tu fai pure con comodo, ma io devo scappare". Mi dà un bacio e va via; io vado in bagno, mi do una sistemata senza far la doccia; volevo tornare a casa così e offrirmi al cornuto di mio marito, con ancora addosso l'odore del mio padrone.


(continua)
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Una moglie innamorata 6: prime autentiche cor:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni