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Una moglie innamorata 5


di cuckold211
08.04.2025    |    1.001    |    6 9.3
"Mi sento in un misto di eccitazione ed ansia; sono qui a mostrami a Mario, che, in fin dei conti, ancora non sapevamo quanto riuscisse a gestire una certa..."
Dopo questa nostra prima avventura con Mario, noi, come coppia, siamo diventati come fuoco e benzina: scopiamo di brutto, rivivendo l'incontro con Mario. Ma io voglio capire qualcosa in più, perché, durante la serata con Mario, ho visto mio marito prendere sempre ordini da Mario; cosi provo a fargli un po' di domande, mentre siamo rilassati sul divano, dopo aver cenato.
Mio marito dice che, durante la settimana, prima dell'incontro, hanno avuto diverse conversazioni telefoniche e, siccome Mario ha capito che siamo una coppia che si è appena affacciata in questo mondo, ha voluto puntualizzare il suo ruolo all'interno della coppia. E' da tanti anni che Mario gioca con coppie; mi dice che, all'interno nella coppia, si ritiene il Bull di turno e vuole che i rispettivi mariti stiano al suo gioco, assecondando ogni sua azione tesa a concupire le loro mogli. Ha voluto precisare che ci sono diversi mariti, di indole Cuckold, che non scopano più le mogli e, perciò le accompagnano dai loro Bull, restando solo a guardare; a volte succede anche che lui li umilia, perché quelli si fanno le seghe, mentre lui chiava alla grande le loro mogli.
Io rimango parecchio basita da queste rivelazioni, ma, nello stesso tempo, provo molta eccitazione su quanto mi sta raccontando, e, intanto prosegue:
"A Mario piaci davvero tanto; lo si vede da quanta passione ci mette nel baciarti, da come ti scopa e poi, ammettilo, ci sa fare veramente con le donne".
"Sì, anche a me è piaciuto tanto come mi ha preso: a te farebbe piacere se lo rivedessimo?"
"Beh, sì, credo che, con lui, avremmo molto da scoprire sul libertinaggio...."
E' un pomeriggio, sono al lavoro, quando mi arriva una chiamata da mio marito; mi dice:
"Poco fa ho visto Ale e mi ha chiesto se giovedì sera andiamo a cena al locale nuovo del suo amico; lo aveva già chiesto anche a te".
"Ah sì, certo, ok; ma tu? Intendi ancora mettere in atto la farsa di cui mi avevi parlato, porco?"
"Sì, certo, mi intriga un sacco questo gioco". Allora aggiungo: "Ok, ti farò spiare ed avrai modo di gustarti scene porno degne di una esperta attrice, porco; puoi dirgli che va bene per giovedì sera..."
Chiusa la telefonata con mio marito, ero smisuratamente eccitata; ero ancora seduta alla scrivania e non riuscivo a non pensare alla nuova avventura che mi sarei goduta con Ale; mi tiro su la gonna e mi tocco la figa; sono bagnata, mi sto sgrillettando, ho proprio voglia di cazzo.
Mentre lo faccio, mi salta in mente di inviare un messaggio vocale ad Ale, solo un saluto... tanto sapevo che, appena visto il mio vocale, mi avrebbe chiamato e io avrei continuato a toccarmi, mentre sentivo la sua voce provocante al telefono; sono eccitatissima.
In effetti, come immaginato, non passano due minuti ed Ale, il porco, mi sta già chiamando; io ho la mano sul clitoride e mi devo fermare; son troppo eccitata, quando lui mi dice che, se non disturba, tra circa un'oretta, sarebbe passato in ufficio per un caffe; gli rispondo che per me va bene, lo aspetto; cavoli, sarà qui a momenti?
Son troppo eccitata, vado in bagno, mi sgrilletto come una pazza e raggiungo un orgasmo potentissimo; mi abbandono per un attimo sul water, per riprendermi e, intanto considero come sto modificando il mio carattere. Mi do una sistemata al trucco, ripasso il rossetto rosso e torno di là, a lavoro, in attesa che arrivi Ale...
Sono molto intrigata dalla complicità venutasi a creare con mio marito; oggi mi va di osare; avevo la gonna quasi al ginocchio e decido di tirarla un po' più su, poi, oso ancora; elimino il reggiseno: avevo una camicia azzurra non trasparente, però avrei lasciato slacciato un bottone in più, così da potermi far ammirare nel profondo della scollatura, nei movimenti che avrei fatto nel servire il caffè.
Eccolo, è arrivato, sono molto eccitata, vado ad aprire la porta, lo saluto offrendo la guancia da baciare; lo faccio accomodare e, intanto, faccio la civettuola, mentre mi do da fare attorno alla macchinetta del caffè ..
Glielo porto e, intanto, mi parla della cena di giovedì sera ...; mi siedo di fronte a lui, il tavolo è in vetro ed io accavallo le gambe: attraverso il ripiano, avrà modo di osservare le mie cosce, oscenamente scoperte, per quanto è salita su la gonna...
Volevo provocarlo, mi sentivo porca; pensavo a mio marito, cui, poi, avrei raccontato tutto....
Lui continuava a parlare della serata che avremmo trascorso insieme a cena, con successivo momento di divertimento con il ballo; io gli ho risposto:
"Meno male che mio marito non è geloso e mi permette di ballare con altri uomini; a me piace troppo ballare e non me ne sarei privata, non avrei potuto farne a meno".
"Tuo marito non sa quanto è fortunato ad avere una moglie come te: sei bellissima e poi hai una classe di assoluto rilievo; sempre impeccabile: magari ti avessi incontrata prima di lui!"
Ed io: "Ma dai... non trovi che, in questo momento, stai proprio esagerando con i complimenti?"...
Mi alzo per salutarlo e, al sentire la sua mano sul braccio, provo un profondo brivido ; lui aggiunge: "Allora vi aspetto per giovedì sera".
La sera, a casa, racconto a mio marito tutte le moine da me fatte per stuzzicare Ale, a partire dal saluto e del fatto che è venuto a trovarmi con la scusa del caffe; mio marito si mostra divertito da quello che gli racconto ed esordisce:
"Brava, la mia mogliettina troia! Pensa a giovedì, quando, finalmente, quel maiale ti scoperà e sarà il secondo cazzo, troia, che violerà i tuoi buchi. Spero solo sia ben dotato, cosi ti farà divertire alla grande; per quanto mi riguarda, vi spierò".
Sono talmente eccitata che gli slaccio i pantaloni e glielo prendo in bocca; lo succhio, immaginando la scena mentre mi lascio prendere da Ale; mio marito non fa altro che incitarmi a far di più:
"Brava, zoccola, sì, continua così e vedrai quanti nuovi cazzi avrai modo di trastullare, d'ora in avanti; ti voglio così: PUTTANA!"
Continuo a succhiarlo con un'avidità unica; mentre gli lecco le palle, gli rispondo che sono una troia, proprio come vuole lui. Vado avanti finché non mi sborra in bocca; ormai so di poter osare sempre di più; così gli annuncio:
"Vedrai, giovedì sera, ti farò assistere ad un vero film porno ed anche Ale potrà constatare quanto sono troia. Spero solo che sei certo, caro maritino, sulla discrezione di Ale, perché temo che quello, di sicuro, se avrà occasione, si vanterà di averti scopato la moglie: pensaci !!!"
"Tu sta tranquilla: non preoccuparti di possibili conseguenze; devi solo pensare a godertelo alla grande, senza alcun ritegno; per quanto mi riguarda, sarei infinitamente fiero se dovesse girare qualche pettegolezzo, ma non lo credo così stupido".....
Finisco di sistemare la cucina e andiamo a letto; ci ho messo davvero tanto a prender sonno: non riuscivo a non pensare a giovedì sera, in compagnia di Ale.
I giorni passano in fretta, siamo a giovedì mattina, decido di andare dalla parrucchiera a fami bella per la sera; sono molto eccitata su come si prospetta l'avventura.
Chiamo mio marito e gli dico che faccio un giro in centro, in cerca di un abitino: ne vorrei uno nuovo, piuttosto provocante per la serata e lui mi dice: "Sì, brava, prendi qualcosa di corto, così da metter bene in mostra le tue magnifiche cosce; ormai sei entrata nel ruolo della troia senza scrupoli". Ho avuto fortuna: ho trovato un abitino veramente molto sexy: schiena nuda, un po' corto, molto elegante. Son tornata a casa e vado subito a far la doccia; tra poco arriverà anche mio marito ....
Esco dalla doccia e trovo mio marito in accappatoio: si è servito del secondo servizio; mi prospetta un po' la scenetta su cui aveva a lungo elucubrato:
"Direi di prepararti tutta figa, provocante al maimo; io chiamerò Ale e gli dirò che son dovuto andare a Milano da un cliente importante, che ha insistito affinché mi fermi da lui a tutti costi, in quanto vuole parlarmi di nuovi progetti e, quindi, ora sono in difficoltà con mia moglie, nel doverla informare che stasera non potrò esser con lei. Io non tornerò prima di domani, in mattinata, così gli proporrò: perché non vai a casa a prenderla ed andate da soli a cena ed a ballare? Dai, non puoi dirmi di no, ormai ci conosciamo; sai quanto mia moglie ci tiene ad un invito di questo tipo; quindi, ora la chiamo, le spiego tutto e l'avverto che tu passerai da casa a prenderla per trascorrere una bella serata insieme. Che ne pensi, troia; sei contenta per come ti ho ho organizzato il programma? Sei contenta di poter uscire da sola con lui?" La mia riposta è ovvia, quanto sincera: "Sei diabolico, oltreché maiale!"
Lui riprende: "Un'unica cosa ti chiedo: cerca di star composta nel locale, poi, quando ti accompagnerà a casa ed una volta entrati, lui di sicuro ci proverà; allora tu, almeno all'inizio, non gli cederai, così, dopo aver fatto sesso, gli potrai sempre snocciolare la scusante che non eri molto lucida, a causa di qualche bicchiere in più e, per questo, ha avuto ragione della tua sacralità di moglie...; dai, ora lo chiamo: tu, intanto, finisci di prepararti...."
Mi preparo accuratamente e, quando arrivo in salotto, mio marito resta sbalordito per quanto appaio provocante; mi dice:
"Stasera non penso proprio che Ale resisterà ad aspettare di arrivare a casa; secondo me, a fine serata, alla prima occasione, ti salterà addosso; lo farai impazzire, uscirà di testa prima di quanto si possa pensare".
Mi dà una pacca sul culo, ed aggiunge:
"Tra mezz'ora sarà qui a prenderti; tutto ok, come da programma! Io vi aspetterò qui, così potrò guardare e sentire come ti assalirà, quel porco".
Io sono già bagnata come una cagna; sono eccitata al massimo; questa situazione mi sta sconvolgendo più di quanto si potesse pensare: è eccitante vedere che mio marito mi manda a cena da sola con un altro uomo; sono in bagno, davanti allo specchio a ricontrollare il trucco, in attesa che Ale giunga a prendermi; sono in uno stato di agitazione misto ad eccitazione per questa situazione; mi guardo, mi sento infinitamente porca e più ci penso, più mi bagno....
Mio marito mi sollecita: "Dai: il tuo amico è arrivato, scendi". Vado di là, indosso una giacca lunga sopra il ginocchio, prendo la borsa e do un bacio a mio marito, che mi dice:
"Tieni d'occhio il telefono; cerca di tenermi aggiornato su come si evolve la serata". Scendo giu....
Ale è davanti al portone, ci salutiamo e lo informo che mio marito, come già sa, ha avuto un contrattempo, ma ha talmente insistito affinché mi divertissi, per cui...: "eccomi qui".
Saliamo in auto e mi dice: "Sei sempre piu bella", sebbene non abbia ancora visto il vestito sotto la giacca, che mi fa pensare di aver forse esagerato; intanto parliamo del più e del meno; siamo quasi arrivati al locale. Una volta lì giunti, un cameriere ci fa strada al nostro tavolo. C'è molta gente, Ale si comporta da perfetto gentiluomo, mi aiuta a togliere la giacca, mi sposta ed offre la sedia; nel vedere il mio outfit, rimane folgorato; si profonde in una serie di complimenti; mi sentivo particolarmente fragile da sola, senza mio marito, ma, allo stesso tempo, ero eccitata come non mai per questa situazione creata ad arte, proprio da mio marito.....
Subito mi viene versato da bere: è prosecco ed io ne sono ghiotta; facciamo il primo cin cin e poi il dialogo si sposta sul locale, di come il suo amico ha saputo restaurarlo, aggiungendo:
"Ti va di andare a salutarlo? So che è in cerca di uno studio di consulenza che possa seguirlo nell'amministrazione di questo locale".
"Chissà che non potrebbe diventare un tuo buon cliente?" Io: "Ok, dai, andiamo a salutarlo".
Ci alziamo non so come; mi prende la mano e camminiamo verso la cassa; vi è un ufficio e dentro c'è il suo amico; arrivati mi presenta a Cristian e gli dice: "Purtroppo suo marito ha avuto un imprevisto di lavoro; ora è fuori e perciò mi ha affidato la sua signora per stasera". Cristian, ridendo, esordisce: "Tu, Ale, hai tutte le fortune del mondo: avere al fianco, stasera, una bella donna come lei, sarai invidiato da tutti gli uomini presenti".
Io sono sempre più eccitata, sono stata anche fatta oggetto di baciamano, poi mi guarda con occhi da toro infoiato.
Comunque, al momento, lo salutiamo e torniamo al tavolo; noto che il mio bicchiere è sempre pieno ed io bevo, bevo...
Ale mi informa: "Dopo gli parlo del tuo lavoro: sicuramente diventerai il suo consulente". Io lo ringrazio, e lui, ridendo, aggiunge: "Di sicuro non farà a meno di provarci con te: ti avverto, perché ho notato come ti ha sbranato con gli occhi, ma, tranquilla, non lo riferirò a tuo marito".
Intimamente ce la ridevamo, ma, in realtà, ero già bagnata a sentirmi cosi desiderata: era una cosa che mi dava alla testa e mi piaceva da pazzi. Avvertii la necessità di andare in bagno; mi scappava la pipi; chiedo ad Ale se sa dove sia la toilette; mi dice: "Devi scendere le scale; sono giù!" e, così, si offre di accompagnarmi, dal momento che avvertiva il mio stesso bisogno. Mi sentivo piuttosto accaldata; una volta giunti, ognuno entra nel proprio bagno; mi siedo sul water: avevo una pipì abbondante; tocco il perizoma e lo trovo zuppo dei miei umori; è proprio così: sono molto eccitata stasera ....
Mi do una ritoccata al trucco ed esco; Ale è lì che mi aspetta ed a me viene da penare: 'questo non mi molla un attimo' ....
Torniamo al tavolo e mi dice: "Tra poco apriranno la sala da ballo; si inizia con il latino" ed io: "Molto bene, mi piace molto".
Intanto mi perviene un messaggio da mio marito, che mi chiede come sta andando; gli rispondo che va tutto bene e che sono molto eccitata, al che lui: "Mamma mia, che troia che sei! Provocalo ancora, fagli scoppiare il cervello, a quel porco".
Finiamo la cena ed Ale mi invita a spostarci di là, ci sediamo su un divanetto; tra poco inizieranno i balli. Allorché seduta, offro alla vista di tutti, le mie cosce nude; il vestitino, di per sé già corto, da seduta è risalito di molto; arrivano subito due drink. ce li offre il padrone del locale.
Ale è seduto al mio fianco; sento che mi si avvicina sempre più; io assumo un'aria da sciocchina, faccio finta di nulla; ce la ridiamo; sento che mi mette una mano sulla gamba e lo lascio fare; da quanto siamo vicini, se mi voltassi, le nostre labbra sarebbero vicinissime. Il porco è infoiato; io mi sento in uno stato d'estasi, d'euforia; ora Ale potrebbe fare qualsiasi cosa: sarei pronta a cedere; ormai mi sento su di giri, molto leggerina, sono più che allegra; quando mi trovo in questo stato, abbandono qualsiasi inibizione e non è da sottovalutare che a me questo uomo piace; mi è piaciuto sin dalla prima volta che l'ho visto ....
La sua mano mi accarezza con voluttà; lascio fare, sono eccitata; in pista c'è già un po' di gente; lui mi dice:
"Dai, andiamo a ballare". Ci alziamo e, tenendomi per mano, lo seguo; al sentir la sua mano poggiata poco sopra il culo, mi sto eccitando ulteriormente; quando siamo di fronte, non posso non avvertire la vigoria del suo cazzo; avverto il rigonfiamento sulla mia gamba; mentre siamo abbracciati, lui mi dice:
"Hai sentito che effetto mi fai?" ed io faccio ancora l'ingenua, dicendogli: "Di cosa parli?" seguito da un occhiolino.
"Dalla prima volta che ti ho vista, mi hai fatto impazzire, Daniela". Al che gli rispondo: "Sta buono, sai bene che ho un marito, che amo". Ora hanno cambiato musica e stiamo ballando un lento; sono appoggiata alla sua spalla, sento il suo respiro: è eccitato al massimo, mentre continua a parlarmi. A stretto contatto, come siamo, non è per niente facile resistere e non fare nulla; così, per toglierci da quella situazione, gli dico: "Andiamo a bere qualcosa?".
Ci sediamo sul divanetto, ma credo di aver fatto un errore; son già abbastanza brilla ed ora quest'altro drink, mi darà il colpo di grazia: perderò ogni ritegno; intanto lui continua a strofinarmi la gamba con la mano, mi tocca, e quel movimento mi fa vibrare. Intanto il cameriere è arrivato con i drinks; ad un certo punto vengo tirata verso di lui; con la mano mi sposta i capelli e cerca il mio collo, l'orecchio, dio che brividi, tento una blanda resistenza, ma lui mi tira a sé, ormai è partito, mi dice:
"Dai che piace anche a te: lasciati andare!"
Mi bacia sul collo, cerca le mie labbra, ma io mi ritraggo, dicendogli:
"Smettila che ci vedono; sanno che sono sposata e non farei una bella figura".
"E' chiaro che ti piace; vorresti un posto più riservato?"
Non rispondo: cerco di far la preziosa; intanto la sua mano è quasi arrivata al perizoma; dio, sono un lago; gli sposto la mano e gli dico: "Vado alla toilette". Subito lui mi dice: "Ti accompagno, andiamo" Ci alziamo e lo seguo, mi tiene per mano, perché c'è parecchia gente e poi non mi sento molto sicura a far le scale; mi gira un po' la testa; arrivati giù, mi chiudo dentro; lui mi aspetta fuori; sono sul water a far la pipi e intanto aggiorno mio marito con un messaggio; gli dico di come Ale sia partito. Mio marito era a casa con il telefono in mano ad aspettare mie notizie e mi dice:
"Lascialo fare, sono certo che anche tu lo desideri con tutta te stessa; troia, fatti toccare la fica, così sente come sei calda e pronta; poi, venite a casa, così ti scopa come meriti, zoccola".
Esco dal bagno, lui è lì che mi aspetta, si avvicina e mi stringe a sé; vuole la mia bocca, io indietreggio, sono spalle al muro, non ho più scampo; le sue mani sono sul mio culo, mi bacia il collo, cerca di proseguire tra la scollatura del seno; sono davvero in delirio, in questa situazione; cerca le mie labbra e stavolta lo voglio anche io: mi ha messo la lingua in bocca, dio come stiamo limonando.
Siamo qui in questo corridoio, potrebbe vederci qualcuno, sono costretta a fermarlo: è proprio infoiato.
Ale mi dice: "Ora chiedo al mio amico se ha qualche posto più riservato qui per noi" al che gli rispondo: "No, assolutamente no, non chieder nulla; che penserà di me? No, andiamo via; è meglio che mi porti a casa; mio marito non c'è, è fuori".
Passiamo a salutare l'amico e quello mi guarda come un allupato; avrà capito che andavamo via per scopare; sono molto amici loro due; sono eccitatissima, ormai sono pronta a godermi questa avventura. Recuperiamo le giacche e via a prender l'auto; siamo abbracciati come due innamorati; una volta in auto, ma ancora nel parcheggio, lui mi tira a sé per baciarmi; giochiamo un po' con le lingue; mi abbandono, lui mi ha sbottonato la giacca, vuole le mie tette; mi sta abbassando il vestito, ho le tette di fuori, dio mio, mi sta ciucciando i capezzoli: è fantastico!
Con una mano, cerco di aprirgli la cerniera; voglio afferrare il suo cazzo: ormai ho perso la ragione.
Lui sente che sto cercando di aprirgli la cerniera e mi viene in aiuto. Con voce roca mi dice: "Brava, prendilo in mano; senti come è duro? E' così per te: ti desidero alla follia". Tenevo il suo cazzo in mano, mentre mi leccava le tette; era durissimo e più grosso di quello di mio marito....
Ormai sono in uno stato di eccitazione sconvolgente; mi ha messo la mano dentro il perizoma, mi sta toccando la figa; sto per venire; stringo le cosce, ma lui accelera, mi sgrilletta, vuole che gli venga sulle dita.
Allora lo sollecito: "Ti prego, andiamo a casa mia, metti in moto, ti prego". Ormai volevo ciucciare quel cazzo, oltre che desiderarlo ardentemente dentro la figa; tutto questo, a maggior ragione, perché sapevo che mio marito ci avrebbe spiati;
riesco a farlo smettere, mette in moto e partiamo. Ho il suo cazzo in mano mentre sta guidando e con la mente penso a mio marito quando ci vedrà: hhumm, che goduria!
Dopo circa quindici minuti, arriviamo a casa, una villetta a schiera, sono le due e sembra non esserci nessuno che possa vederci entrare; ho l'adrenalina a 1000; è la prima volta che mi trovo in questa situazione, mi batte forte il cuore; scendiamo e, con fare veloce, apro il cancelletto ed entriamo; lui mi segue come un cagnolino........
Una volta dentro, non mi dà il tempo di togliermi la giacca e mi ritrovo contro la parete; mi mette la lingua in bocca e con la mano mi tocca la figa: io inizio a gemere, ormai son pronta ad esser sua; è proprio indiavolato, mi abbassa il perizoma e lì, in piedi, mi lecca la figa; la sua lingua mi fa impazzire, mi tremano le gambe, mi trascina vicino al tavolo della cucina e in un secondo mi toglie la giacca, mi sfila il vestitino; mi fa mettere con la schiena sul tavolo, a gambe aperte per leccarmela; lecca e mi sditalina, oddio quanto sto godendo; una sensazione strana, mai provata prima; sto venendo come una fontana: è la prima volta che un uomo mi fa squirtare; mi dà piccoli schiaffetti sulla fica: è bellissimo; mi fa mettere in ginocchio, si slaccia i pantaloni e me lo mette in bocca; lo sto leccando e succhiando come un'ossessa; lui è al settimo cielo e mi incita dicendo che sono davvero molto brava a succhiare il cazzo.
Do il meglio di me, voglio farlo impazzire, ma non solo lui: c'è anche mio marito che di sicuro mi starà spiando, non so di preciso dove sia, ma di sicuro mi starà guardando. Ale si stacca, va verso la giacca e prende un preservativo; mi fa mettere a pecora sul divano, lo struscia un pochino sul clitoride: dio, sto impazzendo, lo esorto a mettermelo in figa, lo voglio, lo voglio dentro, non resisto più. Voglio farmi chiavare alla grande.
La mia figa è ridotta ad un lago per quanto è bagnata; appena me lo appoggia, mi scivola subito tutto dentro; se ne esce e fa lo stesso per un paio di volte; poi me lo rimette ed inizia a scoparmi piano; mi spinge con il viso sul cuscino del divano e mi tiene le braccia sulla schiena con un braccio, mentre con l'altra mano mi dà qualche sculacciata: capisco che ha un'indole dominante. Accelera il ritmo man mano, fino a stantuffarmi quasi con violenza; io sono in preda ad un nuovo orgasmo e lo esorto: "Dai, chiavami ancora, così: CHIAVAMI!" e lui mi risponde: "Ti piace, mia bella porcellona? E' dalla prima volta che ti ho vista, che sogno di fotterti così; le donne sposate mi fanno andare il sangue al cervello, girati che, mentre ti scopo, voglio guardarti negli occhi".
Mi prende a cosce aperte; mentre mi scopa ho le gambe appoggiate al suo petto: "Dimmelo quanto ti piace il mio cazzo, dai: è così che ti scopa tuo marito? Pensa se ti vedesse ora, con il mio cazzo dentro, qui in casa sua, mentre ti fai scopare da me". Le sue parole sono come benzina sul fuoco: ero devastata, mi ha fatto perdere la ragione ed intanto non smette con quel suo fraseggio: "Cosa direbbe della sua mogliettina? Penserà che ha una troietta per moglie, perché alla sua prima uscita da sola, apre le cosce e non finisce più a farsi chiavare?"
Ero veramente allo stremo, lo sento grugnire ed accelerare il ritmo; quando se ne è uscito, il preservativo era pieno di sborra. Io sono scappata in bagno e, con la coda dell'occhio, intravedo mio marito dietro il tendone del salone; da lì deve aver proprio visto tutto; in bagno mi do una sistemata e torno di là. Ale è bello spaparanzato sul divano che mi aspetta; io voglio fare ancora un po' la preziosa e dico: "Dio santo, che cazzo ho fatto? Ora mi sento una merda, come farò, da domani in poi, a guardare mio marito negli occhi?" Faccio finta di piagnucolare: "Che cosa mi è preso? Io amo tantissimo mio marito....
Non dovevo". Lui mi fa sedere accanto a sé: "E' stato un momento di debolezza, credimi, può capitare, dopo tanti anni di vita insieme. Adesso ti sembra una cosa sporca, brutta, ma credo che devi ripensarci con calma; devi riflettere un po' a come siamo stati bene insieme". Io volevo che se ne andasse, volevo correre tra le braccia di mio marito e far l'amore con lui; così gli dico: "Scusami, ma vorrei restar sola" al che lui mi dice: "Capisco" e, mal volentieri, inizia a rivestirsi .....
Gli do un bacio sulla guancia e gli dico: "Scusami" e lo accompagno alla porta....
Nel sentire che Ale è andato via, mio marito viene fuori da quello che aveva utilizzato come suo nascondiglio, il tendone del salone; mi viene incontro e mi bacia in bocca con una passione mai provata prima. Poi mi dice:
"Ti amo, amor mio, hai recitato in maniera da far impallidire d'invidia le migliori attrici porno. Sei stata davvero fantastica" e mi mette la mano tra le cosce, vuole toccarmi la figa, ed aggiunge: "Con questo, è già il secondo cazzo che ti scopa in pochi giorni, dopo oltre venti anni che viviamo insieme. Voglio che ci divertiamo sempre così; questo tipo di trasgressione mi manda in orbita" dice mio marito, trasmettendomi un'eccitazione pazzesca; non mi rimane che mettermi in ginocchio e succhiare il suo cazzo: ora ho voglia di far la troia per mio marito.
Gli succhio il cazzo, facendomelo arrivare in gola; poi, sputo sulla cappella, rinnovando, nella mia psiche, i momenti della scopata appena fatta con Ale. Mio marito insiste a rivolgersi a me con un linguaggio osceno, me ne dice di tutti i colori; è un toro inferocito; mi fa alzare e mi mette a pecora; sono certa che intende chiavarmi la figa, ma mi sbaglio. Mi sento sputare sul buco del culo, punta il cazzo sebbene non fossi ancora pronta; a lui non importa: me lo spinge dentro fin in fondo, gli dico che mi fa male, ma lui dice mi rimbrotta: "Sta zitta, puttana, cerca di abituarti a ricevere cazzi sempre più grossi in questo tuo culo; vedrai...! Mario, quanto prima, ci inviterà ad una sua festa e lì, mi ha già detto, che ci saranno molti ragazzi giovani, cui vuole donarti". Vengo urlando, ho schizzato tutto il divano; intanto anche lui sborra, gridando che sono una troia.
Non ho più forze, sono stremata; mi tolgo i tacchi e mi lascio cadere sul divano con il culo pieno di sborra. Mio marito è andato in bagno e la mattina successiva mi dirà che, nel tornare dal bagno, russavo....
Il giorno seguente è venerdì e, dopo tutti gli eccessi del giorno prima, ritorniamo ai nostri impegni quotidiani sebbene a fatica: mio marito al lavoro ed io in studio; avevo molto lavoro arretrato; ora sono in pausa pranzo, quando mi perviene un messaggio da un numero a me sconosciuto; visualizzo e resto basita: non ci potevo credere, era Mario, rimango un attimo così !!!! e mi dico 'noooo'; quello stupido di mio marito gli aveva dato il mio numero di recapito?
Lui si accorge che ho visualizzato e mi scrive: "Che fai?" Gli rispondo: "Sono a pranzo". "Posso chiamarti per un saluto?" ed io: "Meglio più tardi, ora sono con delle persone a tavola" Ho addotto una scusa, preferivo mi chiamasse quando sarei stata da sola in ufficio.
Un pochino infastidita, chiamo mio marito; lui, nel rispondere, aveva già capito il motivo della mia chiamata.
Mi informa che Mario, già da diversi giorni, gli stava chiedendo un mio contatto, che lui non lo faceva, prendendo tempo, ma, stamattina, non se l'è più sentita di negarglielo; anche perché mio marito si sente un po' in soggezione nei confronti di Mario, perché oltre ad esser più grande di età, il suo modo di proporsi proprio non riesce a dirgli di no. E' un uomo molto sicuro di sé, dominante e, quindi, mio marito, alla presenza di Mario, non riesce più ad avere il pieno controllo su di me: Mario vince sempre. "Vabbè, dai ti perdono per stavolta, amore" e chiudiamo la comunicazione.
Arrivo in studio combattuta tra sentimenti discordanti: eccitazione e arrabbiatura, però, con il risultato, non sottovalutabile di trovarmi bagnata; avverto l'istinto di chiamare Mario per salutarlo.....
Mi batte forte il cuore, sono in chiamata, mi risponde, soliti convenevoli; sono molto tesa, mi riesce strano parlare con lui così come sto facendo; mi dice: "Ho dovuto insistere un po' con il cornuto di tuo marito, per avere il tuo numero, ma, alla fine, si è deciso; volevo invitarvi per sabato ad una festicciola, dove ci sarà tanta bella gente; si terrà in una villa molto bella di uno dei miei amici". Io rimango un po' tentennante, così gli chiedo: "Ma che gente c'è?" e lui: "Coppie, ragazzi singoli, vedrai, sarà una bella esperienza; si ballerà, c'è un apericena, insomma ci si divertirà; fidati di me".
Al che gli chiedo: "L'hai detto a mio marito?" e lui: "No, volevo prima parlarne con te; sarai tu a dirglielo stasera, quando sarete a casa, così domani mi chiami e mi riferisci cosa avete deciso. Sappi che mi hai stregato, Daniela; sei una donna fantastica! Ora però ti lascio, ti chiamo domani, mia gran bella Gnocca".
Sono seduta alla mia scrivania in attesa della chiamata di Mario; non nascondo di esser parecchio eccitata alla proposta di questa nuova avventura; eccolo, mi sta chiamando, ho il telefono in mano, ma lascio squillare un pò; rispondo, ci salutiamo e mi dice che era in un cantiere a far dei rilievi con il suo amico e collaboratore, colui che non è altri che il padrone della villa dove si terrà la festa. Io gli dico: "Quindi è proprio una persona molto vicina a te, dal momento che ci lavori assieme?" e lui: "Sì, ci conosciamo da trent'anni, ormai, e puoi immaginare quante belle avventure abbiamo vissuto assieme; ma ti racconterò con calma queste cose; piuttosto, dimmi, hai parlato con il cornuto?"
Nel sentire come ha definito mio marito, ho avuto un brivido che mi ha scosso tutta e così gli rispondo:
"Sì, ieri sera, gli ho riferito del tuo invito e posso anche dirti che ci saremo". "Brava, mia bella gnoccolona"! Io, ridendo, gli chiedo: "E' questo il nomignolo che mi hai appioppato ora?" e lui: "Pensa, è così che ti ho memorizzata sul telefono "Bella gnoccolona mia". "Sei tremendo!" Non mi sfugge che sta assumendo un'aria da serio e mi chiede: "Dove sei?" ed io: "In studio, al lavoro" "Ah, sì, e sei sola?" "Sì, son sola" "Bene bene, allora adesso vai in bagno oppure resta pure lì e ti fai dei selfy in intimo: voglio vedere come ti sei preparata, oggi, troia"....
Ed io: "No, dai, ho molto da fare" "Non mi interessa, trova il tempo e fatti vedere; questo sarà un segreto tra noi, non diremo nulla a quel cornuto di tuo marito; per la festa mancano tanti giorni ancora, ed io, nel frattempo, voglio almeno vederti".
Mi saluta, dicendo: "Attendo buone nuove, bella gnoccolona".
Cavoli questo è proprio matto; dovrei mandargli delle foto in intimo?
Ma, in fin dei conti, questa cosa mi eccita non poco: mostrarmi a lui? Non l'ho mai fatto per nessuno prima d ora; vado a dare due giri di chiave alla porta dello studio per star tranquilla e rilassata; decido che non volevo deluderlo; quindi inizio a togliermi la camicia, via la gonna, resto in autoreggenti, perizoma e reggiseno; tacchi decolleté neri, tacco 10, niente di eccessivo e mi siedo sul divano. Mi sento in un misto di eccitazione ed ansia; sono qui a mostrami a Mario, che, in fin dei conti, ancora non sapevamo quanto riuscisse a gestire una certa discrezione; scatto varie foto, nascondendo parte del viso: almeno quello andava tutelato......
Ne invio un paio da sdraiata sul divano; lui è già online, visualizza e mi dice: "Ottimo, brava, troia; fa vedere di più: via reggiseno e perizoma, fatti vedere in tutta la tua femminilità"....
Ero molto eccitata, avevo la mano dentro le mutandine e mi toccavo; decido di lasciarmi andare, così mi tolgo il reggiseno e poi via anche le mutandine; ora sono nuda, mi tocco ancora ed inizio a fare alcune foto; le invio, stavo perdendo ogni inibizione: mi sentivo una perfetta troia agli ordini di Mario.
Mi chiama e mi dice: "Brava, troia, scommetto che sei bagnata: peccato che siamo un po' lontani, altrimenti sarei venuto a leccartela tutta quella figa, per poi scoparti li in studio; così, stasera, a casa, avresti potuto raccontare a tuo marito della mia incursione".
Mi esorta a toccarmi ancora, dicendomi tante porcate, tipo ciò che vorrebbe fare con me, che ci penserà lui a svezzarmi come si deve, perché intuisce in me una donna molto libidinosa e calda, che deve farle scoprire ancora un mondo nascosto.
Mi sto facendo un ditalino, mi sento in balia di questo uomo; ho perso la ragione, ci vediamo in video, lui mi sta guardando ed io eseguo tutte le sue richieste; vengo, ho un orgasmo potentissimo, che schizzo sul divano; lui mi dice:
"Brava, questo giochino lo faremo tutti i giorni, troia, perché una troia come te va stimolata di continuo. Ora ti lascio, a domani, gnoccolona".
Rimango lì sul divano nuda, riguardo il video che avevo fatto prima della videochiamata e le foto; riconosco d'esser molto sexy e troia; mi piaccio proprio tanto; mando qualche foto anche a mio marito; mi sentivo ancora parecchio su di giri.
Avevo pensato: appena le vede, mi raggiungerà qui in studio: avevo proprio voglia di scopare.
Invece, nulla; rimango sul divano ad aspettare, ma lui non visualizza; lo chiamo e ancora nulla; mi dico: sarà impegnato; possibile che quando serve, non c'è mai? Un pochino adirata, mi rivesto e ritorno a lavorare, almeno frappongo qualcosa a questa dannata voglia di cazzo che ho.
Finita la giornata, rientro a casa; ho voglia di una doccia, cosi mi spoglio e mi infilo in doccia; avevo bisogno di rilassarmi, mi sentivo troppo eccitata dal gioco fatto con Mario; in relazione a questo nostro segreto, avvertivo un po' di colpa nei confronti di mio marito, però questa cosa mi intrigava davvero molto, così decido di non dirgli nulla e, anzi, non gli manderò più nessuna foto. Questo gioco lo praticherò solo con Mario. Mio marito rientra mentre sto preparando la cena; mi viene vicino e mi bacia in bocca con traporto; poi mi dice:
"Scusa, ma oggi è stata una giornataccia; ho visto la tua foto e la chiamata di poco fa". Io gli rispondo con aria un po' infastidita: "Ok, ora va a farti la doccia, che dopo dovrai farti perdonare".
Se ne va in bagno, dandomi una pacca sul culo; mi sentivo un po' stronza; mi ero offesa per non aver visto subito la mia foto, mentre Mario è stato capace, a distanza, a fami eccitare e farmi fare cose che non avevo mai fatto. Mi convinco sempre di più che Mario è proprio la persona di cui ho bisogno; dopo anni di letargo, ora sto scoprendo la lussuria che alberga in me: voglio divertirmi.
Finiamo di cenare, mi alzo e dico a mio marito: "Pensa tu a sparecchiare: io vado un attimo in bagno"....
Vado a prepararmi provocante: avrei voluto che mi prendesse lì sul tavolo, come un animale; ritorno con indosso le autoreggenti ed un micro perizoma, tacchi, quelli che mi aveva comprato lui da lap-dance.
Sono eccitatissima, ho le tette di fuori ed i capezzoli sembrano due chiodi; appena mi vede, mi tira a sé e mi bacia in bocca; ha le mani sul mio culo ed io sono talmente eccitata che gli dico:
"Non riesco a non pensare alla festa"; "Brava, amor mio, fai bene a pensarci; di sicuro Mario, il tuo amante, ti offrirà ai suoi amici e ono certo che è per quello che sei cosi vogliosa. Anche, oggi, mentre eri allo studio, pensavi a come ti avrebbero trattata, dimmi la verità, troia; hai di nuovo parlato con Mario: quell'uomo ti fa sballare dall'eccitazione, vero, puttana?"
Gli rispondo: "Si, mi fa bagnare molto, quando gli parlo al telefono".
"Troia, lo immaginavo; quell'uomo ormai ti è entrato nel cervello, oltre che nella fica". Ed io:
"Sììì, mi fa diventar pazza, quell'uomo".
Intanto mio marito mi mette a pecora, mi vuole, prende a leccarmi la fica ed arriva fino al buco del culo.
"Dai, continua così: mi fai impazzire, continua ti prego".
Quella lingua, che parte dalla fica fino a raggiungere il buco del culo, si sofferma e lecca divinamente i miei buchetti.
Allora gli dico: "Ti piace il mio culo, cornuto?"
Era la prima volta che lo definivo così.....
Lui, a sentirsi dare del "cornuto", va fuori di testa; mi ha detto:
"Ebbene, ora vedrai come il cornuto te lo sfonda questo culo, zoccola che non sei altro. Eccolo, lo senti? "
Ed io: "Sìììì, ma fa piano" Per vero non mi fregava nulla del dolore che poteva procurarmi; mi ha affondato tutto il cazzo nel culo, con un colpo secco. Io urlavo, ma lui: "Troia, magari avresti voluto quello di Mario; il mio è piccolo per il tuo culo da vacca".
Mi pompava come un forsennato, sembrava un toro infuriato ed io urlavo che stavo godendo tantissimo; avrei voluto non si fermasse più, ma ormai il cornuto era arrivato al culmine e dice: "Eccomi, troia; ti sborro nel culo e te lo riempio, zoccola".
Quando ritorno dal bagno, mio marito mi sta aspettando seduto sul divano; mi sistemo con la schiena contro il suo petto: è la nostra posizione per abbandonarci alle coccole e parlare.....
Lui mi dice: "Amore, sei diventata un vulcano; hai sempre la figa bagnata, sei calda e vogliosa, e per queto ti amo sempre di più". Al che gli rispondo: "Mi hai voluto iniziare a questo gioco e puoi constatare quanto ci manda in orbita; ma, ricordati, io sarò sempre tua" e lui: "sì, lo so, amore".
Poi aggiungo: "Sai, sono molto eccitata alla prospettiva di questa festa che si avvicina sempre più... non dovrai mai allontanarti troppo da me".....
I giorni trascorrono con dialoghi sempre più spinti tra me e Mario; io mi esibisco in cam per lui, perché mi eccita tantissimo questo nostro gioco segreto; ma ora si fa sul serio: è arrivato il sabato tanto atteso.....
E' sabato mattina ed io mi devo preparare: devo andare dall'estetista e dalla parrucchiera; voglio apparire "super gnocca" stasera, alla festa! Esco per andare a farmi bella; mi fermo in un bar a far colazione; sono molto agitata, penso a stasera, alla serata che mi aspetta, a come sarà; Mario si è già fatto sentire con il suo buongiorno; questa settimana abbiamo chattato e videochiamato a lungo; ormai ci sentiamo quasi tutti i giorni ed ogni giorno riesce a farmi godere.
Adesso di sicuro starà chattando con il cornuto, per dargli tutte le dritte per stasera, per raggiungere la villa. Mi eccita molto che mio marito si senta sottomesso a Mario.
Una volta finito di farmi bella, sono in auto di ritorno a casa e sono molto eccitata; chissà mio marito che novità avrà, riguardo la serata: cosa gli avrà detto Mario?.
Entro in casa, mio marito è in accappatoio e, appena mi vede, sembra esser stato preso da un raptus; cosa gli avrà detto Mario, per ridurlo in quello stato? Mi ha spinto sul divano, tolto leggings e perizoma e si è inginocchiato a leccarmela; era una furia: con dita e lingua mi ha fatto raggiungere due orgasmi, uno dietro l'altro; poi mi dice: "Voglio esser il primo, oggi, a fotterti come si deve, zoccola; sei andata a farti bella per il tuo amante? Gliela volevi dare bella liscia la figa ia a lui che ai suoi amici, zoccola?" Intanto proseguendo nel suo turpiloquio, mi spalanca le cosce e me lo mette dentro; è impazzito, mi sta scopando in modo violento; io lo sto assecondando, biascicando: "Sììì, farò tutto quello che vorrà Mario; stasera non voglio deluderlo."
Mio marito è fuori di sé quando gli do del cornuto; mi scopa fortissimo non ne può più e mi riempie la figa, abbandonandosi su di me; sento il suo cazzo che, lentamente, perde consistenza dentro di me; dopo un po', gli dico:
"Wow, che bello rientrare a casa e ricevere questa calorosa accoglienza" e lui: "Amore, mi fai impazzire; ciò che stiamo vivendo è un momento di follia infinitamente eccitante; come ho fatto, in tutti questi anni, a non rendermi conto di che donna avevo come moglie?" Ed io: "Eravamo troppo presi dalle nostre incombenze: io a far la mamma e tu da solo a mandar avanti un'azienda; quindi ci eravamo persi; avevamo cose molto più importanti cui pensare; ma, da ora, mia bel maritino, desidero pensare molto di più a noi".....
Lo bacio in bocca e gli dico: "Ti amo, amor mio". Il tempo passa veloce e quindi dobbiamo prepararci per andare alla festa; avevamo circa un'ora d'auto da fare, quindi via a prepararci; indosso il reggicalze nuovo, con calze coordinate nere; il perizoma e niente reggiseno, perché ho un abitino che non permette d'indossarlo; ho la schiena nuda ed il mio seno, una bella terza, preme prepotentemente contro il vestitino; allo specchio noto benissimo i miei capezzoli ben duri; tacco 12 con zeppa, orecchini, il girocollo regalatomi da mio marito; anelli... insomma non lascio nulla al caso: mi agghindo per bene; rossetto rosso, profumo e vado di là, dove mio marito è già pronto. Nel vedermi, mi dice:
"Cazzo, quanto sei figa, amor mio!" Cui rispondo: "Anche tu con quel completo sei elegantissimo; stasera dovrò stare attenta alle donne che ti fileranno." Prendo borsa, giacca, e via, partiamo.....
Siamo in auto, mio marito mi poggia la sua mano sulla coscia; mi accarezza ed io cerco di rilassarmi; ascolto la musica, non riesco a non pensare a Mario; tra poco lo rivedrò e, stavolta, tra noi c'è molta più complicità, dopo una settimana a fare cam, dove io mi mostravo troia per lui....
Siamo in autostrada, manca poco ormai per arrivare a destinazione; mio marito vuole fermarsi all'autogrill per un caffè ed io: "Ok, così approfitto per fare pipì, prima di arrivare" Entriamo in autogrill, vado subito in bagno; dopo, lo raggiungo al bancone, dove ci sono diversi uomini. Fortuna ho su la giacca, ma i miei tacchi devono intrigarli non poco, perché mi sento divorare, mentre aspetto mio marito che beve un caffe. Io mastico una cicca in modo molto provocante: mi va di farli soffrire: chissà che pensierini si staranno facendo su di me?
Riprendiamo il viaggio e mio marito dice: "Ammazza, come li hai stesi quei maschi! Non ti mollavano un attimo" ed io: "Chissà cosa avranno pensato di me?" e lui: "Semplicemente che sei una gran figa, fatta per far godere il maschio" ed io: "Sei un gran porco" e ce la ridiamo.
Siamo arrivati alla villa; prima di scendere dall'auto, facciamo un bel respiro; sono molto agitata, mio marito viene ad aprirmi la portiera, mi prende per mano e noto che anche lui è molto eccitato; dice:
"Dai, amore, ci siamo: andiamo!" Mi batte il cuore a 1000......
Percorriamo un vialetto ed arriviamo davanti al cancello della villa, che è circondata da un giardino molto grande. Mio marito chiama Mario al telefono per avvisarlo che siamo fuori, ed ecco Mario aprire il cancello e subito accoglierci; mi dà subito un bacio in bocca, dicendo "Finalmente! Sapessi quanto mi sei mancata? Sei sempre più bella!" poi, rivolto a mio marito, gli dà la mano e dice: "Dai, entrate"; mi prende sottobraccio e mio marito è al mio fianco.
Mentre camminiamo, ci informa: "Sono già arrivate tre coppie e ci sono quattro singoli, oltre il padrone di casa, un mio carissimo amico; deve ancora arrivare un'altra coppia, dopo di che, ci siamo tutti. Ora vi presento a tutti". Entriamo nella villa e lui aggiunge: "La festa si svolge al piano di sotto; il mio amico l'ha attrezzata quasi fosse un locale. Ora vedrete che bel posticino, venite!" Cavoli, solo a vedere la parte eterna mi è appara molto elegante; sentire come mi abbraccia e mi tiene stretta a sé, mi eccita molto. Mio marito è dietro di noi, poveretto; già Mario ha preso il controllo su di me; mentre scendiamo la scala, ha la mano sul mio culo e mio marito, da dietro, assiste alla scena.
Arrivati nel salone, ci rendiamo conto che è molto grande: c'è un grande tavolo con sopra apparecchiato il buffet; vi è la zona divani e luci, come se ci trovassimo in un locale; su due schermi, scorrono immagini di video porno; "proprio bello" dico a Mario, mentre stiamo per arrivare al tavolo, dove sono raggruppati tutti gli ospiti.
Mario fa le presentazioni dicendo: "Ragazzi questa è la coppia di cui vi ho parlato; l'ho conosciuta al locale, lei è la mia gnoccolona e lui suo marito"; stretta di mano, baci sulle guance; sono molto agitata, le coppie, suppergiù sono della nostra età, tra i 40 e 50anni; tutti molto carini, anche i ragazzi singoli, di cui due belli palestrati, sui trenta; mentre l'amico di Mario, nostro ospite è già di fianco a me e mi dice: "Mario mi ha parlato tanto di te, in questi giorni". Poi dice a mio marito: "Complimenti, tua moglie è proprio una gran bella figa" e mi offre il bicchiere, per fare un brindisi tutti insieme.
Sono in mezzo, tra Mario e l'amico, padrone di casa; Mario è al telefono, sta erudendo la strada da percorrere alla coppia che deve arrivare; mio marito è un po' più in là, parla con il marito di una donna un po' formosetta, ma dal viso stupendo; lei mi lancia degli sguardi: chissà, avrà messo gli occhi su mio marito, la porcellina? Chissà l'effetto che mi farà veder mio marito con un altra femmina.
Mio marito è molto preso dal dialogo; non riesco a sentir cosa si dicono; ora si è unita pure lei alla conversazione; caspita ha un viso da cerbiatta: è proprio bella; voglio proprio vedere mio marito fin dove sarà capace di arrivare.
Intanto Mario mi h lasciato in compagnia dell'amico, per andare ad accogliere la coppia ritardataria.
Intanto il suo amico ci sta provando spudoratamente; ecco che arriva Mario con la coppia che stavamo aspettando; sono giovani, avranno circa 30 anni, solita scena: lui a braccetto di lei ed il marito dietro; lei è una bella peperina, con micro gonnellina, tacchi vertiginosi ed un giubbetto in pelle aperto, che offre la visione di un top in pelle.
Mario ce li presenta e brindiamo; ora si possono aprire le danze e tutti siamo allegri e contenti.
Ci ritroviamo tutti intorno al grande tavolo, a gustare qualcosa dal buffet; Mario è il regista della festa; sta conversando con una coppia ed io mi ritrovo l'amico vicino; cerca di abbracciarmi; la sua mano ora è sulla schiena, cerca di tirarmi a sé con la scusa di parlare; io cerco lo sguardo di Mario, per fargli capire che vorrei venisse da me; mentre questo, ora, timidamente, quasi mi palpa il culo; noto che, in genere, la situazione comincia a scaldarsi; le altre donne son già partite: c'è chi si lascia limonare in piedi, chi si fa palpare dai ragazzi e/o mariti; diciamo che ognuno ha lasciato la propria moglie in balia di altri, per dedicarsi ad altre signore; i giochi sono iniziati, vedo mio marito vicino alla donna con cui stava parlando prima, quella lo guarda e lo ammicca come una gatta in calore.....
Finalmente Mario arriva da me, mi mette la lingua in bocca; il suo amico si posiziona dietro di me e mi ritrovo in mezzo a loro; mi sposta i capelli e mi lecca il collo; mi fa scorrere una mano sulla schiena nuda; avverto dei brividi, mi preme il cazzo contro il culo....
Mario mi sussurra: "Hai visto il mio amico? Anche lui è pazzo di te!" Io non ci capisco più nulla; mi hanno già fatto cadere le spalline del mini abito ed ho le tette esposte; Mario le lecca, mio marito sta limonando con quella donna, li vedo avvinghiati; ormai non pensa più a me; mi viene come una sorta di gelosia, mista ad eccitazione; mi giro verso l'amico di Mario e lo bacio in bocca; do la schiena a Mario, che mi fa cadere a terra l'abitino; sono rimasta in autoreggenti e perizoma; Mario si inginocchia e, mentre limono con l'amico, mi lecca fica e culo; intanto, con la mano, cerco e trovo il cazzo dell'amico, ancora nei pantaloni. Sento che il tizio ha una bella dotazione e, intanto, mi dice:
"Brava, senti come mi ecciti, troia?" Poi suggerisce a Mario: "Perché non ci mettiamo più comodi, Mario, con questa bella troietta?" Mentre mi fanno spostare in fondo al salone, su un divano, rivolgo lo sguardo a mio marito, che è ancora alle prese con quella donna; Mario mi dice: "Lascia che il cornuto si diverta con Mery; quella è una gran vacca; a te, troia, penseremo noi a farti godere; dopo ti farò conoscere i ragazzi; stai tranquilla che di certo i cazzi non ti mancheranno" .....
Il mini abito è rimasto per terra; mi stanno conducendo sul divanetto, dove mi siedo, con i due che si piazzano davanti a me; Mario dice all'amico: "Dai, socio, offriamo il cazzo in bocca a sta troietta: è molto brava a ciucciare, sai?"....
Tutt'intorno, ormai, ogni donna era alle prese con più cazzi; prendo per primo il cazzo di Mario, lo lecco, è tutto scappellato, lo lecco per bene e, intanto, l'amico reclama attenzione; me lo avvicina alla bocca e mi dice: "succhia pure il mio, dai, porca".... Mentre li sto succhiando, alternandomi tra loro due, arriva mio marito e si siede sul divano al mio fianco; mi carezza le tette e mi ci infila una mano in mezzo; mi tocca la figa e mi dice: "Brava, sei strepitosa, con questi due cazzi che stai ciucciando; continua così, troiaaa".
I due soci sono infoiatissimi; mi infilano i loro cazzi fin in gola; mi tengono la testa bloccata: ho i lacrimoni; eppure, questo trattamento mi eccita molto; sbavo sui loro cazzi; vedo dei filamenti di bava che si allungano quando mi ritraggo.....
Mario dice a mio marito: "Guarda tua moglie quanto si è scatenata con i nostri cazzi; ora, però, il mio socio vuole leccarle la figa, mentre me lo succhia ancora; stasera la faremo impazzire, dopo ci saranno anche i cazzi degli altri uomini, da farle provare. Avrai modo di vedere come te la svezziamo per bene, oggi, tua moglie.
Intanto mi fanno andar giù con la schiena; l'amico di Mario mi sfila il perizoma, mi apre le cosce e si posiziona per leccarmela; gli sfugge di dire: "Cazzo, che figona! E' già tutta fradicia ed io adoro leccare il nettare delle troie come te". Intanto Mario mi scopava la bocca e mio marito le tette; ero in delirio totale: avevo tre maschi che si godevano il mio corpo; non capivo più niente: l'amico di Mario, mi aveva infilato due dita in figa e me la scopava forte; era udibile lo sciabordio che emetteva tanto ero bagnata; mi toccava il clitoride e son venuta con una schizzata pazzesca; allora il porco del socio, dice a mio marito: "Guarda come squirta questa troia di tua moglie" E Mario aggiunge: "Passagli un preservativo che se la scopa per primo; diamo a Claudio, l'onore che spetta al padrone di casa".
Intanto mio marito gli passa un preservativo; io ho ancora il cazzo di Mario in bocca, che non mi da tregua; ecco, ora Claudio mi sta infilando il cazzo in figa, lo strofina sul clitoride e ve lo sbatte sopra. Io sono ormai completamente fuori; il salone risuona degli ansimi e gemiti di noi donne, che scopiamo come forsennate; è una situazione pazzesca ed io, in preda all'orgasmo, dico a Claudio: "Dai, mettimelo dentro e scopami". Mio marito è vicino a me e gli brillavano gli occhi nel vedermi in quello stato; il suo cazzo è finalmente tutto dentro la mia fica e me la sta allargando al massimo; mio dio, che bello; pian piano cambia ritmo, avverte che sto per godere... mi scopa aumentando sempre più il ritmo; me lo spinge dentro, fino alle palle; godo e godo; mi cambia di posizione, mi mette a pecora; sono con il viso sullo schienale del divano. Mario fa il giro e si mette di là, in piedi, e me lo rimette in bocca; ora si è fatto avanti un altro maschio; è in piedi accanto a Mario; ha un bel cazzo, se lo sta toccando; e Mario mi dice:
"Dai, troia, hai visto che bel cazzo ha il mio amico? Dai, leccalo a che a lui, troiaaaa!" Mio marito mi tocca il clitoride, mentre Claudio mi scopa.... Allungo la mano ed afferro il cazzo del nuovo arrivato... sono talmente eccitata, che mi farei scopare da tutti gli uomini presenti; mi sento una cagna e, cosi, me lo porto alla bocca e lo ingoio tutto. Mario dice all'amico: "Hai visto? Non ha resistito! Guardala come te lo ciuccia: è nata per succhiar cazzi, sta troiaaa"...
Ora, però, è Mario a reclamare la mia fica; Claudio se ne è uscito e lui, in un baleno, indossa il preservativo e me lo sbatte tutto dentro; mi volto per dirgli di far piano e lui: "Zitta, troia, succhia i cazzi dei miei amici, che alla tua fica ci penso io". Ora sono sottoposta a dei colpi violenti; urlo ed arriva un altro maschio. Ora sono in tre, davanti alla mia bocca, e Mario dice a mio marito: "Avevi un attrice porno tra le mura domestiche e non lo sapevi" se la ridono di gusto.
Ormai, senza più ritegno, godo e succhio i tre cazzi davanti a me e Mario sente che ormai sono completamente sua; mentre mi sta scopando, mi ha messo un dito nel culo e dice a mio marito:
"Ora le metto il cazzo in culo; poi le faremo fare una bella doppia: vero, che lo vuoi un altro cazzo dentro, troiaaaa?"
Uno dei maschi che sto ciucciando, mi sborra in bocca, cerco di ritrarmi, ma lui mi tiene stretta a sé e mi scarica in bocca tutta la sua broda; mi sento infinitamente porca, voglio far vedere che sono disposta a tutto; trattengo la sborra in bocca, ripulisco il cazzo e prima di prenderne un altro, faccio vedere a quei maiali, la sborra che ho ancora in bocca; poi la ingoio ed accolgo un altro cazzo in bocca.
Mario, con quelle sue dita nel culo, mi stava facendo impazzire; poi mi dice:
"Sei pronta, troia, a prenderlo in culo? Ora te lo dilato io, per primo, poi ci penseranno anche gli altri maschi, qui presenti; a te non resta che godere senza sosta ed al massimo delle tue possibilità".
Mio marito si sposta al di là del divano e si mette vicino ai due maschi che sto ancora ciucciando; è con il cazzo duro, pronto; io ormai non lo considero più come marito, per me è solo uno dei tanti maschi che attendono le mie attenzioni; veder mio marito in fila con gli altri, farsi largo tra altri due maschi, mi dà una scarica di adrenalina pazzesca. Mario ora mi sta leccando per lubrificare il buco del culo; ci infila la lingua dentro ed io indietreggio, quasi a farmela penetrare tutta dentro; lui mi dà delle sberle sul culo, dicendo: "Ora ti spacco il culo, cagna che non sei altro. Perché è questo che merita una cagna come te"
Me lo ha messo in culo, chiavandomelo lentamente, ma, appena ha capito che mi piaceva e non avevo più male, ha accelerato il ritmo e cosi mi ha trombato per un bel po', mentre Claudio mi toccava la figa: io urlavo, ero in preda alle oscenità più luride; stavo provando un piacere assurdo, mentre mio marito mi guardava sconvolto; non credeva più che fossi sua moglie, da quanto ero presa dal godimento.
Mario ormai era al limite, accelera ancora e lo sento grugnire: "Sìììì, troiaaa, sborrooooo" ed ha riempito il preservativo. Mio marito prende subito il posto di Mario e me lo mette, a sua volta, nel culo; è pazzesca la giostra cui vengo sottoposta; un cazzo esce e l'altro entra; subisco dei colpi violentissimi. Comincio ad esser veramente provata; faccio sborrare i due davanti a me, nel frattempo che mio marito mi sborra in culo e resta un attimo dentro a riprender fiato. Mi bacia la schiena: è il momento di una pausa ristoratrice, perché è chiaro che la serata sarà ancora lunga....
Ho avuto tanti di quegli orgasmi da non poterli contare più; Mario mi dà la mano per seguirlo al buffet; sono nuda in quel salone, che, ormai, è tutto perfuso di effluvi di sesso; si sentono donne godere ed uomini che fanno altrettanto intorno ad esse; altre persone si muovono intorno al buffet; è una situazione di estrema lussuria quella cui assisto; mio marito ci segue come un cagnolino ed io mi lascio trasportare sempre di più da Mario, dalle sue porcate; sento di aver perso ogni freno; mentre stiamo bevendo, si avvicinano altri uomini, che non si astengono da toccatine e complimenti vari; ho le tette tese ed i capezzoli dritti; ad ogni tocco che ricevo, impazzisco. Vicino a me, c'è anche la cerbiatta che aveva limonato con mio marito, con indosso solo i tacchi e le autoreggenti: in effetti è nuda e scopro che è simpatica; dico che avrei bisogno del bagno e Mery si offre di accompagnarmi: "Vieni, cara, andiamoci assieme, anch'io ho bisogno di darmi una sistemata"; mi dà la mano e ci avviamo sculettando; lei mi dice: "Adoro provocare e far la troia, mia cara; solo se fosse possibile, condurrei ogni giorno questa vita di lussuria, ma, purtroppo, come accade un po' a tutti, tra figli e lavoro, è solo di tanto in tanto che ci ritagliamo dei momenti come questi". Sembriamo intime amiche e molto disponibili l'un l'altra; poi mi dice:
"Sai, conosco Mario da quasi cinque anni e, devo dire che, grazie a lui, abbiamo scoperto il libertinaggio; ci siamo incontrati in una delle nostre prime uscite, in un prive', pensa, tu almeno sei fortunata, perché, da quello che ho visto, tuo marito è molto partecipe al gioco; mentre io ho un marito che è solo un compagno di vita; gli piace solo vedermi con altri uomini; stavo vivendo un periodo in cui desideravo una svolta radicale: era già da qualche anno che con mio marito non facevo sesso, se non in qualche occasione, ma nulla di che; tra una volta e l'altra, passavano mesi; e così, cominciammo a frequentare il locale, fino a che abbiamo conosciuto Mario
Mario per me è stato tutto: mi ha fatto scoprire tutto questo e, tra l'altro, pensa, siamo stati amanti: per un paio di anni, veniva a casa nostra tutte le settimane, però, dai, ne parliamo un'altra volta; ora torniamo di là, da quei maiali: mi è di nuovo venuta voglia di cazzo. Del resto, siamo dotate di guaine capaci di contenere tutte quelle verghe nerborute, che non aspettano altro di poter perdere vigore dentro di esse".
Appena arrivate al tavolo del buffet, Mery mi lascia la mano e ne approfitta per attaccar bottone con mio marito; ci sono diversi uomini lì, tutti nudi come noi, con i cazzi pronti ed in bella vista; Mery, prima lo bacia in bocca e poi se lo porta sul divanetto, dove lo fa sedere; lei gli si inginocchia davanti e prende a fargli un pompino; io li guardo e intanto mi ritrovo in mezzo a due uomini; stiamo bevendo e, ogni tanto, mi abbraccia uno e poi l'altro; Mario non lo si vede in giro; sarà con qualche altra donna, il porco....
Mi sono eccitata a veder mio marito con quella donna e, intanto, mi abbandono, alle cure di quei due maschi, che ora mi toccano e sono carichi di voglia per me; ci spostiamo anche noi su un divanetto; siamo di fianco a quello dove c'è mio marito con Mery; mi sento molto troia, faccio sedere i due uomini, mi inginocchio ed inizio a leccare i loro cazzi; ero molto eccitata e volevo che mio marito vedesse che ero capace d'esser più troia della donna che stava spupazzando; dopo un po' che li succhiavo, uno dei due mi dice:
"Voglio scoparti, bella figa"; si alza e si mette il preservativo, mentre io continuo a ciucciare l'altro uomo; lui mi prende lì a pecora, me lo mette in figa; io ciuccio e guardo mio marito, che ora, anche lui, fa metter Mery a pecora e se la scopa; ci guardiamo, sto impazzendo, incito il maschio a scoparmi ancor più forte.
Impazzivo a sentirmi presa in quel modo da quel maschio; intanto arriva Mario e mi dice:
"Puttana, non hai perso tempo, eh? Uno in figa e l'altro in bocca, troia; brava, guarda pure il cornuto mentre fotte Mery". Poi, incita il maschio che mi sta scopando a mettermelo nel culo.
Quello non se lo fa ripetere due volte, esce dalla figa, mi dà una leccata al buco del culo, infilandoci anche un dito; uuhhmmmm: sono in delirio; vado avanti a succhiare quel cazzo, quando sento che sputa sul buco ed inizia a puntarlo: si sta facendo strada, lo sento entrare proprio tutto e Mario dice: "Hai visto come le piace nel culo, a questa troia?"
Inizia a pomparmi lentamente; quello cui lo sto ciucciando, mi sborra in bocca; ingoio tutto: con questo è già il quarto maschio di cui ingoio la sborra ed ora prende il posto Mario; glielo ciuccio anche a lui, mentre l'altro mi sta inculando divinamente; non capisco più nulla; sto impazzendo. Mario mi dice un sacco di porcate; ha chiamato un altro uomo, perché vorrebbe farmelo mettere anche in figa, mentre vengo inculata dall'altro; sono nelle sue mani, ormai; eccitata come sono, può far di me, ciò che vuole; dice che è lui il mio padrone.
Mio marito sta trombando Mery, la porca ansima come una cagna; ha al fianco il marito che si sega; situazione pazzesca, da follia. Ora vengo presa dai due maschi in doppia; sto godendo ed urlo; Mario cerca di mettermi il cazzo in bocca, ma io sto godendo troppo con quei due che mi scopano; quello che sta mi inculando, ormai è al culmine; mi chiede dove desidero che mi riversi la sborra, ma io son in preda a degli orgasmi continui, che mi stanno sconvolgendo e non gli rispondo. Allora lui esce, toglie il preservativo e mi sborra sulla schiena; Mario, ormai eccitato come un toro, prende il posto di quello appena uscito e me lo affonda nel culo; mi scopa come un pazzo; l'altro in figa se ne esce, perché venuto a sua volta; allora Mario mi gira, mi mette sul divano a cosce aperte e me lo rimette nel culo; con la mano mi tocca il clitoride ed io schizzo come una fontana: non sono più lucida, deliro...
Pronuncio anch'io diverse di quelle oscenità; Mario arriva al culmine, lo toglie dal culo, sfila velocemente ili preservativo e me lo mette in bocca; la sua crema mi arriva fino in gola. Glielo ripulisco per bene e rimango lì a cosce aperte, mentre Mario va via; vibro ancora sotto le scosse di piacere, sto ancora tremando; mi tocco la fica ed anche il buco del culo; li sento ridotti a vere voragini; intanto si avvicina un altro maschio: ha il cazzo duro e se lo mena, guardandomi; gli dico di avvicinarsi, lo prendo in mano e gli metto il preservativo; così come sono, a cosce aperte, gli dico: "Mettimelo dentro, porco!"
Mi ha scopato con molta foga e, mettendomi la lingua in bocca, limonavamo oscenamente; eravamo eccitatissimi, sentivo il suo cazzo duro come l'acciaio nella mia fica; ma, anche lui, ben presto arriva al culmine e lo sento urlare "VENGO". Così, mi dà un bacio in bocca e si allontana: io mi son tirata su, in cerca di mio marito; ero davvero sfinita, desideravo solo tornarmene a casa, adesso.....
Nel salone, a parte una coppia e due ragazzi, non c'era più nessuno; allora li raggiungo e chiedo se sanno dove sono tutti. La lei mi dice che sono di sopra, nelle camere; così inizio a salire la scala, attaccata alla ringhiera; avevo i piedi che mi facevano male, dopo tante ore con quei tacchi; arrivo su e trovo Mario fuori dalla camera: all'interno c'è mio marito, con altri due uomini, intorno ad una lei di coppia, che sta succhiando i loro cazzi; Mario mi dice: "Vai a succhiare i cazzi insieme a Monica" io mi appoggio a lui e rispondo:
"No, per me può bastare così; non ce la faccio più: sono stremata";
"se sei stanca, andiamo di là, in camera, così ti riposi". Mio marito ha continuato a divertirsi, mentre io mi son fatta accompagnare in camera da Mario; ero davvero stanca, distrutta, ridotta uno schifo; puzzavo, ma non avevo più la forza di far nulla.

(continua)
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