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Quando la voglia chiama.


di cuckold211
07.11.2021    |    11.190    |    6 9.5
"Per pura convenzione, approvavo quei discorsi, in realtà, dentro di me, bruciavo dalla voglia per quel ragazzooo…………..."
Il racconto della vita trasgressiva dell'utente "Lamoglieporno" prosegue con questa ulteriore storia che, spero, piaccia ai lettori come è piaciuta a me.

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Dopo esserci sposati, le uscite con le amiche non le facevo più: mi piaceva stare con mio marito, scambiarci impressioni su avventure già vissute e coltivarne di nuove.
Comunque capitava che, ogni tanto, venissi invitata da loro:
"Dai, Moira, non ti fai più vedere, non esci più…."
Finché decido di accettare l'invito e perfino mio marito mi dice:
"Sì, dai, vai con loro, qualche sera, cosi vi ritrovate. Non sta bene che, a causa del matrimonio, si perdano amicizie che durano da anni".
Era un sabato sera e, come mio solito, mi preparo con una certa classe e leggermente sexy. Non volevo esagerare, perché le mie amiche non sanno che io e mio marito siamo una coppia trasgressiva e, quindi, volevo apparire e stare al loro livello, da ragazza brava e seria…
L'appuntamento e fissato presso un locale per l'aperitivo e ci ritroviamo tutte intorno ad un tavolo: siamo in sei. Iniziamo a raccontarci un po' del tempo passato, delle nostre vite, qualcuna è già mamma …..
Man mano il locale inizia a riempirsi e Sabrina, che è quella che ha organizzato la rimpatriata, esordisce:
"Su, ragazze, che, per stasera, ho trovato un bel locale, dove ceneremo e poi balleremo latino: vedrete che ci sono dei ballerini niente male, dei bei ragazzi... mmmmmm…" e noi tutte giù a ridere.
Ci alziamo e partiamo con due auto; una volta arrivate, iniziamo a fare le stupidine, come ai vecchi tempi. Ci sono tanti ragazzi in giro e noi ci scambiamo tante battutine leziose che, alla fine, sono destinate a restare tali: tante risate e niente di più.
Le mie amiche sono troppo serie e riservate: ormai non pensano più a far le monelle, al contrario di me.
Prendiamo posto ad un tavolo vicino alla pista e non mancano i ballerini a farsi avanti, giusto per verificare se balliamo, se ci piace il latino, perché più tardi avrebbero formato delle coppie.
Per quanto ci riguarda, dobbiamo cenare e, quindi, iniziamo ad ordinare; con i camerieri instauriamo subito un rapporto goliardico: facciamo molta confusione tra ordinare, scherzare e battute varie.

Mentre parliamo tra noi, adocchio un ragazzo e non riesco a far a meno di guardarlo: è uno dei ballerini, mulatto. Fra noi è avvenuto, più d'una volta, un incrocio di sguardi e, per me, è un bel figoo....
Continuo a parlare con l'amica, ma, nella mia mente, stanno prendendo consistenza molte idee eccitanti su quel ragazzo; però devo reprimere ogni impulso, devo cercare di star buona: non posso far cavolate, sono sposata e le mie amiche avrebbero molto da ridire; andiamo avanti, stiamo cenando e le bottiglie iniziano a svuotarsi; mi sento un pochino accaldata e chiedo ad Ilaria se mi accompagna in bagno.
Ci avviamo e, intanto, io proseguo a lanciare occhiate al ragazzo: proprio non riesco a distogliere lo sguardo da quel figo di ragazzo; ah, se fossi stata da sola o in compagnia di mio marito, non avrei avuto tutte quelle remore: me lo sarei già portato in bagno, per l'eccitazione che mi ha provocato.

Entriamo in bagno e, nel sedermi sul water per far pipì, non riesco a far a meno di toccarmi: sono molto eccitata, vorrei tanto un cazzo, ma mi faccio forza e ritorno in me; sento Ilaria che dice: "Ci voleva proprio questa rimpatriata".
Io mi ricompongo ed esco dal bagno. Ci sistemiamo un attimino il trucco e poi torniamo al tavolo ….
Sono davvero molto eccitata ed accaldata, perciò mi sbottono un po' la camicetta; intanto non riesco a togliermi dalla testa quel ragazzo; i nostri sguardi si incrociano ancora ...arriva il momento del dolce e, tra poco, si inizia a ballare.
L'animazione è già pronta e iniziano a mettere la musica ...noi ragazze ci alziamo e cerchiamo di metterci a bordo pista ….non mancano inviti da ragazzi che vogliono ballare, ma io ne ho solo uno in testa: quel ragazzo mulatto dell'animazione.

Ci lanciamo nella mischia; siamo tutte vicine e iniziamo a ballare. Vedendo che siamo un bel gruppetto di donne, gli animatori non tardano a farsi avanti e noi diamo loro corda con ammiccamenti, sorrisi e quelli, a turno, iniziano a farci ballare ….le più scatenate siamo io ed Ilaria: ci lasciamo trascinare in più di un ballo molto sensuale con i ragazziii…..
Finalmente, mi si avvicina e mi invita a ballare proprio quello da me a lungo adocchiato.
Per un po' balliamo, avvinghiati e sempre a stretto contatto. Poi il ragazzo si fa molto più audace: le sue mani sono quasi arrivate sul mio culo ed io lo lascio fare perché sono molto eccitata a sentire le sue mani su di me. Intanto l'abitino è un po' risalito sulle mie cosce, scoprendole in maniera quasi sfacciata; mi accorgo, allora, che sto superando il limite della decenza, soprattutto in considerazione del fatto che sono in compagnia di amiche troppo serie e severe, e perciò decido di fermarmi.
Il ragazzo non l'ha presa bene, perché si stava scaldando parecchio. Una volta tornata al tavolo, le battutine piccanti delle amiche non tardano ad arrivare, azzardando che i ballerini han tutti la mania di allungare le mani, quando abbracciano una donna con il pretesto di ballare:
"Quello ti palpava il culo..." cui io rispondo: "Non a caso l'ho liquidato, proprio perché stava superando i limiti" ...e quella: "Sì, questi credono che siamo tutte zoccole e possono fare quello che gli pare".
Per pura convenzione, approvavo quei discorsi, in realtà, dentro di me, bruciavo dalla voglia per quel ragazzooo………….

Intanto alcune delle ragazze cominciavano a far rilevare che era quasi ora di tornare a casa, dal momento che era quasi l'una.
Allora un'idea mi balena in testa: visto che, a star con loro, non m'importava più di tanto, in quanto nella testa mi turbinava l'idea della trasgressione, convengo di andar via e, mentre ci incamminiamo per uscire, noto che il ragazzo di prima mi guarda con espressione interrogativa. Insomma ero divenuta la sua ossessione: quello mi voleva proprio………..
Così, usciti fuori nel parcheggio, ci salutiamo e saliamo in auto: tre su una e tre su un'altra e partiamo. Io accompagno le due amiche al parcheggio dove ci eravamo incontrate e li avevano le loro auto, le saluto e riparto.
La mia intenzione era di ritornare il più presto possibile al locale, che era distante solo 15 minuti.
Ormai ero decisa a tornare da sola al locale: quel ragazzo sarebbe stato mio ormai; lo volevoooo…………..
Appena arrivata al parcheggio, rientro e mi intrufolo nella mischia; lascio la giacca alla reception e mi inoltro in pista; ricevo diversi inviti a ballare da uomini e ragazzi, ma io cercavo il mio ballerino che, dopo che mi son fatta notare, è corso da me con un sorriso smagliante:
"Credevo te ne fossi andata via, con le tue amiche?"
"Sì, le ho accompagnate, ma io ho voglia di divertirmi e perciò son tornata".
Prima di tornare a ballare, mi propone di bere qualcosa; accetto e andiamo al bancone; mentre beviamo, poiché son seduta sullo sgabello, mi si sono scoperte le cosce; lui me le guarda con occhi di fuoco: in effetti si intravede la balza delle autoreggenti, allora gli dico:
"Non guardare troppo" e sorrido.

Ho già il perizoma fradicio; andiamo a ballare e lui, mentre balliamo, allunga sempre più le mani sul mio culo; mi tocca ed io lo lascio fare: ora può farlo, non c'è nessuna che potrà additarmi come "zoccola"; si struscia su di me e non posso non avvertire il suo rigonfiamento premere sul mio inguine.
Ormai sono cotta e, mentre siamo guancia a guancia, gli dico:
"A che ora, smetti?" Lui mi infila la lingua in un orecchio, provocandomi dei brividi potenti, poi aggiunge: "Se vuoi, posso smettere anche adesso" ….
Allora chiedo: "Dove mi porti?" "Andiamo a casa mia: ti voglio adesso…."
Risponde, ma aggiunge: "Però non voglio che questi del locale mi vedono uscire con te: tu vai fuori e mi aspetti in macchina".
Detto fatto. Io mi avvio, prendo la giacca e vado in auto ad aspettarlo. Mi tocco la figa e la trovo simile ad un lago; decido di togliere il perizoma, cosi, appena si accorge che sono senza mutande, va fuori di testa ….
Tutti gli uomini quando si accorgono che una donna è senza mutande, gli danno della "puttana" e questo mi fa impazzire: esser presa con molta foga...
Quando sono in auto, mi rendo conto di aver omesso di dirgli che tipo di macchina ho. Allora decido di sistemarmi con l'auto un po' più vicino all'ingresso, in modo da farmi notare quando esce; purtroppo, nell'avvicinarmi, un ragazzo della sicurezza mi blocca; io gli spiego che sarà per breve tempo, in quanto sto aspettando una persona; un po' piccato, precisa: "Però non puoi stare tanto" …....
I minuti sembrano non passare mai, poi, finalmente, lo vedo uscire. Sì, eccolo, inizio a lampeggiare per farmi notare; eccolo, sì, mi ha visto: ero talmente euforica da sembrare una bambina al luna-park ….mi vede, si avvicina, sale e subito mi dà un bacio in bocca:
"Sei bellissima. Ti avevo notata subito, appena siete arrivate al locale" mi dice e aggiunge:
"Sei tu la più figa di tutte le tue amiche". Questo suo complimento mi eccita ancor più.

Parto e gli chiedo di farmi strada. Lui mi dice che ci vorranno circa 20 minuti. Prende a toccarmi ovunque, ma proprio non posso farcela a guidare così, perciò gli dico: "Sta' buono: se fai così, non riesco a guidare?" Allora lui dice:
"Andiamo qua vicino: c'è una zona industriale, dove, a volte, vado con qualche ragazza" Ed io: "Sicché vuoi scoparmi in auto?" e lui: "Sì, porcellina, non hai neanche le mutande: ti piace andare in giro senza, porcellina?"
Intanto mi infila un dito, e poi due, costringendomi a guidare piegata. Finalmente arriviamo e parcheggio contro una muraglia ...Lui non perde tempo, mi tira a sé e si fionda a leccarmi la figa.
Fortuna che sono con l'auto di mio marito: è una station wagon, così ci spostiamo dietro, dove c'è più spazio. Ci spogliamo ed ora son rimasta in autoreggenti e con il seno di fuori; gli ciuccio il cazzo ed il ragazzo mi impone il ritmo con una mano sulla testa; vedo che è molto infoiato, tanto da dirmi: "Ciuccialo cosi, brava, porcella".
Sono con le chiappe contro il finestrino e ciuccio come una troia affamata di cazzo; vedo che cerca un preservativo, infatti mi dice: "Voglio scoparti!"
Mi gira, ora sono a pecora, con il viso contro il vetro della portiera; sento che me lo punta alla figa e, subito dopo, lo spinge tutto dentro:
"Wow, che figa, che sei" mi dà delle pacche sulle chiappe e inizia prima piano, ma, man mano, accelera e mi scopa con una vigoria incredibile….
Io gocciolo come una fontana, la mia figa è un lago... sento che tasta il mio culetto, ci infila un dito dentro, mentre mi scopa: sono in estasi totale.
"Ti piace nel culetto? Lo trovo bello largo, porcella". Mentre siamo li, sul più bello, mi suona il telefono: era mio marito, ma lascio che suoni senza rispondere.
In quel momento ho solo voglia di godere…..
Il ragazzo si era distratto un attimo al suono del telefono e poi, con il suo cazzo ancora nella figa, mi dice:
"Sei proprio una troia: pensa se tuo marito sapesse dove sei adesso, che ti stai facendo scopare in macchina da uno conosciuto in un locale: cosa direbbe di te? che sei una troia? Rispondi: cosa sei?!" Ed io: "Sììììì, sono una troiaaaa"…..
"E sai cosa faccio io, alle troie come te? Gli sfondo il culo, cosi le mando dai loro mariti con il culo rotto" Ed io: "Sìììì, mettimelo nel culo, fammi godere, ti pregooo" Mentre mi sfonda il culo, io mi tocco il clitoride e lui riprende ad insultarmi:
"Guarda che troia che sei" e mi sbatte sempre più forte; ed io:
"Sììì, ancora, ti prego, scopamiiii" Dopo un po', estrae il cazzo, si toglie il preservativo e mi dice:
"Apri la bocca, puttana: sborrrrooooooooooo".
Io, da buon gustaia quale sono, non ne spreco nemmeno una goccia e gli ripulisco per bene il cazzo, che, però, non tende a perdere consistenza:
"Wow…… che porka che sei! Si vede che ti piace il cazzoooo………."
Mentre siamo li, ancora nudi sul sedile posteriore, mi dice:
"Voglio il tuo numero di telefono; non voglio perderti, sei troppo figa….!"
Io gli rispondo: "Lasciami il tuo, mi farò viva io, molto presto". Faccio per prendere il telefono in borsa, ma, cavolo, si è spento: la batteria mi ha mollato ….allora mi viene in mente una cosa che, certamente, farà eccitare il porco di mio marito….
Prendo la matita del mio trucco e gliela do; visto che eravamo ancora nudi, gli dico:
"Scrivi il tuo numero sul mio culo, così, a casa, lo copio sul telefono"; lui ride: probabilmente ha capito le mie reali intenzioni. Non perde tempo, me lo scrive e mi dice: "Sei più troia di quello che pensavo".
Ero eccitata all'idea che mio marito potesse vedere quel numero di telefono sul mio culo: di certo si sarebbe infoiato come un cavallo.


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