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Una moglie innamorata 2


di cuckold211
10.02.2025    |    2.172    |    9 9.8
"Giunge il periodo delle feste natalizie e, come ogni anno, vi è la cena aziendale; erano tanti anni che non ci andavo, ma, quest'anno, mio marito mi..."
Lui apprezza molto questa mia carineria di portargli il caffe a letto, ma poi non resisto e gli chiedo:
"Ma, ieri sera, cosa ti è preso? Non si era mai verificata una situazione di te cosi voglioso; mi hai veramente stupito e, ti confesso che, esser presa così... humm, mi è piaciuto molto".
Ero seduta sul letto mentre parlavo, lui mi si avvicina, mi slaccia la vestaglia e mi tocca le tette:
"Vedi, amore mio, ieri sera sprizzavi sensualità da tutti i pori; i miei amici hanno convenuto tutti che sei ancora un gran pezzo di Topa".
Mentre mi parla, mi sta baciando il collo, io mi sto bagnando e così, di getto, gli dico:
"Allora mi vuoi sempre sexy, come una porcellina?" e lui, ormai eccitato, mi risponde:
"Sì, ti voglio Zoccola" e, intanto, si posiziona davanti, in piedi, e mi mette il cazzo in bocca.
Non mi aveva mai definito "Zoccola", ma, adesso, questo suo nuovo modo di porsi mi manda ai matti ; lo lecco e lui me lo infila il più possibile in bocca, mi regge la testa ed io, a questo trattamento, sono sempre più eccitata. Mi lascio usare come vuole lui; quando si è sentito sazio della mia bocca, mi ha fatto mettere a pecora e me l'ha messo tutto dentro con un colpo secco. Avevo i gomiti poggiati sul letto, ma lui me li ha tirati a sé, come per immobilizzarmi, mentre diceva:
"Guarda che zoccola che sei: ti piace come ti sto fottendo? Dimmelo, stai godendo?"
"Sìììì, finalmente, è la seconda volta che godo, dopo tanto tempo. Ora sì che sei un vero maschio" e lui accelerava, fino a sborrare nella mia figa.
Questo suo cambiamento, mi piaceva davvero molto: da quel momento in poi, quasi tutte le sere erano fuochi d'artificio. Giunge il periodo delle feste natalizie e, come ogni anno, vi è la cena aziendale; erano tanti anni che non ci andavo, ma, quest'anno, mio marito mi chiese di accompagnarlo e ne fui davvero felice. Nell'ultimo periodo, c'era molto più dialogo tra noi; ci sentivamo di più anche durante il giorno, al telefono .....

Nel giorno della cena, mi recai dal parrucchiere e poi dall'estetista; insomma mi concessi una nuova immagine di me e, a sera, mi preparai indossando una guepière piuttosto audace, immaginando un possibile dopo serata; gonna in pelle sopra al ginocchio, una bella camicia zebrata e tacco 12 per decolleté in vernice di colore nero; il tutto arricchito da accessori, quali collane, orecchini, ed ero pronta.
Al che, mio marito, vedendomi, afferma:
"Stasera ci vorrà un bodyguard per tener a bada quanti si ecciteranno nel vedere quanto sei fica!"
Ed io: "Ah, sì, sarei "fica"? Sì, è vero, sono soddisfatta e mi piaccio, grazie!"
Partiamo e, strada facendo, gli chiedo chi ci sarà, e lui:
"Tutti i dipendenti e lo studio dei consulenti: ormai li invito ogni anno."
A posteriori, prendo atto che questa serata sarà proprio quella che cambierà la mia vita.
Arriviamo al ristorante e mi trovo tra tanta gente bella e simpatica; si inizia con i vari brindisi, poi, a tavola, tra una portata e l'altra, si ride e scherza, come tra goliardi: siamo un gruppetto di donne alternate agli uomini. La moglie del nostro consulente, mi chiede:
"Cara, come trascorri le giornate, ora che hai i figli grandi? Cavolo, sei giovane ed anche laureata; perché non ci dai una mano nel nostro studio? Potresti venire 3/4 ore al giorno, lo decidi tu, in base a come organizzarti mattina e pomeriggio; dai, siamo veramente in difficoltà ultimamente, non si trova in giro gente valida. Rimettiti in gioco, ti farà bene esser impegnata in qualcosa."
Le rispondo che ci penserò! Intanto ci godiamoci la serata, sperando che dopo ci sia da ballare. Mi alzo per andare alla toilette, mi sento un pochino accaldata, stiamo bevendo troppo, stasera. Mentre cammino, avverto d'esser guardata dagli uomini ai vari tavoli; la cosa mi piace; mi sento bella, arrivo in bagno e mi siedo sul water; faccio la pipì e, mentre mi asciugo, me la tocco; non ci posso credere: mi sto eccitando al toccarmi nel bagno del ristorante? Ma cosa mi prende? Questa cosa mi piace e vorrei che venisse mio marito e mi trovasse così; mentre ripenso a quanto successo solo non molto tempo fa, mi ritrovo a farmi un ditalino: sono bagnatissima. Decido di togliere il perizoma e comincio ad elaborare un pretesto per farlo sapere a mio marito; purtroppo era circondato da tante persone...
Ecco, ora ci starebbe bene una sveltina, quiiii. Decido di fare una foto al mio perizoma, mentre ce l'ho tra le mani e gliela invio; mi ricompongo e torno al tavolo. Tengo d'occhio il telefono, ma lui non visualizza; ho perso ogni speranza e continuo a parlare con le donne presenti al tavolo. Intanto bevo, poi, arrivati ai dolci, ci alziamo e si va in una sala, dove c'è un po' di musica, ma, che noia, non balla nessuno. Sono vicina a mio marito, ma egli pensa solo a parlare; ad un certo punto, mi accosto di più a lui e mi dice:
"Tesoro, ti presento Alessandro; è il Direttore di una nuova azienda che ho acquisito da poco", mi premuro di stringergli la mano:
"Piacere" dico "ma...: non ci siamo già visti tempo fa? Abbiamo ballato alla cena di circa un paio di mesi fa?" E lui risponde:
"Ma certo, sìììì!" e a mio marito sfugge di dire:
"Ma tu guarda le coincidenze!"
Scambiamo qualche parola, mentre lui non mi toglie gli occhi di dosso; li lascio a parlare tra loro, ma, ad un certo punto, mio marito viene chiamato da altre persone e rimango da sola a discorrere con lui.
E' proprio un bell'uomo, avrà circa cinquant'anni, mi piace parlare con lui, siamo li in piedi, quando mi invita a sedere ad un tavolino per bere qualcosa, mentre resto in religioso silenzio, in attesa del ritorno di mio marito. Siamo seduti e, intanto, Ale ha ordinato due coppette di champagne, mentre, dentro di me, mi rimprovero per quanto sto bevendo. Riprendiamo a parlare di ballo, unico nostro argomento....

A questo proposito, lui dice: "Peccato che qui non si balli; avevo in mente, dopo, di far un giro in un noto locale della zona, per ballare un po'" ed io gli rispondo: "Anche a me, sarebbe piaciuto, ma a mio marito no!!! Non credo sarebbe d'accordo ad andar per locali".
Al che lui: "Tranquilla, provo io a chiederglielo, appena si avvicina".
E' proprio furbetto costui, oltre ad esser molto simpatico; star li seduta al tavolo e conversare con quest'uomo mi eccita e, per giunta, sono anche priva di slip; avevo in mente un gioco con mio marito, ma quello è attorniato da tanta gente e non si è ancora accorto di nulla.
Mi alzo per salutare delle persone che cominciano ad andar via, vedo mio marito e gli dico:
"Guarda che ritorno al tavolo, ti aspetto, vieni; non lasciarmi lì da sola, con quello".
Ma, al contrario, dentro di me, ero eccitata da questa cosa; ritorno e mi siedo, chiedendomi se arriverà mio marito; si parla del più e del meno, di cosa è in programma per le feste natalizie; ho la camicia un po' aperta e lui, spesso, vi allunga lo sguardo; faccio finta di nulla, intanto arriva mio marito; è un po' su di giri anche lui, per aver fatto troppi brindisi; si siede accanto a me e mi dà un bacio:
"Eccomi, son qui; grazie per aver tenuto compagnia ad Alessandro".
Al che lui: "Tua moglie è stupenda, oltre che molto brava nel ballo; pensavo di far un giro in un locale qui in zona; non credo vogliate tornare già a casa? Sono appena le 23:30, che ne dici?"
Io mi giro e gli dico: "Sì, dai, andiamo" tenendo un'espressione implorante, cui non si può dire di no.
Allora lui dice: "Ok, ma balli con Alessandro? Lo sai che io non ballo".
Ma io: "Dai, andiamo, ci prendiamo un tavolo e poi si vedrà".
Dentro di me, ero super felice; ci alziamo, prendiamo le giacche e iniziamo ad uscire; saliamo in auto, Ale prende la sua e noi lo seguiamo; mio marito dice:
"Sai, tesoro, è proprio una bella persona questo Alessandro, molto responsabile e seria, credo che saprà farsi valere in azienda". Ed io, di rimando: "Sì, amore, dai, basta parlare di lavoro; godiamoci la serata, sono euforica."
Gli prendo la mano e me la tiro sulla coscia: "Prima ti avevo mandato un messaggio su whatsapp, ma, preso dagli altri, non l'hai letto".
"Infatti, non ho ancora avuto modo di guardare il telefono: ce l'ho dietro, nel cappotto". Allora rispondo:
"Fa niente, appena ci fermiamo al locale, lo guardi".

Giunti al locale, parcheggiamo; c'è da camminare un po' e, con questi tacchi, è una sofferenza; non avevo certo previsto questa cosa. Ho i piedini che mi fanno male, quindi mi metto a braccetto di mio marito, almeno mi regge un po'. Finalmente entriamo e devo dire che è molto affollato; alla fine, troviamo un tavolo e ci mettiamo seduti; vedo che mio marito ha il telefono in mano e ciò mi provoca un certo rossore sulle guance; di certo non era il momento giusto, gli lancio un sorrisino e mi avvicino; gli dico:
"Ti è piaciuta la mia foto? Avevo in mente una cosa, ma andava bene prima, ora niente".
Sono tremendamente eccitata e dico: "Dai, andiamo in pista!"
Volevo ballare con Alessandro, come l'altra volta, ma, stavolta, è diverso; non è più uno sconosciuto, bensì una persona che è a contatto con con mio marito, perché vi lavora assieme......

Siamo li in piedi, a bordo pista; intanto guardo verso mio marito ed avverto che è eccitato, dopo quello che ha visto. Allora gli chiedo:
"Posso ballare con Ale o ti dispiace?"
Mi dà un bacio in bocca e mi dice: "Sì, andate pure". Vado alla toilette, poi, di ritorno, dico ad Ale: "Mi fai ballare?" e lui: "Prego, bella signora, non aspettavo altro; stasera hai un fascino tutto particolare".
Ed io: "Dai, non esagerare, guardati in giro: vedi quante belle donne ci sono?" Ridiamo, poi aggiunge: "Di là, c'è la sala del "latino", come te la cavi?" "Non sono particolarmente brava, però andiamo; il cavaliere sei tu".
C'è una folla incredibile e lui mi dà la mano per non perdermi; cavolo, un brivido mi percorre l'intera spina vertebrale.
Iniziamo a ballare, il suo contatto è sempre più stretto, le sue mani sui fianchi; uuhhmmm, sono molto accaldata; balliamo, balliamo, mentre osservo mio marito che ci guarda; questa situazione mi eccita e, dentro di me, mi chiedo:
"Sarà un po' geloso di me oppure non gliene frega nulla?" Dopo un po', lo raggiungiamo, lo abbraccio e gli dico:
"Alessandro è bravissimo: hai visto come mi conduce bene mentre balliamo?"
Cercavo di capire cosa provava a vedermi tra le braccia di un altro uomo; lui mi dice:
"Sei bellissima, son contento che ti diverti". Siamo rimasti ancora un po' al tavolo a chiacchierare e poi, salutato Alessandro, abbiamo lasciato il locale.
Era tardi, una volta in auto, prendo dalla borsa il mio perizoma e glielo lancio sul volante; son seduta con la gonna tirata su, sono eccitata e gli dico:
"Ho voglia di scopare; cerchiamo un posto come facevamo da fidanzati, quando lo facevamo in macchina".
Allungo la mano e gli tocco il cazzo, ce l'ha durissimo; mette in moto e, intanto, cerco di aprirgli la cerniera dei pantaloni; ero talmente eccitata che avevo voglia di succhiarlo all'istante, sussurrandogli parole sconce; gli dicevo che mi sentivo "Zoccola"! "Sì, sono una zoccola". Troviamo un posto in una zona poco illuminata, spegne il motore ed io mi sistemo con il culo verso il finestrino, gli prendo il cazzo in bocca e lui mi tocca la figa: la trova bollente e bagnata, mi son ritrovata senza camicia e reggiseno, con le tette al vento; che situazione: noi due, in quel parcheggio, in auto a far porcate.
Ormai ero partita, lo succhiavo come una porcella, mentre mi toccava il clitoride; ad un certo punto dice:
"Andiamo dietro, che mi scopo sta figa!"

Aveva il cazzo durissimo e, scavalcati i sedili, si siede; io mi ci impalo sopra, sentendolo bello duro, mi penetra tutta, wow, lo cavalco, lui mi regge le chiappe, me le palpa, me le allarga. A quella situazione, non reggo più e mi scappa di dire: "Vengoooo..." ma lui mi gira, finisco con il viso contro il finestrino e mi prende a pecora; sembriamo due ragazzini; è molto eccitato, mi dà dei colpi e mi dice:
"Peccato che è inverno, altrimenti ti avrei scopata fuori dalla macchina, zoccola; ti sfondo la figa! Cosa t'è venuto in mente, stasera, al ristorante? Sei quindi stata tutta la sera senza mutande? Vergognati, sei proprio una zoccola!"
Ed io, all'apice dell'orgasmo, gli rispondo:
"Ero andata in bagno a far la pipì e mi son eccitata; mi son fatto un ditalino, pensando a te che sei un porco; avrei voluto che mi raggiungessi in bagno e mi scopassi in piedi, lì, nel bagno".
Intanto mi toccava il buco del culo, mentre mi scopava; lo avevamo fatto poche volte, in passato, perché era una pratica che mi faceva provar dolore; lui insisteva con il dito ed io gli ho chiesto:
"Che idea ti sta venendo? Lo sai che lì provo dolore!" Intanto sentivo il cazzo nella figa che mi faceva impazzire; e lui:
"Se davvero desideri esser una zoccola, devi prenderlo anche nel culo, altrimenti non hai titolo a ritenerti tale; ed io:
"Ah, sìììì, e tu? Come sai di queste porcate? Dimmelooooo! Per caso è la tua amante ad insegnarti 'ste coseeeee? dimmeloooo, cazzoooo! Vuoi una moglie puttana, che ti dia tuttoooo? Sono disposta a tutto, per te, porcooooo!"
Ha accelerato ed è venuto dentro di me, urlandomi: "Sìììì, puttana!"
Una volta finito, ci rivestiamo alla bene e meglio e, senza dire una parola, torniamo a casa.
Devo ammettere che stavamo perdendo la ragione.....

Tornati a casa, andiamo a letto che era notte fonda...! Devo dire che le nostre serate erano diventate molto calde e, di conseguenza, mi facevo trovare a casa a preparar la cena con tacchi alti e vestiti piuttosto provocanti; visto che eravamo in casa da soli, ogni sera osavo di più, indossando minigonne cortissime; scopavamo tanto ed il linguaggio era diventato sempre più scurrile. Nel frattempo, stavo andando per qualche ora al pomeriggio a dare una mano in studio, ai nostri amici consulenti e, proprio qui, un pomeriggio mi si presenta Alessandro. Ammetto che mi ha fatto molto piacere vederlo; abbiamo bevuto un caffe e scambiato qualche chiacchiera; a me questo uomo intriga ogni volta di più quando lo vedo; mmmmmm... me lo farei con la furia di un animale; in questa occasione, lui mi chiede il mio numero con la scusa di qualche informazione sulle sue pratiche, visto che ero io a seguirlo.
La sera, a casa, informo mio marito che oggi era passato in studio Alessandro. "Mi ha detto di salutarti" e lui, subito, mi risponde: "Dovremmo invitarlo qui a cena, qualche sera, che dici?" "Sì, va bene, ma avvisami per tempo, cosi preparo qualcosa di speciale".
Intanto mio marito è dietro di me e mi parla, baciandomi il collo; sono davanti ai fornelli e sento il suo cazzo che preme sul mio culo; mi chiede:
"Che cenetta vorresti preparare ad Alessandro? Ah ah, dimmi, puttanella: ti farai trovare come ora, così sexy, anche quando verrà lui?" Sono eccitata e, di rimando, gli rispondo:
"A te cosa piacerebbe? Ti piacerebbe che mi presentassi a lui così sexy non solo per te?"
Adesso mi sta toccando la fica e dice: "Sì, se solo al pensiero ti sei bagnata così, vuol dire che ne avresti piacere; è così? Lo vuoi? Sìììì, zoccola, vuoi che ti veda provocante? Ti piace, quell'uomo? Dimmi: te lo faresti?" e intanto mi mette un dito in bocca, intriso dei miei umori di fica......
Io non ne posso più, mi inginocchio, gli tiro giù la zip dei pantaloni e tiro fuori il suo cazzo durissimo. Lo succhio, lo succhio come una porca, leccando pure i coglioni e guardandolo negli occhi, e lui:
"Sì, puttana, così, brava, succhialo!"
Mio marito, invece, insiste: "Sì, dovrai metterti sexy; mi eccita che quello sbavi per te. So che gli piaci, non è raro che mi faccia complimenti su di te, dice che sono un marito fortunato ad avere una bella moglie come te".
La situazione qui va oltre ogni mia aspettativa: mio marito si eccita, vuole che io faccia la spudorata; è proprio cambiato, non avrei mai pensato ad una situazione di questo tipo tra noi; però, non volevo esser io a prender iniziative; cosi arriviamo al tanto atteso venerdì, sono circa le 18:00, sto uscendo dalla doccia, sono in accappatoio e mio marito è in camera; si sta cambiando. Gli chiedo:
"Dai, scegli tu cosa vuoi che indossi, scegli tu il vestito, mentre vado in cucina a dar un'occhiata al forno.
Ritornata in camera, trovo sul letto un abitino nero elasticizzato, che, in pratica, una volta indossato, mi si sarebbe incollato addosso come una seconda pelle, mettendo in assolta evidenza le mie forme. Mi dice:
"Indossa questo, amore, mi piace".
Prendo a prepararmi, mi trucco, intimo sexy con reggicalze, vestitino scelto da lui, ed accessori tipo collana di perle, tacchi; arrivo in cucina, mio marito è sul divano, quando esordisce:
"Sei stupenda", intanto mi metto un grembiule, onde evitare che potesse schizzarmi qualcosa addosso, ma anche perché non mi va di apparire troppo sfacciata. Cercavo, in qualche modo, di nascondere le mie fattezze: ero molto agitata.
Sono cica le 20:00, quando sentiamo suonare alla porta; sono agitatissima, mio marito va ad aprire ed io sono intenta alla cucina. Sento entrare Alessandro, che ha portato delle bottiglie ed un'orchidea; gli vado incontro per salutarlo, ci scambiamo due baci sulla guancia e non posso far a meno di inebriarmi del suo profumo. Mi fa i complimenti dicendo che mi trova bellissima; io gli rispondo: "Grazie, sei troppo buono".
Intanto mio marito ha aperto una bottiglia di prosecco e parte il primo brindisi.
Li faccio accomodare ed inizio a servire; mi sento gli occhi di Ale addosso, non mi perde di vista un attimo; io sciorino tutta la mia malizia, faccio un po' la civettuola, mi eccita la situazione che si sta creando; mi tolgo il grembiule, cosi gli posso mostrare il mio generoso decolletè; non porto reggiseno, quindi devo star attenta: i capezzoli sono visibili, questo benedetto vestito non nasconde nulla.
Voglio provocarli tutti e due: mio marito scommetto che avrà già il cazzo duro; prendono a frullarmi per la testa le porcate che mi ha detto l'altra sera su Alessandro. Il mio bicchiere, non si sa perché, è sempre pieno.
Ale mi chiede se può andare alla toilette ed io lo accompagno fino al corridoio, per poi far ritorno al tavolo, dove mio marito mi fa l'occhiolino. Mi chiede:
"Sei eccitata?" ed io gli rispondo: "Ssìììì" La testa mi si sta riempiendo di strane voglie. Allora mi viene di dirgli:
"Sta attento, amore, che stasera potrei metterti le corna se tutto procede ancora così".
E lui, di rimando: "Zoccolaaaa, apri un po' quella scollatura".
Intanto torna Ale.
Decido di alzarmi e metter su un po' di musica latina; volevo ballare, mi sentivo un po' troppo su di giri; questa situazione mi ha eccitato non poco.

Nel sentir la musica, Ale dice a mio marito:
"Mi consenti di far ballare un po' la tua signora?" e lui:
"Vai, vai pure, io me ne sto qui a guardare. Il ballo non mi piace, non fa per me".
sentire il suo contatto, mi fa eccitare; sentivo le sue mani sui fianchi e questo mi fa veramente impazzire; in più, veder mio marito che ci guarda, è una condizione di profondo erotismo. Mentre mio marito si assenta un attimo, Ale mi dice:
"Quanto sei gnocca, stasera!!!!" Eravamo un po' su di giri ed io gli ripondo:
"Smettila, sono sempre la solita, a meno che non sarà l'effetto del vino" e ridiamo, ma il fatto è che quest'uomo mi piace per davvero; ormai fatico a nasconderlo anche a me stessa, ma, comunque, la serata non poteva aver dei risvolti diversi. Quello che avevamo fantasticato con mio marito, richiede tempo, il momento giusto, non era il caso di concedermi cosiiiii.
Concludiamo la serata tra frizzi e lazzi, poi Ale va via, ormai è tardi.....

(continua)

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