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Gay & Bisex

Le origini…pistone


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
16.04.2018    |    1.260    |    11 9.9
"Visto e considerato che non tutti i racconti vengono pubblicati, questo racconto è un po la mia storia, a qualcuno potrà sembrare noioso a qualcuno..."
Visto e considerato che non tutti i racconti vengono pubblicati, questo racconto è un po la mia storia, a qualcuno potrà sembrare noioso a qualcuno interessante magari altri ci trovano trascorsi vissuti in modo analogo.
Per tutti credo che il rapporto con la sessualità sia iniziato ai intorno ai dodici anni ,così almeno è stato per me, le prime riviste trovate ai bordi delle strade e una sensazione di inturgidimento in mezzo alle gambe , ed una conoscenza nuova, che si correva in ogni momento a trovare quella sensazione.
Ma come per tutti gli anni corrono in fretta e mi ritrovo a quindici anni , la voglia di consumare il primo rapporto completo, la voglia di conoscere l’altro sesso e la vittoria su di essa …la conquista, la prima conquista , tanto ad aspettare per finire tutto in qualche minuto.
Dall’età di sei anni ho sempre giocato a calcio prima con i coetanei poi a quattordici anni con la prima squadra prima dalla panchina poi da titolare , i quindici anni trovarsi insieme agli adulti farsi la doccia tutti insieme , spinto dalla curiosità delle cose da grandi spesso mi ritrovavo a fissare i cazzi dei giocatori più grandi, e fin qui nulla di male , ma uno in particolare non toglieva mai le mutande per fare la doccia , sempre con le mutando o costume, e quando si vestiva stava ben accorto a non farsi vedere ciò che nascondeva in mezzo alle gambe .
Neanche a dirlo cos’era che mi incuriosiva di tutto riuscire a vedere quello che nascondeva , perché lo nascondeva.. lo aveva piccolo, enorme, ma visto che tra amici veniva chiamato pistone ovvio che doveva riferirsi a quello che teneva nascosto.
Non sempre eravamo numerosi sopratutto in inverno con il freddo la pioggia ed una di queste sere in particolare eravamo sei, io visto il tempo pioveva andavo al centro sportivo con l’ombrello, arrivato il momento della doccia non che fosse voluto mi trovai seduto di fronte a pistone e mi incantai a vedere il suo pacco, con tutto che l’allenamento si fosse svolto sotto la pioggia e al freddo aveva un pacco che con tutte due le mie mani non avrei contenuto.
Fu quel giorno che approfittando di un passaggio per il ritorno , gli dissi del perché si faceva la doccia con gli slip, poi continuai dicendo che forse si vergognava perché lo aveva piccolo , ovvio che la mia era una provocazione, lui rispose dicendo che quello che stavo fissando qualche minuto prima mi sembrava piccolo, in sostanza con un’altra provocazione.
Passarono giorni settimane fino a che una sera non si presentò nessuno a parte il mister io e lui, era abitudine di tutti ma sopratutto del mister che anche se con due persone ci si allenava comunque perché l’impegno di quei due andava premiato, questo era ciò che diceva il mister, con tutto ciò l’allenamento durò mezzora ,quaranta minuti al massimo, ci disse di andare a fare la doccia e fu la prima volta che soli, pistone entrò in doccia senza slip, e si era davvero grosso, scherzando gli disse di cosa avesse intenzione di fare con quel coso, lui sicuro della sua eta che rispetto a me aveva otto anni in più mi disse che forse ero curioso , che mi sarebbe piaciuto toccarlo, provare cosa si sentiva ad averlo così, visto che il mio non poteva essere alle sue misure visto che io dovevo ancora sviluppare.
Mentre ci stavamo lavando vuoi l’acqua calda , vuoi chissà cosa gli passava per la teste mi trovai a vederlo di nuovo ed era una cosa che non si poteva commentare, replicai a pistone , calmo con quel coso, arrivò il momento di mettere lo shampoo e chiusi gli occhi e mi sentii il cazzo di pistonein mezzo alle chiappe che me lo sbatteva su di esse, saltai , ma la testa mi diceva che non era accaduto nulla che non aspettassi, e mentre io mi stavo sciacquando lui si insaponava la testa e io fui preso da una voglia di sentire con mano quel cazzo che non eretto era mostruoso, lo presi in mano da sotto , lui, pistone non fece nulla , la lasciai e andai ad asciugarmi.
Visto che le dimensioni erano mostruose almeno per me quindicenne, gli dissi ma ti viene duro o resta cosi bardotto, lui deciso e sicuro rispose che lo averi scoperto da solo, risposi perentoriamente, scordatelo, anche se la curiosità di vedere dove arrivasse era grande, la notte prima di addormentarmi pensai al momento che me lo aveva sbattuto sulle chiappe e quando lo presi in mano, se bene non pensai di aver conquistato qualcosa ma di aver fatto qualcosa che mai a nessuno averi potuto raccontare.
Passarono gli allenamenti e le partite , tornò la normalità la sua doccia con gli slip e le battute corali su di lui, l’unica cosa che era diventata routine era il fatto che io tornassi a casa o al centro del paese con lui, e fu una di queste volte che gli dissi , perché si ostinava a fare la doccia con gli slip e la conseguenza era che facevano battute e smorfie ammiccanti, rispose che andava bene così…mentre guidava mi mise una mano in mezzo ai pantaloni e mi disse se avevo mai ripensato a quando lo avevo preso in mano, gli risposi di si che anche se non posso esserne orgoglioso ,ci pensavo e la cosa non mi disturbava, la replica di pistone fu rapida e decisa, dicendomi se lo avessi voluto toccare di nuovo, magari giocarci, arrivammo e sul punto di scendere dall’auto gli dissi si ,ma che non sarebbe stato facile visto la nostra differenza di età non potevamo ne uscire insieme ne tanto meno appartarci.
Capitò il giorno ideale per caso, ero alla fermata del bus per andare a comprare i scarpini e posso lui dicendomi dove andassi, ovvio che si era fermato per il suo preciso intento, quello di mettermi in mano quel cazzo ,che non c’era modo di farlo uscire dalla mia testa, gli risposi la verità ,lui mi disse andiamo ti accompagno, salii e subito lui iniziò la moina sul sesso ingenere se avessi mai scopato e quant’altro inerente il sesso, gli risposi di si che mi scopavo una , era la verità, come era la verità che spesso pensavo a prendere il cazzo suo in mano, aggiungendo se lui anche avesse una , lui mi rispose con un filo di voce , che non era mai stato con una donna perché la prima volta che aveva avuto la possibilità lei si tirò indietro perché troppo grosso.
Io dissi addirittura, il suo comportamento cambiò e si fece serio e triste, io dovevo uscire da quella freddezza che si era insinuata nella macchina e con la mano andai dritto sul cazzo , lui stava per aprire i pantaloni, lo fermai dicendo che prima avremmo fatto i scarpini piu tempo ci sarebbe stato per il resto.
comprai i scarpini e risalimmo in auto era il mese di novembre alle 16.00 era gia buio, figuriamoci alle 17.30 e prima di tornare sulle strade amiche si fermo in una stradina appena usciti dalla grande città , era buio io un pò interrogativo su ciò che stessi facendo e lui che si tirava giù i pantaloni e prese una rivista porno da dentro il cruscotto che mi diede, e iniziai a sfogliarla, presto il cazzo divenne duro e presto pistone mi prese la mano e se la portò sul suo cazzo , passarono cinque , sei minuti furono i più imbarazzanti dalla mia vita stavo toccando un cazzo e mi vergognavo di farlo ma era quello che volevo, mi abituai all’idea e iniziai a segarlo, e presto arrivò il tempo della cappella lucide e facendo una sega non c’era lubrificazione sulla cappella e lui mi disse di metterci la saliva, cosa che feci ma con le dita, lui disse che forse era meglio in un’altro modo , io gli dissi di non correre che ancora non ero sicuro che stessi facendola cosa giusta con il cazzo in manogia lui pensava al bocchino.
Stavo toccando quel cazzo da qualche minuto e mi piaceva ma mi ripetevo che era roba da forgio , ma che non mi sentivo affatto tale , poi lui che gia mi aveva chiesto di prenderlo in bocca , e non riuscivo a non togliere quel pensiero dalla testa, fino a che mi disse di mettere di nuovo la saliva e fu li che imboccai il cazzo in bocca ed iniziai il primo bocchino, avevo in bocca un cazzo così grande che mi faceva male la mascella e sentivo la cappella cosi calda sembrava bruciare, tutte quelle sensazioni nuove che mi stavano piacendo che non accettavo, ma che volevo fare, fino a quando pistone si prese il cazzo in mano e con la bocca sulla cappella si segava solo , di scatto me lo tolse in bocca e si venne sulla pancia, finii anche io con il mio venendo sulla mia.
Restammo li per dieci minuti lui non disse una parola , io che pensavo a quello che avevo appena finito di fare, gli dissi di non sapere cosa stesse pensando ma sapevo quello che pensavo io, che giocare con il cazzo era una cosa che mi era piaciuta , ma che se lo avesse avuto normale non mi sarei trovato li.
Si era la verità è la grandezza del cazzo che mi ha incuriosito a scoprire quanto grosso fosse e la doccia soli che mi ha aiutato ad aprire questa finestra, ma restava di aprire la porta, che non sapevo come farlo capire a pistone , certo non potevo dirgli che volevo provare a prenderlo in culo, solo il tempo sarebbe stato in grado di dire se sarebbe andata avanti la cosa o meno, tornammo nella nostra cittadina e mi disse che se mai sarei risalito sulla macchina con lui il passo successivo sarebbe stato prenderlo, li hai capito dove …, sono sicuro.
Era arrivato il tempo di pensare se avessi voluto prenderlo in culo da pistone, certo che sarebbe stato impegnativo , prendere un cazzo al culo da vergine di un diametro di una lattina di bibita per la prima volta.

Il modo come mi pose il fatto da compiere non era proprio rassicurante , continuarono gli allenamenti ,le partite, e fu per la cena sociale, dovuta all'anniversario della società che al ritorno per caso tornai con pistone visto che mio cugino che mi aveva accompagnato decise di andare a terminare la serata altrove con altri giocatori, fu così che mi ritrovai nella macchina di pistone.

Presa la strada del ritorno, nessuno dei due parlava, ma qualcuno dei due doveva rompere il silenzio, si io ero un adolescente lui era più grande , non avevamo discorsi in comune se non il suo cazzo, gli dissi che ne pensava di fermarsi per farmi giocare come la scorsa volta, e lui annui aggiungendo , e qualcos'altro in più.

Si fermò dopo qualche chilometro ben distante dalla nostra cittadina , la solita rivista e in pochi minuti con i cazzi in mano, da subito mi spinse la testa per farmelo prendere in bocca, e da subito fui contento di quel gesto, ormai quel cazzo mi interessava anche se la mia vita etero non aveva subito perplessità, iniziai a succhiare e leccare quel cazzo, lui mi spingeva la testa per farmi arrivare più in fondo ma più di quello non riuscii, poi disse di fermarmi e di toglierci le tute che saremmo stati più comodi.

Stavo vivendo momenti,sentimenti per certi versi contrastanti, ma la sensazione di sentirlo dentro erra forte, lui mi fece mettere sulle ginocchia uno per ciascun sedile e lui si mise dietro di me, iniziò a bagnarmi il culo con quanta più saliva e con una mano mi allargava una chiappa e l'altra si teneva il cazzo e lo puntava sul culo dando delle spinte non forti ma che sentivo , cosa che non sentivo era il cazzo che non riusciva a scivolare dentro, iniziai a pensare che forse era meglio che mio cugino non pensasse di allungare la serata, al contrario pistone non perdeva la pazienza e iniziò a massaggiarmi l'orifizio prima con un dito poi con due, poi ancora con uno e facendo ruotare il dito tutto intorno al culo, poi si tirò di nuovo in posizione mise ancora dell'abbondante saliva sia sul culo che il cazzo si tirò su la pelle a coprire il glande e si appoggiò di nuovo sull'orifizio e dette una spinta per entrare un centimetro , cosa che era riuscita poi naturalmente la cappella scivolò fuori dalla pelle e guadagno centimetri dentro di me , che a qual punto non era più sentirlo in mano o in bocca , lo avevo in culo e faceva male, lui fu bravo si fermò per farmi abituare e mi prese il mio cazzo in mano e mi segò facendomi eccitare , non diventò piacere ma sopportai il dolore in modo migliore fino a che iniziò a pompare piano piano senza eccedere ne per forza ne per profondità.

Sentivo il cazzo che mi allargava la carne e per quanto non sentissi piacere mentre lui mi teneva per i fianchi io mi segavo,comunque anche se doloroso sentii che pistone aveva impresso un ritmo costante senza penetrarmi troppo e alla fine si venne sulla mano, io mi misi su fianco sinistro e mentre mi segavo per venire presi in mano il cazzo ancora duro e pulsante, mi disse se mi era piaciuto , gli risposi di no, che era doloroso adesso anche di più , da li a qualche minuto ci rivestimmo e tornammo a casa.

Nel letto mi trovai a toccarmi il culo era largo, più del solito mi chiedevo se si fosse ristretto, mi ritrovai con le dita nel culo e la mano di nuovo a segarmi, mi chiedevo se avessi voluto ancore sentire quella presenza nel culo, non fui capace di darmi una risposta,la cosa che mi stavo segando però era segno di piacere e non di delusione.

La risposta arrivo qualche settimana dopo quando stavo di nuovo alla fermata del bus e lui passo dicendomi su dove andassi, io gli risposi a prenderlo in culo, lui replicò dicendomi andiamo ti accompagno, andammo in un casale abbandonato in apparenza ma in realtà era una rimessa di animali che in qual momento erano ai pascoli in montagna era deserto,troppo che gli dissi che forse li era pericoloso che chiunque ci avrebbe visto bene non avrebbe pensato , lui ci pensò su e tornando indietro di diresse verso il posto della prima volta, mi spogliai subito, e mentre lo facevo gli dissi che se non mi sarebbe piaciuto non ci sarebbero state altre volte.

Quando anche lui era nudo , si chinò su di me e prese il mio cazzo in bocca, capii dopo perché , voleva farmi eccitare a punto che il dolore diventasse rapidamente piacere, cosa che riusci perché io mi fiondai sul cazzo a prenderlo in bocca con voracità, volevo trovare piacere con quel cazzo prima in bocca poi....

Imbrattai cosi bene il cazzo che era scivoloso fino alle palle , presi la stessa posizione della volta prima ed iniziai a segarmi mentre lui iniziava a fare breccia nel mio culo, da subito riusci ad entrare dando ritmo alla penetrazione , al contrario della volta scorsa scivolava sempre più in fondo ed io che continuavo a segarmi , ad un tratto sentivo le sue palle che sbattevano sulle mie , ero fiero sentivo venticinque centimetri di cazzo che entravano dentro di me e non provavo alcun dolore mi piaceva quella presenza dentro di me , e mentre ero con la testa in alto che stavo per godere anche lui venne dentro di me questa volta e si fermò immobile fino a che non si fosse svuotato completamente, tornò al posto di guida e io del passeggero, ancora aveva il respiro affannato, gli dissi che questa volta mi era piaciuto , e che ci potevano stare altre volte, lui rispose che il mio culo adolescente non era niente male.

La volta successiva , che fu l'ultima la consumammo due giorno dopo al ritorno di una partita di domenica sera , sempre nella sua macchina ero talmente eccitato che lo feci mettere con il culo in mezzo ai sedili e le gambe separate dalla leva del cambio, dopo i preliminari ovviamente , mi piaceva succhiargli il cazzo, e anche quella volta lo imbrattai di saliva e imbrattai anche il mio culo, salii su di lui misi le ginocchia larghe sui sedili e presi il cazzo e me lo puntai al culo, io mi tenevo sulle sue spalle mentre lo pompavo e lui mi segava , venimmo insieme dopo circa quindici minuti di cavalcata lui nel culo io su di lui, fu bella quella posizione.

Lo abbiamo fatto molte volte , e ogni volta poi a seguire io inculavo lui lui me.

La storia con pistone non durò molto venne il momento della moto e delle auto sportive e le ragazze che non mi mollavano un attimo per farsi portare a spasso e farsi scopare in cambio di un giro in moto sui colli della futa, in pratica divenni di nuovo etere fino a qualche anno fa dove per lavoro incontrai Samantha in una lavanderia, e li si riaccese la voglia del pistone.

Spesso incontro pistone ci salutiamo parliamo del più e del meno , ma dentro di me sento ...ma dentro di me vorrei sentire una presenza ingombrante , sto pensando come poter tornare a cavalcare quel cazzo che in questi anni qualcuno ne ho visto ma nulla di quel calibro , la cosa che mi fa venire questa voglia è sentire la differenza di prenderlo senza preservativo, cosa che per ovvi motivi non ho mai fatto, ma che con pistone non avrei problemi di malattie , so di potermi fidare.

Pistone è un professionista affermato, non so se sarà, ma dovesse essere mai non mancherò di raccontarlo, è la curiosità di rivedere quel cazzo che è ancora come lo ricordo io.
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