Gay & Bisex
La mano
di
Chubby1977
02.03.2023 |
89 |
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"Continuando a toccarlo delicatamente, ho sentito la sua risposta: il suo corpo si è aperto a me, e abbiamo iniziato a baciarci con passione..."
Non potevo credere che ero a casa mia seduto accanto al ragazzo che mi piaceva molto. Mentre parlavamo, la mia mano ha iniziato a scivolare lentamente sopra i suoi pantaloni. Inizialmente, ho provato un po' di imbarazzo per il mio comportamento, ma non ho smesso di toccarlo.Ho notato che il mio tocco lo aveva fatto sobbalzare, e il suo respiro si era fatto più pesante. Non sapevo come avrebbe reagito, ma ho deciso di provare a spingere un po' oltre.
Ho iniziato a massaggiare delicatamente la sua coscia, spostando la mia mano più vicino alla zona intima. Sentivo il suo corpo scuotersi sotto le mie dita, mentre io continuavo a toccarlo in modo sempre più intimo.
In quel momento, ho capito che anche lui voleva lo stesso tipo di contatto fisico che stavo cercando. Ho iniziato a baciare il suo collo e le sue orecchie, mentre la mia mano scivolava sotto la sua cintura.
Ci siamo guardati negli occhi, e ho visto un mix di desiderio e timidezza nei suoi occhi. Continuando a toccarlo delicatamente, ho sentito la sua risposta: il suo corpo si è aperto a me, e abbiamo iniziato a baciarci con passione.
In quel momento, tutto ciò che potevo sentire era la sensazione dei nostri corpi che si univano. Era come se ci fossimo completati l'uno con l'altro, e tutto ciò che importava era l'intensità del nostro desiderio reciproco.
Anche se all'inizio ho provato un po' di imbarazzo, alla fine ho capito che il piacere che ho provato era reale e che il nostro contatto fisico intimo era un'esperienza che desideravo.
Me lo prese in bocca con ingordigia come se sapesse che lo volevo così mentre me lo lavorava con la lingua e voleva che con un movimento a stantuffo glielo infilassi tutto in gola.
Avevo voglia di penetrarlo, sentirlo gemere e poi fu così, finché non fu lui a farlo a me. La foga con cui si impossessava del mio culo era indescrivibile. La sua lingua scivolava tra le mie chiappe e con la punta pennellava il mio orifizio, ma una volta che quella rosea e turgida cappella fu dentro e inizio a danzare dentro e fuori mi sentii svenire dal piacere.
Venimmo a fiotti intensi e caldi. Il grado di perversione era tale che ci leccammo tutta la sborra addosso.
Non lasciammo nemmeno una goccia.
Finimmo in doccia abbracciati, ma il desiderio era così forte che ricominciammo di nuovo come dannati a farlo per l’eternità.
Fino a che non suonò lo studente in affitto dell’appartamento vicino e aprendola porta solo con gli asciugamani addosso, non fu difficile immaginare per lui e lo coinvolgemmo…
Ma questo è un altra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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SI 
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