Gay & Bisex
Cappuccetto Rosso

21.03.2023 |
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""Sei qui per mangiarmi?"
L'altro ragazzo rise di nuovo, facendo tremare il petto muscoloso..."
C'era una volta un giovane atletico di nome Marco che amava correre all'aperto e sentire il vento tra i capelli. Una mattina, durante il suo allenamento, notò che il cielo si stava facendo sempre più scuro e minaccioso. Decise di portare con sé una mantellina impermeabile rossa per proteggersi dalla pioggia, ma non volle rinunciare alla sua avventura nel bosco.Mentre camminava tra gli alberi, sentì un rumore provenire da dietro un grande albero. La curiosità lo spinse ad avvicinarsi, e incontrò un bel ragazzo con un fisico muscoloso e una barba folta che sembrava quasi un lupo mannaro. Il giovane si sentì come Cappuccetto Rosso e l'altro ragazzo sembrava il lupo cattivo.
Senza pensarci due volte, Marco si avvicinò al misterioso sconosciuto e lo trovò ad attenderlo con un sorriso seducente sulle labbra. "Ciao, dove vai con quella mantellina rossa?" chiese il ragazzo muscoloso, con un tono malizioso che fece rabbrividire il giovane atleta.
"Solo per un giro di allenamento, ma adesso sto esplorando il bosco," rispose il ragazzo, cercando di non far trasparire la sua eccitazione. "E tu? Sembri un lupo mannaro che abita da queste parti."
L'altro ragazzo rise, rivelando una fila di denti perfetti. "Forse lo sono, ma non mordo. Sono solo qui per esplorare il bosco come te," disse, allungando una mano muscolosa e invitando il giovane ad avvicinarsi.
Il ragazzo atletico si avvicinò e sentì la mano calda e forte del ragazzo sul braccio. Si sentì come un cappuccetto rosso in balia del lupo cattivo, ma la sua curiosità e l'eccitazione lo spinsero a continuare il gioco di ruolo.
"Sei proprio come il lupo cattivo della mia storia preferita," disse Marco, con un sorriso malizioso. "Sei qui per mangiarmi?"
L'altro ragazzo rise di nuovo, facendo tremare il petto muscoloso. "No, non sono qui per mangiarti. Sono qui per darti un'altra possibilità di uscire dalla tua routine e provare qualcosa di nuovo," disse, spingendo il giovane contro l'albero e appoggiando le mani sulla sua vita.
Marco sospirò di piacere, sentendo l'energia del lupo mannaro fluire attraverso di lui. "Non so se mi fido di te," disse, con un filo di voce.
"Non devi fidarti di me. Devi solo lasciarti andare e godere del momento," sussurrò l'altro ragazzo, abbassando la testa per baciare il collo del giovane atleta. Il ragazzo chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal piacere, dimenticando ogni cosa tranne il calore del lupo mannaro contro di lui.
Marco si sentiva sempre più eccitato dalla situazione e non riusciva a resistere al fascino del bel ragazzo che aveva incontrato nel bosco. Una volta arrivati a casa, il gioco di ruolo continuò e i due si scambiarono parole sensuali e provocatorie.
Il ragazzo con la barba folta si avvicinò al protagonista e sussurrò all'orecchio: "Che bel cappuccetto che sei, mi fai venire voglia di mangiarti". Marco sorrise, felice di essere diventato il protagonista di una storia erotica tanto intrigante quanto quella di Cappuccetto Rosso.
Il bel ragazzo lo guardò con intensità, i loro sguardi si incrociarono e il desiderio tra di loro si accese. "Che bocca grande che hai", disse Marco, in un gioco di parole che ricordava quello tra Cappuccetto e il lupo cattivo.
Le labbra del bel ragazzo si avvicinarono alle sue, e il bacio fu appassionato e intenso. Non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro, la passione che li univa era troppo forte.
La mantellina impermeabile rossa cadde a terra e i loro corpi si unirono in un abbraccio caloroso. Erano come due animali selvaggi che si lasciavano andare alla passione, senza freni e senza inibizioni.
Marco guardò il ragazzo muscoloso con desiderio, notando il volume evidente nel suo pantalone. "Che membro grande che hai," disse con voce bassa e provocatoria.
Il ragazzo dal fisico muscoloso rise, mentre si avvicinava al giovane con fare deciso. "Anche il tuo non è male," rispose, accarezzando la parte interna della coscia del giovane.
Marco gemette di piacere, sentendo il desiderio crescere in lui. Si spogliarono rapidamente, entrambi desiderosi di sentirsi a vicenda.
Il ragazzo dal fisico muscoloso prese il giovane con forza, spingendolo contro il muro. I loro corpi erano caldi e sudati, mentre si baciavano con passione.
"Che bocca grande che hai," disse Marco, come un sussurro tra i loro respiri affannosi.
Il ragazzo dal fisico muscoloso sorrideva mentre rispondeva: "E' tutto per te, piccolo Cappuccetto Rosso."
Marco non aveva mai sentito una tale eccitazione, e il lupo mannaro sembrava capace di soddisfare ogni suo desiderio.
Nel calore del momento, i due amanti si abbandonarono completamente ai loro istinti, esplorando i loro corpi e dando sfogo alla loro passione. I due ragazzi si divertivano in un gioco di ruolo che avrebbe fatto impallidire Cappuccetto Rosso.
Marco e il bel lupo si godettero la loro passione tutta la notte, finché alla fine caddero addormentati tra le lenzuola. Ma prima che il sonno li avvolgesse completamente, videro qualcuno guardare dalla finestra. Era il cacciatore, il terzo personaggio della fiaba di Cappuccetto Rosso.
La casa apparteneva a Marco,. Fortunatamente, la nonna di Marco aveva lasciato la casa al nipote, quindi non c'era alcun bisogno di preoccuparsi del fatto che il cacciatore fosse lì. I tre uomini trascorsero il resto della notte a fare l'amore appassionatamente, esplorando i corpi l'uno dell'altro e soddisfacendo ogni desiderio.
Il cacciatore, un bel daddy con la barba e muscoloso, camicia a quadri dove si intravedeva il pelo sul petto, era conosciuto da entrambi i ragazzi ed era eccitato di avere trovato i due giovani uomini a letto insieme, ma il loro desiderio e la loro passione erano così evidenti che non poteva far altro che desiderare di unirsi a loro.
E così Marco e il bel lupo trascorsero il resto della notte godendo della compagnia del cacciatore e del calore del loro desiderio. Era come se il bosco intorno a loro si fosse addolcito e il tempo si fosse fermato, solo per permettere loro di vivere il loro momento di passione.
Alla fine, esausti ma soddisfatti, si addormentarono tra le lenzuola, sognando avventure ancora più piccanti nella natura del bosco.
All'alba, il bel cacciatore si preparò per partire, promettendo di non rivelare a nessuno ciò che era accaduto quella notte. Marco e il lupo mannaro rimasero a letto ancora per un po', godendo dei loro ultimi momenti insieme prima che la realtà riprendesse il sopravvento. Dopo un'ultima e intensa sessione d'amore, il lupo mannaro si congedò, lasciando Marco solo nella sua casa.
Il giovane atleta si alzò dal letto, ancora stordito dall'esperienza della notte precedente. Mentre si vestiva, si chiese se avrebbe mai rivisto il lupo mannaro. Forse si sarebbero incontrati di nuovo in mezzo al bosco, o forse sarebbero stati destinati a non rivedersi mai più. Una cosa era certa, però: quella notte avrebbe sempre un posto speciale nel suo cuore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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