Lui & Lei
Matilde 04-24 - Elisa, Renzo e il sybian
di Alex46
05.06.2019 |
1.470 |
0
"- Ti piace?
- Mi sento tanto porca, ma mi piace un casino..."
Elisa racconta:«Renzo è stato il mio amante per quasi due anni» comincia a raccontare Elisa. «È stato lui a regalarmi il sybian. Era d’accordo con mio marito. Un pomeriggio, sul tardi, me lo vedo arrivare qui a casa con un grosso pacco. È stata una grande sorpresa, non me l’aspettavo, però sapevo di cosa si trattava. Eccitati, lo sistemiamo in soggiorno.
- Elisa, togliti i vestiti... per me - mi dice.
- Non ti ricordi che in questi giorni ho le mestruazioni - gli rispondo - mi sono incominciate proprio questa mattina ed è il momento peggiore, questo.
Mi abbraccia e mi bacia, con le mani raggiunge la zip dei jeans e l’abbassa. Poi afferra il top e me lo toglie lasciandolo cadere per terra. Anche il reggiseno fa la stessa fine. Poi s’inginocchia davanti a me e mi abbassa i jeans giù alle caviglie.
- Ti prego, Renzo, no... mi fa male... e poi farei un casino di sangue - gli dico. Ma mentre glielo dico lo aiuto a togliermi definitivamente i pantaloni. Rimango in sandali e mutandine, davanti a lui ancora in ginocchio. Dentro ho un assorbente e non mi sento per nulla a mio agio. Lui mi circonda con le braccia e appoggia la testa sul mio bacino. Mentre mi bacie le mutandine, istintivamente lo attiro verso di me.
Poi succede. Mi abbassa le mutandine, e lo aiuto di nuovo a liberarmene.
- Elisa, io ti amo, io te lo lecco il tuo sangue...
Poi mi fa abbassare al suo livello, mi fa sedere per terra sul tappeto, mi allarga le gambe a contemplare la mia figa, mi bacia, mi accarezza le tette, poi con una mano, dolcemente e con tutta la tenerezza possibile, mi estrae il tampone arrossato.
- Renzo... sono tua - gli sussurro guardandolo fisso.
Baciandomi un po’ ovunque sul corpo mi accarezza il clitoride con piccoli movimenti a cerchio e io mi eccito sempre di più.
Mi aiuta ad alzarmi e mi conduce al sybian lì vicino. Una strisciolina di sangue mi sta colando all’interno delle cosce... sono straeccitata, perché una depravazione così mi fa sentire sua... lui mi vuole così, penso.
- Tu sai cosa è questo, vero?
- Certo, serve a farmi venire...
- Ti piace quel cazzo finto?
- Ssì... non so... lo sai che sarebbe la prima volta...
- Lo farai per me, vero?
- Sono tua... faccio quello che vuoi tu.
- Bene allora sieditici sopra, piano.
Con precauzione scavalco la sella, mi acconcio, mi abbasso per introdurre l’applicazione. Pensavo mi facesse un po’ male, invece entra abbastanza facilmente, quindi riesco a rilassarmi con il peso del corpo sul sybian, completamente penetrata.
- Com’è? - mi chiede.
- Mi sento riempita, è strano...
- Pensi di poterlo fare? Pensi di poterti sbattere qui sopra con le tue cose?
- Guarda che capezzoli che ho... mi hai fatto eccitare un casino... adesso lo voglio! È dentro, ma adesso lo devi far muovere.
Lo vedo armeggiare con il comando e un attimo dopo sento qualcosa che non ho mai sentito, dentro, profondo. Qualcosa che si muove, gira, vibra. Poi sento che mi armeggia davanti, mi applica un altro piccolo aggeggio per stimolare il clitoride. E con quello comincio a perdere il controllo.
- Ti piace?
- Mi sento tanto porca, ma mi piace un casino... fallo andare un po’ più veloce... puoi? Oh, sìììì, cosìììì...
Mi sembra di diventare una selvaggia... sto già per avere il primo orgasmo...
Ma lui, quando vede che sto oltrepassando il limite, ferma la macchina e mi bacia.
- Oh, no, no, non fermarlo - non voglio baci, voglio godere.
- Ma certo, certo, lo so che vuoi godere. Ora però aspetta qualche minuto.
Esce dalla stanza, anzi mi pare che esca di casa. Sono incerta sul cosa fare, sono qui seduta sul sybian, con il cazzo dentro, ho una gran voglia di esplodere, ma non voglio masturbarmi con le dita e non voglio neppure cavalcare il cazzo fermo. Meglio aspettare, avrà qualcosa in mente, penso. Divento anche curuiosa, e con la curiosità, mi eccito sempre di più. Ho una gran voglia anche di fare pipì...
Quando ecco sento dei rumori, delle voci, ed entrano nel soggiorno una ventina di amici, in gran parte coppie, con in testa Renzo e mio marito, sorridenti.
Sono raggelata dall’orrore. Sento avvampare il volto di vergogna memntre loro si dispongono a semicerchio. Renzo riprende in mano il comando e capisco che devo dare un atroce spettacolo.
Non so a che velocità, ma riprende più veloce di prima. Io non so più dove guardare, se non davanti a me le mie gambe, i miei sandali, il mio bacino invaso.
- Renzo... non voglio con tutta questa gente attorno... - lo prego. Guardo anche mio marito, lì seduto con un lurido sorriso sulla faccia.
La macchina continua a squassarmi la figa, non solo sono impotente, ma comincia pure a piacermi. Io, la padrona di casa, la signora...
Un’amica si alza, mi viene più vicino e si accorge del sangue: - Ehi, Elisa ha pure le mestruazioni...
Un mormorio si sparge in sala. Qualcuno si alza e se ne va al bar. Ma la maggior parte resta, affascinata.
Le vibrazioni ora sono molto intense... anzi, Debra, ti dispiace riaccendere, basso?».
Debra non si fa pregare e da due clic al comando.
«Scusate» riprende Elisa «ma così lo rivivo meglio. Comicio ad agitarmi sui fianchi, accennando a leggere rotazioni, cerco di spingere verso il basso per godere al meglio. Ero stata lì dieci minuti a desiderarlo, e non saranno mai quindici spettatori a farmi desistere. Sento l’orgasmo crescere, in profondità.
Renzo intanto si è seduto dietro di me, completamente vestito, e ora mi preme sulla pancia.
- Elisa, devi fare pipì? - mi sussurra in un orecchio.
- Oh, sì... dovrei... potrei alzarmi, andare in bagno e tornare subito qui... - gli rispondo sussurrando anch’io, mentre lui continua a premere.
- Se hai bisogno, devi chiedere il permesso...
- Sì, certo Renzo. Posso andare a fare pipì? - gli chiedo sempre a bassa voce che possa sentire solo lui...».
Elisa ormai ha accelerato la velocità di racconto, forse senza rendersene conto. Di certo il movimento del sybian le sta già rifacendo perdere il controllo, quindi raccontare diventa sempre più difficile, anzi io non capisco come fa a concentrarsi... Nel frattempo Michele mi sta accarezzando la figa. Solo Debra è immobile, pronta a manovrare il comando.
«Insomma, fa finta di non sentire. Dice che lo devo pregare di fronte a tutti, io dico di no, lui insiste, anzi aumenta la velocità».
E in quella Elisa fa cenno a Debra di aumentare.
«- Posso fare pipììììì? - urlo esasperata.
- Che dite glielo permettiamo?
- Sììììì - si sente in coro.
- Però Elisa devi pisciare qui....
- È questo che volete? - chiedo ormai mezza partita.
- Sììììì...
- Dicci solo quando la molli...
Continua a premermi la pancia fino a che mi sembra di scoppiare e alla fine urlo: - Vi prego, lasciatemi pisciare... vi prego, guardatemi mentre orino... per voi... ecco, ora... spegni un momento, per favore...
Chiudo gli occhi, lui spegne ma una frazione di secondo dopo mi alza di forza in piedi. Io sono a gambe larghe di fronte a tutti.
- Piscia, troia! Ora piscia che ti guardiamo tutti...
E io rilascio uno scandaloso getto di orina, molto gialla, estremamente odorosa che va a bagnare il cazzo applicato, la sella, il tappeto. Sono così eccitata che a metà pisciata guardo la mia audience con uno sguardo di sfida, dopodiche, finito, mi riabbasso, mi penetro di nuovo e guardando Renzo gli ordino: - Ora fammi venire!
Lui riattacca, in un attimo la macchina mi trascina via di senno. Come ora... sììì, come ora, amici...
- Stai per venire, Elisa - mi chiede mio marito?
- Lo sai che devi chiedere il permesso anche per questo - mi dice Renzo.
- Mi lasciate godere brutti stronzi bastardi, mi lasciate fare la troia per voi fino in fondo, sì o no?
- Sìììììì...
Io sto perdendo il controllo, anche... ora... sììì, anche ora.... voglio godere... lasciatemi godere... per favore, guardatemi godere...».
Debra alza ancora la velocità. Elisa sta ormai blaterando parole senza molto senso, persa nel ricordo di quella tremenda sera. La vediamo abbassare il busto in avanti, la vediamo ributtarlo indietro, stringersi i capezzoli, mordersi le labbra... Io mi abbandono sempre di più alla carezza che Michele sta facendo alla mia figa, prolungata e amorosa. Debra si è avvicinata ad Elisa per vederla ancora meglio, per capire fino a che punto si può delirare.
- Gli urlo ripetutamente che sto godendo a quegli stronzi... e quelli mi applaudono... io sto godendo... ahhhhhhhhhh, godoooooo, ahhhhhhh, mmmmmmmhhh, ahhhhhhh, dio come godo.... godo... ricordando... quell’umiliazione pazzesca...
Poi di nuovo le parole di Elisa sono incomprensibili. A volte sembra una bambina che piange, a volte una baccante straziata dagli orgasmi ripetuti.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.