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Matilde 07-17 - Il cazzo di ghiaccio (agosto 2004)


di Alex46
27.09.2019    |    1.166    |    0 8.7
"- gli occhi di Michele sono pieni di lussuria..."
La serata continua.
- Ormai abbiamo una collezione tale di giocattoli che potremmo farne la recensione... - osservo io.
- Matilde, per favore ... me lo vai a prendere?
- Cosa?
- Il Rabbit Pearl, quello che tu hai già provato...
Non chiedevo altro. Quando glielo porgo, le dico: - Scopati, amore... è bellissimo con questo... scopati la figa... io a momenti morivo...
Debra incuriosita lo accende al minimo in entrambi i comandi, vede come funziona la parte da introdurre e come vibra ruotando lo stimolatore clitorideo.
- Questo è un po’ impegnativo da portare in borsetta... ma è uno sballo tale da pensarci ogni volta che torni a casa e sei sola...
Intanto anche Michele si è alzato, è andato in cucina tornando... con un cazzo di ghiaccio!!! Ci racconta che ha preso dei vecchi preservativi trovati in un cassetto e ne ha riempito uno di acqua, chiudendolo poi con un nodo e disponendolo nel freezer in verticale.
- Voglio vedere come godi con questo!!
Debra è ancora eccitata e vogliosa dopo la doppia penetrazione di prima, in più è anche così ben lubrificata da potersi penetrare dall’oggetto senza problemi. Se lo sta spingendo dentro e fuori, con due mani, senza minimamente accusare il freddo. È seduta sull’orlo del letto, i piedi e i sandali languidamente allargati e appoggiati sul pavimento.
- Succhialo un po’... assaggiati per noi... - gli occhi di Michele sono pieni di lussuria. Gli piace dare ordini quando la moglie è sempre pronta a obbedirgli. Debra infatti se lo tira fuori e si lecca avidamente la propria sborrata di prima unita allo sperma di Michele.
Dopo questo spettacolo osceno se lo rimette dentro.
- Ok, ora scopati fino all’orgasmo. Vogliamo vederti... poi magari ti scopo anch’io... quella figa fredda...
Lei esegue, cominciando a chiudere gli occhi e a gemere. Michele ne approfitta per sistemarsi ancora più vicino a lei e accarezzarsi, mentre io riprendo a masturbarmi questa volta con le dita della mano destra nella fessura e la mano sinistra sul clitoride. Dio, come sono fradicia! Comincio subito ad ansimare e gemere, con il busto proteso in avanti. Realizzo che potrei venire a ogni momento, se solo mi lasciassi andare. Poi però penso che non ho alcuna fretta, in più mi piace guardare come Debra invece si stia lasciando prendere dalla frenesia.
Si muove su e giù, avanti e indietro, gemendo, a volte strillando. Prima o poi proverò anch’io a venire sul ghiacciolo... The big chill... Poi esplode, urlando: è ciò che aspettava Michele, che appena la vede venire la sbatte di schiena sul letto, le toglie il fallo di ghiaccio e lo sostituisce con il suo.
- Ahhhh... geme lui, anche per il freddo che sente.
- Uhhhh... geme lei per l’improvvisa frustata di calore di cazzo - dai, vienimi dentro, sto godendo, dai...
Bastano pochi colpi, con la moglie che lo accoglie in pieno orgasmo, per esploderle pure lui a fiotti nella figa. Lei lo ha circondato con le gambe sulla schiena e continua a urlare per almeno un altro mezzo minuto, mentre lui continua a penetrarla pur avendo smesso da un pezzo di ejaculare.
Io, sempre più eccitata a guardarli, continuo a smanettarmi continuando a produrre una quantità impressionante di liquido, che poi ripasso sul clitoride prima di leccarmi ogni tanto. Ogni toccatina di bottone si ripercuote su tutto il mio essere, potrei venire in un attimo, ma vorrei un minimo d’attenzione dai miei compagni.
- Guardatemi, vi prego - dico non appena mi accorgo che si stanno calmando un poco - ohhh... ohhh... sìììì... siete stati bellissimi...
Ormai mi masturbo apertamente con due dita in pieno crescendo, dopo aver smesso di toccarmi il clitoride. E in qualche secondo vengo forte, la testa arrovesciata all’indietro, il bacino proteso verso di loro che mi guardano amorosi.
Dopo una ventina di minuti di riposo generale e di rinfresco in bagno, la serata continua. Ora Debra vuole provare il Rabbit Pearl. La trovata di Michele con il fallo di ghiaccio è stata uno scherzo, mi sembra che ora Debra sia davvero lanciata verso l’orgasmo finale, quello che non è detto possa pretendere da un Michele che questa sera ha già dato due volte ed entrambe dentro di lei.
Debra se lo sta guardando, se lo sta coccolando. Che lo voglia usare è certo, caso mai sta pensando al come e in quale contesto esibizionistico. Magari con me. Poi, sdraiata sul letto, comincia a penetrarsi a giocattolo spento.
- Avete voglia di venire qui a guardarmi? Ho bisogno che mi guardiate... ho bisogno che vi masturbiate al vedermi... e magari anche domani al ricordo... di me che mi scopo con questo vibratore....
- Ora accendilo amore! - le dico facendomi vedere teatralmente con la mano sulla figa.
- Sì, fattelo vibrare dentro... - insiste Michele.
Debra prima s’inginocchia, allarga bene le gambe facendoci vedere figa e culo assieme, poi accende al minimo e se lo reinfila lasciandosi sfuggire subito una serie di gemiti.
- Voglio vederti venire ancora - le dice Michele.
Lei arrovescia la testa indietro e continua a scoparsi il dildo che ora è appoggiato al letto. Lei con le mani preferisce stuzzicarsi i capezzoli, lasciando al bacino il compito di autogovernare la penetrazione.
Quando Michele ritiene che il vibratore sia sufficientemente fradicio le chiede di toglierselo e di metterselo in bocca.
- Che sapore hai? - le chiede quando lei gli obbedisce - più giù, voglio vederlo in gola... mettilo al massimo... dì che è meglio del mio cazzo...
- No, questo non lo dico...
- Dillo, così sei troia fino in fondo...
- Michele... io preferisco te... - dice Debra che se lo è rimesso nella figa, ora a volume quasi massimo. E ha acceso anche lo stimolatore clitorideo - Anche Matilde preferisce te... questo solo... ahhh... per fare spettacolo... o per godere da sole...
- O per quando fate le troie voi due assieme...
- Sììììì... ahhhh!!! le troie assieme.... ahhh!!!! Io adesso sborro.... Mi sta facendo morire... dio, come godo... Michele, è bellissimo.... mi lasci venire, Michele?... Ora ho voglia solo di sborrare... ahhh!!!
Debra da chiari segnali di essere assai vicina, noi la incoraggiamo, la eccitiamo, ma vogliamo che il momento sia tutto per lei. Ci eccita vederla, provocarsi l’orgasmo spinta dopo spinta, secondo dopo secondo. La figa le cola, lei ormai geme e basta, le bastano due colpetti angolati per accedere definitivamente al g-spot, senza più parlare, fino a che esplode in un urlo delirante che quasi ci spaventa.
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!
Dopo di che si abbatte con la faccia sul letto, sfinita.
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