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Matilde 03-16 - Le fotografie del trio


di Alex46
11.04.2019    |    1.153    |    0 9.2
"In uno dei nostri sabati pomeriggio dedicati alla fotografia, di solito di brutto tempo, Michele gira per casa con i soli sandali e un paio di shorts kaki..."
In uno dei nostri sabati pomeriggio dedicati alla fotografia, di solito di brutto tempo, Michele gira per casa con i soli sandali e un paio di shorts kaki.
Mi viene da sorridere e non lo nascondo.
- Cos’hai da ridere?
Una delle tante cose che mi piacciono di lui è proprio la sua insicurezza su certi argomenti.
- Mi viene da ridere perché sei mezzo nudo e mezzo vestito. E sei così carino...
- Quale parte ti piace di più, quella nuda o quella vestita?
- Quella nuda, naturalmente.
In un attimo ci ritroviamo vicini, io seminuda pronta a essere fotografata, lui nella sua mise così comica.
- Pensi che abbiamo tempo per una sveltina? – gli sussurro.
- Non penso, sta per arrivare Debra.
Ma intanto vedo l’erezione sotto gli shorts.
- E allora? – lo provoco.
Poi prendo l’iniziativa, m’inginocchio, gli tiro giù la zip e mi metto in bocca un cazzo già duro. Gli passo su e giù la lingua. Siamo in camera da letto, lo specchio ritrae la scena del mio pompino.
Mi sento in bocca l’ottimo sapore del liquido pre-venuta, lo trangugio con rumore, continuo a leccare e a spompinare. In quel momento si sente dall’ingresso: - Ciao!
Debra entra, ancora con il cappotto: - E allora, è così che fate fotografie?
In effetti tutta l’apparecchiatura è sistemata, ma è evidente che stavamo facendo dell’altro.
- Adesso però mi fotografi mentre mi svesto del cappotto e poi di tutto il resto. Non me ne frega un cazzo di quello che stavate facendo, finito o non finito...
È un ordine, non discutiamo.
La sessione si svolge regolarmente, per la durata di un’oretta. Finisce con Debra nuda ed eretta, ai piedi i sandali a tacco alto, con in dito infilato a metà nella figa, a gambe sguaiatamente spalancate.
A quel punto, Michele mi chiede: - Vuoi una foto tu e io assieme?
- Come, così, io in t-shirt e tu conciato a quel modo...
- Sì, dai, tanto per ridere...
- Perché no – incoraggia Debra – io sono pronta.
Ci sistemiamo davanti all’obbiettivo, lui mi mette un braccio alla vita, Debra scatta su istruzioni di Michele. Comincio a sentirmi a mio agio, così gli metto una mano negli shorts, agguantandone l’orlo e cercando di tirarmelo dietro così.
- Sì, sì, così è bello... continuate.
Ma è naturale che dopo un po’ le pose diventino meno innocenti, io gli estraggo il cazzo dai pantaloni e mi avvicino con la bocca per continuare nient’altro che quello che stavo facendo prima d’essere interrotta.
- Sì, così, Matilde... dai, che così scatto qualcosa anch’io... e imparo qualcosa.
Con questo incoraggiamento, non ci vuol molto a prendere in bocca il cazzo intero, io in ginocchio, Michele in piedi la schiena leggermente curva all’indietro.
Mentre Debra scatta una foto dopo l’altra Michele dice: - Mi piacerebbe che queste foto fossero pubblicate, su qualche rivista, o in internet. Che la gente ci si tirasse delle seghe sopra. A voi non piacerebbe? Milioni di seghe su queste foto, che sballo!
Io sono troppo impegnata nel pompino per dire qualcosa.
Debra è tutta eccitata, ma riesce a rispondere che, sì, le piacerebbe un casino. Io, immaginando tutto quel pubblico, butto in fuori il culo, inarco il torace, assumo le pose più sexy possibili, senza trascurare però d’ingoiare il cazzo, che rimane sempre l’oggetto principale del mio agire.
Ma Debra non continua a lungo. Proprio mentre comincio a pensare che sto impazzendo perché nessuno si prende cura della mia figa, eccola sdraiarsi sotto al mio sedere, scostarmi le mutandine e leccarmi furiosamente, prima di ficcarmi dentro due dita.
Vedendo tutto questo dall’alto, Michele sta per arrivare. Ormai spinge nella mia bocca come in una figa e vedermi godere per le leccate di Debra lo spinge rapidamente al punto di non ritorno.
Io ingoio lo sperma, fino all’ultima goccia, ma mentre deglutisco sento montare il mio d’orgasmo. Debra sta facendomi un lavoro che non lascia altra via d’uscita che un’esplosione potente nella sua bocca.
Passati i nostri orgasmi, Michele e io ci dedichiamo alla nostra fotografa. Seduta sulla sedia a cosce aperte, io la palpeggio ovunque, soprattutto le tette, Michele inginocchiato le lecca una figa completamente fradicia. E Debra in pochi secondi gli sborra in faccia, gridando il suo piacere.
Dopo qualche minuto di pace, Debra sempre sulla sedia e noi due accovacciati sul pavimento a recuperare la respirazione, mi rendo conto che Debra ha impostato la macchina con lo scatto automatico ogni tot secondi.
In seguito ogni tanto ci capiterà di riguardare quelle immagini. Tutti e tre ci siamo ripetutamente masturbati su quelle foto, specialmente su di una, quella dove si vede Debra che viene in faccia a Michele e io che le sto leccando un capezzolo. È indubbiamente la migliore della serie.
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