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Matilde 05-16 - Michele e Debra in bagno


di Alex46
28.06.2019    |    1.014    |    0 6.0
"La qualità non è un gran ché, visto che si è fatta un autoscatto, però forse proprio quello la rende pruriginosa..."
(11 ottobre 2003)
Debra e io andiamo a turno in bagno: ne abbiamo bisogno! Vado prima io, dunque quando esco continuo l’operazione in cucina incominciata da loro due. Mentre sto rimescolando il sugo nella padella e mentre Michele gratta il formaggio, si sente il bip del messaggino sul cellulare di Michele. Lui va a controllare.
- Il messaggino è di Debra - mi dice - mi chiede di andare in bagno... perché “sta per avere una storia con il suo vibratore”.
Subito dopo arriva un altro messaggio: - Dì a Matilde di stare in cucina e fare da mangiare...
Michele le risponde: - Aspetta che arrivo... È tutta la mattina che voglio vederti con qualcosa dentro che non sia il mio cazzo! Però mentre arrivo tu mandami una foto... lo sai quanto mi piace guardarti!
Michele nell’attesa mi bacia sul collo, pregandomi di non entrare ma al massimo guardare dalla porta del bagno socchiusa. Poi arriva un altro messaggio: la foto è di Debra, in piedi davanti allo specchio a gambe larghe, il vibratore affondato nella figa. La qualità non è un gran ché, visto che si è fatta un autoscatto, però forse proprio quello la rende pruriginosa.
Noto che a Michele si rizza immediatamente l’uccello. Poi lui si precipita i bagno. Io me ne guardo bene dal continuare a far da mangiare, anzi spengo tutto e mi precipito anch’io a vedere dalla porta che Michele ha lasciato socchiusa. Debra sa benissimo che li sto spiando, ma questo è il gioco.
Il rumore del suo vibratore azzurro lo sento anch’io da fuori mentre lei lo accoglie girandosi verso di lui, una mano che tiene al suo posto l’oggetto, il bacino proteso in avanti, lo sguardo di chi vuole essere baciata mentre con l’altra mano si pizzica i capezzoli.
- Cosa stai facendo, moglie troia?
- Mi mas-tur-bo, amore... non si vede?
- Tu vuoi ancora il mio cazzo, vero?
- Ssìì... ma prima voglio venire ancora con questo giocattolo qui. Dovevi vedermi, prima al bagno del supermercato... con il telefonino di Matilde... è stato bellissimo... anche pensarvi qui che facevate l’amore e io lì da sola a degradarmi... - gli risponde Debra continuando a scoparsi la figa.
Michele si siede sul bordo della vasca da bagno e guarda sua moglie che invia in su il vibratore con un ritmo sempre più veloce, accompagnando il gesto con un movimento del corpo. Ha la figa fradicia, il controluce della lampada mi fa vedere l’interno delle cosce bagnato.
Come sempre la forza che Debra evoca non ha uguali su chi l’osserva, sembra la natura scatenata in uno spettacolo praticamente cosmico. Eppure è solo una donna, sia pure bellissima, che si sta facendo godere da sola. Come fa una cosa così limitata, oltretutto svolgentesi in un bagno, a essere così universale da provocarci quasi uno stordimento estatico?
Michele lo vedo di spalle, ma intuisco che si sta pompando per darsi sollievo. Poi, quando Debra sta evidentemente per godere, lui le si avvicina e le ferma la mano. Sento che le dice: - Le troie viziose adesso si fermano...
Debra si ribella, lotta con suo marito per poter muovere la mano, ma lui è più forte.
- Adesso fai quello che ti dico io... adesso che volevi venire e stavi per farlo... ti bacio...
Michele le aggredisce la bocca, lei risponde con tutta l’energia che le si libera in questo momento. L’energia di una donna che stava per avere un suo orgasmo e che è stata bloccata con violenza.
Dopo il bacio, Michele le dice: - Prendimelo in bocca, adesso!
Lei si china in avanti dopo essersi tolta il vibratore e averlo appoggiato sul lavabo, quindi gli obbedisce. Michele si gira solo un poco, ché io possa vedere.
Debra lo inghiotte, il cazzo sparisce completamente nella sua bocca, ma prima gli dice: - Ti amo, porco.
- Anch’io ti amo, zoccolona... però adesso succhiami l’uccello!
Lei non solo lo ha dentro fino in gola e si sta scopando l’ugola, ma anche con le mani gli massaggia i coglioni.
Dopo qualche minuto Michele si ritiene pago di queste pompate e decide di cambiare gioco. Fa sedere Debra sullo sgabello di fronte a me, le apre le gambe e le si inginocchia davanti.
Accarezzandole la figa dice: - Stai sbrodolando, troia d’una moglie... ora apri ancora la bocca che te la voglio scopare... non succhiare, non fare niente... cerca solo di farmi entrare più giù possibile. Lo senti, in gola?
Sta spingendo come un matto, fidandosi dell’abilità di Debra che non gli faccia male con i denti. Lei non fa a tempo a toccarsi la figa per darsi sollievo che si ritrova penetrata dal vibratore spento e manovrato da Michele. Anche questo è uno spettacolo pazzesco, vedere l’uccello di Michele andare dentro e fuori, le balle che sbattono sul mento di Debra, lui piegato a manovrare il vibratore, lei che mugola di piacere e di bocca piena. Io comincio ad accarezzarmi, sento la figa che mi chiama, che necessita di altre attenzioni.
Michele intanto ha tutta l’intenzione di scoparla così, dai suoi movimenti si capisce che le vuole riempire la bocca di sborra. E infatti dopo qualche secondo ancora di colpi pazzeschi viene, viene in bocca alla moglie che deglutisce tutto, che cerca di dare al suo maschio tutta l’obbedienza e il piacere che lui vuole. Non ci sono state urla da parte di Michele, ma dev’essere stato un orgasmo micidiale. Quando il cazzo esce dalla bocca è assolutamente flaccido e lui dev’essere distrutto dalla quarta venuta in mezza giornata.
- Ti amo, Debra - le dice Michele baciandola sui capelli. Poi esce dal bagno e si mette vicino a me a guardare. Debra per un po’ sta immobile, poi mormora: - Così... mi ha lasciato così, fradicia, bisognosa di venire per lui.. E lui se ne frega...
Io guardo Michele e gli sussurro: - Lei sta recitando... però adesso tu devi entrare e starle vicino... se no è troppo!
Michele rientra, Debra gli sorride e si riaccende il vibratore. Tira un gran sospirone di sollievo a vederlo e ricomincia a scoparsi con il vibratore mentre con l’altra mano si accarezza il clitoride.
- Pregami di lasciartelo fare! - le ordina Michele.
Le dita di lei accarezzano il clitoride con movimenti circolari, lei si agita sul bacino offerto alla vista: - Michele... per favore... per favoreee... devo venire... lasciami venire... sono la tua moglie troia, ma adesso lasciami sborrare... per te!
Lui guarda il suo corpo cominciare a tremare, poi le va accanto e con un dito va a toccarla sul buco del culo.
- Sììì... sìììì.. - vaneggia lei.
Michele allora si umetta di saliva il dito, lo rimette in posizione e spinge nell’ano di Debra che ormai è vicinissima all’orgasmo.
- Sììì... sìììì... - urla lei sbattendosi dentro la figa il vibratore fino al parossismo, fino a quando viene urlando - Ahhhhhhhh!!!! Ahhhhhh!!!!!!! Mi fai venire.... con quel dito... ahhhhhhhh!!!!!
Io guardo quelle gambe aperte, quei sandali con quei piedi meravigliosi, quella figa invasa da corpo estraneo, sapendo che il marito le sta tenendo un dito nel culo... ed è troppo anche per me. Vengo silenziosamente con le dita sul clitoride e senza neppure penetrarmi.
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