Lui & Lei
Matilde 07-14 - Rabbit Pearl (agosto 2004)
di Alex46
24.09.2019 |
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"- mormoro andando su e giù di bacino incontro al suo movimento - lo sento girare, mi si sta girando dentro..."
La sera dopo fa ancora più caldo ma la nostra voglia di sesso non ha pace. Michele torna a casa con un pacchetto-dono.Quando lo apro non nascondo il mio stupore.
- Ne hai mai visto uno così, prima? - Michele mi chiede mentre infila le batterie nel vibratore. È un Rabbit Pearl, uno dei migliori sul mercato.
- Cazzo - riesco a dire... roba da Sex in the City...
- Lo vuoi provare?
- E me lo chiedi...? Questo è un regalo magnifico... non lo conosco, ma ne ho letto da qualche parte.
Ho addosso un paio di shorts, il solito top bianco e una collana etnica sgargiante. Sto girando per la casa a piedi nudi. Mi avvio con l’aggeggio in mano verso il letto.
- Vuoi che faccia la porca... magari ancora più porca del solito?
- Sdraiati, amore. Spero proprio che ti piacerà.
Insieme leggiamo le descrizione sul bugiardino: “coniglietto vibrante Rabbit Pearl in morbido jelly con doppia vibrazione al corpo centrale e allo stimola-clitoride”. È lungo 18 cm. Poi, incurante del top, mi mette la faccia sul seno e mi lecca i capezzoli, sapendo bene quanto mi piaccia e quanto mi ecciti. E ci riesce così bene che un momento dopo ho già infilato una mano negli shorts e sto cercando di carezzarmi la figa.
- Lo vuoi, vero? Non vedi l’ora di sentirlo entrare tra le gambe... - mi dice aiutandomi a far scivolare in basso gli shorts ormai del tutto ingombranti. Io sto già ansimando, sentendo quel calore che prende quando si è in pieno desiderio.
- Ohhh... Michele... ti prego... mettimi dentro QUALCOSA....
Michele non mi accontenta subito, prima giocherella con l’oggetto strusciandolo sulle mie cosce nude, al massimo appoggiandolo alla fessura per qualche attimo. È freddo, come tutti i cazzi finti. Poi pero, pian piano, incomincia l’introduzione, che avviene lenta ma senza difficoltà, con qualche va e vieni lubrificatorio. Quando è completamente dentro io ho gli occhi chiusi e qualcosa che mi si sta appoggiando al clitoride.
Lo accende, l’oggetto ora ruota dentro di me e le perline disposte al giusto posto mi stimolano le grandi labbra. M’inarco tutta, con le mani cerco qualcosa cui aggrapparmi perché non so se potrò resistere a questa sensazione. Che è meravigliosa, un nuovo modo di godere cui vado incontro con tutta la mia curiosità di femmina che vuole esibire il suo calore al maschio.
- Michele.... - mormoro andando su e giù di bacino incontro al suo movimento - lo sento girare, mi si sta girando dentro... dio... è bellissimo!
Guardando estasiato quanto sono tesa, Michele aumenta la velocità di rotazione, con la conseguenza che mi è sempre più difficile respirare arcuata a ponte come sono, la schiena completamente staccata dal letto.
- Cazzo... - urlo.
- Lo sai che può andare più veloce?
- Lo sai quanto posso essere selvaggia...
- Non ho neppure ancora azionato lo stimolatore del clitoride...
Ormai la mia macchina interna per godere è partita. Mi voglio godere questo orgasmo come se non ne avessi mai avuti o non ne potessi più avere. Ad ogni introduzione governata dalla mano di Michele gli vado incontro sempre più vogliosa e fradicia, per averlo sempre più dentro. Godo al pensiero che lui mi guardi, che senta di avere lui il controllo. Questo è uno show davvero erotico, per la meravigliosa sensazione di sapere di essere così oscenamente aperta a lui in un momento così intimo. E intanto dentro il fuoco cresce, cresce.
A questo punto Michele azione lo stimolatore, non al massimo ovviamente. Comincio a gemere in modo tale che forse sto urlando, ciò che sento ora sul mio clitoride turgido va al di là di ogni celestiale immaginazione. Con la figa tendo a stringere il Rabbit Pearl e ormai scuoto la testa avanti e indietro mentre ho smesso di andare avanti e indietro con il bacino perché ormai mi tremano le gambe in convulsioni pre-orgasmiche.
Ho modo anche di vedere che Michele si sta massaggiando il cazzo, ma la sua devota azione masturbatoria nei miei confronti continua come prima, l’oggetto che accenna appena a un dentro-fuori, tenuto in luogo da mano esperta e attenta. Lo sento che mi guarda, osserva ogni particolare, lo vedo anche che guarda le mie dita dei piedi, freneticamente alla ricerca di un appoggio psicologico. Non so se il giocattolo mi sta facendo il mio g-spot, non ho mai capito bene... ma di certo è una cosa fantastica...
- Ahhhhhhhhh!!!! Arghhhhhhhhhhh! Micheleeeeeee!!!! Vengoooooooo, sborrrroooooooooooooo!!!!! - urlo aggrappata con le mani al copriletto, sgroppando come una cavalla impazzita. E mentre urlo come un’indemoniata, avverto schizzi di sborra sulla pancia... perché Michele si stava masturbando su di me... e io neppure mi ero accorta!
Anche lui ora urla e muggisce, mentre il mio orgasmo non accenna a diminuire d’intensità. Michele continua a lavorarmi la figa come prima.
- Ahhhhhhhhh!!!!! Mmmmmm!!!!! Ahhhhhhh!!! Arghhhhhhh!!!!!!!! Basta... Michele... basta... ti prego...
Ho dovuto chiedere, perché questo è un orgasmo di quelli che ti fanno andare artificialmente oltre. A rischio di far male.
Lui obbedisce, rallentando la velocità e pian piano estraendo l’oggetto da una figa che sta ancora pulsando.
Immediatamente avverto i liquidi colare nel solco e quindi sul letto. Sono distrutta.
- Baciami, Michele... ho bisogno di baciarti...
Ed è così che sento la sua bocca calda sulla mia, così che sento quanto quest’uomo mi ami.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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