Lui & Lei
Mi perdoni Padre..
di NicholasEnriqueFicus
15.12.2024 |
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"In piedi, un cenno col capo rivolto all'autista, si avvia sola verso la chiesa un passo davanti all'altro, sale i cinque gradini di pietra grigia, continua..."
MI PERDONI PADRE, HO PECCATO (racconto erotico in bianco e nero)Campagna siciliana. Un vento basso scivola tiepido vicino al terreno, piega gli steli di fuscelli di erba sottili, tutti assieme danzano nella stessa direzione.
Un'auto nera, grande, spigolosa; le cromature luccicanti riverberano ad alcuni raggi di sole. Solleva una nuvola di polvere bianca, percorre la strada sterrata; le gomme, saldamente attaccate ai semiassi, vibrano macinando sassi.
Si ferma fuori dalla chiesa, solo il frinire delle cicale, niente altro che deserto attorno. L'autista scende avvolto dal fumo che ha seguito l'auto negli ultimi metri, mentre rallentava. Si porta al posteriore destro della macchina, tra una portiera e l'altra aspetta che passi, avvicina la mano alla maniglia rettangolare, lucida e splendente, solleva verso l'alto: clack!
Spalanca, delle calze nere avvolgono una gamba sottile che si appoggia a terra su un tacco dieci, un corpo femminile asciutto e slanciato prende forma nell'aria. Occhiali Chanel neri, cappello a tesa larga nero, vestito di lana morbido, sottile nero. Un filo di rimmel sotto le lenti, due perle ai lobi, un leggerissimo tono di rosso satinato sulle labbra. Mani curate, french, al quarto dito della mano sinistra splende un Tiffany. Capelli lunghi, dritti, neri , leggermente scompigliati dal vento terminano all'altezza della mascella.
In piedi, un cenno col capo rivolto all'autista, si avvia sola verso la chiesa un passo davanti all'altro, sale i cinque gradini di pietra grigia, continua sul sagrato; lenta, decisa.
Il portone massiccio è socchiuso, quel poco che basta affinchè lei possa introdursi nella bussola dell'ingresso.
E' investita dal clima fresco dell'interno, l'odore di cera tipico di questi luoghi, la luce di colpo cambia e diventa scura, risaltano i bianchi dei marmi, il pavimento con i solchi, gli altari fiammeggianti di lumini accesi, le statue di legno dei Santi che sembrano ammonire i peccatori e indicare loro la via del pentimento.
Intinge le dita nell'acquasantiera, disegna sul viso il segno della Croce con l'acqua benedetta.
Prende possesso dello spazio che la circonda e si dirige un passo di fronte all'altro al confessionale: di un legno nero, mangiato dal tarlo, sottile e alto. Si inginocchia sul cuscino di velluto nero davanti alla grata a forellini. All'interno, con indosso l'abito talare e i paramenti del sacramento, il sacerdote attende in silenzio che le parole iniziano ad uscire dalla sua bocca.
Per qualche attimo si sente solamente il respiro dei due, quello del sacerdote piu marcato perchè chiuso nel confessionale, quello di lei sottile e profondo. Finchè lei inala più aria nei polmoni, dà forma ai suoi pensieri e inizia a soffiare le parole all'esterno.
" Mi perdoni Padre, ho peccato"
"Le chiedo di immaginare ciò che le descriverò, per avere perdono".
Carlo ed io ci siamo trovati nella sua masseria di campagna, avevamo appuntamento per discutere la compravendita dell'immobile, essendo io interessata all'acquisto.
Malgrado la calura estiva la casa era piuttosto fresca, sotto il pergolato la giovane domestica ( tipica ragazza mediterranea mora, di carnagione scura) ci ha servito due bibite fresche alla frutta.
Il notaio era in ritardo e nel frattempo, dopo alcuni convenevoli di prassi, ci siamo portati avanti sulla lettura e verifica di documenti già noti alle due parti. Ho notato subito che Carlo non riusciva a contenere degli sguardi diretti alla mia femminiltà: sono cosciente che le mie forme sinuose turbano - in un certo senso - la sensibilità degli uomini.
La lettura delle carte è impegnativa e necessita di concentrazione; c'è una leggera brezza sotto la pergola, si sta molto bene. Noto un certo imbarazzo nell'uomo che ho davanti che, non sapendo come comportarsi, accende una sigaretta.
La fortuna lo soccorre, la domestica accompagna il notaio in giardino, annunciandone l'arrivo. E' un professionista alto e robusto, di colore. Carlo nota il mio stupore e capisce che deve sottolieare un aspetto.. Sua madre è americana, si è sempre servita di uno studio notarile di New York del quale, il Dottor Anthony Jefferson, è rappresentante in Italia.
Devo dire che entrambe sono uomini interessanti e belli, eleganti ed affascinanti.
Viene offerta una bibita fresca anche al dott. Jefferson, tutti e tre iniziamo a visionare le carte a me sconosciute, al tavolo sotto al pergolato.
La compravendita sembra semplice e lineare, non vi sono inghippi, Carlo suggerisce una piccola pausa prima della firma finale, per respirare un attimo.
Al tavolo rimaniamo io ed Anthony mentre Carlo si assenta un attimo all'interno della masseria. Anthony è proprio un uomo interessante, colto e.. Sembra, piuttosto ben dotato. Tony si era accorto che avevo guardato proprio lì quando è arrivato.. Ha viaggiato tanto, per lui fa caldo, si toglie la giacca. Intravedo un fisico curato, lui nota che lo guardo con curiosità e ..Desiderio. Che fantastico animale da monta, mi suggerisce l'istinto!
Non faccio in tempo a spegnere la lampadina che Tony mi si avvicina, sento il suo odore selvaggio, acre. Inizio a bagnarmi come una ragazzina ma lui non se ne deve accorgere, mi ripeto. Mi prende le mani, le guarda.. Mi guarda negli occhi e senza dire nulla le mette sulla sua patta, ha un cazzo enorme, oh my god! Io non riesco a fermarlo.. in men che non si dica sono inginocchiata davanti a lui con la verga in mano e non vedo l'ora di succhiare la sua cappella ma aspetto.. Non lo prendo subito in bocca, sputo sopra e gli spalmo la saliva su tutta la canna, le vene risaltano, posso ammirare quanto sia grosso. Passano minuti che sono eternità e gioco con la sua bega nera bagnata e lucida, finchè apro la bocca e con la bocca accalappio il grosso glande rosa. Faccio fatica, è grosso e gonfio, Tony è molto eccitato.. Sono un lago di piacere, mi accarezzo la fica da sopra le mutandine mentre gli pratico un pompino degno della miglior puttana, questo uomo mi fa sentire vacca, non avevo mai assaggiato l'uomo nero e devo dire che sa di animale e trasforma anche me in tale creatura.
Ma.. Carlo, dove è finito? Sono passati minuti interminabili, almeno dieci. E' casa sua, dove è finito? Come può permettere che accada questo da lui? Lo intravedo appoggiato allo stipite di una porta, ha un'aria trasognata, rilassata.. c'è un tavolo davanti, non lo vedo a figura intera.. Ma.. Cosa sta succedendo in questo posto!?
Carlo è appoggiato allo stipite, davanti a lui accovacciata c'è la domestica a seno nudo che gli sta facendo un bocchino.. Noto che anche lui è molto ben fornito da madre natura, ha un pisellone bello grosso che la domestica gestisce con notevole abilità.. In questa casa sono abituati al divertimento, questi giocatori sono molto ben preparati, non posso non notare questo. Ci sono dentro, penso proprio che mi divertirò!
Le nostre coppie si scambiano degli sguardi, prendo in mano il batacchio di Tony e come un cagnolino lo conduco dagli altri due. Piacere Carmela, mi sussurra all'orecchio la domestica. Lei si cala nuovamente in ginocchio ora davanti a Tony, io ho ancora il suo uccellone nero in mano, grosso, lungo e pesante. Lo sorreggo alla base e lo ficco in gola a Carmela, mentre lo spompina io lo sego e limono Carlo, che nel frattempo .. Non perde tempo a farsi a sua volta segare dalla domestica.. Che quartetto promettente, chissa cosa ne esce da questa chimica?
Il cazzone di Carlo ora mi pulsa in mano, dà delle scosse ogni volta che lui arriva al culmine dell'eccitazione, contrae tutti i muscoli del corpo ed emette un brevissimo rantolo.. Ma non glielo prendo ancora in bocca, voglio mandarlo fuori giri .. Sfioro la sua asta con i polpastrelli, lecco i suoi capezzoli, emetto aria umida dietro le sue orecchie.. Ha un pilastro durissimo ma non è ancora ora.. Voglio vederlo scoppiare..
Carlo e Carmela si intendono alla perfezione, lei mi invita a sedere sul divano della sala interna: " Fa come me".. Si butta all'indietro, allarga le gambe, porta le ginocchia al petto e mette in mostra i suoi orifizi del piacere, la fica bicolore, rosa dalle labbra scure e uno strettissimo buco del culo. Faccio come mi ha suggerito e la imito, i due uomini si guardano e si sussurrano qualcosa ridacchiando, con la bocca coperta dalla nera mano di Tony. Si avvicinano , in ginocchio.. Entrambe mossi dagli stessi movimenti toccano le labbra delle nostre fiche, le allargano delicatamente, appoggiano la lingua sul clitoride e iniziano a leccarci.. A un certo punto si guardano e ci danno assieme una lubrificata al buchetto, con la lingua fin dentro che lo stretto pertugio rimanda fuori, se non ci si mette abbastanza forza sulla punta.. Quando è ben bagnato, Carlo e Tony ci infilano il dito medio, continuando a leccare fin dentro la vagina, in modo che il dito nel sedere vada a battere sulla lingua dentro la fica.. Aah che piacere sa dare Carlo, è su di me ed e propiro bravo a modulare il mio godimento; vedo lo stesso sul viso di Carmela, con Tony che si destreggia sul suo corpo. Lei mi guarda, prende il mio mento e mi invita a limonare. Siamo un quadrilatero di piacere, lingue in ogni buco disponibile e due cazzi grossi e duri pronti a penetrarci. "Lo voglio subito in culo" mi dice Carmela assaporando l'idea della mazza nera dentro di sé. "Così sia"! Rispondo preparandomi a ricevere Carlo che ha ben poco da invidiare a Tony un quanto a dimensioni.
Nella stessa posizione , sguardi che si incrociano, Carmela ed io continuiamo a baciarci con la lingua memtre i maschi sputano assieme sui nostri buchetti desiderosi di piacere e.. Entrano!! Finalmente, all'inizio il mio forellino è gommoso, respinge la grossa cappella di Carlo. Entra un po, poi faccio in modo che esca, contraendo i muscoli.. Carmela no.. Si fa sfondare subito dal cazzone nero e ricco di vene, Tony le entra che a lei esce dalla bocca, sta godendo come una troia al mio fianco. Carlo è un attimo disorientato, guarda gli altri, guarda me.. io lo guardo dritto negli occhi, sorrido come una bambina e.. Spingo come per fare la cacca, lui entra che mi cade sulle tette per tanto che spingeva ( tonto). Rido.. E' imbarazzato.
Si riprende subito la scena il Carletto, con delle belle mosse da esperto riesce a portarmi sul filo del godimento, sa gestire il mio piccolo buchetto sempre al limite del piacere/dolore. Gli altri due.. Tony è un bagno di sudore, Carmela non lo molla, si fa stantuffare e lo incita a spaccarla in due.. Mi capita di vedere la sua fica, slabbrata da una sorta di piacere che non ho mai visto nemmeno in un filmino porno..
Dopo 20 minuti di anale sfrenato decidiamo assieme di cambiare registro, Carlo fa l'occhiolino a Carmela ed e' evidente che hanno un progetto già collaudato da attuare su di me.. Brutti maiali, cosa hanno escogitato?
Carlo si sdraia a terra, con il suo cazzone dritto in aria, mantenuto duro dalla sapiente bocca sempre colma di saliva di Carmela che lo spompina senza ritegno. " Siediti sopra, infilatelo in culo" mi sussurra lei con un malizioso sorriso, guardandomi di lato.
Faccio come mi ha detto, curiosa di ciò che potrà succedere.
Mi accompagna lentamente a sdraiarmi sul petto di Carlo con il suo cazzone dentro di me, nel frattempo Carmela spompina a dovere Tony che, al culmine di un'erezione spaziale, me lo infila nella fica per una doppia penetrazione da fantascienza. Carlo dietro sta fermo, riempiendo tutto il mio culo della sua carne dura e pulsante, ha la cappella grossa, la percepisco in tutta la sua forma dentro di me mentre non riesco a stare ferma. Tony si prepara con la banana nera lucida di saliva, punta la cappella rosa.. Entra con una facilità impressionante, sono fradicia che ho i rigagnoli di umori che mi scorrono sull'interno coscia, mi monta come un toro scatenato entrando e uscendo col suo pisellone nero. Carmela da parte è in estasi sessuale, si masturba il clitoride lentamente, mentre ci guarda. Sembra posseduta, ha le orbite che vanno all'indietro.
Sento la forma del cazzo di Anthony dentro tutte le pareti della vagina, la riempie. E' grosso, un cilindro di carne tutto omogeneo, stessa dimensione da sotto la cappella fino alla radice dei coglioni. Godo davanti e di dietro assieme, emetto.. Non lo so, V E N G O!!! Scoppio in gesti che non controllo, il mio corpo si muove da solo, non riesco a governarlo, non riesco a non mugolare di piacere, mi sento una gran vacca, appagata come non mai , non sento piu nulla, sono pervasa dal piacere, ci sono solo io, leggera, con i brividi su tutto il corpo, non sento nulla.. Tolgono i loro cazzoni dai miei orifizi e..
Silenzio....
Maa.. Padre.. Padre, si sente bene?.. Perche non risponde, si sente bene? Mi scusi, posso? Ma Doon... E' tutto sborrato questo confessionale !!!!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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