Lui & Lei
Regina Nera -Il profumo del peccato
di giorgal73
28.11.2024 |
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"La donna mi spinge dentro la stanza e chiude la porta dietro di noi..."
Piccola premessa, questo racconto è il seguito di Regina Nera - La sconosciuta di Tinder. Vi preannuncio che ci saranno altri 2 racconti prima del termine della storia, quindi mettetevi comodi,(meglio se nudi e nude) e buon eccitamento e soprattutto che la storia vi sia di ispirazione per una vostra avventura...
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Rimango ancora per qualche minuto dentro la spa. Dopo aver fatto una doccia veloce e aver rimosso il sudore della sauna decido di entrare dentro l’idromassaggio. La piscina si è svuotata, visto anche l’orario tardo e la chiusura imminente della spa. Ci sono comunque una decina di coppie che amoreggiano.
Mentre mi immergo nell'acqua calda e rilassante dell'idromassaggio, noto una coppia particolarmente focosa in un angolo della vasca. Si baciano appassionatamente, le mani esplorano i corpi nudi sotto la superficie dell'acqua.
La donna si mette a cavalcioni sull'uomo, i seni sodi che sbucano appena sopra il pelo dell'acqua. Lui le afferra i fianchi e la attira a sé, spingendosi dentro di lei con un gemito roco. Lei inarca la schiena dal piacere mentre inizia a cavalcarlo con movimenti sensuali. È severamente vietato fare sesso in acqua, ma nessuno protesta.
Osservandoli, sento il mio stesso desiderio crescere. La mia mano scivola tra le gambe, accarezzandomi intimamente mentre continuo a guardare la coppia che fa l'amore senza inibizioni davanti a me. I miei occhi incrociano quelli della donna e per un attimo c'è una scintilla di intesa, prima che torni a concentrarsi sul suo amante.
Il calore dell'acqua e le bolle che mi massaggiano le palle mi stimola oltre ogni limite. Essere completamente nudi è magnifico. L’idromassaggio masturbatorio mi rende durissimo.
I miei occhi continuano a vagare per la vasca idromassaggio, catturando scorci di corpi nudi e intrecciati. Le coppie si scambiano baci appassionati e carezze audaci, incuranti degli sguardi altrui. L'atmosfera è carica di eccitazione e desiderio.
Mentre la mia mano continua a muoversi ritmicamente tra le gambe, noto un'altra coppia poco distante. L'uomo è seduto sul bordo della vasca con le gambe aperte, mentre la donna è inginocchiata tra di esse, la testa china. Capisco subito cosa sta facendo e rabbrividisco per l'eccitazione.
La donna alza lo sguardo e per un attimo i nostri occhi si incontrano. C'è una scintilla di malizia nel suo sguardo mentre mi fissa, la bocca ancora occupata a dare piacere al suo compagno. Sento il mio membro pulsare in risposta a quella visione erotica.
Chiudo per un istante gli occhi, facendo correre la mia immaginazione. Seduto sul bordo ci sono io ed è il mio cazzo che gode della bocca di quella donna vogliosa. Immagino la morbidezza delle labbra sul mio glande.
Spingo delicatamente il bacino in avanti, affondando più a fondo in quella bocca deliziosa, ancora perso nelle mie fantasie. La lingua della donna mi accarezza con abilità, stuzzicando i punti più sensibili.
Un gemito mi sfugge dalle labbra quando apro gli occhi e torno alla realtà. La coppia è ancora lì, impegnata nel suo gioco erotico. La donna mi lancia un altro sguardo complice prima di dedicarsi completamente al piacere del suo uomo.
L'eccitazione mi travolge mentre continuo a masturbarmi, il ritmo della mano sempre più rapido e deciso. Il mio sguardo si sposta su un'altra coppia, i loro corpi stretti in un abbraccio appassionato mentre fanno l'amore incuranti di tutto.
I gemiti e i sospiri di piacere riempiono l'aria, mischiandosi al gorgoglio delle bollicine.
Sento il mio corpo tendersi, il piacere farsi strada dalle parti basse, pronto ad esplodere. Tuttavia, mi trattengo, non voglio spargere il mio seme dentro l’acqua.
Mi alzo lentamente dalla vasca, il mio membro eretto che guizza fuori dall'acqua, lucido e pulsante.
Mi guardo in giro per un’ultima volta. La coppia focosa è scomparsa, probabilmente per cercare un angolo più appartato. Anche la donna che mi aveva stuzzicato con lo sguardo non c'è più.
Mi dirigo verso il bagno turco. Apro la porta e lo trovo completamente vuoto.
L’interno è avvolto da una fitta nebbia creata dal vapore caldo. L'umidità mi avvolge mentre entro, facendomi sentire come se stessi camminando in una nuvola. Mi sdraio su una delle panche di marmo, godendo del calore che penetra nei muscoli tesi.
Chiudo gli occhi e mi abbandono alle sensazioni. Le goccioline di sudore scorrono lungo il mio corpo nudo, solleticandomi la pelle. La mano scivola quasi inconsciamente verso il mio membro pulsante, riprendendo le carezze interrotte nella vasca idromassaggio.
Chiudo gli occhi e lascio che le immagini di poco prima invadano di nuovo la mia mente: bocche avide, corpi intrecciati, gemiti di piacere. Sento il mio corpo tendersi, i muscoli contrarsi, mentre il piacere si accumula sempre di più nel mio basso ventre.
Bastano poche ultime decise strizzate e vengo con un gemito strozzato, schizzi caldi del mio seme si depositano sulle mie gambe e sulla mano. Continuo a pompare fino a svuotarmi completamente, il piacere piano piano scema lasciandomi ansante e appagato.
Mi godo gli ultimi brividi dell'orgasmo appena avuto, il respiro che lentamente torna normale. Poi, con un sorriso soddisfatto sulle labbra, mi dirigo di nuovo verso la vasca idromassaggio, pronto per tuffarmi di nuovo in quell'atmosfera di lussuria ed erotismo.
Appena esco dal bagno turco, mi accorgo che l'ambiente si sta svuotando velocemente. Alcuni si stanno facendo la doccia, mentre altri varcano la soglia dell’uscita. Sono le 19:30: alle 20 la wellness chiude per dare inizio alla serata.
Attendo con pazienza il mio turno alle docce.
Mentre l'acqua calda scorre sul mio corpo, la mia mente divaga e immagina nuovamente delle scene bollenti e la ragazza sconosciuta della sauna. Sento una nuova ondata di eccitazione crescere dentro di me.
Chiudo il getto d'acqua e mi asciugo in fretta, ancora perso nei miei pensieri lussuriosi. Indosso il mio fido accappatoio nero e vado nello spogliatoio per vestirmi e prepararmi per la serata.
Entro nello spogliatoio e trovo ancora qualche uomo che si sta cambiando. Non posso fare a meno di notare i loro corpi nudi e tonici, alcuni con il pene ancora semi eretto dopo le attività piccanti nella vasca idromassaggio.
Cerco di distogliere lo sguardo e mi dirigo verso il mio armadietto. Comincio a vestirmi lentamente, assaporando la sensazione dei vestiti puliti sulla pelle ancora calda. Intanto sento le voci squillanti di alcune donne che si stanno preparando nello spogliatoio delle coppie. Le ascolto mentre commentano alcune situazioni hot e mentre fanno progetti per la serata. Io intanto continuo a vestirmi. Infine, prendo la boccetta di A*Man e mi spruzzo ovunque l’essenza profumata.
Finito di prepararmi, esco dallo spogliatoio e mi dirigo verso il bar. L'ambiente è già animato, con coppie e singoli che chiacchierano, flirtano e sorseggiamo drink. L'aria è carica di eccitazione e aspettativa per la notte bollente che ci aspetta.
Vado da Roberto e gli chiedo il mio solito cocktail a sorpresa. Mentre aspetto, il mio sguardo vaga per la sala, studiando i presenti. In un angolo scorgo una coppia che si bacia appassionatamente, le mani che vagano sui rispettivi corpi accarezzandosi e palpeggiando le zone intime. Poco più in là, un uomo maturo con una mascherina nera sta parlando all'orecchio di una donna molto più giovane di lui. Lei annuisce con un sorrisetto malizioso.
Il barista mi porge il drink e io ne prendo un lungo sorso, lasciando che l'alcol mi infiammi il corpo già caldo di desiderio. In quel momento sento una mano delicata sfiorarmi la schiena. Mi volto e mi trovo davanti la donna della piscina che poco prima stava spompinando il compagno. Indossa un abito rosso aderente che lascia poco all'immaginazione.
"Ti dico subito che non sei il mio tipo, ma hai un profumo che mi eccita tantissimo e ti scoperei solo per quello, posso annusarti?" mi domanda con voce suadente.
La fisso negli occhi, sorpreso dalla sua audacia. Il suo sguardo è intenso e carico di desiderio. Senza dire una parola, annuisco lentamente.
Lei si avvicina, premendo il suo corpo caldo contro il mio. Affonda il viso nel mio collo e inspira profondamente, assaporando il mio profumo. Sento il suo respiro accelerare mentre le sue mani iniziano ad accarezzarmi la schiena.
"Mhmm... Divino. Seguimi!" mi sussurra all'orecchio. Mi prende per mano e mi trascina via dal bar, lungo le scale che portano al piano superiore dove si trovano le stanzette del privé. Sceglie una stanza completamente chiusa e appartata.
La donna mi spinge dentro la stanza e chiude la porta dietro di noi. L'ambiente è intimo e soffuso, illuminato solo dalla luce fioca. C'è un grande letto al centro...
Lei si gira verso di me con uno sguardo famelico.
"Spogliati!" ordina con tono autoritario.
"Voglio sentire il tuo profumo sul mio corpo."
Nel frattempo, prende un lenzuolo pulito e lo stende con dovizia sul letto.
Appena mi tolgo la polo, lei la prende e se la mette sulla faccia per annusarla. si sdraia sul letto e inizia a masturbarsi. La sua mano profana con determinazione la figa vogliosa e così bagnata che il ciaf ciaf è evidente. Un rumore eroticamente perverso che si unisce all’ ordine perentorio: “Leccami”. Una richiesta che non può essere ignorata anche se attutita dalla mia maglietta sulla sua faccia.
Obbedisco all'istante, spogliandomi completamente e stendendomi sul letto accanto a lei. Senza esitazione, affondo il viso tra le sue cosce, inspirando il suo profumo inebriante. La sua fica è fradicia, le labbra vellutate e gonfie di desiderio. Allungo la lingua per assaggiare il suo nettare dolce, leccando lentamente lungo tutta la fessura.
Lei geme forte, premendo i fianchi contro la mia bocca.
"Sì, così... Leccami tutta!" ansima, stringendo la mia polo sulla faccia. Continuo a leccarla con devozione, facendo vorticare la lingua attorno al suo clitoride pulsante.
Lei inarca la schiena dal piacere.
"Dio, sei così bravo... Non ti fermare." implora, le dita che si aggrappano ai miei capelli. Infilo la lingua dentro di lei, scopandola con la bocca, assaporando la sua eccitazione che mi inonda. Sento il clitoride gonfio e caldo.
Lo succhio con decisione aspirandolo e allungandolo, lei sussulta dal piacere intenso. La mia lingua danza su quel bottoncino eretto mentre le mie labbra lo avvolgono, applicando una suzione ritmica.
"Oh, cazzo, sì! Proprio così, non smettere!" grida lei, dimenandosi sotto la mia bocca affamata. Continuo il mio assalto implacabile, alternando lappate lunghe e piatte a rapidi colpetti della punta della lingua.
Sento il suo corpo tendersi, i muscoli che tremano. È vicina all'orgasmo. Raddoppio gli sforzi, affondando due dita dentro la sua fica zuppata mentre succhio avidamente il clitoride. Piego le dita per massaggiare il punto spugnoso all'interno.
“Ti posso penetrare? Non resisto!”
Sempre con la faccia immersa nella mia maglietta percepisco il suo assenso. Prendo un preservativo e lo indosso velocemente.
Mi sistemo tra le sue gambe spalancate e guido la punta del pene tra le labbra bagnate della fica. Con una spinta decisa dei fianchi affondo in lei, riempiendola completamente. Entrambi gemiamo per la sensazione incredibile. Inizio a martellare la sua fica come un uomo posseduto, i testicoli che sbattono contro il suo culo ad ogni spinta.
Sento l'orgasmo montare inarrestabile, una pressione rovente che dal basso ventre risale lungo la spina dorsale. Accelero ulteriormente il ritmo, ormai sul punto di esplodere. Lei si contrae intorno a me e viene con un grido gutturale, travolta da spasmi di piacere incontrollabili.
Questo mi fa perdere ogni residuo di controllo. Con un ringhio animalesco mi spingo fino in fondo nella sua carne pulsante e vengo intensamente, il cazzo che trema e si svuota dentro il preservativo, schizzo dopo schizzo. Esco da lei e mi ripulisco con della carta. Dopo alcuni istanti, la donna mi restituisce la polo.
"Grazie" sussurro, afferrando la maglia. Lei annuisce in risposta, ancora senza fiato dopo l'orgasmo.
“Vedo che la mia maglietta è stata di tuo gradimento, peccato che non mi abbia permesso di godere del tuo bellissimo viso.”
Lei solleva lentamente lo sguardo, i suoi occhi di un verde intenso che incontrano i miei. Un sorriso malizioso le incurva le labbra rosse e gonfie dai baci appassionati.
“Più che la maglietta mi piace il profumo e poi come ti avevo detto, non sei fisicamente il mio tipo e la polo mi ha permesso di far viaggiare l’immaginazione."
Si alza dal letto con movimenti sinuosi, la pelle nuda imperlata di sudore che luccica nella luce soffusa della stanza. Raccoglie i suoi vestiti sparsi sul pavimento e inizia a rivestirsi lentamente, dandomi una visione spettacolare del suo corpo formoso.
Non riesco a distogliere lo sguardo mentre infila le mutandine di pizzo nero, coprendosi l'intimità ancora umida della nostra passione. Poi è il turno del reggiseno, che racchiude i seni sodi. Il vestito rosso aderente esalta le curve sensuali dei fianchi e del sedere sodo.
Si avvicina a me ancheggiando sui tacchi alti. Mi sfiora il viso con dita delicate. "È stato un vero piacere... annusarti, ci incontriamo in sala, ti dispiace se ogni tanto verrò a sniffarti?"
Rimango senza parole per un istante, stordito dalla sua audacia e sensualità.
"Sarà un onore per me essere il tuo profumo personale," rispondo con voce roca, sorridendo maliziosamente.
"Puoi annusarmi quanto vuoi e dove vuoi."
Lei ridacchia, scuotendo la testa. Le ciocche scure le ricadono sulle spalle nude. "Attento a cosa mi concedi. Potrei approfittarne e non lasciarti mai in pace."
Si china su di me, sfiorando le labbra sulle mie in un bacio provocante. Il suo profumo inebriante mi avvolge, un mix di sesso, sudore e fragranza floreale. Desidero afferrarla e trascinarla di nuovo a letto, ma lei si scosta con un sorriso sornione ed esce dal privé.
..... CONTINUA .....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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