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Rose 5/8


di MissSerena
27.05.2024    |    2.640    |    3 10.0
""E questo è ancora niente, senti adesso come ti fa godere..."
L'idea di conoscere Wilma era qualcosa che andava ben al di là della semplice curiosità femminile. Sia Bruce che Don ed Esteban l'avevano descritta come una donna di fatto senza limiti, i cui rapporti sessuali erano più una ricerca di un limite da portare sempre un po' più in là che altro.
"Quella un giorno s'è fatta scopare da sei di noi." mi disse Bruce che era forse quello con cui era stata più volte "E credimi alla fine non so se fosse più stanca lei o noi. Sia chiaro che non è un gran bellezza, tu sei decisamente di un altro pianeta, però è indiscusso che ha un suo fascino, che non è dato solamente dall'essere una maiala di prima grandezza.
D’altra parte, pur considerandomi assolutamente normale, al limite avevo scoperto un certo tipo di sesso non da ragazza, ma da donna matura anche se non troppo, volevo incontrare una mia 'simile' che come me amasse qualcosa che non era il solito rapporto uomo-donna. Non avevo nessuna intenzione di mettermi in competizione con Wilma, e del resto era difficile non pensare che ne sarei uscita perdente, ma anzi 'imparare' da una donna che aveva molta più esperienza di me in fatto di piccole orge.
La telefonata di Don, che diceva che ci saremmo visti con lei domenica pomeriggio, per certi aspetti mi mise un po' d'ansia, non volendo sfigurare con un'altra donna finendo col fare la figura della principiante.
"Ah dimenticavo, mettiti un costume, da Wilma c'è una mezza piscina e spesso ci scappa un bagno." mi disse l'uomo più dotato che avessi mai incontrato finendo la telefonata.
Andai a vedere nell'armadio per cercare un costume che non fosse un castissimo olimpionico, ma non trovai nulla d'adatto per domenica; quindi, uscii per trovarne uno anche se eravamo un po' fuori stagione.
Dopo un lungo girare per negozi trovai un due pezzi bianco, composto da una brasseriee piuttosto normale, e da un tanga quasi invisibile, e pur rendendomi conto che non costava poco e che non l'avrei mai messo per andare al mare, lo presi lo stesso facendo felice la proprietaria del negozio.

Non so perché ma domenica ero tesa come una corda di violino, tanto da pensare d'inventare una scusa per rimandare l'incontro, ma poi mi disse che posticipare non sarebbe servito a nulla, anzi tanto valeva togliersi il dente il più presto possibile.
Quando Bruce e Don passarono a prendermi ero pronta da una buona mezz'ora, ma da primadonna li feci attendere qualche minuto in macchina prima di scendere e salire sul sedile posteriore.
Il viaggio durò quasi tre quarti d'ora, durante i quali ci fu un'interminabile discussione su chi fosse stato il miglior chitarrista della storia, e ovviamente non ci fu nessun vincitore in quanto tutti e tre restammo sulle proprie posizioni di partenza.
Alla fine, arrivammo davanti ad un villino quasi nascosto fra gli alberi, e brucee parcheggiò la sua auto d'epoca cercando un posto dove rimanesse all'ombra.
La donna che ci venne incontro era a dir poco volgare, ma allo stesso tempo sprizzava sensualità da tutti i pori. Sopra l'audacissimo monokini, composto da due sottili lembi di stoffa gialla molto chiara, che scendevano dalle spalle per coprire a modo loro il seno, s'univano poi poco sopra il pube, per poi risalire lungo il solco delle natiche, che di fatto erano scoperte, e tornare quindi separati alle spalle, portava un vestaglietta trasparente rossa, secondo me del tutto fuori luogo.
"Tu devi essere Rose." mi disse prima di darmi un lungo bacio in bocca davanti agli sguardi un po' increduli dei due uomini "Di te mi ha parlato molto bene Bruce, e non sai quanto ero curiosa di conoscerti."
"Vale lo stesso per me, solo non mi avevano detto che eri una così bella donna." le risposi mentendo solamente un po'.
Effettivamente Wilma non era una brutta donna, e anche se mal celava i suoi almeno cinquant’anni, aveva meno problemi di linea di me, e soprattutto un seno che magari sarà anche stato rifatto, ma che non si muoveva neanche col terremoto.
La padrona di casa ci fece subito accomodare nel piccolo giardino che era dietro la casa, dove noi tre ci spogliammo rimanendo coi soli costumi.
"Prego sedetevi pure, tu Rose al centro con me." ci disse mostrandoci uno strano divano ad angolo davanti al quale c'era un tavolino con diverse bottiglie sistemate nel ghiaccio.
Wilma offrì da bere a tutti noi, per poi prendersi anche lei un calice di vino bianco, ma non appena l'ebbe svuotato, finì l'apparente cordialità per andare subito al sodo.
"Volete perder tempo in inutili discussioni, o passiamo subito al divertimento." disse mettendo una gamba sopra quelle di Don che era seduto al suo fianco.
"Non ho preparato nessun argomento di cui parlare, quindi andiamo oltre." le rispose l'uomo prima di baciarla con una certa foga.
Per un attimo trovai maleducato il suo modo d'agire, se non altro perché era l'unica ad aver svuotato il bicchiere, ma poi Bruce mi tirò a sé, e così non mi rimase che seguire il suo 'esempio' e dedicarmi all'uomo che avevo vicino.
Ben presto i baci furono accompagnati da carezze alle parti basse sempre più audaci, tanto che mi ritrovai quasi subito la mazza di Bruce in mano, che quasi subito me la infilò in bocca usando la sua consueta brutalità.
Con Wilma non solo ci scambiammo gli uomini a cui dedicarci, ma anche dolcissimi baci che quasi stonavano con quell'aria da sesso perverso.
Se Bruce mi era ben noto per non essere il simbolo della gentilezza, Don non fu da meno, pur mantenendo almeno con me un certo livello di civiltà, anche se era chiaro che preferiva per qualche motivo l'altra donna. Nonostante ciò, il primo a prendermi fu quello più scuro dei due, che una volta che mi sistemò carponi, mi sbattè dentro il suo bastone mentre Wilma s'impalava sull'altro uomo.
Con mio stupore Don partì subito in quarta, ma anzi fu piuttosto lento nel salire di marcia, tanto che mi chiesi se c'era qualcosa che non andava visto il suo strano comportamento. Quando però mi lasciò per andare da Wilma, compresi che fra quei due ci doveva esser qualcosa d'irrisolto, perché lui la sodomizzò non solo con notevole violenza, ma schiaffeggiandole piuttosto sonoramente le chiappe.
"No subito tutti e due insieme no !" protestò la donna pur sapendo che non aveva margine di manovra.
"Com'è oggi non vuoi fare la troia ?" le rispose Don che la stava letteralmente massacrando fra profonde e veloci penetrazioni, e le pacche sulle natiche che gliele avevano rese rosse.
Nonostante ciò che stavo vedendo era violenza allo stato puro, m'eccitai tanto che una mano mi scivolò quasi senza accorgermene fra le gambe, finendo col masturbarmi senza poterlo nascondere in alcun modo.
Quando Don si diresse verso di me ebbi un attimo di pura paura, terrorizzata che mi trattasse allo stesso modo di Wilma, ma mi calmai come lo vidi sorridermi prima di mettermi sopra di me.
"Stai tranquilla che non ti userò mai come quella puttana." mi sussurrò in un orecchio mentre mi penetrava molto lentamente "Poi magari ti spiego il perché, però adesso pensiamo solo a godere."
Anche quando fu Bruce a scoparmi non lo fece con la sua consueta brutalità, mentre Don fu un vero animale con Wilma, ma oramai mi era ben chiaro che fra i due non corresse buono sangue, anche se non riuscivo a capire come mai lei lo avesse voluto a casa sua.
La piccola orgia andò avanti seguendo sempre quel copione, con la donna che aveva perso tutta la sua baldanza, veniva sodomizzata sempre in modo violento, mentre con me entrambi gli uomini erano fin troppo delicati, anche se non potevo certamente lamentarmi di quel trattamento. Godevo senza sosta sia che mi fottesse Don, sia che lo facesse Bruce, senza dare alcuna importanza a quello che facevano a Wilma, ma pensando solo al mio piacere che sfociò in un orgasmo devastante.
Com'era forse troppo scontato alla fine i due stalloni ci fecero inginocchiare una vicina all'altra per venire sulle nostre bocche spalancate, per ricevere il loro piacere, che ci scambiammo passandocelo con la lingua in un lungo gioco perverso, che servì anche per porre fine alla guerra a cui avevo assistito.
"Adesso voi due la piantate di fare i porci e ci fate divertire un po' fra di noi." disse Wilma prendendomi la mano per portarmi nella sua camera, dove mi fece mettere carponi proprio al centro del letto, per poi prendere un vibratore a palla senza filo.
Non appena poggiò la parte stimolante sulla mia passera, quasi mi si piegarono le gambe tanto era eccitante sentire quella sfera vibrarmi sulle grandi labbra.
"Cazzo ma questo coso è una bomba !" esclamai non avendo mai provato simili sensazioni con un giocattolo sessuale.
"E questo è ancora niente, senti adesso come ti fa godere." mi rispose lei infilandomi la palla dentro.
Ebbi uno strano orgasmo, non solo perché ero venuta poco prima con una mazza di notevoli dimensioni, ma anche perché non credevo potessi fare il bis così in fretta con un vibratore, anche se quello di Wilma sembrava avere poteri magici.
"Prendi questo e vediamo cosa ci sai fare." mi disse Bruce lanciando sul letto un fallo poco più piccolo del suo membro.
Avendo Wilma l'ano già ben dilatato usai il vibratore a palla sulla sua passera, e come questa cominciò a colare umori, per poi sodomizzarla con quello appena preso, ma senza usare la violenza che avevano avuto con lei i due uomini solo pochi minuti prima.
La donna apprezzò le mie cure, ma ben presto dovemmo lasciare i nostri giochini saffici, perché i due stalloni ci reclamarono per loro, per poi quasi scoparci in bocca con le loro mazze, che divennero nel giro di qualche minuto dure come il marmo.
Volendo continuare a godere anche di noi stesse, Wilma ed io ci sistemammo carponi una vicina all'altra, in modo che i due uomini potessero usarci a loro piacimento, mentre noi ci scambiavamo baci in bocca e delicati tocchi di mano fra le gambe.
Sia Don che Bruce ci presero entrambe le porte del piacere senza fare alcuna distinzione, ma ciò non faceva che rendere ancora più eccitante il rapporto, in quanto noi donne non potevamo sapere chi ci avrebbe preso, ma soprattutto come.
Quella che ben presto divenne una giostra erotica diede una spinta in più alla nostra piccola orgia a quattro, anche se era fin troppo prevedibile che prima o poi il gioco sarebbe diventato ancora più perverso.
Ad un certo punto, infatti, mi sdraiai invitando Wilma a mettersi sopra di me, cosa che fece sbattendomi quasi la passera in faccia, mentre la tua testa s'infilava fra le mie cosce. Ai due uomini non rimase che riprendere i loro ruoli di tori da monta, avendo a disposizione questa vola anche la possibilità d'infilarci i loro randelli in bocca, o di farsi leccare da me i testicoli mentre scopavano l'altra donna.
I due non smettevano mai di fare apprezzamenti sulla nostra poca virtù, benché fosse chiaro che i primi ad approfittare delle nostre voglie erano proprio loro, ma del resto quello alla fine era quasi un gioco di ruolo dove noi donne interpretavamo il ruolo delle ninfomani non di primissimo pelo.
Anche quando si trattò di penetrarci tutti e due insieme fu quasi un gioco, con me prima e Wilma poi che finivamo fra loro due, ma soprattutto in mezzo alle loro mazze, che a volte quasi mi sembrava si dovessero toccare dentro di me.
L'epilogo non poteva che essere un secondo gettito di sperma sulle nostre facce, con noi due che alla fine ci leccavamo il viso a vicenda scambiandoci brevi ma intensi baci.
Dopo qualche chicchera decidemmo di lasciare Wilma da sola, anche perché era visibilmente provata, soprattutto dal primo rapporto, e tornammo alla macchina.
"Posso sapere perché l'hai trattata così male ?" chiesi a Don mentre ci dirigevamo a casa mia.
"Vedi l'ultima volta ha fatto la stronza, insomma nonostante l'avessi chiavata a dovere, alla fine ha detto che le mancava qualcosa, così oggi ho voluto chiudere il conto." mi rispose l'uomo per poi cambiare argomento.
Compresi che con lui e la sua allegra compagnia bisognava usare una certa delicatezza, anche se stavo iniziando ad apprezzare una certa ruvidezza nei rapporti, e del resto andando con più uomini contemporaneamente non potevo neanche chiedere d'esser trattata come una verginella.

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