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Tiziano in arte Noemi cap 7/10


di MissSerena
25.11.2024    |    1.944    |    6 9.7
"Quando poi mi fece mettere carponi, per sodomizzarmi uno da sopra e l'altro da dietro, pregai di trovarmi subito il terzo in bocca per non smascherare il mio..."
Dopo l'incontro con Master Tan la mia vita divenne semplicemente un inferno.
Mia zia non solo mi costringeva prostituirmi con chiunque volesse scoparmi, ma si teneva quasi tutto il ricavo delle marchette, che a suo modo era un rimborso per le spese sostenute.
A volte venivano uomini con altri travestiti o transessuali, coi quali facevo delle vere e proprie orge, durante le quali ero quasi sempre carponi intento a farmi sodomizzare o succhiare membri, senza che nessuno badasse a ciò che volevo io.
Fu in quel periodo che conobbi Heather, una trans bellissima, ma che aveva scelto di prostituirsi quasi per piacere, e che faceva la sponda fra diversi paesi sulla costa e Roma. La sua 'base' era lo Zeta, un locale gay poco lontano da dove lavoravo, che iniziai a frequentare anch'io anche se solo di giorno. Lei comprese fin da subito la mia sudditanza verso mia zia, e seppe tirarmi su di morale quando ero a terra, distrutto più nello spirito che nel fisico.
Nonostante fosse evidente che stavo male, Eleonora pensava a tutto tranne che al mio benessere, forte del ricatto in cui mi teneva, senza rendersi conto di quanto stava tirando la corda.
La goccia che fece traboccare il vaso fu un suo capriccio, che aveva l'unico scopo di dare l'ultima mazzata al mio orgoglio.
"Ti andrebbe di fare del cinema ?" mi chiese mentre guardava dei video hard sul portatile.
"Non saprei, non è che io sappia recitare." le risposi senza pensarci troppo.
"Ma quanto sei deficiente, si vede che a forza di bere sborra t'è arrivata al cervello. Intendo fare un video porno, così lo metto in rete e ci guadagnano dei bei soldi."
Sapevo fin troppo bene che al di là delle parole, il denaro sarebbe rimasto quasi tutto nelle sue tasche, ma non avendo il coraggio di contraddirla accettai senza sapere cos'aveva in mente.
"Mi scusi signora, ma non è che dopo mi riconosceranno tutti e non potrò più uscire di casa ?" le chiesi come ultimo tentativo per farle cambiare idea.
"No, perché lo faremo girare solo nel mercato americano, proprio per non sputtanarti troppo, se non altro per evitare che chiunque voglia scoparti gratis." mi rispose ridendo "Chiameremo il video 'Lo sfondamento di una troia', che del resto è quello che sei. Mi servono solo dei bei ragazzi con dei grossi cazzi, e qualcuno che filmi la scena, ma per questo c'è Alessia che conosce chi ci manca."
Grazie alla mi principale, Eleonora trovò non solo tre uomini pronti a scoparmi davanti ad una videocamera, ma un bravo operatore gay, che non avrebbe avuto alcun problema a fare le riprese.
L'idea di finire in un video che chiunque avrebbe potuto vedere mi diede il tormento per ore, tanto che pensai di fuggire per non dover più sottostare ai capricci della mia aguzzina, la quale accorgendosi della mia inquietudine ebbe la brillante idea di chiudermi nella mia stanza fino a sera.
"Indossa questa roba e mettiti il plug che ho scelto per stasera." mi disse buttando sul letto un piccolo sacchetto di carta.
Dentro trovai un reggiseno imbottito con un tanga entrambi blu, che sicuramente aveva preso in qualche bancarella cinese tanto erano dozzinali, e un paio di autoreggenti rosse a rete larga da vera puttana. L'indossai cercando di non pensare a quello a cui andavo incontro, ma quando m'infilai il plug nel retto provai solo rabbia, nonostante amassi quel tipo d'oggetto.
Quando uscii dalla mia camera trovai mia zia vestita con una tuta di pelle, tre ragazzi di colore uno più brutto dell'altro, e un biondino piuttosto piccolo con la maglietta arcobaleno simbolo del movimento GLBT.
"Allora Noemi questi tre ragazzi avranno il piacere di sfondarti il culo, ma solo che t'avrò preparata per bene, anzi direi aperta per bene." mi disse ridacchiando "Luigi avrà il compito di riprendere tutto, e credo tu alla fine lo voglia ringraziare con un bel pompino, Inizierai facendo la troia col plug che t'ho dato, poi arriverò io e alla fine i ragazzi, e visto che mi sembra tutto chiaro direi d'iniziare."
"Potrebbe per piacere mettere un po' di musica ? Giusto per avere un ritmo da seguire." le chiesi sperando che non mi punisse per aver parlato senza permesso.
"Ma certo, anzi è una buona idea. Brava Noemi, vedi che, quando vuoi sai usare anche il cervello oltre che il culo !"
Eleonora mise del jazz come sottofondo musicale, e a quel punto non mi rimase che iniziare a muovermi davanti alla telecamera di Luigi, che sembrava esser del tutto indifferente a quel che stava accadendo.
Cercando di muovermi in modo sensuale m'abbassai il tanga mettendo così in mostra il plug, col quale iniziai a giocare dopo essermi leggermente piegato in avanti. Per essere più comodo m'andai a sedere in poltrona mettendo le gambe sui braccioli, in modo da tenerle belle larghe, e quindi continuare a masturbarmi col plug, sino a quando mia zia non mi passò un grosso dildo, che leccai prima d'infilarmelo nel retto. Anche se iniziavo ad esser ben dilato, l'ano mi faceva sempre un male quando usavo quegli oggetti, ma quando vidi mia zia mettersi prima una maschera, e subito dopo dei quanti di gomma, compresi che il peggio doveva ancora arrivare.
La sadica prese lei il dildo e me lo spinse più volte dentro facendomi malissimo, e solo dopo che gridai il mio dolore, lo unse con dell'olio lubrificante per farlo scorrere meglio.
Quando però fece cadere quell'olio in modo abbondante sulla mano destra ebbi ben più che paura, ma non potei provare a scappare perché lei fu lestissima ad infilarmi tre dita nello sfintere.
"Ora di sfondo il culo come piace a te vero troietta ?" mi disse facendo entrare il quarto dito.
"Sì signora, sono la sua troia e voglio solo prenderlo nel culo." le risposi come facevo di solito in quelle occasioni.
Lei quasi ridendo unì tutte e cinque le dita, che m'entrarono dentro quasi di colpo, mentre i tre ragazzi rimase stupiti per quanto avessi l'ano elastico.
Non era la prima volta che Mia zia mi sodomizzava in quel modo così estremo, ma che per certi aspetti era anche piacevole, ed infatti inizia lentamente a gemere.
"Vedi che sei solo una troia da culo." mi disse facendo girare un po' la mano dentro di me "Basta che senti qualcosa di vivo e godi senza ritegno. Adesso girati e metti il culo per aria, così i nostri nuovi amici vedranno quanto sei sfondata."
Mi sistemai carponi e lei m'inserì nel retto prima un grosso plug, poi il dildo usato poco prima, ed infine la mano. Nonostante ben sapessi che ero un fantoccio nelle sue mani, tutto ciò m'eccitava sempre più, compreso il fatto che i tre ragazzi si stavano arrapando, e si toccavano con sempre maggior insistenza.
"Ma ragazzi perché vi toccate ?" chiese con ironia mia zia a tutti e tre "Venite qui e lasciate che Noemi lavori per bene i vostri cazzi. E tu troia subito in ginocchio e fa vedere come sei brava a far pompini."
Ebbi giusto il tempo d'inginocchiarmi che uno di loro mi spinse il randello in bocca, spingendomi con forza la testa verso di sé.
"Succhiami il cazzo puttana poi ti rompiamo il culo insieme." mi disse in un improbabile italiano.
"Sì poi la scopiamo insieme tanto questa non sente niente." gli rispose un altro ragazzo mettendomi la sua mazza in mano, seguito subito dal terzo.
Iniziai così a succhiare e segare i loro peni, che erano delle belle bestie, e sotto le mie cure divennero anche duri come il marmo.
Per farmi capire fin da subito che non avrebbero avuto alcun riguardo verso di me, in due si sdraiarono in modo da quasi unire i membri, come a formarne uno di un diametro doppio rispetto ad uno normale.
Compresi che mi ci dovevo impalare sopra, ed essendo già stata bel dilatata da mia zia, non ebbi grandi problemi a farlo, tanto che quello rimasto in piedi mi mise la sua mazza davanti alla faccia, per poi insultarmi in modo davvero pesante.
"Sei il frocio più sfondato che abbia mai visto, se vuoi ti portiamo nel nostro accampamento così potrai far felice decine di fratelli e bere litri di sborra."
In realtà l'ascoltavo ben poco perché stavo godendo in modo quasi osceno, sentendomi davvero una troia pronta a tutto, pur di soddisfare le sue voglie. Non parlavo solo perché non potevo farlo a livello materiale, avendo sempre una mazza in bocca, altrimenti avrei gridato quanto mi piaceva prenderne due insieme nel retto.
Quando poi mi fece mettere carponi, per sodomizzarmi uno da sopra e l'altro da dietro, pregai di trovarmi subito il terzo in bocca per non smascherare il mio piacere, che viaggiava su altezze mai provate.
I tre non mi diedero un attimo di tregua, prendendomi sempre in due alla volta, mentre il terzo mi chiudeva la bocca con la mazza. Per un attimo vidi mia zia che si stava masturbando col fallo usato poco prima su di me, e pensai che avrebbe voluto essere al mio posto per godere di tanta grazia, per di più lei che poteva usare anche la passera e non solo il culo come me.
Pensai cosa potevano pensare i miei se mai i miei avessero visto quella scena, col loro figlio usato come una puttana da tre ragazzi di colore, davanti alla sorella-cognata che si masturbava godendosi lo spettacolo.
"Vieni qui troia, sono stanco di romperti il culo." mi disse il più alto dei tre ordinandomi di andare da lui.
"Eccomi bello mio." gli risposi impalandomi su di lui dandogli le spalle "E di voi due chi vuole mettermelo nel culo ?"
"Io puttana che non sei altro, però dimmi quanto ti piace il mio cazzo." mi disse quello che era il più brutto, prima d'infilarmi il suo randello dentro.
"Certo che mi piace, li voglio tutti i vostri cazzoni !" urlai senza più alcun controllo "Scopatemi tutta la notte, voglio solo godere."
Il gay che faceva le riprese quasi non credeva ai suoi occhi, forse perché partito con l’idea di registrare un mezzo stupro, stava assistendo sì a un'orgia, ma dove la parte passiva godeva più degli altri.
I tre ragazzi per stare più comodi, mi fecero sdraiare su un lato sul tavolo, in modo che due potessero penetrarmi insieme, mentre il terzo cercava di tenermi la bocca chiusa col suo randello, anche se preferivo tenerglielo in mano ed esternare il mio piacere senza limiti.
Alla fine, vennero uno dopo l'altro, venendomi copiosamente in faccia mentre mia zia mi chiudeva l'ano con un plug.
Con mia sorpresa finite le riprese anche Luigi volle che gli facessi un pompino, e pur essendo distrutto l'accontentai ben volentieri, trovandomi quasi subito il suo seme in bocca.
"Questa è la scheda col filmato." disse il ragazzo a mia zia "Vedi di non perderla perché è l'unica copia." per poi andare via col terzetto di colore.
"Posso andare a lavarmi ?" chiesi ad Eleonora quando ci ritrovammo soli.
"Certo anche perché così fai schifo." mi rispose prendendo il telefono.
Mi diressi verso il bagno per poi rendermi conto che avevo ancora il plug nel sedere, e non avendo il coraggio di togliermelo tornai indietro per chiedere il permesso, bloccandomi non appena sentii la sua voce.
"Certo che ho il video, quel frocio del cazzo ha pure goduto mentre lo sfondavano. Domani te lo porto così lo metti in rete, voglio che tutti sappiano quant'è puttana, magari anche i suoi genitori così sarà costretto a rimanere qui per sempre a fare la puttana per me."
All'inizio non volli credere a quelle parole, ma più la conversazione andava avanti, più mi rendevo conto che m'aveva messo in trappola, a meno che non avessi reagito proprio in quel momento.
Aspettai che finisse la telefonata per poi prendere una bottiglia e spaccargliela in testa vedendola cadere a terra all'istante senza sensi. In tutta fretta mi diedi una ripulita, vestendomi alla fine con abiti maschili per non dare troppo nell'occhio.
Prima di scappare presi tutti i soldi che trovai in casa, trovando quasi trentamila euro in contanti frutto non solo delle mie marchette ma anche dei suoi risparmi, e ovviamente la scheda di memoria con la mia prestazione di quella sera.
Mi misi a camminare senza una meta precisa, prima di dirigermi verso lo Zeta e sperare d'incontrare Heather l'unica persona che mi poteva aiutare.
Sempre se mia zia non si fosse svegliata prima.

Piccola comunicazione di servizio, avevo pensato di chiudere questa serie col decimo capitolo, ma poi mi sono resa conto che era un finale scontato, poco originale ed inoltre non convinceva me per prima.
Quindi scriverò un undicesimo capitolo, che sarò quello conclusivo, e vorrei "lanciare una sfida" ai miei lettori, e cioè indovinare che fine farà Tiziano-Noemi. Ovviamente non ci sono premi in palio, ma solo la soddisfazione d'avermi letto nel pensiero, e solo dopo la pubblicazione dell'undicesimo capitolo si saprà chi ha vinto.
Detto ciò buona lettura
Serena
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