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Lui & Lei

I sette giorni - premessa


di MissSerena
25.06.2024    |    4.287    |    8 9.4
"” chiesi quasi prossima al cedere a quell’oscena proposta..."
Davanti al notaio guardavo mio marito quasi sperando che si trattasse solo di un brutto sogno, e quel testamento così folle era in realtà il peggiore degli incubi.
Avevo sempre saputo che mio zio George, oltre ad essere ricchissimo, era anche un pervertito di prima grandezza, ma non avrei mai pensato che si potesse spingere così oltre ogni immaginazione.
“Suo zio George Dessalt, le lascia tutto il suo patrimonio, ma solo se lei accetterà di passare una settimana alla House of the rising sun, noto bordello di New Orleans, dove verrà sottoposta ai più diversi giochi sessuali, con uomini e donne secondo un programma stabilito da George Dessalt stesso. Se lei non dovesse accettare, o lasciare il bordello prima della fine della prova, non riceverà un centesimo, e tutto il patrimonio andrà in beneficenza.” aveva detto il notaio con un tono tanto austero da sembrare una presa per i fondelli.
“Quindi mia moglie dovrebbe fare la puttana per una settimana ?” chiese mio marito Leon non credendo alle parole nell’esecutore testamentario.
“No, dovrebbe avere un rapporto al giorno, di tipo ovviamente diverso, seguendo una scaletta prevista, come vi ho già detto, da suo zio. So che può sembrare folle, ma George Dessalt era un uomo originale, e non ha mai apprezzato il suo modo di vivere, ed è per questo che ha lasciato questo testamento. La signora ha un giorno di tempo per decidere cosa fare, e se vorrà accettare partiremmo immediatamente per New Orleans.”
“Posso sapere a quanto ammonta il patrimonio di quel pervertito di mio zio.” domandai non avendo la minima idea di quanti soldi avesse messo da parte.
“Sono quattordici milioni di dollari in titoli, preziosi e pochi immobili facilmente vendibili, inclusa una quota in liquidità. Il mio compenso è già stato saldato, quindi se accetta avrà dal giorno stesso della fine della prova pieno possesso della sua eredità.”
Non caddi a terra solo perché la poltrona dov’ero seduta era molto solida, perché davanti a una cifra del genere le mie convinzioni etiche e religiose barcollarono e non poco.
Con mio marito a livello economico non stavamo affatto male, ma non avevamo neppure un millesimo di quella cifra, al limite un mutuo da pagare tutti i mesi.
“Amore è una tua scelta e accetterò ogni tua decisione.” mi disse Leon tenendomi per mano “Ti ho sempre amata anche per i tuoi saldi principi morali; quindi, se dirai di no saprò il perché, però sono sempre quattordici milioni…”
“Notaio lei ha parlato di uomini e donne oppure ho capito male.” chiesi quasi prossima al cedere a quell’oscena proposta.
“Sì, se le può interessare il primo rapporto sarà con una donna, poi il giorno seguente un uomo. Non posso dirle nulla sul seguito, ma credo abbia compreso che non saranno delle diciamo sveltine, ma rapporti con professionisti a cui verranno date tutte le indicazioni del caso. Le posso però assicurare che non ci sarà mai alcuna violenza, come uso di fruste o simili, e che si potrà tirare indietro in qualunque momento, ovviamente perdendo ogni diritto sull’eredità.”
Sapevo che mio zio mi considerava una vecchia bigotta anche se non avevo ancora compiuto trent’anni, e che quella follia era una sua vendetta per tutte le volte che avevo condannato il suo modo di vivere. Non solo non ero mai andata con una donna, cosa che credevo fosse contro natura, ma avevo avuto rapporti solo con mio marito, e come se ciò non bastasse ero arrivata vergine al matrimonio. Per noi il sesso era quasi un optional, anche se lo facevamo più per cercare di avere dei figli, che per trarne piacere. Ero certa che non si sarebbe fermato a farmi andare con un solo uomo o una sola donna, ma che avrei partecipato a orge e chissà cos’altro, ma la cifra in gioco valeva quel sacrificio, e del resto la vita delle sante era piena di violenze sessuali del tutto imparagonabili a rimanere una settimana in un bordello, così non esitai più di tanto a dare la mia risposta.
“Va bene accetto, mi dica solo quando partiamo.”
“Ci vediamo domani in aeroporto alle dieci, suo marito potrà accompagnarla ma rimanendo fuori dal bordello, dove lei soggiornerà per tutta la durata della prova, però potrete telefonarvi in ogni momento libero. Inutile che le dica che non le serve un gran bagaglio, e che potrà chiamarmi quando vuole per ogni suo eventuale dubbio.”
Strinsi la mano al notaio prima d’uscire dal suo studio con dietro mio marito, per tornare all’hotel dov’eravamo alloggiati. Passammo la serata senza dire nulla, e così la nottata e la mattina del giorno seguente, quando arrivammo all'aeroporto dove era già giunto il legale.
“Buongiorno signori il nostro volo parte fra un’ora, se vogliamo incamminarci verso i controlli.”
Visto in piedi il notaio Galson era più basso di quel che credevo, ma ebbe il merito di rompere il ghiaccio evitando di parlare di ciò che m’aspettava a New Orleans, dove atterrammo in perfetto orario per poi recarci in un lussuoso hotel del centro.
“Non sapendo quando e se avrebbe accettato ho deciso di far iniziare la sua prova domani dopo pranzo.” mi spiegò una volta arrivati in camera “So che è difficile, ma non ci pensi troppo e passi questo tempo cercando di divertirsi, in fondo è solo una settimana per quanto possano sembrare lunghi sette giorni.”
“La ringrazio notaio, lei è di una gentilezza unica.” risposi con sincerità “Va bene se pass a prendermi per le due ?”
“Va benissimo, anche perché non dobbiamo andare lontani, al massimo una mezz’ora di macchina. Ora vi saluto e vi ripeto di passare in relax queste ore, penserà domani alla prova.”
Nonostante il suo consiglio passai delle ore piene di dubbi e tormenti, arrivando persino a pensare di lasciar perdere tutto per non ridurmi a fare la puttana. Alla fine, non mollai non solo per il denaro, ma anche perché in fondo si trattava di avere sette rapporti, e per quanto potessero esser dolori, sarebbero passati in una settimana. Dopo avrei non solo rimesso in sesto i nostri disastrati conti, ma sarei stata in condizione di fare della vera beneficenza essendo da sempre legata alla chiesa, e quindi ben sapevo dove era opportuno metter mano.
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