Gay & Bisex
L'annuncio (3)
di crigio
01.09.2014 |
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"Quelle due puttanelle devono essersi impalate sulle minchie dei due stalloni: e infatti, le loro chiome fanno capolino dalla pelle bianca di Seby a ritmo..."
“Oh, merda! Sono stremato!”, sbuffa Giulio tuffandosi sul divano. Di fronte a lui c’è Seby ancora a pecorina e tremante per l’estremo piacere raggiunto, mentre io, sdraiato sulla schiena a cosce larghe, mi accarezzo la rosellina fradicia di sborra.Anche Franco raggiunge la seduta barcollando e asciugandosi il sudore dalla fronte col dorso della mano. “Sì, fratello! Sono stati fenomenali!”, dice concordando con Giulio. Intanto, Enzo e Pino girano intorno al divano e si mettono davanti a loro continuando a lesbicare. Elia e Yussuf, invece, notando i nostri buchi sbrodolanti, ci si avvicinano gattonando. Elia rimane incantato ad ammirare la mia fichetta slabbrata e fradicia; Yussuf incolla immediatamente la bocca alla rosellina di Seby e succhia aspirando tutto il seme che Giulio gli ha schizzato dentro. Il biondino si contorce sotto i colpi di lingua del moretto: gli afferra la testa con una mano e se lo preme contro il solco, strusciandogli il culo in faccia. Yussuf grufola come un maiale: stringe le chiappe al mio amichetto e gliele apre il più possibile in modo da arrivare più in fondo che può.
D’un tratto, due dita di Elia mi attraversano l’anellino e subito dopo la punta della sua lingua mi titilla la parte superiore del buco. Mi irrigidisco e fremo.
“Sono proprio in calore!”, commenta Franco, guardandoci godere con le bocche degli altri due ospiti.
“Sì, ma anche queste due troiette non sono male!”, aggiunge Giulio, riferendosi ad Enzo e Pino che si stanno facendo un lingua-in-gola da paura, palpandosi dappertutto. Con la coda dell’occhio sbircio verso il divano: sorprendentemente i cazzi dei due gemelli stanno riprendendo vigore, di già! Sdraiato a gambe larghe offrono ai miei due amici la visione spettacolare delle loro nerchie che piano piano si risvegliano. Da uno stato di torpore passano rapidamente ad uno stato barzotto. Si spostano lentamente lungo una coscia e risalgono verso i loro ombelichi, fino a diventare dure e pulsanti, di nuovo come prima.
Allora Enzo e Pino si voltano verso il divano, vanno loro incontro e salgono in piedi sulla seduta. Si girano, dando le spalle agli stalloni e si piegano in avanti sui loro ventri. In questo modo le loro chiappette pallide si dilatano e sembrano chiedere a Franco e Giulio di essere divorate, mentre le loro labbra si schiudono e avvolgono le cappelle rosse dei gemelli.
Di colpo sento lo stomaco svuotarsi: la sborra di Franco fluisce fuori dal mio culo ed Elia la beve vorace, pasteggiando con la bocca. “MMMMMMMMM!!! Buona… glough!... buona… slurp!...”, bofonchia. “Dammene ancora… glough!...”, mi chiede e comincia a sditalinarmi forte lo sfintere con entrambe le dita.
Anche Yussuf sembra abbeverarsi alla fonte di Seby, che non smette di contorcersi per il godimento che prova. Si sposta piano verso di me fino a posizionarsi sopra la mia faccia. Appoggia le sue labbra alle mie e inizia a baciarmi delicatamente. Poi la sua lingua cerca la mia e le si intreccia attorno. Quindi, abbandona la mia bocca e scende giù verso il mio petto: arrivato ad un capezzolo, lo fissa un istante e poi gli si avventa contro, mordicchiandolo tra i denti. La mia schiena si inarca e rilascio dell’altro sperma dal culo.
“Sì, così… slurp!...”, mormora Elia, che riprende a bere il nettare di Franco misto ai miei umori. Allora Seby lascia anche il mio capezzolo e continua a scendere. Fa un giro attorno al mio ombelico e poi inghiotte il mio cazzo, succhiandolo avido. La lingua di Elia passa dalla mia rosellina alle mie palle: le lecca e le succhia. Va su e giù, dall’una alle altre, senza sosta.
Intanto, oltre la schiena di Seby riesco a vedere nuovamente le teste di Enzo e Pino. Si sono rialzati e stanno avanzando un po’. Poi spariscono e nella stanza si diffondono diversi sospiri di piacere. Quelle due puttanelle devono essersi impalate sulle minchie dei due stalloni: e infatti, le loro chiome fanno capolino dalla pelle bianca di Seby a ritmo costante. Stanno cavalcando le mazze di Franco e Giulio, i quali rantolano come porci.
Seby mi guarda un secondo e capisce che ho voglia di vedere quelle due vacche che si fanno aprire il culo dai gemelli. Quindi si sdraia a pancia in giù sul divano, senza smettere di spompinarmi, e lascia campo libero alla mia vista. Come immaginavo, Pino è trafitto dal cazzone di Giulio: a cosce larghe e appoggiato al suo stallone si gode il su e giù della verga nelle sue viscere, mentre con una mano si accarezza il buchino e con l’altra cinge il collo del gemello. Accanto, Enzo, chino in avanti, monta Franco come un ossesso e si pianta il suo attrezzo completamente in corpo ogni volta che le sue chiappe sbattono contro il suo ventre.
“Che… porcona…!”, singhiozza Franco, e immediatamente il rumore sordo di uno schiaffo su una natica di Enzo risuona nella camera. “Che culo… uff!... che culo!”, biascica ancora, fissando infoiato il didietro del mio amico.
La scopata di Pino, invece, è più tranquilla e cadenzata: col collo torto verso Giulio lo bacia profondamente, mentre il suo bacino ondeggia lento e si struscia sulle cosce dello stallone. Il cazzo scompare e riappare dentro e fuori il suo anellino, che lo stringe in una morsa umida e calda. Una mano di Giulio si unisce a quella della troietta e con indice e anulare gli tiene la fregna dilatata, mentre il medio la titilla velocemente. Pino ansima e inarca la schiena, aprendo la bocca per il piacere. Giulio sorride soddisfatto che la sua carezza abbia sortito l’effetto voluto, ma non smette di torturare il mio amichetto.
“Levati, puttana!”, urla improvvisamente Franco, che spinge in avanti Enzo facendolo scendere dal suo palo. Si alza in piedi e scaraventa la puttanella contro il bracciolo del divano. Prende le misure e lo sfonda con tutto il suo peso, così a pecorina.
“MMMMMMMM!!! Quant’è grosso!”, sbraita Enzo. “Dai, dammelo tutto, così!”, esorta poi lo stallone, che certamente non ne ha bisogno, visto che, appoggiando tutto il suo peso sui lombari del mio amico, lo sbatte come un toro, tanto che anche il divano inizia a spostarsi. Pino e Giulio non si fanno turbare da tutto quel trambusto e continuano a fottere con la stessa calma di prima. Vedo le labbra dello stallone sussurrare qualcosa all’orecchio della troietta, mentre questa annuisce, rispondendo come se stesse in trance. D’un tratto il dito medio di Giulio, che stava solleticando la mucosa di Pino, si infila su per il culo, scivolando sopra il cazzo. Arpionando la rosellina, tira verso l’alto e la fa aprire ancora.
“AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!”, urla il biondino, i cui piedi si staccano dalla seduta e le cui gambe si divaricano ancora. Poi, Giulio ritrae il bacino e la sua nerchia sguscia fuori. Fa alzare Pino e lo fa subito sdraiare sulla schiena. Gli prende la gamba destra e se l’appoggia al petto e alla spalla, mentre la sua mazza penetra nuovamente nello sfintere. L’altra gamba viene lasciata cadere giù: in questa posizione, riesco a vedere perfettamente la verga entrare ed uscire dal corpicino fremente di Pino. Una mano dello stallone risale lungo il torso della troietta, massaggiandolo, finché le dita non raggiungono la sua bocca. Pino schiude le labbra e avvolge il medio: lo succhia e simula un pompino. Giulio sembra coinvolto come mai prima stasera: si china lentamente sul mio amico, lo guarda qualche secondo negli occhi e poi lo bacia appassionatamente senza smettere di muovere il bacino.
Intanto, Seby ed Elia si sono scambiati i miei gioielli: il primo è passato a leccarmi i coglioni, mentre il secondo mi succhia il cazzo ingoiandolo tutto, fino a toccare il mio pelo pubico con le labbra. Le sue dita non hanno smesso un istante di torturarmi le viscere: continua a farmi un profondo ditalino e ogni tanto si complimenta per la bellezza della mia rosellina spampanata. Anche la lingua di Seby di tanto in tanto si allunga a leccarmela e la doppia stimolazione non fa che amplificare le mie sensazioni. Ad occhi chiusi mi godo il massaggio e quando li riapro mi aspetta una sorpresa: Yussuf è in piedi davanti a me, col cazzo dritto. Un cazzo grosso, lungo, duro e vibrante.
“E dove lo tenevi nascosto quello?”, gli chiedo provocatoriamente. Lui, senza rispondere, fa spostare Elia e mi penetra con prepotenza.
“Oh, che figa spaziale!”, sbuffa, tenendomi per le caviglie e iniziando l’andirivieni nel mio budello. Elia, nel frattempo, si è sdraiato a pancia in giù alla mia destra e si alterna con Seby nello spompinarmi la minchia. Per fortuna, i due gemelli e le due troiette sono leggermente spostate sulla sinistra rispetto a Yussuf che altrimenti mi offuscherebbe la visuale, così posso godermi ancora lo spettacolo. Enzo è letteralmente squartato dai colpi potenti di Franco, ma non si lamenta: anzi, mugola e geme come una vacca. Pino, invece, continua a tremare come una foglia: il ritmo lento con cui Giulio lo sta fottendo deve essere più stimolante della monta terrificante che sta subendo l’altra troia. Sulle labbra di Giulio riesco a leggere: “Sei bellissimo!”, e Pino sorride in tutta risposta. Le sue mani corrono al petto dello stallone e lo accarezzano con la stessa intensità con cui quello sta scorrendo nel suo sfintere. Intorno a loro si è creato un alone che mi fa pensare che questo non sarà il loro ultimo incontro. Da oggi in poi, Knut avrà di che preoccuparsi!
O forse sarò io a dovermi preoccupare? Il tedesco non aspettava altro che essere libero per potermi stare addosso senza giustificarsi con Pino. Questa cosa dovrà essere approfondita.
Ma a che sto pensando? Quanto corre la mia mente?
A richiamarmi alla realtà è un colpo micidiale del moretto che percuote forte la mia prostata. “Ah!”, grido e quello sghignazza soddisfatto, continuando a scoparmi con la stessa potenza.
“Posso venirti dentro?”, sento che Giulio chiede a Pino. Il mio amichetto annuisce e lo stallone comincia a dare dei colpi più forti alle sue chiappe. “Non spaventarti, ok?”, aggiunge Giulio e subito dopo le sue guance si gonfiano e si accartoccia su se stesso, tenendo Pino per i fianchi. Col cazzo tutto conficcato nello sfintere, inizia a fiottare dentro la troietta: lo capisco dalla reazione del biondino che guarda verso il basso, stranito, come se cercasse qualcosa. D’improvviso, il suo bacino comincia a sbattere contro la seduta, via via sempre più velocemente. Proprio come è successo prima a Seby, anche la sua prostata viene sollecitata dal lungo e potente schizzo che la nerchia dello stallone sta sparandogli contro. Pino respira a denti stretti come una partoriente, a frequenza sempre più alta. Le sue mani afferrano i polsi di Giulio e li stringono forte.
“Sì, godi, godi…!”, lo incita lo stallone, che continua a scaricarsi i coglioni nelle sue viscere. Il culo di Pino fa dei balzi altissimi sul divano, che quasi il cazzo di Giulio esce fuori. Poi, si irrigidisce e la sua schiena si solleva lentamente creando un arco. Quindi, si accascia sulla seduta ansimando rumorosamente. Giulio si sdraia su di lui, gli asciuga il sudore dalla fronte e lo bacia su tutto il viso, sorridendo e sussurrandogli qualcosa.
Dall’altra parte del divano, intanto, anche Enzo trema di piacere e, come suo solito, vorrebbe far esplodere il suo orgasmo anale andando su e giù per la stanza. La presa di Franco, però, è stringente e, poiché anche il suo orgasmo è imminente, non intende certo lasciarsi sfuggire la troia proprio adesso.
E infatti, qualche secondo dopo, un grugnito animalesco esce dalla sua gola: “UUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!”, grida, e il corpo di Enzo fa un primo balzo sul divano.
“Gli è scoppiato il cazzo… gli è scoppiato il cazzooooooooooooo…!!!”, urla a sua volta, e un attimo dopo una seconda scarica esplosiva di sborra lo fa sussultare. La cosa si ripete altre due o tre volte, finché entrambi stramazzano sul divano, Franco ormai privo di forze, Enzo fiaccato dalle potenti detonazioni dentro i suoi intestini.
“Vengo, cazzo! Vengo!”, sbraita di colpo Yussuf. La sua nerchia sguscia fuori dal mio buco e lui ci ordina: “Tutti qu, dai! Tutti qua!”. Ci inginocchiamo tutti e tre ai suoi piedi con le bocche spalancate e le lingue penzolanti. Uno zampillo alto di nettare caldo e vischioso esce della sua asta per ricadere pesante sulla mia faccia. Seby ed Elia si precipitano a leccarlo, ma un secondo schizzo è già pronto a dissetarci. Le due troiette ai miei fianchi lo aspettano voraci e litigano per catturarlo. Poi, Elia frega tutti impugnando la mazza e ficcandosela in gola, dove Yussuf scarica il resto della sborra.
Alla fine, io e Seby ci accontentiamo di limonare con Elia per recuperare quel po’ di seme che il rosso è disposto a cederci.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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