Gay & Bisex
Aspettando te 23
di FRANK_1987
04.04.2021 |
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"Poi mi alzo, mi inginocchio tra le sue gambe, gli lecco i coglioni che ritornano ad essere rosa e non più bianchi e poi ripulisco anche il suo pene..."
L'amico della mammaQuesti capitoli si collocano dopo “UN MESE DI BALDORIE”
CAPITOLO 23
Il cazzo sta per implodermi. Il vacuum device che sto usando mi sta mandando letteralmente su di giri. Sto cercando di drenare via l'aria al suo interno affinchè il mio pene si ingrossi maggiormente ma sempre restando su livelli accessibili. Ho letto che più aria viene aspirata, più il pene si ingrossa ma se lo si fa con più frequenza, i corpi cavernosi si dilateranno così tanto che poi non saranno più in grado di raccogliere e mantenere il sangue necessario per raggiungere un'erezione portandoti anche a soffrire di disfunzione erettile. Non voglio che succeda questo ed e' così che, come vi ho già detto, cerco di mantenere basso il livello di aria aspirata ma allo stesso tempo, e' sufficiente per farmi eccitare. Anche Rafael, steso sul letto accanto a me, sta facendo la stessa cosa. Sa quali sono i rischi e sa pure quando fermarsi per evitare che poi non possa scopare nè me, nè mia madre e ne tantomeno gli altri uomini, donne o transessuali. Abbiamo appena finito di fare sesso. Ci siamo scopati reciprocamente come due ricci e adesso stiamo giocando con i nostri membri. Io ogni tanto lo tiro fuori anche se, ingrossato com'e' dalla mancanza di aria, mi rimane mezza asta dentro il vacuum device. Sento il sangue pulsare lungo le vene che circondano la mia carne e poi la rimetto dentro al giocattolino. Il mio patrigno fa la stessa cosa ma lui riesce a tirarlo fuori tutto. Non perché non si sia ingrossato abbastanza ma perché gli piace poi vedere come ritorna alla sua normale dimensione erettiva quando i corpi cavernosi ritornano ad ospitare solo il sangue necessario e non quello attirato dall'aspiraggio dell'aria. Le nostre minchie sembrano avvolte dalla nebbia perché i pori secernano calore corporeo che si deposita lungo le pareti dell'oggetto sessuale, incapacitato ad uscire perché e' occupato. Mi massaggia le pareti che sono belle gonfie perché l'anello di restringimento del vacuum device preme su di loro facendole sembrare più grandi di quanto lo siano in realtà.
"Cazzo, non ce la faccio più", sbotta Rafael
"Anche io", gli faccio eco
"Pensa a come sarebbe stato bello se mia moglie avesse partecipato"
"E' pazzesco che da quando sa di noi non abbiamo mai avuto la possibilità di scoparcela, sia da soli che insieme", esclamo
Ed infatti e' vero. I suoi mille impegni sono stati più forti della sua voglia di scopare con noi due oppure sono solo una scusa per evitare che poi si senta male emotivamente come quando anni fa il mio patrigno mi ha costretto a scoparla davanti a lui. Mi aveva ripromesso che non l'avrebbe fatto più ma, di recente, invece, mi ha detto che le sarebbe piaciuto nonostante non sia ancora successo niente e non so cosa pensare a riguardo. Forse se rimanessimo da soli come tempo fa, non solo me lo farei toccare attravero i pantaloni ma entrerei anche in lei e non dal buco dal quale sono uscito ma questa volta mi piacerebbe fotterle pure il culo. Io e Rafael togliamo i nostri cazzi degli oggetti sessuali e sborriamo sui toraci. Non e' molta, abbiamo sborrato già prima, ma e' abbastanza per raggiungere l'appagamento fisico e mentale.
"Andiamo a bere qualcosa di caldo?", fa un mio amico uscendo insieme a me e ad altri da un negozio
"Cosa vorresti bere?", gli chiedo
"Non te lo dico neanche", mi risponde facendo ridere tutti
"Che ne dite di un the'?", propone una mia amica, la stessa che non credeva che io potessi sedurre Camillo tempo fa
"Vista l'ora...io ci sto", esclama un altro mio amico, eterosessuale, e raggiungiamo il tavolo di un bar all'interno di un centro commerciale
"Ehi quella e' tua madre", dice la mia amica
"Ma quello non e' Rafael"
"Sarà qualche amante", gli fa eco l'amico gay "certo che tua madre se li ha saputi scegliere davvero bene", continua rivolgendosi a me "tuo padre, pace all'anima sua, Rafael e ora quello schianto", prosegue facendo soffermare il mio sguardo più del previsto su quel maschio per capire se sia davvero un amante di mamma ma anche perchè la sua virilità e' sconquassante
E' un uomo di 50anni dai capelli bianchi le cui basette si collegano alla barba anch'essa bianca mentre gli occhi sono celesti. Parlando con mia madre, prende le mani nelle sue notando che i suoi arti sono attacchi a delle braccia alquanto pelose che escono dalle mezze maniche di una maglietta nera con lo scollo a V. Quello che non riesco a vedere, e che mi interessa di più, e' il pacco che e' nascosto sotto il tavolo ma anche da un pantalone elegante di color grigio com'e' pure la giacca poggiata alla spalliera di una sedia. Chiacchierano di non so quale argomento, forse si stanno dando appuntamento per scopare. Mia madre non e' mai stata una donna che si e' vergognata di esibire la sua voglia di sesso soprattutto da quando mio padre ha confessato a se stesso e a noi figli il suo amare anche gli uomini trasformando ancora di più la nostra famiglia facendola aprire a nuovi pensieri fino ad allora ancora sconosciuti arrivando a portarci addirittura a scopare tra genitori e figli. Mentre bevo qualcosa di caldo, vedo l'uomo alzarsi ed andare via stampando un bacio in bocca a mia madre che poi si gira proprio verso la mia direzione e rimane scioccata, come se io pensassi di lei tutto il contrario rispetto a quello che invece i miei occhi hanno visto.
"Giulio dobbiamo parlare", mi fa lei al mio ritorno a casa
"Di cosa? Di come fai la gatta morta con uno sconosciuto?"
"Luciano non e' uno sconosciuto. E' un mio vecchio amico e di recente abbiamo iniziato una relazione", mi spiattella in faccia
"E me lo dici così?"
"Ti vergogni che io te ne parli? Dopo tutto quello che e' successo?"
"Da quanto dura?"
"Da un bel po'. Da quando ho visto te e Rafael sempre più affiatati", mi spiega facendomi sentire in colpa "ho capito che tra di voi poteva esserci di nuovo qualcosa e allora anche io mi sono cercata un amante come lui se n'era cercato uno ed avevo ragione visto che poi mi ha confessato di aver ripreso a fare sesso con te", prosegue nella sua spiegazione "ma anche se ora tutti e tre abbiamo chiarito, non voglio rinunciare a Luciano e soprattutto al suo cazzo", sbotta facendomi capire che deve avere una bella mazza se mia madre ha deciso di continuare la sua relazione extraconiugale anche dopo aver fatto luce sulla mia con Rafael
Ok, ci sta che anche mia madre abbia l'amante. Anzi, in tutto questo tempo, ha dovuto sopportare i tradimenti di Rafael con donne, uomini e anche qualche trans quindi e' più che normale che lei, visto l'ennesime corna del marito addirittura poste sulla sua testa anche dal figlio, si sia trovata un altro uomo con la quale spassasserla. E che uomo! Appena l'ho visto la mia rosellina ha cominciato a pulsare ed ho dovuto allargarmi il collo del maglione per il caldo improvviso che il mio corpo ha emanato appena l'ho visto soprattutto pensando a come possa essere focoso dato che indossava solamente una maglietta a maniche corte in una delle stagioni più fredde tra le quattro. Dopo qualche tempo, tornando a casa dopo una scopata con il commesso Edoardo, li trovo abbracciati in salotto mentre si scambiano un tenero bacio. Luciano non si scompone più di tanto, mia madre gli ha raccontato che anche il marito ha un amante, ma non che sono io, e si incammina verso di me stendendo la sua mano che stritola la mia e poi si avvolge intorno al mio collo. Le mie mani sono ferme lungo la sua schiena anche se vorrebbero scendere più in basso ma ci pensano le sue ad esaudire quello che doveva essere un mio desiderio perchè le sue falangi si impossessano delle mie chiappe che vengono strette forti facendomi sobbalzare mentre mia madre di spalle, intenta ad aggiustarsi i capelli, non ha notato niente di tutto ciò. Gli sarei saltato subito addosso se fossimo stati da soli ma poi un senso di angoscia mi assale e penso a mia madre e a quanto possa essere sfortunata nella vita che non ha mai incontrato un uomo che amasse soltanto lei e non qualcun'altra o altro. Tutti quelli che ha incontrato hanno avuto a che fare con me o con altri uomini. Ho scopato con il suo primo marito, mio padre, ho scopato con il suo ex cognato, mio zio Mariano, ho scopato con il suo attuale marito e adesso mi e' venuta voglia di scopare persino con il suo ultimo amante ma mi fermo sebbene possa diventare un altro potenziale cazzo che finirà per infilarsi dentro il mio culo e mi dispiace perché deve avere proprio un bell'attezzo visto che Rachele mi ha detto ch non riesce a farne a meno. Ma non e' detta l'ultima parola. Se non posso, o meglio non voglio, fare io il primo passo, lo farà di certo lui perché la stretta di chiappe che mi ha dato, conterà pur qualcosa o no? E infatti e' così visto che un giorno mi capita di rispondere ad un numero sconosciuto scoprendo che si tratta proprio di Luciano.
"Chi ti ha dato il mio numero?", gli chiedo
"Un conoscente", mi risponde
"Non ricordo di aver amici in comune con te", lo incalzo
"E' stato Rafael", mi spiega Luciano lasciandomi di stucco "gli ho detto che mi sarebbe piaciuto conoscerti più a fondo e gli ho chiesto il tuo numero che lui mi ha dato con molto piacere", mi delucida
"Definisci "più a fondo""
"Se vieni a casa mia, te lo farò scoprire", mi dice l'uomo dal capello bianco facendomi riflettere un secondo pensando a mia madre che potrebbe rimanere delusa scoprendo di quest' altro tradimento, ma poi acconsento
"Ok, ci sto"
"Benissimo. Mando un messaggio a Rachele e le dico che non possiamo vederci, che ho un impegno di lavoro improvviso perché voglio scopare con te", fa Luciano "non vedo l'ora di mettere le mani su quelle chiappe sode, soprattutto se nude", mi dice facendomi eccitare
Quando entro a casa sua, lui si fa trovare con addosso una maglietta grigia e un pantalone nero. Dalle maniche della maglietta si intravedono dei tatuaggi che circondano entrambi i bicipiti mentre degli occhiali dalla montatuta nera ringiovaniscono il suo volto. Mi bacia sulla guancia cercando di raggiungere le labbra oppure vuole che sia io a girare la mia faccia in modo che la bocca tocchi la sua ma il pensiero della mamma me lo fa evitare. Ci accomodiamo sul divano e iniziamo a parlare delle nostre vite. Luciano mi confessa che e' stato sposato ma un paio di anni fa ha iniziato a provare interesse verso gli uomini in particolar modo verso un amico di suo figlio. Lo descrive con le stesse fattezze di un angelo spiegandomi che aveva il corpo privo di peli. Quando si e' fatto avanti e finalmente ha potuto assecondare le sue fantasie anche sugli uomini, ogni volta che fotteva il ragazzo era un po' come spingere il suo pene dentro il culo di una bambola per quanto era glabro probabilmente di natura perché mi spiega che non ha mai notato segni che gli lasciavano intuire una qualche depilazione da parte dell'amico del figlio. Tutto questo parlare mi fa eccitare. Se quel ragazzo fosse qui, me lo scoperei volentieri e anche Luciano è eccitato perchè si tocca in continuazione fino a quando si alza mostrando di avere il pantalone deformato. Le pieghe del suo calzone sono riempite dal suo cazzo. Io rimango affascinato da cotanta abbondanza e mi inginocchio automaticamente davanti a lui. Glielo accarezzo, annuso e lecco tramite la stoffa ma poi gli slaccio la cintura e lo tiro fuori. Un bastone di 19cm sbatte contro l'ombelico del proprietario quando anche l'elastico dello slip smette di ricoprirlo. Non e' lungo quanto quello di Rafael ma posso capire la mamma quando ha affermato che non può rinunciarci visto che quello di Luciano e' grosso quanto il polso di un uomo adulto. Me lo prendo in bocca e comincio a succhiarlo ma le mie labbra si indolenziscono un po' aprendosi per accoglierlo ma anche io non posso rinunciare a succhiarglielo. Luciano spinge il suo bacino contro la mia faccia scopandomi la gola mentre con una sua mano si accarezza il petto e i capezzoli turgidi si intravedono tramite la maglietta nonostante il caldo del camino. Lo brandisco e lo tiro fuori dalla mia bocca. Gli lecco le palle e tutta l'asta rimettendolo dov'era prima vedendo l'uomo togliersi la maglietta mostrandomi il suo fisico dai peli brizzolati. Le mie mani risalgono il suo corpo soffermandosi sul torso strizzandogli i pettorali continuando a succhiargli il cazzo. Successivamente mi fa alzare, mi spoglio aiutato da lui e mi getta sul divano con il cazzo che svetta e poi sparisce dentro le sue labbra ricoperte da morbidi baffi bianchi. La sua bocca e la sua lingua mi fanno letteralmente impazzire. I peli della bocca vengono bagnati da pre-sperma e saliva che fuoriesce dalla mia uretra che viene premuta dalla lingua di Luciano ogni volta che passa sulla mia asta.
"Scopami", e' la prima parola che esce dalla mia bocca
"Non vedevo l'ora che me lo chiedessi. Girati", mi ordina mentre io mi alzo e mi posiziono a pecorina sul divano "minchia che buco di culo che hai", esclama estasiato da quello che vede
"Sbrigati dai", lo esorto
Luciano sbatte il suo pene sulle mie chiappe e sul mio buchetto che si umetta grazie alla saliva che lui sta usando per ungersi la carne che presto scomparirà in me. Quando poggia la cappella che entra nel mio ano, poggia la mano destra sulle mie chiappe premendole verso il basso facendomi così inarcare con la schiena dandogli la possibilità di infilare altri centimetri.
"Il culo della mamma e' così accogliente?", domando
"No e' ancora stretto"
"Mmh, mi eccita sapere che tu glielo allarghi con questo cazzo bellissimo", mi complimento "sembra che mi stia entrando un pugno nel retto", continuo a parlare mentre continuo ad assecondare le sue spinte muovendomi all'indietro
"Il tuo sotto certi aspetti e' meglio, non devo faticare per farlo entrare tutto"
"Si, spingimelo dentro", lo incito
"Ma quello di tua madre e' così stretto che e' bello dilatarglielo ad ogni scopata. Non e' come il tuo che chissà da quanto tempo lo usi e chissà con quanti uomini", mi dice Luciano mentre mi afferra per le spalle e continua perentorio a scoparmi con il suo cazzo grosso che sembra una mano chiusa pronta per sferrare un pugno in faccia o nello stomaco di qualcuno
"Se vuoi posso stringere le chiappe"
"No, voglio che entri tutto. Voglio che i miei peli pubici ti solletichino la pelle", mi risponde lui quasi con tono autoritario
Adoro essere dominato quando svolgo la parte passiva nella coppia. Mi fa sentire desiderato e per niente usato come un oggetto, come la maggior parte di voi più capire leggendo tutto ciò. Non c'e' niente di più bello che assecondare l'uomo che ti sta scopando per far si che la chiavata sia da ricordare. Luciano mi gira la faccia verso la sua aggrappandosi al mio collo e mi stampa un bacio in bocca sentendo la sua lingua entrare e toccare la mia così come il suo membro fa la stessa cosa con il mio culo. Il suo petto dai peli brizzolati urta contro la mia schiena e mi fa sentire un ragazzino, nonostante abbia già superato i trent'anni. Luciano e' un padre di famiglia, forse anche nonno, che si sta scopando addirittura un uomo dopo aver giurato fedeltà alla moglie davanti all'altare. Tutto ciò mi riporta indietro nel tempo alla mia prima scopata. Lui mi ricorda tanto mio nonno e ricordo quando le mie mani si intrecciavano tra i peli del suo torace tonico sebbene alcuni segni del tempo mi facevano capire che non era più un giovanotto. Ma io me ne fregavo e proprio quei segni dell'età mi facevano eccitare ancora di più. Anche adesso sono eccitato e Luciano lo capisce benissimo perché mentre mi bacia, il mio ano si dilata maggiormente accogliendo altra sua carne e sentendo i peli pubici solleticarmi le natiche, proprio come desiderava lui. Mi sento realizzato, ho appagato il mio uomo ma ancora non ha raggiunto il piacere. Scende con i piedi per terra, prima ne aveva uno piantato sul divano, e dopo avermi afferrato per i fianchi con entrambe le mani aumenta l'intensità delle sue spinte. Sono più mirate e il suo cazzo grosso quanto un polso ora lo sento tutto e questo mi porta a gemere ancora più forte di prima. Mi volto osservando Luciano che ha la testa abbassata intento a guardare come la sua minchia entri facilmente nel suo sfintere mentre i suoi pettorali con la peluria juventina si sono gonfiati ancora più di prima. Girando lo sguardo da un'altra parte, vedo diverse foto di famiglia. In quasi tutte sono presenti le quattro persone che la compongono, felicemente sorridenti. Ha due figli maschi, uno sulla ventina e un altro più piccolo, forse di 15anni. Il più grande gli somiglia tantissimo e in un'altra foto lo vedo vestito da chef in un qualche concorso che i suoi genitori gli hanno fatto portare a termine conseguendo un qualche diploma. Intanto mi masturbo il cazzo pensando al figlio che mi sta scopando con la sua divisa da cuoco e per un attimo quasi vengo.
"Dove vai?", domando quando Luciano si sfila dal mio culo
"Mi siedo. Vuoi cavalcarmi?"
"Come un cavallo, mio caro", gli rispondo mentre lui si accomoda sul divano spalancando le gambe e sventolando il suo cazzo imitando quella che ormai e' la rinomata mossa dell'elicottero
Mi posiziono su di lui a gambe aperte dandogli le spalle e Luciano guida il pene che usa per scopare mia madre nuovamente dentro il mio culo e successivamente io scendo con delicatezza per farlo entrare meglio. Comincio a cavalcarlo proprio come un'amazzone anche se la posizione che ho scelto non mi consente di farlo al meglio. Potevo sedermi su di lui guardandolo negli occhi e tastare con le mani il suo torso ursino ma ho voluto dargli le spalle in modo che tutto quel pelo mi solleticasse la schiena trasformandomi in un bambino. In questa maniera chissà quante volte avrà preso in braccio i figli ma naturalmente non aveva la sua minchia infilata nei loro deretani. Per contrastare la mia impossibilità a muoversi, Luciano spinge il suo bacino verso l'alto scopandomi con forza dimostrandomi ancora un'altra volta che non e' importante quale sia l'età della persona che ti scopa, se sa usare bene come lui il suo randello di carne. Con le mani mi accarezza il petto mentre io riprendo a masturbarmi. Avevo lasciato il mio cazzo duro muoversi a destra e a sinistra come un tergicristallo evitando di toccarmi in continuazione. Ma questa volta non ce la faccio più a resistere, devo sborrare e un fiotto bianco si appiccica sul mio sterno mentre gli altri ricadono fieri lungo la mia asta sporcandomi le dita che continuano a smanettarla fino a quando non esce più niente. Anche Luciano riprende a scoparmi con più energia ma non riesce, o non vuole, uscire dal mio culo e scarica il suo liquido seminale nel mio ano. Finiti gli spasmi dell'eiaculazione, mi sollevo e spingo i residui spermatici dell'uomo che escono dal mio buchetto macchiandogli le palle. Poi mi alzo, mi inginocchio tra le sue gambe, gli lecco i coglioni che ritornano ad essere rosa e non più bianchi e poi ripulisco anche il suo pene assaggiando per l'ennesima volta ciò che e' uscito dal suo membro e ciò che e' stato secreto dalle mie budella. Mentre lo faccio, Luciano mi accarezza la testa spingendo ogni tanto l'inguine contro la mia bocca ed io mi stacco da quella zona solo quando il cazzo si ammoscia completamente anche se nel frattempo le mie mani gli hanno accarezzato i pettorali tesi per colpa dell'allungamento degli arti usati per raggiungere il mio capo. Poco dopo mi rivesto perché la sua famiglia sta tornando a casa ma prima mi faccio promettere che ci rivedremo ancora, naturalmente tenendo all'oscuro di tutto sia sua moglie che la sua amante femmina per non farla soffrire inutilmente.
"Com'è andata con Luciano? Direi bene", mi domanda e poi si risponde da solo Rafael "con il cazzo grosso che si ritrova, sfido chiunque a non trovarsi bene con lui. Si vede dalla tua faccia che sei raggiante. Hai la stessa espressione di tua madre", mi informa "chissà come la prenderebbe se scoprisse che ti sei scopato tutti gli uomini con i quali pensava di creare qualcosa sia di nascosto che in pubblico", dice lo stronzo
Rafael e' schietto nel parlare e per questo e' da ammirare. Uno stronzo mi ci sento anche io per quello che ho fatto. E se mamma volesse lasciare il marito per stare con Luciano? Cosa penserebbe di lui e di me se scoprisse tutto? Va beh, ormai e' successo e non posso farci niente. Vado a letto e le sue parole mi risuonano in testa: "non voglio rinunciare a Luciano e soprattutto al suo cazzo". Ci credo!
FINE CAPITOLO 23
Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica
TO BE CONTINUED
TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19
QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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