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Gay & Bisex

Vita di coppia 3


di FRANK_1987
18.08.2019    |    5.602    |    3 6.8
"E’ un giovane stallone nel fiore degli anni che deve dimostrare ad una persona più grande di lui che sa come farla godere..."
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica. Questi racconti si collocano dopo la saga “IL FIDANZATO DI MIA SORELLA”

Anche se in questo capitolo all’inizio c’e’ una scena GAY, continuando a leggere troverete una scena TRANS. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.

Nella vita si cambia

CAPITOLO 3

Le mie mani accarezzano il suo corpo vellutato andando su e giù. Ha la camicia blu sbottonata solamente per metà ed io l’allargo per poter tastare meglio i suoi pettorali. Sono duri per lo sforzo che sta facendo mentre mi sta trombando con il suo poderoso cazzo sulla scrivania del suo studio. La cintura avvolta alla vita per sorreggergli il pantalone classico color grigio che ora e’ abbassato fino alle sue ginocchia, mi tocca l’interno della coscia destra provocandomi dei leggeri brividi di freddo. Il suo camice gli sta quasi cadendo di dosso, gli si e’ fermato a metà schiena e soltanto le maniche coprono ancora le sue potenti braccia muscolose. Con le sue mani si tiene arpionato ai miei fianchi. Su un arto ha un tatuaggio che gli scompare sotto la manica sinistra. Il suo bellissimo cazzo di 24cm sta entrando prepotentemente dentro il mio culo stantuffandolo senza dire una parola. Da tanto aspettavo questo momento e finalmente e’ arrivato. Non credevo di ricascarci ancora. Non credevo di potermi di nuovo innamorare di una persona che temevo fosse irraggiungibile. Ma per fortuna non lo e’ e adesso mi ritrovo sdraiato sulla sua scrivania a gambe in aria con il buco del culo tappato dalla sua banana.
“Si, scopami…aaahhh…più forte…ooohhh…continua, non fermarti…uuuhhh…così”, lo incito
“Sei una troia, ecco cosa sei”, mi fa lui
“Sbattimi…ooohhh…lo voglio dentro…aaahhh…tutto dentro”
“Ti ci faccio entrare anche le palle”
“Si voglio le tue…aaahhh…palle. Le tue palle dentro al mio culo, Agostino”
Già proprio lui. Il nuovo fidanzato di mia sorella, l’ennesimo mio cognato avuto dopo che li e Pedro hanno divorziato tanti anni fa. Nello studio del Pronto Soccorso, Agostino mi sta lavorando il sederino con lo stesso cazzo che usa per lavorarsi la fica della sua fidanzata e futura moglie. Come ho già accennato, non credevo che potesse succedermi ancora un’altra volta una cosa del genere eppure adesso la sto vivendo. Con la porta chiusa mentre nella sala d’attesa ci sono pazienti di ogni genere, Agostino spinge il suo ventre contro le mie natiche scopandomi con il suo lungo e grosso cazzo dalla cappella affusolata. Ad ogni sua spinta, lo stetoscopio che ha intorno al collo sobbalza. Ho voluto che mi prendesse così, vestito con la sua divisa di ordinanza, la stessa che indossava quando, il giorno del mio compleanno di due anni fa, ha incontrato Claudia che era stata portata in ospedale per un’accidentale caduta. Non potendo scopare lei vestito in questo modo, l’ho costretto a scopare me senza togliersi nulla, senza privarsi di questi vestiti che lo rendono ancora più affascinante soprattutto quando ha una leggera barba che incornicia il suo volto facendo risaltare i suoi occhi verdi per unirsi alle basette e ai suoi capelli pazientemente pettinati all’indietro ogni mattina. E’ talmente sudato il porco, che le goccioline di acqua gli scendono lungo il viso finendogli sul petto proseguendo la discesa lungo ombelico accuratamente coperto dalla sua camicia semi sbottonata e leggermente bagnata. Agostino toglie il suo pene dal mio culo e se lo masturba sopra il mio cazzo per poi schizzare la sua sborra che mi finisce direttamente tutta in faccia gustandomela con le dita.
“Agostino. Agostino che cosa stai facendo?”, e’ mia sorella Claudia “apri questa porta, per favore. Aprila o la butto giù”
Quando Claudia apre la porta dello studio di Agostino, finalmente mi sveglio. Anche se siamo ad Aprile e la temperatura non e’ così alta, sono molto sudato. Fortunatamente Mario, che dorme ogni sera accanto a me, non si e’ mai accorto di nulla. Da quando ho visto la foto del cazzo di Agostino sul cellulare della fidanzata, lo sogno ogni notte. E’ sempre lo stesso sogno ma questa volta, lui e’ riuscito a raggiungere l’eiaculazione. Ripensando al cazzo di mio cognato dentro al mio culo, per un po’ di tempo non riesco a prendere sonno. Ci riesco solamente poco prima di sentire suonare la sveglia. Ho la testa che mi scoppia e dopo aver preparato la colazione, la porto da Mario che sta ancora dormendo. In qualche modo, anche se non gli ho confessato questi miei sogni notturni, e’ come se volessi farmi perdonare da lui perché ultimamente sono troppe le cose che lui non riuscirebbe a mandare giù. Dal giorno che abbiamo ricevuto la proposta di quella transessuale, non faccio altro che segarmi guardando le sue foto. Ho anche iniziato a scrivermi periodicamente con lei ma mai alimentando qualche possibilità di vederci dal vivo perché le rammento sempre che sono fidanzato, che al mio uomo quelle come lei non piacciono e io non voglio incontrarla da solo perché non era questo quello che volevo quando mi sono fatto convincere a iscriverci su quel sito.
“Comincia a fare caldo, vero?”, mi domanda papà steso su una sdraio della terrazza della sua nuova casa in mia compagnia
“Si, sono molto accaldato”
“Credevo che stessi per dire eccitato”
“Papà per favore…”
“Che c’e’?”
“Sei a corto di cazzo, per caso?”, gli domando spudoratamente
“Ehi ragazzino, ma come ti permetti?”, mi sgrida con fare autoritario
“Scusa, credevo che volessi provarci con me”
“Basta scopare. Ho deciso di fare solo il genitore da quando tuo zio e’ tornato in Italia anni fa”
“Ed io ti voglio bene per questo”, gli rispondo abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia
“Come va con Mario?”
“Bene, ci siamo iscritti ad un sito di incontri”
“Cosa? Non ci credo. Credevo che andasse bene tra voi”
“Va bene, ma e’ solamente per mettere un po’ piccante nella nostra storia. Qualche tempo fa abbiamo incontrato un ragazzo. Ora c’ha scritto una trans”
“Pure con le trans te la fai adesso?”
“Io ho già scopato con delle trans ma Mario non ha nessuna intenzione di incontrarla. Però io non mi darò per vinto”, dico a papà mettendomi gli occhiali da sole e posizionando le mani dietro la testa gonfiando i bicipiti che mi fuoriescano dalla maglietta a maniche corte
Quando torno a casa, dopo mezzogiorno, Mario non e’ ancora tornato dalla sua sessione di jogging così mi metto al computer per segarmi osservando accuratamente ogni foto che la mia trans matura preferita mi sta inviando da quando ci siamo contattati telematicamente. Questa volta, però, ho un suo nuovo messaggio dove mi chiede se il mio fidanzato abbia cambiato idea perché lei, nel frattempo, ha fatto vedere le nostre foto ad una sua amica anch’essa transessuale che ha espresso il desiderio di poterci incontrare tutti e quattro per divertirci sessualmente. Io, a malincuore, le dico che ancora Mario non e’ riuscito a farsi convincere ma che non getterò la spugna così facilmente. Ho intenzione di incontrarla per potermi scopare il suo culone leggermente costellato da un’eccitante buccia d’arancia che mette in evidenza ogni suo anno di vita. Dopo aver parlato per un po’, mi masturbo nuovamente con le sue immagini ma non sento rientrare Mario che mi becca con le mani nel sacco, anzi…sul cazzo.
“Ma che cazzo stai facendo?”, mi grida Mario
“Mario, non ti ho sentito rientrare”, gli dico ricomponendomi
“Certo, eri intento a segarti davanti alle foto di quella trans. Da quanto lo fai?”
“Da quando ci ha contattati”, gli svelo “non ho voluto dirtelo prima perché sapevo che ti saresti arrabbiato come e’ effettivamente successo”
“Giulio, non mi sono arrabbiato perché ti segavi con quelle foto. Anche io lo faccio con quelle degli altri. Mi sono arrabbiato perché non me l’hai detto. So che ti sei scopato anche delle trans e so che vorresti rifarlo ma non dovevi mentirmi”
“Quindi per questo accetti l’idea di scopare con loro?”
“Loro? Volevi dire lei”
“No, loro. Poco fa ho ricevuto un messaggio dove mi diceva di aver mostrato le nostre foto ad una sua amica e che vorrebbero incontrarci insieme”, gli spiego mentre lui sospira amareggiato “per favore, fammi contento”, gli dico avvicinandomi a lui poggiando le mie mani sul suo petto “se non ti piace farlo me ne farò una ragione. Tu potresti almeno fatti succhiare il cazzo mentre io ci scopo ma dovrai essere presente, dovrò vederti lì con me perché così non potrà essere considerato un tradimento”, gli dico facendo il labbruccio
“Ok, incontriamole”, mi dice facendomi sorridere felicemente “ma non aspettarti che io infili il mio cazzo dentro di loro o loro dentro di me. A me piacciono i maschi e anche se lo sono biologicamente, quelle tette finte mi fanno impressione”, continua
“Ma e’ proprio questo il bello. Scoparti il loro culo segando un cazzo mentre gli succhi una tetta”, gli dico maliziosamente e lui mi da una spinta ironica
Dopo aver avuto il permesso dal mio ragazzo per incontrare le trans, mi metto al computer e mando loro un messaggio. Gli dico che vogliamo incontrarle ma che Mario non vuole fare sesso perché non prova nessuna eccitazione per loro. Per tutta la giornata, non ricevo nessun messaggio. Andiamo a lavoro, torniamo a casa e poi siamo invitati a cena da alcuni amici in comune. Vorrei collegarmi al sito di incontri tramite il cellulare usando il wi-fi ma qualcosa nel mio subconscio mi impedisce di farlo. Non voglio tirarmi indietro dall’incontrarle, non lo farei mai, ma in questo momento non mi sento tanto in vena di contattarle e quindi desisto. Il mattino successivo, però, dopo non aver neanche sognato Agostino e il suo cazzone nel mio culo, mi precipito al computer. Ho un nuovo messaggio ma questa volta le trans sono un po’ in difficoltà nel volerci incontrare. La loro città rispetto alla nostra dista tanti chilometri e loro non se la sentono di affrontare un viaggio così lungo sebbene volessero incontrarci ma ormai avevano perso le speranze. Quando Mario mi raggiunge speranzoso di venire svegliato dal profumo del caffè invece di trovarmi al pc, gli svelo ogni cosa e lui propone di incontrarci in una città che stia a metà strada tra la nostra e la loro. Questa e’ la prova del suo amore. Si e’ convinto a fare qualcosa che non avrebbe mai fatto oppure anche a lui comincia ad interessarsi al terzo sesso? Decidiamo quale città raggiungere per poterci vedere tutti e quattro. Anche le due MTF sono d’accordo sulla nostra scelta e così ci mettiamo d’accordo anche su quando vederci telefonando successivamente in un hotel della città che ci ospiterà prenotando una stanza da usare tra cinque giorni. In questo arco di tempo, ogni volta che mi sego guardando le foto di due persone dai lineamenti maschili ma smussati tanto da renderli femminili, Mario e’ sempre presente. Ogni tanto lo vedo anche toccarsi fino a quando si prende pure lui il cazzo in mano e si sega freneticamente tenendo gli occhi fissi sullo schermo del pc. Non so se lo faccia perché sono io ad eccitarlo con le mie perversioni oppure se sono loro a suscitargli questo interesse che credeva non riuscire a provare mai ma sono sicuro che lo scoprirò quando domani incontreremo le trans. Il giorno e’ finalmente arrivato e le stiamo aspettando nella stanza dell’hotel.
“Ciao bellezze”, esordisce la trans matura quando entra
“Ciao tesoro”, le rispondo io baciandola sulle guance e poi anche Mario lo fa
“Vi ho portato una mia amica”
“Come va?”, fa l’altra trans di colore
“Vogliamo accomodarci?”, domanda il mio fidanzato e tutti e quattro ci sediamo sul divano
“Da quanto siete fidanzati”, domanda la trans matura
“Quattro anni”, le rispondo
“Mai stati con una trans?”, fa la trans di colore
“Io no ma lui si”, risponde Mario facendole sorridere eccitatamente
La trans matura si chiama Ludovica, ha 55anni, capelli castani, occhi neri, seno rifatto e culo mastodontico. E’ abbigliata con un abito intero tigrato. La sua amica, invece, si chiama Chantal, ha 30anni ed ha la pelle, i capelli e gli occhi, di colore scuro. Indossa una camicetta fiorellata e una gonna blu. Dopo le solite formalità, le due trans iniziano a toccarci le nostre patte. La mia e’ già gonfia ma anche quella di Mario non scherza. Non so se abbia iniziato ad eccitarsi pure lui con le trans oppure la sua eccitazione e’ dovuta alle trasgressione di scoparsi qualcuno diverso da un uomo come succede a me con le donne ma fatto sta che Chantal abbassa la lampo del mio fidanzato e libera il suo cazzo eretto. Ludovica si inginocchia sul divano e ravana nelle mie gambe liberando anche lei il mio cazzo mentre io le abbasso la parte di sopra del vestito e inizio a leccarle i capezzoli delle sue tette rifatte. Anche Mario si fa più audace e toglie la camicetta a Chantal prendendosi in bocca il suo seno siliconato. Io mi sollevo dal divano mentre Ludovica si siede al mio posto. Mi tolgo la maglia mostrandole il mio torso. Lei si morde eccitata le labbra e poi mi abbasso il pantalone fino alle ginocchia e le do il cazzo in bocca. Poco dopo, anche le fauci di Chantal vengono occupate dal membro di Mario.
“Avevi ragione, tesoro, e’ davvero eccitante”, fa il mio ragazzo
“Te l’avevo detto, amore mio”, gli rispondo
“Ha una bocca espertissima”
“Anche la mia”
“Mi sta lasciando tutto il rossetto sopra”, confessa Mario e infatti posso notare che le labbra rosso fuoco di Chantal si sono sbiadite depositando tutto il colorante sulla minchia del mo fidanzato
“Alzati mignotta”, dico a Ludovica aiutandola ad alzarsi per poi girarla prepotentemente e spingerla contro il divano facendole divaricare le gambe mentre si aggrappa allo schienale
Mi inginocchio per terra, sollevo il vestito di Ludovica arricciandolo intorno ai suoi fianchi portando alla luce il suo culo privo di indumento e poi e inizio a leccare il buchetto della mia trans matura. Quella leggera buccia d’arancia mi fa impazzire. Quando ho scopato Cecilia era una giovane trans mentre Valentina, anche se aveva 40anni, era in forma mentre Ludovica si presenta leggermente appesantita e con evidenti segni del tempo sul corpo. La cosa mi eccita, mi manda su di giri. Mi fa piacere pensare che una come lei possa farsi scopare da un ragazzo giovane come me e come tutti gli altri che sono entrati nel suo culo prima d’ora. Prendo un preservativo dalla tasca dei pantaloni, me li tolgo completamente rimanendo totalmente nudo e quando ho foderato il mio cazzo, le entro dentro facendolo scivolare grazie alla saliva depositata da me precedentemente. Cominciando a scopare Ludovica, osservo Mario, nudo, che e’ ancora seduto sul divano e che sta succhiando il cazzo a Chantal, anche lei nuda. Nonostante gli ormoni che ha preso per cambiare il suo corpo, la trans ha ancora un cazzo di notevole dimensione a testimonianza che, quando era ancora un uomo, doveva essere bello lungo e grosso. Arpionato ai fianchi di Ludovica, spingo energeticamente il mio cazzo nelle sue viscere quando grida di piacere.
“Si, scopami, scopami forte”, mi incita Ludovica
“Te lo spacco questo culo”
“Mmh, che bel cazzo. Che bel cazzo che hai”
“Te lo pianto tutto dentro”
“Dai, fottimi con il tuo cazzone, frocetto mio”
“Stai zitta, puttana”, la rimprovero dandole due sculacciate facendo muovere la sua appena accennata cellulite come se stesse facendo la ola allo stadio “un’altra parola offensiva e ti conficco il mio cazzo in bocca facendoti perdere l’uso della parola”, la minaccio
“Succhiami la minchia, puttana”, fa Mario contro Chantal
“E’ molto saporita”, risponde lei
“Dentro contiene la sorpresa”, le fa facendomi sorridere
“La voglio”
“Ancora e’ presto, succhia, succhia”, le intima prendendola per la nuca e scopandole la bocca
Dopo aver continuato a scoparmi il culo di Ludovica ascoltando la conversazione di Mario e Chantal, esco dal sedere della transessuale e mi sdraio sul divano. Mario smette di farsi succhiare il cazzo da Chantal, si scambiano un bacio appassionato e poi la trans si accomoda sopra il mio bastone infilandoselo tutto nel culo facendo si che i peletti delle mie palle le solletichino le chiappe. Il suo cazzo nero sbatte contro il mio ombelico mentre io con la mano sinistra le tasto la chiappa destra e con la mano destra afferro una tetta e me la metto in bocca cucciandola oppure leccandole l’aureola e il capezzolo stesso. Mario succhia il cazzo di Ludovica ma poi si alza sul divano e si prende un preservativo. Credo che abbia intenzione di farglielo indossare per farsi fottere ma invece lo fa lui, posiziona la trans a terra a pecorina, si inginocchia davanti a lei e la penetra dopo averle dato una copiosa sputata sul culo che mi sono già chiavato. Sospira felicemente perché era chiaro che anche lui iniziava a provare un certo interesse sessuale verso di loro quando ci masturbavamo insieme davanti al computer usando le loro foto. Mario afferra Ludovica per il suo vestito tigrato ancora arrotolato sui fianchi, con la mano destra, con l’altra le afferra una tetta e la scopa con veemenza facendola gridare molto più di quanto l’abbia fatta gridare io prima. Vedere il mio fidanzato fottere una persona che non gli faceva provare attrazione ma che invece adesso punisce quasi come se la ritenesse colpevole di questo suo cambiamento, mi fa attizzare ancora di più e il mio cazzo si ingrossa dentro al culo di Chantal che strabuzza gli occhi eccitata e saltella allegra sulla mia nerchia masturbandosi la sua che però non riesco a toccare inibito, forse, dalla crescente atrofizzazione del suo apparato riproduttivo.
“Ti piace, tesoro?”, domando a Mario
“Mi piace si, eccome. E’ qualcosa di proibito che mi accende. Non so spiegarlo”, mi risponde chiarendomi le sue prime sensazioni
“Scopatela, dai”
“Glielo faccio uscire dalla bocca”
“Dammelo bastardo”, lo incita Ludovica insultandolo
“Sei una zoccola”, gli fa lui
“E tu? Ti stai divertendo?”, chiedo a Chantal
“Hai un cazzo divino”, replica
“Ora te lo faccio sentire meglio”, le dico prendendola per le spalle facendole schiacciare il suo culo contro i miei coglioni piantandole dentro altri centimetri “ti piace adesso?”, le domando schiaffeggiandole il culo“ti piace? Rispondimi”
“Si, si, mi piace. Mi piace. Chiavami”
Prendendola per le spalle, Mario tromba Ludovica con tutta la forza che ha nel corpo. E’ un giovane stallone nel fiore degli anni che deve dimostrare ad una persona più grande di lui che sa come farla godere. Ci sta riuscendo egregiamente perché nonostante la posizione che ho assunto, infatti sono seduto sul divano mentre Chantal fa su e giù sul mio cazzo, posso notare che quello del mio fidanzato sparisce nella caverna della sua vittima per poi riaffiorare vittoriosa e la trans mugola invogliata. Io prendo Chantal per le chiappe e muovo velocemente il mio pube verso il suo culo scopandola come un martello pneumatico. Le sue mani all’apparenza maschili ma con uno smalto femminile rosso, sono poggiate sui miei vigorosi pettorali e li tastano. Sono leggermente pelosi e quando vengono toccati, perdo la ragione. Io e Mario usciamo dai culi delle trans. Mario si siede sul tappeto e Ludovica si accomoda sul suo pene dandogli la schiena. Anche Chantal assume la stessa posizione ma noi rimaniamo sempre seduti comodamente sul sofà. Martelliamo quei sederi aggrappandoci ai loro fianchi oppure cingendo i loro addomi. Quello della trans di colore e’ sodo e levigato mentre quello della trans matura e’ leggermente gonfio e fa trasparire tutta la sua età. Dopo alcune bordate nella rosellina di Chantal, la faccio scendere da sopra il mio cazzo e le sparo in faccia tutto il mio sperma.
“Mmh, che buono”, fa lei
“Lasciamene un po’”, le dice Ludovica così Chantal le si avvicina e la trans matura le lecca le labbra ancora sporche
“Tra un po’ vi do’ il mio, signore”, fa Mario proseguendo la sua trombata
“Daccelo in faccia”, fa Ludovica
“Ho ancora sete”, lo esorta Chantal
Mario esce dal culo della sua trans e si sega il cazzo mentre io lo guardo seduto sul divano e sono contento che si sia finalmente liberato dalle sue remore. Ludovica e Chantal avvicinano le loro teste l’una all’altra e il mio ragazzo sborra un po’ sul viso di ognuna. Mentre le trans si baciano leccandosi a vicenda, Mario mi si siede vicino e mi abbraccia. In questo momento, tutto il nostro essere gay riemerge prepotentemente. Anche le trans sborrano sui loro petti e si imboccano reciprocamente il loro sperma. Facciamo una doccia e poi ognuno sale in macchina. Mentre guido per raggiungere casa, Mario mi comunica quanto gli sia piaciuto scopare una donna con il cazzo.
“Te l’avevo detto”, gli rispondo “eri tu quello che non mi voleva ascoltare”, continuo
“Che stupido sono stato”
“Mi piace questo nuovo lato di te”
“Quale lato?”, mi domanda
“Quello libero. Un buco e’ un buco”
“Quindi mi stai dicendo che ti scoperesti anche una donna?”
“L’ho già fatto in passato”, gli ricordo
“Anche io”, fa Mario riferendosi alla sua ex che aveva prima di iniziare a lavorare al ristorante dello zio “ma e’ passato tanto tempo e allora pensavo di essere eterosessuale non omosessuale”
“Quindi non ti si alza più se vedi una ragazza?”
“No, ma non so se sia un bene o un male”
“Ci sono altri metodi scientifici per raggiungere l’erezione”
“Vedremo”, risponde lui lasciandosi dietro ancora aperto lo spiraglio dell’eterosessualità “ma quello che abbiamo fatto poco fa dobbiamo rifarlo ma non con loro due ma con altre. Voglio scoparmene più che posso”, continua mentre io vedo che si sta toccando il cazzo visibilmente eccitato
Torniamo a casa e ceniamo. Mentre stiamo guardando un film in tv, una scena di sesso riaccende in noi la passione. Ci scopiamo furiosamente a vicenda per venire l’uno sul corpo dell’altro.

FINE CAPITOLO 3

TO BE CONTINUED

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA ADOLESCENZA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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