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Gay & Bisex

Aspettando te 16


di FRANK_1987
11.03.2021    |    2.354    |    6 7.5
"Non mi fa storie ma perché dovrebbe? Sono adulto e lei sa già che questo amico e' qualcosa di più..."
Vendetta

Questi capitoli si collocano dopo “UN MESE DI BALDORIE”

CAPITOLO 16

Mentre il ragazzino saltella felicemente sul mio cazzo toccandosi la testa dimostrandomi quanto ormai sia in estasi, l'altro, inginocchiato alla sua destra, gli succhia il cazzo impedendogli di muoversi di qua e di là come un tergicristallo. I due si baciano appassionatamente e quello che mi sto scopando assapora il gusto del suo pene attraverso la bocca di quello che ha appena finito di spompinarlo per poi spingerlo nuovamente verso il basso occupandogli la bocca facendo pressione sulla sua nuca. Il ragazzo pompinaro si ficca tutti i centimetri dell'amico dentro la gola e spinge il pube contro di me che sto scopando il culo della troietta di turno. Volete sapere chi mi sto scopando? Sono Edoardo (ASPETTANDO TE 8), che si sta godendo il mio membro nel culo ed Ennio (ASPETTANDO TE 13), che invece si dedica a quello dell'amico. Edoardo ficca il suo attrezzo nelle fauci di Ennio che mugugna di piacere ma quando poi lo lascia andare, dalla bocca di Ennio fuoriesce un rivolo misto di saliva e sperma che cola lungo l'asta di Edoardo gocciolandomi sulle palle. Ennio me le ripulisce prima con la lingua e poi con le mani cercando di portare via quello che il suo organo gustativo ha invece lasciato sulla mia epidermide. Senza l'ingombro di Ennio che grava sul pene di Edoardo e di conseguenza sul mio, posso guidare meglio l'entrata della mia minchia dentro un culo che ormai sono mesi che riceve i miei centimetri. Ennio ora si limita ad accarezzare il petto dell'amico e a baciarlo mentre io li osservo attraverso uno specchio dell'armadio che sta di fronte al letto della stanza del ragazzo che mi sto fottendo.
"Vuoi scopare?", chiede Edoardo ad Ennio
"Si, lo voglio", gli risponde
"Dai, siediti", fa il ragazzo anche se poi non si alza da sopra il mio pene
"Aspetta che prendo un preservativo", dice Ennio allontanandosi per poi raggiungerci con un condom in mano
Lo sento aprire la bustina ma il riflesso dello specchio, occupato dalla sua presenza, mi impedisce di vedere cosa stia succedendo. Ma in fondo non me ne frega, intanto continuo a spingere il mio cazzo dentro l'ano di Edoardo. Ennio armeggia con quello dell'amico, poi lo sento sputare e alla fine si mette a cavalcioni su di lui penetrandosi. Non mi era mai capitato di scopare un ragazzo che intanto se ne scopava un altro. Non in questa posizione almeno. La pressione che il corpo di Ennio esercita sul bacino di Edoardo fa si che quest'ultimo apra meglio il suo foro anale ed accolga tutti i miei 19cm. Ne ho la prova quando le sue chiappe toccano i miei coglioni. Ora e' Ennio a muoversi saltellando sul cazzo che lo sta impalando dando dei piccoli movimenti anche al mio che si strofina lungo le pareti anali di Edoardo ma stando quasi immobile. Ho addosso tutto il peso dei due ragazzi per un totale complessivo di 140kg più o meno. Edoardo abbraccia Ennio e lo scopa furiosamente quasi se fossero da soli senza di me ed Ennio si aggrappa alla spalliera del letto mentre si scambia effusioni con l'amico che tempo prima gli aveva consigliato di farsi fottere anche dal mio pene.
"Che bello! Che bello!", esclama Edoardo dando dei colpi al sedere di Ennio ma senza dimenticarsi di abbassarsi quel tanto che serve alla mia dotazione di rientrare di nuovo, e tutta, dentro al suo culo
"Godo", fa Ennio mentre lo vedo di spalle che si sta smanettando freneticamente mentre il suo culo si apre come un carciofo
Ennio si alza da sopra Edoardo e si sdraia sul letto spalancando le gambe più che può. Ci mostra un culo che abbiamo visto entrambi già parecchie volte nonostante sia la prima occasione che li vedo trombare insieme. Anche perché da quando ci siamo incontrati non abbiamo mai avuto il piacere di formare una cosa a tre come invece sta succedendo adesso. Pure Edoardo smette di farsi scopare e si intrufola tra le gambe dell'amico. Gliene prende una con la mano e con l'altra aiuta il suo pene a rientrare nelle sue viscere. Io mi avvicino a quei due giovani ragazzi e accarezzo Edoardo fino a quando lo spingo facendolo distendere su Ennio in modo che possa mostrarmi il suo culo. Glielo apro ancora di più con le mani e inizio a leccarglielo ma poi lo penetro con prepotenza vedendo Ennio strabuzzare gli occhi perché Edoardo gli e' entrato tutto dentro. Dopo un po', lo stupore del suo sguardo si trasforma in piacere e iniziamo a spingere. Le mie spinte favoriscono anche quelle di Edoardo che non deve faticare poi così tanto a scoparsi l'amico perché tecnicamente sto facendo io il lavoro che invece dovrebbe fare lui limitandosi a ricevere quel piacere mentale che si prova solo stando dentro ad un qualsiasi anfratto.
"Siete due porcellini", li apostrofo "due porcellini assatanati", continuo mentre con una mano tocco il torace di Edoardo e con l'altra mi scontro con Ennio intendo a darsi piacere da solo
"Scopatemi, scopatemi", grida Ennio come se avesse tutte e due i nostri peni dentro il suo ano dilatato e dilaniato
In questa posizione posso scopare meglio Edoardo anche se non riceve tutti i 19cm della mia minchia ma solo quelli che bastano per farlo godere. Ma non so se goda più perché io lo scopo e perché si sta scopando il suo amico fatto sta che nessuno mai prima d'ora si e' lamentato di me e lui non l'ha mai fatto in tutti questi mesi quindi mi metto l'anima in pace e continuo a chiavarlo. Lo pigio di più contro il corpo di Ennio che smette di segarsi perché l'addome di Edoardo gli preme il suo cazzo e gli serve quasi come mano per continuare a darsi godimento. Edoardo tiene le gambe dell'amico per le caviglie ed io lo abbraccio da dietro baciandolo sul collo. Subito dopo si sfila dal suo culo e si adagia sul letto facendo scivolare anche il mio da dentro di lui. I due amici si masturbano contemporaneamente e vengono sull'addome di Ennio mentre Edoardo gli sporca anche la mano. Io prendo Edoardo da dietro per il collo e lo spingo vicino ad Ennio. Scendo dal letto e inizio a segarmi davanti alle loro facce che sono sotto il mio attrezzo che poi li ricopre di bianco latte scrotale. Mentre il mio cazzo sporco penzola davanti ai loro visi, i due ragazzi se lo litigano cercando di arrivare per primo a leccare i residui spermatici che escono dalla mia uretra.
"Ci facciamo una cioccolata?", chiede Edoardo dopo esserci lavati
"Per va bene", gli rispondo
"Anche per me", ci fa eco Ennio
"Però sarebbe perfetto berla con un po' di panna", replico io maliziosamente davanti al caminetto acceso in una fredda giornata di Novembre
Non mi va di tornare a casa. Ormai e' tarda notte e quindi mando un sms a mia madre dicendole che avrei dormito da un amico. Non mi fa storie ma perché dovrebbe? Sono adulto e lei sa già che questo amico e' qualcosa di più. Ci sdraiamo sul letto ed Edoardo ed Ennio decidono di mettersi ai miei lati così che io possa abbracciarli mentre poggiano le loro teste suoi miei pettorali e nell'aria si diffonde un odore di pulito proveniente dalle coperte appena cambiate e dai nostri corpi insaponati e lavati da sei mani, per rendere la doccia ancora più efficace. Da quel giorno ne sono passati tanti e più o meno vengono trascorsi tutti allo stesso modo. Vado a casa di uno dei due, li scopo e poi ci addormentiamo. Ma tutto questo mi annoia, sta quasi diventando routine e dopo 5mesi trascorsi a scopare a destra e a sinistra con donne, uomini e trans sia in Italia che all'estero, non sono abituato a ritrovarmi nuovamente in una relazione, sebbene questa volta sia un menage a trois. Oggi, per esempio, non ho voglia di andare dai due ragazzi. Voglio uscire ad incontrare nuova gente. Sono quasi due settimane che non vado al locale gay, frequentando esclusivamete la casa di Edoardo, e quindi devo cambiare un po' per non rendere tutto più monotono.
"Posso sedermi qui?", mi fa un ragazzo avvicinandosi a me
"Certo", gli rispondo anche se c'e' altro spazio dove accomodarsi
"Vuoi qualcosa da bere?"
"No, grazie sono a posto", replico alla sua domanda
"Sei da solo?"
"Si e tu?"
"Anche io", dice il ragazzo mentre si guarda intorno un po' spaesato "mi chiamo Giordano", continua presentandosi
"Giulio"
"Ah, che coincidenza. Abbiamo la lettera del nome uguale. Sarà destino"
Lo guardo da capo a piedi. Indossa una camicia rossa, un pantalone beige e delle sneakers adatte sia per un vestiario casual che elegante. Ha i capelli castani e gli occhi celesti e una leggera barbetta incornicia il viso. Iniziamo a parlare scoprendo che per lui e' la prima volta che viene nel locale. Non l'ha mai fatto perché ha appena messo la parole fine ad una relazione che durava da quasi 10anni. Mi viene un groppo in gola ripensando alla mia con Mario. Anche noi stavamo insieme da quasi 10anni, anzi per l'esattezza 8, li avremmo festeggiati proprio il giorno di Natale, tra un mese. Giordano mi racconta che il suo ragazzo lo ha mollato per una ragazza conosciuta durante la loro ultima vacanza in Grecia e che lei aspetta un bambino. E' visibilmente emozionato, si vede che ci tiene ancora a lui ma non può vivere nel passato. Se il suo ex ha deciso di crearsi una famiglia distruggendo il loro amore, lui non può fare altro che andare avanti con la sua vita e forse io posso aiutarlo. Magari non a costruire di nuovo qualcosa di solido ma per una notte soltanto io ci sto. Ora non bisogna fare altro che tentare la sorte e capire se anche lui ci sta. Per questo motivo, lo arpiono per il collo e gli infilo la lingua in bocca.
"Ma cosa fai?"
"Non volevi questi?"
"Non lo so veramente..."
"Se sei venuto in questo locale e ti sei avvicinato a me, significa che sei pronto per dimenticare il cazzo del tuo ragazzo con quello di qualcun altro", gli dico
Gli prendo la mano e gliela posizione sul pacco. Giordano inizia a ravanare tra le mie cosce come se non aspettasse altro. Sono sicuro che lui e il suo ragazzo non si sono comportati come me e Mario, che non hanno incontrato altre persone durante la loro relazione, a parte quella ragazza, ed ora e' contento di toccare un altro pene diverso da quello toccato per quasi due lustri. Mi intrufolo con la lingua dentro la bocca giocando con la sua leccandogli le labbra ed anche il naso. Giordano si lascia andare sempre di più e la sua mano diventa sempre più stretta intorno al mio pene. Ci sono delle persone in piedi che ci stanno guardano ed io, continuando a limonare con il ragazzo che tiene gli occhi chiusi, apro i miei per fissare quegli telespettatori. Si sa che quando qualcuno ci guarda mentre facciamo porcate ci eccitiamo di più ed ottengo il risultato sperato perché prima iniziano a toccarsi ma poi si allontanano perché speravano di ricevere un invito che invece non hanno ricevuto. Mentre ci baciamo, gli metto le mani intorno al collo e lui e' attirato dai miei bicipiti. Si sono ingrossati grazie alla camicia bianca che indosso ed ora i suoi arti si muovono sui miei pettorali, anch'essi messi in evidenza, e sulle mie braccia. Dopo aver tastato quasi ogni centimetro del mio torace, seppure ancora attraverso gli indumenti, Giordano si alza smettendo di baciarmi. Ho paura che abbia avuto qualche ripensamento ma poi mi afferra dalla cravatta invitandomi ad alzarmi per andare da lui. Mi prendo la giaccia lasciata sul divano e andiamo via. Sul divano di casa sua, Giordano mi fa sedere per poi abbassarsi davanti a me iniziando a sbottonarmi la camicia e infine anche il pantalone.
"Porco cane", esclama alla vista del mio cazzo
"Che c'e'?"
"E'...e' bellissimo"
"E' più grande di quello del tuo ragazzo?"
"E' il più grande mai visto prima"
Lo prendo come un complimento ma non perché come il mio non ce ne siano in giro, sono consapevole di quei bastoni mastodontici che ho incontrato anche io, ma Giordano mi spiega che lui ha perso la verginità a 18anni proprio con il suo ex con il quale e' stato poi per quasi 10anni e, in poche parole, ha visto solo quello. Ecco spiegato il motivo del suo sbigottimento. Se lo prende in bocca proprio come se fosse la sua prima volta. E' in pratica lo e'. E' la sua prima volta con un secondo cazzo. Si siede accanto a me e se lo ficca nel cavo orale. Lo lecca e lo masturba rendendomi partecipe di quello che un uomo solo e' stato in grado di insegnargli. Mentre lui si dedica alla mia nerchia, io lo accarezzo sulla schiena e infilo le mani sotto il suo torace sbottonandogli la camicia spogliandolo. Il suo petto tonico e leggermente peloso mi viene mostrato e quando si abbassa nuovamente per sbocchinarmi noto un tatuaggio che inizia dalla nuca e prosegue per tutta la colonna vertebrale fino all'osso sacro. Continuando a ricevere il pompino, ci denudiamo completamente e riprende in bocca il cazzo ad ogni movimento che fa il suo corpo. Quando gli prendo la testa tra le mani e lo bacio, successivamente lo spingo contro il divano ed adesso sono io quello che gli succhia il cazzo. Lo faccio per poco tempo perché desidero trombarlo. Praticamente da solo, Giordano si posiziona a pecorina sul sofà ed io gli allargo le chiappe per leccargli le pieghe dell'ano e infilare delle dita al suo interno per facilitare la penetrazione che da qui a qualche istante vado a praticargli. La prima con un cazzo diverso.
"Mi fai male", esclama Giordano
"Poi si abitua"
"Certo che hai un bazooka tra le gambe. Chissà quanti culi hai scopato?!", si chiede il ragazzo ormai del tutto impalato
"Non solo culi, anche fighe", preciso
Alla rivelazione della mia bisessualità, Giordano spinge all'indietro il suo culo per far entrare altri centimetri di minchia dentro di lui. Anche nel suo caso, farsi scopare da un cazzo che entra in qualsiasi buco, lo eccita da impazzire. Pure io sono come lui. Sapere che un uomo mi sta scopando e poco dopo tornerà a casa dalla moglie, dalla fidanzata o semplicemente andrà a fottersi una prostituta per pulirsi la coscienza dopo aver scopato un uomo, mi manda in visibilio. D'altronde, non e' neanche la prima volta che prova un pene bisessuale visto che il suo fidanzato lo era. Accarezzo la schiena di Giordano mentre continuo a ficcare il mio membro nel suo culo. E' stretto, nonostante i tanti anni passati a scopare con il suo ex, ma e' una bella sensazione quella di sentire la carne anale avvolgere il proprio organo riproduttivo soprattutto di questi tempi perché i culi di Edoardo ed Ennio, i due ragazzi che mi sto scopando da qualche mese, continuano ad allargarsi risultando quasi vuoti. Poggio una gamba sul divano e spingo il mio membro foderato dentro il foro di Giordano che si aggrappa con una mano allo schienale. Con l'altra si masturba muovendo avanti e indietro il suo corpo facilitandomi la scopata anche se ormai sono abituato e non ho bisogno dell'aiuto di chi mi fotto per farlo al meglio. Con le dita percorro il tatuaggio che ha disegnato lungo la spina dorsale. Riesco a toccarla sentendo gli anelli vertebrali facendomi quasi ribrezzo e poi lo abbraccio baciandolo sul collo mentre con le mani gli accarezzo gli addominali e poi gli agguanto il pene. Adesso sono io che lo sego rallentando nella scopata ma non ha importanza, posso sentire meglio la carne avvilupparsi intorno alla mia, proprio come vi avevo spiegato sopra. Il suo pene scivola tra la mia mano perché sta producendo del liquido prespermatico che gli faccio degustare quando gli infilo le dita in bocca e lo vedo trasformarsi sempre di più in una troia. Riprendendo la chiavata afferrando Giordano per i fianchi, nuovamente le mie spinte diventano più energiche costringendolo ad aggrapparsi allo schienale del divano non con una mano soltanto ma con tutte e due. Ma mi sono rotto di questa posizione e quindi mi sfilo dal suo culo sedendomi sul sofà e invitandolo a impalarsi. Giordano afferra la mia nerchia e la guida nel suo anfratto facilitando una scopata che adesso diventa quasi romantica. Possiamo guardarci negli occhi osservando il godimento di entrambi e possiamo scambiarci anche qualche bacio sebbene siano solo le lingue a giocare tra di loro lasciando che le labbra, che dovrebbero essere le vere protagoniste, giochino un ruolo secondario. E' chiaro che il ragazzo ha bisogno di affetto nonostante io sia per lui un perfetto sconosciuto incontrato in un locale e usato per ricevere una dose di cazzo vendicandosi del suo ex. Ma se e' questo quello che vuole, affetto, sono più che contento di darglielo almeno sono sicuro che gli lascerò un buon ricordo di me.
"Sei una troia. Ti stai facendo scopare da uno sconosciuto proprio come fanno le puttane solamente perché hai bisogno di cazzo", lo schernisco
"Si ne ho bisogno, ne ho bisogno", grida Giordano saltellando sul mio pene toccandosi il corpo "dammelo, fai quest' opera di carità, riempimi di cazzo come una baldracca", continua abbracciandomi per il collo e baciandomi sbavando sul mio mento
Abbraccio Giordano in modo che i nostri toraci si urtino l'uno con l'altro e ci baciamo. Il mio cazzo adesso e' dritto nel suo culo mentre prima no, a causa della posizione. Mi piace immaginare che, scopando una persona a smorzacandela abbracciandola proprio come ora sto abbracciando Giordano, si possa avvertire la presenza del mio membro ancora meglio rispetto ad un'altra posizione. Mi alzo con lui in braccio, gli do qualche bordata nel culo stando in piedi e poi lo getto su una poltrona a gambe aperte. Gliene afferro una per la caviglia mentre il ragazzo tiene l'altra aperta brandendola da sotto il ginocchio e si sega contemporaneamente per poi sborrare sul suo addome. Con la mano sporca mi tocca il petto lasciandoci sopra residui spermatici. Poggiandosi sui miei pettorali, mi da una leggera spinta in modo che io esca dal suo culo. Giordano si solleva e mentre sto per togliermi il preservativo me lo afferra e lo lecca. Vuole sentire i suoi umori sulla sua lingua per poi risalire lungo il mio ventre raggiungendo quelle parti del mio corpo che aveva macchiato con la sua sborra e lavarla via. Non e' molto perché cominciava già a prendere consistenza e me la mostra depositata sul suo organo gustativo che poi fa entrare nella sua bocca e gli vedo il pomo d'Adamo salire e scendere, segno di aver ingoiato la sua essenza. Anche la mia non tarda ad arrivare e quando Giordano si sdraia nuovamente sopra la poltrona, un primo schizzo gli colpisce il mento mentre gli altri trovano rifugio sulla pelle della sua tonica pancia. Mi accarezza nuovamente i pettorali come se essi fossero per lui la parte più eccitante del mio corpo ed io raccolgo la mia sborra con la lingua, lecco via anche quella finita sul mento di Giordano e poi gliela colo in bocca smista a qualche goccia di saliva. Pure il mio liquido seminale finisce nel suo stomaco passando prima dall'esofago e poi mi adagio su di lui baciandolo e inebriandomi dell'odore che i nostri aliti puzzolenti di sborra tramandano raggiungendoci le narici. La vendetta di Giordano ai danni del suo ex si e' consumata e sono felice di esserne stato l'artefice.
"Che ne dici se provassimo questo?", sento domandare a mia madre dalla sua stanza quando rientro a casa
"No, ma che sei impazzita? Guarda quanto e' grande! Meglio questo, e' più piccolo", le risponde Rafael
"Ma io volevo che si allargasse ancora di più", replica chi mi ha partorito "il culo e' come la vagina, bisogna solamente fare un po' più di attenzione ma poi si gode soltanto", continua facendomi sbalordire perché non l'avevo mai sentita parlare in questo modo e anche perché Rafael sarà il solito fortunato che le scoperà il culo
"Faccio a piccoli passi", fa il mio patrigno
"Ok, come vuoi tu", gli fa eco Rachele
Non oso immaginare che cosa stia succedendo in quella stanza e non voglio neanche spiare anche se non potrei farlo. La porta e' chiusa a chiave che impedisce la visuale dalla toppa. Avrei dovuto sapere che al mio ritorno dall'ennesima scopata avrei trovato mia madre e il mio patrigno giocare sessualmente. Ogni qualvolta che mandano Esteban da mia sorella Claudia a fare un pigiama-party con i figli che lei ha avuto da Pedro e Agostino, quei due si danno alla pazza gioia. Mi dispiace non poter trasformarmi in un guardone e, soprattutto, capire quale sia la cosa piccola da usare che suggeriva Rafael dato che non può essere il suo cazzo che piccolo non e' misurando 23cm. Vado a dormire appagato per la trombata che mi sono fatto ma la curiosità di sapere cosa stia succedendo in quella camera da letto mi uccide.

FINE CAPITOLO 16

I RACCONTI VERRANNO POSTATI OGNI DUE GIORNI FINO A QUANDO NON SI ALLINEERANNO CON LE DOMENICHE COME QUANDO VENIVANO PUBBLICATI PRIMA DELL'INTERRUZIONE

TO BE CONTINUED

TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19

QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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