Gay & Bisex
Aspettando te 19
di FRANK_1987
17.03.2021 |
2.237 |
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"Successivamente mi tolgo anche dal suo culo e mi sfilo il preservativo..."
Lo stesso profumoQuesti capitoli si collocano dopo “UN MESE DI BALDORIE”
CAPITOLO 19
All'inizio c'e' una scena ETERO, che non mi vede protagonista, e continuando a leggere troverete una scena TRANS un po’ inconsueta. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.
Vivere in una casa con tre persone dagli ormoni impazziti non deve essere facile per un bambino di 6anni. Il mio fratellastro Esteban spesso e volentieri viene mandato a dormire dalla sorellastra Claudia per poter assecondare le voglie matte dei suoi genitori. Anche questa sera, mia madre e suo marito hanno mandato il piccolo a giocare con i suoi simili facendo capire a mia sorella che devono passare un po' di tempo libero tutto per loro. Rachele si deve godere quel gran bel pezzo di fusto che e' Rafael, e posso capirla. Lui e' ancora nel fiore degli anni e sebbene sia cambiato dalla prima volta che lo incontrai, e' naturale che sia così, i suoi capelli brizzolati che ogni tanto vengono fuori prima di una tinta farebbero impazzire chiunque soprattutto mia madre che, non volendo, fa reprimere a sua figlia la voglia di fare sesso con il marito Agostino senza preoccuparsi anche di Esteban. Quando ritorno a casa e' ormai notte fonda. Non ho scopato con nessuno perché sono stato in compagnia di una mia amica, la stessa che non credeva che io potessi corteggiare un uomo sposato e devoto come lo era Camillo (ASPETTANDO TE 3). Cammino un po' barcollando per i troppi Bloody Mary che mi sono bevuto e dalla cucina vedo una luce filtrare nel corridoio da una porta socchiusa. Penso immediatamente che mia madre e il mio patrigno ci stanno dando giù pesantemente per essere ancora svegli a quest'ora e mentre mi incammino, riesco a sentire chiaramente i loro sospiri e incitamenti sessuali perché non si sono accorti del mio rientro.
"Mmh, che bello", fa mia madre
"Ti piace?", le chiede il marito
"Tantissimo"
"DaI continua"
"Ma perché non me l'hai fatto fare prima?", domanda Rachele a Rafael mentre le voci diventano sempre più nitide ad ogni mio passo in avanti
"Non volevo ma quando l'ho visto fare a tuo figlio mi e' piaciuto un sacco", le risponde l'argentino facendomi capire che ha raccontato a sua moglie della nostra relazione di nuovo riallacciata
"Sei davvero un porco", fa mia madre mentre Rafael emette un urlo cavernicolo
Quanto mi piacerebbe entrare in quella stanza in questo momento ed usufruire del cazzo sudamericano di Rafael come sta facendo adesso mia madre, tanto ormai lei sa ogni cosa e non c'e' bisogno di nasconderci ancora ma quando mi avvicino alla porta socchiusa e la apro leggermente per guardare meglio, gli occhi quasi mi escono dalle orbite come nei cartoni animati.
"Sei proprio come il mio primo marito, pace all'anima sua", dice Rachele
"Scopami, continua", la incita Rafael
"Hai veramente un culo accogliente"
"Dai, ficcamelo di più", fa l'argentino emettendo un rantolo di piacere quando mia madre gli spinge nel culo lo strap-on che indossa alla vita
Si, avete capito bene. Rafael e' posizionato a pecorina nello stesso letto dove tante volte quella posizione la praticavo io insieme a lui e sua moglie lo sta penetrando. Il cazzo duro di Rafael penzola tra le sue gambe emettendo un leggero rivolo di pre-sperma che ad ogni movimento oscillatore del pene, si allunga sempre di più. Mia madre e' inginocchiata dietro di lui. Ha lo strap-on agganciato alla vita e continua ad infilarlo nel culo del marito. Anche lei e' nuda. Io posso vedere solo la sua chiappa sinistra e il corrispondente seno perché il resto mi viene nascosto dalla posizione assunta. Il mio cazzo svetta immediatamente. Inizio a massaggiarlo da sopra il pantaloncino togliendomelo dal boxer e una macchia pre-spermatica si allarga sempre di più sulla stoffa dello jeans. Rachele continua a scoparsi il culo del marito che grugnisce di piacere mentre le spiega che gli e' venuta voglia di farsi fottere da un cazzo finto, almeno per il momento, quando tempo fa mi aveva sorpreso a infilarmi un dildo nel culo e lui mi aveva aiutato a portare a termine l'opera (ASPETTANDO TE 6). Sono felice di avergli fatto riprovare questo piacere ma mi avrebbe fatto ancora più piacere se, dopo avermi fottuto con il dildo, mi avrebbe chiesto di fotterlo a mia volta. Mi sarei sentito veramente in pace. Ed e' quello che voglio fare d'ora in avanti. E' chiaro che il culo se l'e' fatto allargare la prima volta da un membro umano e non in silicone, quindi se riesco a insistere senza farlo incazzare di brutto, sono sicuro che dentro al suo ano ci finirò molto presto, anche in presenza della mamma costringendo suo marito a preferire il mio pene ad uno finto.
"Scopami il culo", sussurra mia madre all'orecchio del marito
"Non chiedevo altro", fa lui togliendosi lentamente lo strap-on dall'ano costringendomi a nascondermi per evitare di essere visto "vieni qui", prosegue "siediti sul mio", consiglia alla moglie
"Oh si, questo si che e' un cazzo sublime", esclama
Come dalle torto. Ritorno a spiare e vedo Rafael sdraiato sul letto a gambe aperte mentre mia madre e' su di lui. Il suo culo e' occupato dalla maggior parte dei centimetri dell'argentino eterosessuale ma dal culo rotto. Lui la tiene per le chiappe tirandole leggermente verso l'alto quasi come se voglia farmi vedere come si sta scopando le viscere di mia madre che e' aggrappata ai suoi pettorali tatuati e ansima assecondando le spinte del coniuge. Quando prima le ho visto il seno mi e' venuta voglia di entrare nella stanza e succhiarglielo come facevo da neonato ma adesso ho voglia di scoparmi il suo culo strusciando la mia minchia contro quella di Rafael costringendo mia madre a ricevere una doppia penetrazione. Ma per il momento mi trattengo, mi godo la visione di questa meravigliosa scopata anale che mi stanno regalando. Ho il cazzo fuori dalla zip dei pantaloni che mi urta contro la pelle dell'asta ad ogni movimento che la mano fa su e giù per facilitare la sega. Quando sento il mio patrigno grugnire come un porco, capisco che ha sborrato nel culo della moglie che poi si alza macchiandosi ancora di più quando lo sperma fuoriesce dall'ano. Io mi nascondo e sborro per terra per poi avvicinare un tappeto, aiutato dai piedi, e pulire alla bene meglio il pavimento.
"Giulio, noi dobbiamo parlare", fa mia madre il mattino dopo
"Cosa c'e'?", le domando vedendo anche Rafael seduto sul divano
"Rafael mi ha detto tutto di voi due. Che avete di nuovo ripreso a scopare"
"E ti da fastidio?", le domando
"Assolutamente no. Preferisco che mio marito scopi con mio figlio piuttosto che andare in giro a divertirsi con persone estranee rischiando di portare a casa qualche malattia. A patto che anche tu non lo faccia"
"Stai tranquilla, io mi proteggo sempre"
"Solo con me non lo fa", esclama Rafael "gli piace quando gli sborro nel culo"
"E a chi non piace?", le fa eco mia madre baciandolo "tu puoi divertirti con chi vuoi", mi dice "anche con il tuo patrigno ma dovete essere svegli e rifiutarvi di fare sesso non protetto", ci spiega trasformandosi in una maestrina mentre io e Rafael diventiamo i suoi studenti di anatomia ed educazione sessuale
"Non preoccuparti tesoro, io e Giulio ci teniamo a continuare a scopare e non sarà una malattia venerea a fermarci, giusto?", finisce la frase rivolgendosi a me
Quando io annuisco, il mio patrigno mi si avvicina e mi stampa un bacio in bocca. Vedo mia madre strizzarsi un seno e nei suoi occhi la voglia di essere scopata di nuovo da entrambi come successe in passato ma il suono del campanello ci impedisce di andare oltre. Una sua amica viene a prenderla per andare a mangiare fuori. Non posso neanche rimanere da solo con Rafael per stuzzicarlo e convincerlo a farsi scopare perché deve ritornare nella sua azienda. Sono felice che le cose si siano chiarite. Temevo che mia madre mi avesse cacciato di casa per aver di nuovo circuito il marito ma invece ne e' contenta. Forse anche lei spera di beneficiare del mio corpo? Non so, ma a me piacerebbe molto beneficiare del suo e scoparle il culo visto che, le volte precedenti, non gliel'ho scopato. L'unica pecca che non riesco a perdonargli e' l'avermi nascosto l'indole passiva di Rafael che io gli ho fatto riscoprire a mia insaputa. Ma non gliene faccio una colpa e spero che sia lui, nella nostra intimità, a confidarmelo e a chiedermi di infilargli nuovamente un cazzo di carne nel culo invece che uno di silicone attaccato a dai fianchi femminili. Sono più che sicuro che succederà data la vicinanza anche sentimentale, e non soltanto sessuale, tra noi due.
"Cosa prendi da bere?", mi domanda una voce maschile mentre si siede allo sgabello vicino al mio nel locale gay
"Sono a posto", gli rispondo
"Peccato, volevo offrirti un'altra cosa", continua mentre mi giro e vedo un ragazzo con i capelli neri a doppio taglio e una barbetta incolta vestito con un maglione scuro e degli jeans sdruciti
"Non mi interessa", faccio io girandomi dall'altra parte
"Scusa, non volevo offenderti. E' solo che i ragazzi fanno così ed io lo sono da poco", mi spiega attirando la mia attenzione facendomi girare nuovamente verso di lui
"Lo sei da poco, cosa?"
"Un ragazzo. Prima ero una ragazza ed e' normale che non potevo offrirti soltanto che un altro Bloody Mary, non era una metafora sessuale"
"Quindi tu hai la figa?" domando e lui mi risponde mormorando "Allora mi sa che qualcosa da bere te la posso offrire io", gli dico alzandomi mentre il ragazzo mi segue uscendo da locale ritrovandoci a casa sua
Levo la maglia del ragazzo, Beniamino, come se non aspettassi altro da tempo. Ho già incontrato un altro trans nato donna e diventato uomo prima d'ora e in lui vedevo i segni delle operazioni subite durante la sua trasformazione ma in Beniamino non si nota niente ne' le cicatrici che dovrebbero mostrare l'asportazione del seno, ne' quella sull'addome anche se il furbo si e' fatto tatuare delle ali per nascondere il fatto che non ha più neanche l'utero. Quando lo chino leggermente sul tavolo della sua cucina ed inizio a leccargli i capezzoli, la lingua mi fa avvertire chiaramente che intorno all'aureola, il chirurgo ha praticato l'incisione per togliergli il seno in modo da non vedersi nessuna antiestetica cicatrice una volta denudatosi. Quella sensazione sul mio organo gustativo mi eccita ancora di più facendo ingrossare il mio cazzo sentendolo sbattere contro il boxer quando Beniamino lo massaggia con le sue mani. Scendendo a leccare il suo corpo, mi ritrovo inginocchiato ai suoi piedi e gli sbottono i pantaloni abbassandoli con le mutande. La sua vagina dall'evidente clitoride ingrossato per via degli ormoni mi si presenta davanti agli occhi tutta rasata mentre intorno cresce incontrastata la peluria favorita dal testosterone assunto.
"Lecca, lecca la mia fica", fa Beniamino prendendo la mia testa e ruotandola in modo che la mia lingua si strofini meglio sul suo clitoride
"Ha un buon profumo"
"Voglio sentire il tuo", fa il ragazzo scostando il mio capo spingendo più indietro facendomi smettere di annusargliela ancora
Alcuni di voi non hanno avuto mai il piacere di fare sesso con un trans FTM come lo e' Beniamino e non sanno cosa sia trovarsi davanti ad una vagina un po' modificata dagli ormoni ma vi assicuro che non ha niente da invidiare alle fregne delle donne nate e rimaste tali per tutta la vita. Anche il profumo e' lo stesso, solo il clitoride si allunga ma questo dipende da quanti ormoni vengono assunti.
"Ma che cazzo...", fa il ragazzo trans una volta aver brandito il mio pene
"Eheh, non ti piace?", gli domando
"Scherzi?"
"Allora prendimelo un po' in bocca che poi ti apro la figa come un carciofo", gli dico quasi minacciandolo
Beniamino mi masturba l'attrezzo per un po' ancora affascinato e poi inizia a succhiarmelo. Se lo infila completamente in bocca sentendo il suo respiro fuoriuscire dal naso e provocarmi un po' di solletico sotto l'ombelico. Quando lo tira fuori, metà asta rimane ancora nel suo cavo orale usufruendo di un servizio che dispone anche di un gioco di lingua pronto a stuzzicare la punta della mia uretra. Beniamino però e' impaziente e non vuole altro che essere scopato. Dopo avermi fatto indossare un preservativo, mi accomodo sul divano e lui si posiziona su di me dandomi la schiena. Mentre si adagia lentamente, io prendo in mano il cazzo e lo indirizzo verso la sua passera penetrandola. Beniamino comincia a fare su e giù scopandosi muovendo il suo bacino e aprendosi davvero come un carciofo. Poi si poggia contro il mio petto e scende ancora di più sedendosi su di me ma il cazzo non gli entra tutto dentro essendo lui piegato all'indietro. Così, possiamo baciarci mentre con una mano lo trattengo ritrovandomi a toccare un capezzolo dall'aureola discrepata per colpa del taglio dell'operazione e con l'altra gli titillo la vagina strofinando a volte pure il mio membro diventando scivoloso per colpa del lubrificante e dei suoi umori.
"Cazzo, mi stai facendo impazzire. Lo voglio tutto dentro, tutto dentro", grida Beniamino come in preda ad un demone del sesso, lo stesso demone che si impossessava di me quando ero più giovane
"Voglio cambiare posizione", gli rispondo perchè desidero provarne una nella quale sia io a dettare le regole
Faccio adagiare Beniamino sul divano mentre io mi genufletto sui cuscini e indirizzo la mia verga al suo buco principale anteriore. Più spingo, più il ragazzo trans gode con la bocca spalancata ed io lo bacio ancora percependo con la lingua la sua barba che stona con il buco nel quale e' conficcato il mio cazzo. Per la foga delle spinte, esco fuori e la parte finale del condom urta contro il suo culo allora non ci penso due volte ad entrargli dentro. E' leggermente stretto e non può che entrargli solo la cappella e pochi altri centimetri perché e' evidente che non lo usa quasi mai ed e' raro per me incontrarne uno con questa caratteristica. O forse e' solo la posizione che stiamo usando per scopare perché Beniamino fa dei versi un po' più sofferenti rispetto a prima. Successivamente mi tolgo anche dal suo culo e mi sfilo il preservativo. Ho ancora voglia di scopargli la figa e non mi va di farlo con un condom finito nell'ano, seppur pulito. Finalmente ho un nuovo fodero e posso affondare dentro la patata di Beniamino. Lo faccio tenendo le sue gambe alzate mentre lui mi tocca il corpo. Di solito, in questo momento, la persona che viene scopata da me si starebbe toccando la banana ma ora non e' così perché lui non ce l'ha e non può fare altro che permettere alla mia minchia di scivolare dentro la sua figa strofinando contro il clitoride spropositato. Proseguo a scoparlo con una ferocia mai usata prima ne' con uomini, ne' con donne e neanche con le trans. Forse questo suo miscuglio di entrambi i sessi mi eccita facendomi trasgredire come mi succedeva in passato quando scopavo con le donne solo per trasgressione, prima di ammettere la mia bisessualità.
"Ti fai scopare di nuovo il culo?", gli chiedo
"Anche se avessi due vagine e due buchi del culo me li farei scopare da te", mi risponde mentre si massaggia la patata
"Prendi il lubrificante perché prima ho visto che ti ho fatto male"
"No voglio resistere. Voglio questa minchia nel culo anche a costo di non sedermi più"
Adesso sono io ad accomodarmi sul divano mentre Beniamino si posiziona su di me come ha fatto in precedenza ma questa volta mi guarda in faccia. Anche io voglio vederlo soffrire e godere contemporaneamente per farsi scopare il culo e farselo allargare ancora di più arrivando anche a non potersi sedere, proprio come mi aveva detto. Quando se lo infila, posso vederlo chiarire scomparire nel suo ano al di sotto della sua fregna e sulla sua faccia compaiono gli stessi spasmi sofferenti di prima seppure adesso sia più rilassato e possa prendere in mano le redini della scopata e in effetti devo dire che Beniamino si infila il mio cazzo ancora meglio rispetto a prima. Ma non sarà solo lui quello che potrà dire di avermi cavalcato, anche io voglio partecipare e spingo il mio bacino contro il suo culo afferrandogli le chiappe e accarezzando il leggero pelo cresciuto durante la sua transizione da donna a uomo. Dopo avergli scopato lo sfintere e aver contribuito anche io ad allarglielo, esco perchè voglio ancora scoparmi la sua figa altrimenti avrei rimorchiato un uomo se dovevo scoparlo dalla porta posteriore e dopo averlo messo a pecorina e aver ricambiato condom per la terza volta, lo penetro.
"Mamma quanto e' lungo"
"E grosso", dichiaro
"Più lungo. Così riesco a sentirlo fin dentro allo stomaco", afferma Beniamino mentre spingo il mio cazzo ancora più dentro la sua vagina da ragazzo transessuale facendo sbattere le mie palle contro le sue grandi labbra
Lo posiziono con la testa sul divano in modo che tutto il suo bacino venga sporto verso di me con maggiore impeto. La sua figa si apre ancora meglio accogliendo bene la mia minchia foderata mentre il suo buchetto anale si spalanca come se fosse pronto ad accogliere un altro cazzo. Non ci sono altri uomini nella stanza e non voglio uscire dalla sua patata calda quindi gli penetro l'ano con le dita alternandole in base alla loro grandezza. Lo sento ansimare mentre le sue falangi mi stimolano l'asta facendomi capire che si sta trastullando la vagina con una mano. Accarezzo la schiena di Beniamino raggiungendo le sue spalle, in questo modo mi ficco ancora meglio in lui e ora le sue dita mi toccano anche i coglioni. Continuo a fotterlo ancora per un bel po' fino a quando esco e tolgo il preservativo. Lo faccio girare supino e mi masturbo per poi eiculare sul suo clitoride imbiancandolo come un monte in pieno inverno. Mi abbasso per ripulirgliela ma anche per leccargliela. Chissà quando mi ricapiterà l'occasione di scoparmi un ragazzo diventato tale a suon di interventi chirurgici e ormoni. Ad ogni leccata corrisponde un ingoio impedendogli di assaggiare il mio sperma anche se Beniamino tenta di farlo con le sue dita.
"Sei stato davvero uno stronzo"
"Perché?", domando
"Non mi hai fatto assaggiare il tuo sperma. Ho dovuto accontentarmi delle briciole"
"Perché volevo ancora leccarti la figa", gli rispondo mentre ci abbracciamo inginocchiati sui cuscini del divano ed il mio membro ormai moscio urta contro il suo clitoride sproporzionato
"La prossima volta voglio assaggiarlo"
"Ok, ci sto. Dammi qualche minuto per riprendermi"
"No, adesso no, sta per tornare la mia coinquilina e anche se durerai parecchio visto che hai appena sborrato, voglio che sia abbondanante come quella di prima. Però, nel frattempo, puoi farmi assaggiare qualcos'altro", dice Beniamino prendendo in mano la mia proboscide umana
"Vuoi assaggiare il mio piscio?", domando quasi stupefatto ma contento e lui annuisce mormorando guardandomi negli occhi "dov'e' il bagno?", chiedo voglioso di andare immediatamente nell'altra stanza
In bagno, Beniamino si inginocchia nella doccia leccandomi la punta del cazzo aspettando che la pisciata post-scopata percorra l'uretra. Lo allontano prendendolo dalla fronte e gli sparo il primo schizzo giallo sul petto e tutti gli altri sulla faccia. Prima che possa finire, lo faccio distendere e gli piscio sulla fica così quando non esce neanche più un'altra goccia, ritorno a leccargliela provocando con la lingua degli strani rumori prodotti dalla presenza acquosa dentro le sue pighe vaginali. Giorni dopo, mi ritrovo in compagnia di Rafael nella sua stanza da letto. Purtroppo anche questa volta mia madre non e' presenta e mentre lui ficca il suo cazzo dentro il mio culo, allungo le mani contro il suo per constatare quanto sia aperto ma quando sente le mie dita a contatto con il suo buchetto, il mio patrigno le allontana con rabbia. Questa volta.
FINE CAPITOLO 19
I RACCONTI VERRANNO POSTATI OGNI DUE GIORNI FINO A QUANDO NON SI ALLINEERANNO CON LE DOMENICHE COME QUANDO VENIVANO PUBBLICATI PRIMA DELL'INTERRUZIONE
TO BE CONTINUED
TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19
QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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