Gay & Bisex
Vacanza in Thailandia 9
di FRANK_1987
06.02.2022 |
4.051 |
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""Vogliamo andare nella nostra stanza o nella tua?", domando al ragazzo dopo essermi avvicinato a lui
"Ma se neanche vi conosco", ..."
Il ragazzo della piscinaCAPITOLO 9
I giorni stanno passando velocemente. Sembra ieri di essere arrivato in Thailandia con il mio fidanzato e di essermi svegliato in una città diversa. Mancano solo 48ore alla fine della nostra vacanza e di certo non vogliamo starcene con le mani in mano. Questa mattina decidiamo di trascorrerla in piscina, all'ultimo piano dell'albergo dove soggiorniamo. Io e Mario abbiamo appena fatto colazione e poi siamo saliti su. Ordiniamo qualcosa da bere e la consumiamo sdraiati comodamente a prendere il sole, se così si può dire, perché gli ombrelloni ci coprono per non farci arrostire. Ci piace l'abbronzatura ma l'estate scorsa per stare dietro a mio nipote che non voleva saperne di uscire dall'acqua del mare, ho trascorso un mese di fuoco, letteralmente, cuocendomi le spalle con il sale dell'immensa distesa di acqua blu calabrese. Ci sdraiamo a pancia in giù quando improvvisamente la mia sdraio scricchiola e si flette verso il basso.
"Ciao ragazzi", dice il ragazzo svedese conosciuto insieme alla moglie nell'albergo
"Ehi, dov'e' la tua dolce metà?", gli chiedo girandomi sul fianco destro mentre Mario si gira restando su quello sinistro
"E' andata a prendere qualcosa da bere"
"Il tuo non e' abbastanza?", domanda Mario sfacciatamente
"Mi riferivo ad un drink", fa lo svedese ridendo insieme a noi "sentite, credo che quello vi stia puntando", continua indicando verso una parte della piscina
"Chi?", esclamo
"Quello laggiù. Non vi toglie gli occhi di dosso", precisa il nordico facendomi notare un ragazzo seduto a bordo piscina con i piedi dentro l'acqua
"Forse sta fissando te", spiega il mio fidanzato "dopotutto, sei un bel bocconcino", si complimenta cercando di arrivare al dunque sia con lui che con la moglie
"No, quello sta fissando voi. Si capisce. Di me sa che sono sposato e che se vuole fare sesso con me, deve partecipare anche mia moglie, ma con voi, che siete due maschi, va sul sicuro, sul genere che gli piace", risponde
In effetti la visione di quel ragazzo non dispiace neanche a me. Credo che debba essere arrivato questa mattina o forse la sera prima e che abbia cenato, o fatto colazione, nella sua stanza perché nel ristorante non c'era. Ha gli occhi e i capelli castani, i piercing ad entrambe le orecchie ed un tatuaggio circonda il bicipite destro. Il fisico e' scolpito come chi pratica palestra regolarmente e in mezzo allo sterno ha una leggera peluria così come intorno all'ombelico. Muove le gambe dentro la piscina come se fosse un tritone e quando il mio sguardo e quello di Mario incrociano il suo, strofina le mani sul suo pantaloncino celeste con l'elastico blu scuro accarezzandosi le gambe provando ad eccitarci e ci riesce benissimo tant'e' che lo svedese sorride scuotendo la testa. Quando arriva la moglie dello svedese ha due drink in mano e viene messa al corrente di quanto stia succedendo e lei, esplicitamente, ci domanda quand'e' che ci decidiamo a fare una cosa a quattro, visto che la loro luna di miele sta terminando. Vorrei davvero ritrovarmi a letto con loro due e condividerne le gioie insieme al mio fidanzato ma adesso il nostro obiettivo e' il ragazzo seduto per terra difronte a noi.
"Vogliamo andare nella nostra stanza o nella tua?", domando al ragazzo dopo essermi avvicinato a lui
"Ma se neanche vi conosco", afferma
"Ma se sono 10minuti che speri che ti piantiamo il cazzo nel culo", gli rispondo facendogli strabuzzare gli occhi, non solo per la mia sfacciataggine
Il ragazzo si alza e subito dopo fa la stessa cosa Mario. Il ragazzo svedese sorride soddisfatto insieme e a noi mentre la moglie lo e' un po' meno. Sarebbe soddisfatta a pieno se al posto del ragazzo della piscina ci fosse lei insieme al marito mentre e' intenta a spupazzarsi noi due e viceversa. Però abbiamo ancora tempo per farlo perché voglio che accada assolutamente. Dopo essere entrati nella stanza del ragazzo, il cui nome e' Clark, ci guarda con voglia e poi si avvicina minacciosamente verso me e Mario poggiando una mano su ciascun petto baciandoci. Ci tocca come se non avesse mai visto un altro uomo, come se fosse ancora quell'adolescente in cerca della sua prima volta. Anche noi lo tocchiamo, soprattutto in prossimità del pantaloncino. Gli tocchiamo maggiormente il culo perché e' la parte di Clark che ci interessa di più. Il cazzo ci interessa meno dato che abbiamo intenzione di scoparcelo e non il contrario anche perché lui di sicuro non svolge la parte attiva nella sua vita. Le sue mani leggermente bagnate dell'acqua della piscina scendendo lungo i nostri torsi raggiungendo gli elastici dei tessuti che abbiamo intorno alla vita. Li abbassa con un po' di difficoltà utilizzando una mano ciascuna e afferra le nostre minchie masturbandole. Lo fa per qualche secondo e dopo si inginocchia mettendosi in bocca prima la mia. E' un abile succhiatore di cazzi perché riesce a sbocchinarne uno e masturbare l'altro. Voi direte, lo sappiamo fare anche noi ma Clark masturba l'altra persona come se si concentrasse solo appositamente su di lui. Anche Mario riceve la sua dose di bocchino mentre io vengo masturbato. Io e il mio fidanzato ci baciamo e accarezziamo guidando il pompino facendo emettere al ragazzo dei mugolii e sporcandogli la bocca di saliva. Poi facciamo alzare Clark e lo gettiamo con violenza sul letto a pecorina. Mario gli abbassa il pantaloncino e ci fiondiamo subito sul suo culo per leccarglielo. Ha un buchetto voglioso e leggermente aperto. No so se sia perché ne ha presi parecchi o perché la voglia di prenderne altri due glielo fa dischiudere. Con una mano si sega il cazzo mentre noi gli apriamo le chiappe ed a turno gli infiliamo la lingua dentro e anche qualche dito per prepararlo alla successiva penetrazione che sta per avvenire. Gli faccio smettere di toccarsi e gli lecco il cazzo torcendoglielo all'indietro. Mario intanto gli morde le chiappe lasciando sulla sua epidermide dei leggeri segni dei denti e un po' di saliva ed io, dal basso verso l'alto, gli lecco l'attrezzo risalendo lungo le palle e il perineo scontrandomi con la lingua del mio fidanzato le quali si contendono il premio di leccare la rosellina di Clark facendo poi vincere proprio Mario. Con la mano accarezzo la schiena del ragazzo che e' piegato a 90° davanti a noi, raggiungo i suoi capelli castani, glieli afferro e gli tiro la testa all'indietro.
"Vuoi essere scopato?"
"Si, si", risponde lui come se fosse in preda all'effetto di qualche droga ma e' soltanto la lingua di Mario che gli fa provare tutto questo
"Prendi i preservativi", gli ordina il mio ragazzo smettendo di leccargli il culo e dandogli due schiaffetti al sedere per incitarlo
Dopo aver indossato il preservativo, strofino il cazzo lungo il solco delle chiappe di Clark che le muove contro di me agevolando il mio strusciamento. Ma e' anche Mario che lo sposta nella mia direzione perché scopandogli la bocca gli dà delle spinte che lo fanno arretrare. Poggio una mano sul coccige del ragazzo facendolo immobilizzare e con l'altra guido il mio pene dentro al buco oscenamente aperto. Il vuoto d'aria che crea quello del mio fidanzato infilandosi nel cavo orale di Clark mi permette di sentire il suo mugolio più amplificato del solito. Mi muovo lentamente per farlo abituare alla consistenza della minchia che gli e' appena stata messa nel culo ma poi aumento progressivamente l'intensità delle bordate e per farlo mi aggrappo ai suoi fianchi sinuosi mentre Mario lo cinge per la nuca con entrambe le mani e gli fotte la bocca senza pietà. Il corpo di Clark ispirerebbe chiunque a scoparselo essendo muscoloso ma tonico con delle curve che sembrano quelle di una donna. Lo accarezzo sulla schiena mentre gli metto la mano sinistra sulla sua corrispondente spalla. Spingo la mia banana in lui osservandola naturalmente dall'alto lasciando dondolare l'altra mia mano a mò di batacchio usandola poi per accarezzarmi il corpo raggiungendo i miei capezzoli e stimolarli per inviare altri impulsi sessuali giù, verso il mio pube sebbene io non ne abbia mai bisogno, fortunatamente. Mario, invece, continua a farsi sbocchinare lasciando a Clark la possibilità di muovere da solo i suoi 17cm dentro la sua bocca aiutatosi con una mano ed i nostri corpi si muovono all'unisono spingendo cazzi in ogni buco come se producessimo una ola da stadio.
"Com'e'?", chiede Mario riferendosi al buchetto del ragazzo
"E' largo e voglioso", gli rispondo e il mio fidanzato allunga una mano sulle chiappe che sto martoriando e le schiaffeggia
"Me le fai provare?"
"Gira di qua"
Stiamo trattando Clark come se non contasse nulla. Ce lo stiamo dividendo come fanno i cani randagi con un pezzo di carne. Mario smette di farsi spompinare e si avvicina a me. Con la mano destra mi accarezza la schiena mentre con l'altra tocca il culo del ragazzo e ci baciamo. Do qualche altra spinta e poi mi levo sbattendo il mio cazzo foderato sulle chiappe sporcandole di umori anali e lubrificante osservando la rosellina emettere dei piccoli spasmi. Il mio fidanzato intanto si mette anche lui il condom e si avvicina all'immondo culo penetrandolo successivamente. Riprendo a baciare Mario allargando le chiappe di Clark per fare in modo che vengano violentate ancora di più. Il ragazzo muove la testa a destra e a sinistra in preda all'eccitazione poggiato con le mani sul materasso mentre dalla sua banana inizia a colare un filamento di pre-sperma che diventa sempre più consistente grazie alle spinte che gli dà Mario ma poi si stacca finendo per appiccicarsi all'altezza del ginocchio sinistro. Mi siedo sul letto e mi tiro verso il corpo di Clark per fare in modo di finire con la faccia contro la sua protuberanza. L'ha masturbata poche volte durante questa scopata e non e' giusto che non abbia attenzioni, per questo voglio dargliele io. Me lo infilo in bocca e inizio a succhiarlo come fa un contadino con le mammelle di una vacca surgendo il latte appena munto. Facendo ciò, adesso l'unica carne che non trova sollazzo e' la mia che e' poggiata lungo il mio fianco destro in attesa che qualcuno se ne prenda cura rimanendo sempre bella dura e pronta a rientrare nel budello di Clark qualora Mario avesse intenzione di uscirne fuori.
"Hai finito, amore?", chiedo a Mario
"Perché?"
"Quello scoparlo di nuovo"
"Lo scopiamo insieme?"
"Vuoi due cazzi nel culo?", chiedo a Clark
Negli occhi del ragazzo percepisco un leggero terrore. Non so se sia perché ha paura dell'introduzione dei nostri cazzi oppure perché aveva già praticato la doppia penetrazione e non gli e' piaciuta. Per non incorrere in altri suoi problemi e lasciargli un bel ricordo di questo incontro, scartiamo l'opzione di farci ospitare entrambi nel suo retto. Lascio che il cazzo di Clark si muova nella mia bocca ancora per un altro po' e poi mi siedo a bordo letto tirandomi leggermente più dentro impugnando la mia minchia e mandando un messaggio subliminale al cervello di Mario indicandogli di smetterla di scoparlo perché voglio rifarlo io. Il mio fidanzato smette di scopare Clark e gli da una spinta facendolo finire sul materasso. Usando l'indice destro, faccio cenno al ragazzo di avvicinarsi e poi mi indico il cazzo in tiro suggerendogli telepaticamente di sedersi su di lui perché intanto e' stato di nuovo coperto con un preservativo. Clark si posiziona sul mio pube dandomi le spalle. Prendo la mia minchia in mano e la guido nel suo anfratto di burro che viene riempito facilmente. Il mio fidanzato si mette in piedi davanti a noi e si toglie il condom usato per scopare facendo aprire la bocca a Clark costringendolo a masticarlo.
"Mastica, mastica", continua a ripetere Mario tenendo fermo il mento del ragazzo forzandolo a compiere un gesto che ben pochi farebbero "assapora il tuo stesso gusto anale", continua cercando di evitare di far aprire la bocca a Clark potendo sputare via il preservativo prima che possa ordinargli lui di farlo mentre io continuo a scoparlo prendendolo per i capelli
Mario lascia andare il mento di Clark il quale apre la bocca ma non ha la forza di sputare l'oggetto deposto sul suo organo gustativo. Deve essere il mio fidanzato a dirglielo per poi strofinarlo sulla sua faccia trasformandogli il naso in una specie di spremiagrumi e successivamente gli ricopre la faccia di sputi che colpiscono anche la mia mano destra intenta a tirare all'indietro i capelli del ragazzo. Clark continua a saltellare sul mio cazzo mentre lo afferro per i fianchi e i miei pollici gli stimolano l'area anale mentre le altre dita si muovono cercando di toccargli e stimolargli la zona pelvica rasata accuratamente. Mario, invece, lo prende per le spalle e lo muove verso il basso aiutandolo a farsi scopare meglio ma questo mi provoca anche un leggero fastidio a quella parte di minchia che non e' entrata nel culo di Clark e che ora sta cercando di sopportare tutto il peso che grava su di lei. Faccio notare questo al mio fidanzato che smette di farmi male, anche se non intenzionalmente, e inizia un giochetto perverso con il ragazzo della piscina il quale vorrebbe baciarlo in bocca ma Mario non fa altro che fargli desiderare questo bacio obbligandolo ad accontentarsi di sfiorargli solo le labbra con le sue o con la lingua.
"Ti vuoi sedere sul mio?", chiede Mario a Clark prendendolo per le guance ma la sua non e' una vera domanda perché, ponendogliela, gli muove la testa con fare affermativo convincendo il ragazzo ad assecondare le sue fantasie
"Cazzo quanto ti amo", sbotto prendendo Mario per il collo con entrambe le mani stampandogli un bacio in bocca facendo finire la mia lingua tra le sue tonsille
Mi alzo dal letto e al mio posto si siede Mario che impala Clark in un colpo. E' leggermente sdraiato più dentro sul materasso rispetto a me e questo gli dà la possibilità di far prendere in mano a Clark le redini della scopata sedendosi letteralmente su di lui mentre il mio fidanzato e' poggiato con il busto alla spalliera e con le mani sul letto quasi come se volesse farmi capire che e' annoiato, che sta scopando l'ennesimo buco di culo solo per fare un piacere al passivo di turno e non per provare piacere lui stesso. Ma questa, naturalmente, e' solo una mia fantasia dettata più dalla posizione assunta che da quello che pensa realmente. Io mi inginocchio tra le gambe di Mario e comincio a baciare Clark. Ogni volta che sale e scende da sopra la banana che lo sta inculando, il suo respiro entra nella mia gola come il fumo tossico di un'ammaliatrice che ti fa perdere i sensi. Le mie mani sono posizionate sulle sue chiappe e le massaggio ogni qualvolta che Mario gliele scopa. Il suo corpo sembra una bicicletta e il suo cazzo, un sellino sul quale ogni persona si può sedere per allenarsi, soprattutto le chiappe aiutandole a diventare più sode. Baciare Clark e' una di quelle cose che non vorrei smettere mai per via delle sue morbide labbra che sembrano così tenere che a momenti ho come la sensazione che gli si possano screpolare e cadere per colpa del sale all'interno della saliva che sto depositando su di esse con ogni mio bacio peccaminoso. Mario gli dà una spinta facendolo alzare da sopra il suo cazzo allora io prima ritorno a baciarlo e poi lo prendo per un braccio trascinandolo con la schiena sul tappeto.
"Adesso ti scopo di nuovo, ti va?", chiedo
"Certo che mi va", mi risponde ammiccando toccandosi prima il cazzo e poi allungando la mano fin sotto le palle
"Mi raccomando, fagli male", e' l'avvertenza di Mario che suona più come una minaccia nei miei confronti che in quelli di Clark
Ho paura che, non scopando bene il ragazzo, Mario possa rivalersi su di me. Adesso ho di fronte due opzioni: o scopo Clark come si deve, godo con il cazzo e non subisco l'ira del mio fidanzato oppure scopo Clark alla bene meglio così almeno godo con il culo prendendo la proboscide di Mario. Non ci penso ancora e scelgo la prima opzione. Tanto con Mario scoperò ugualmente in un altro momento e quindi sollevo le gambe del ragazzo della piscina e mi infilo dentro il suo ano osservando che adesso gli entra quasi tutto, sempre più di prima, perché il lembo inferiore del preservativo finisce pressappoco per scomparirgli dentro il sedere tenendo conto che il rivestimento di lattice copre tutti i miei 19cm. Finalmente ritorna a masturbarsi il cazzo mentre vedo che ogni mia spinta fa muovere leggermente il tappeto con lui sopra simulando il passaggio di un aspirapolvere sul pavimento. Mario mi si avvicina e mi bacia con passione per aver "maltrattato" Clark che poi afferro per il collo chinandomi leggermente su di lui dando più vigore al mio bacino scopandolo forsennatamente. Rallento le bordate e allo stesso modo si rallentano i suoi sospiri ed esco. Mario lo scopa nella mia stessa posizione dandoci il cambio per un po' di tempo. Ogni volta che sono io ad attendere che la mia minchia si intrufoli nella rosellina grondante lubrificante, prendo i piedi di Clark, destro o sinistro non importa perché dipende da dove mi posiziono in piedi, ed inizio a leccarli facendo infoiare il mio fidanzato che diventa sempre di più una belva scaricando tutta la sua follia scopatrice contro il povere culetto di Clark.
"Te lo sfondo questo culo da puttana", urla Mario
"Fallo, fallo", lo incita Clark
"Guarda che lo fa davvero", rispondo anche per compassione nei suoi riguardi
"Per favore, sborrami addosso", grida il ragazzo della piscina mentre sborra sotto i colpi impietosi del mio fidanzato e della sua minchia
Lo sperma di Clark si deposita tutto sulla sua tartaruga arrivando a lambire lo sterno. Mentre Mario esce da lui e getta un altro preservativo vicino a quelli già usati, il ragazzo continua a mungersi il cazzo per far uscire quel che resta della sua eiaculazione. Con il mio fidanzato in piedi tra le gambe del ragazzo della piscina ed io in piedi accanto a lui, ora tutti e tre ci masturbiamo. Mario scarica sul corpo sdraiato sul divano tutto il suo carico bianco piegandosi leggermente in avanti in modo che possa colpirlo in faccia e così avviene quando uno dei tanti schizzi colpisce Clark sulla guancia destra. Per ultimo, questa volta, tocca a me svuotarmi i coglioni facendo mescolare il mio latte con gli altri due già emessi. Il cazzo di Clark e' ormai diventato moscio e lo lascia adagiarsi al di sotto dell'ombelico e prende in mano i cazzi masturbandoli prima che anche loro possano ritornare a riposare dopo aver svolto il proprio compito. Durante questa sua azione, allungo una mano e con l'indice e il medio raccolgo lo sperma di Mario dalla faccia di Clark e lo lecco baciando il mio fidanzato. Il tragitto verso la nostra stanza e' breve visto che io, Mario e Clark soggiorniamo nello stesso albergo. Da quel giorno ne sono passati altri due ed ormai siamo giunti al fotofinish della nostra vacanza. Mancano solamente poche ore prima che il taxi ci accompagni dall'albergo all'aeroporto e ci faccia salutare questa meravigliosa città che corrisponde al nome di Bangkok e che ha fatto si che io e il mio fidanzato ritornassimo a scopare con altre persone facendoci rendere conto che non siamo fatti per una vita monogama e che i nostri buchi e i nostri cazzi sono nati per dover essere condivisi e dare piacere, ricevendolo anche, con persone di entrambi i sessi ed a volte dai sessi mescolati. Il nostro volo e' fissato per pomeriggio e questo ci dà la possibilità di avere almeno la mattinata libera per dedicarci a qualcos'altro. Vorremmo scopare tra di noi ma nella mente mi sovviene un'idea che piacerà anche a Mario e quindi risparmiamo la sborra che si accumulerà nei nostri coglioni rendendo felici gli altri. Ci mettiamo davanti all'armadio e scegliamo i capi d'abbigliamento da indossare per l'appuntamento. Non dobbiamo uscire fuori e non dobbiamo neanche andare a fare colazione, perché l'abbiamo già consumata, quindi vestirci in modo casual mi sembra la soluzione migliore per ottimizzare i tempi, almeno quelli che saranno impiegati nel spogliarsi. Io mi metto una maglietta blu e un pantaloncino bianco mentre Mario indossa una maglietta nera e un pantaloncino verde. Lo prendo per la mano come se fosse un bambino e ci avviciniamo alla porta. Usciamo dalla stanza, percorriamo il corridoio e ci fermiamo davanti ad un'altra stanza ancora. Dopo aver bussato, l'uscio si apre e ne esce un ragazzo abbigliato con una camicia hawaiana tutta sbottonata e un pantaloncino grigio. Il ragazzo in questione e' lo svedese.
"Ciao, che ci fate qui?", chiede
"Siamo venuti per divertirci con voi", rispondo
"Possiamo? Tua moglie e' in casa?" prosegue Mario domandandolo
"Tesoro, vieni a vedere chi sono venuti a farci visita!", fa il ragazzo svedese rivolgendosi alla moglie che si tocca tutta eccitata vedendoci davanti a lei
FINE CAPITOLO 9
Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica
TO BE CONTINUED
TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19
QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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